Mi chiamo Valentina, ho 39 anni e una figlia di 19 Elena, una brava ragazza che studia molto e mi da soddisfazione, perlomeno nello studio, perché per il resto è una ostinata di prima categoria, quando si mette in testa qualche cosa la deve assolutamente fare, io sono separata da circa due anni da mio marito, e logicamente sento fisicamente la mancanza di un uomo, l’assegno che ci passa per me e nostra figlia, è abbastanza sostanzioso per farci condurre una vita serena. Erano circa 10 giorni che avevo conosciuto Flavio in un bar, e dopo una corte insistente e serrata, mi aveva convinto a farlo venire a casa mia, Elena aveva intuito qualche cosa, mi tempestava di domande, dimmi la verità mamma, hai conosciuto un uomo che ti piace ma non vuoi dirmelo, no tesoro le rispondevo, se così fosse non avrei problemi a dirtelo, perché dovrei nasconderti qualche cosa, con te ho sempre avuto la massima fiducia e solidarietà, se così fosse saresti la prima a saperlo non credi? ma lei insisteva sono diversi giorni che ti vesti molto bene e ti trucchi sempre, io sono sicura che tu hai qualcuno che ti piace e non vuoi dirmelo, e la storia per quel giorno finiva lì.Quella mattina avevo l’appuntamento con Flavio proprio a casa mia, sarebbe venuto alle 10 e per le 13 al massimo doveva uscire, Elena sarebbe rientrata per le 14 e non volevo assolutamente che lo avesse visto, puntuale Flavio suonò alla porta, l’aprii e appena chiusa ci baciammo appassionatamente, ci dirigemmo subito nella mia camera da letto, eravamo ambedue eccitati al massimo, e in un attimo ci denudavamo e giù sdraiati e aggrovigliati, mentre ci baciavamo, le nostre mani vagavano per tutto il corpo, e poco dopo eravamo uno sull’altra a scopare come pazzi, la prima serviva per smorzare la voglia che avevamo di noi, e l’orgasmo che venne nel sentire i suoi getti di sperma dentro la fica mi travolse completamente, era durato poco l’amplesso, ma era stato di una intensità notevole, lui era ancora dentro di me, quando improvvisamente si apriva la porta della camera, era Elena che mi guardava infuriata come mai l’avevo vista, ero rimasta bloccata e senza parole, ma quelle le trovava lei, e brava esordiva, ma ti pare che se avessi qualcuno non te lo direi, sei una sporca bagascia bugiarda, sai cosa faccio adesso? lo dico a papà, così ti toglie l’assegno per te e dovrai andare a lavorare, e io vado a vivere con lui, e iniziava a piangere convulsamente, mi alzavo dal letto nuda come stavo, Flavio non aveva parole per l’imbarazzo che stava vivendo, cercava solo di coprirsi e basta, cercavo di abbracciare Elena che invece mi scansava, iniziavo anche io a piangere non sapevo cosa fare, ma improvvisamente lei si girava guardandomi negli occhi, aveva uno sguardo cattivo, perfido, e tagliente come un rasoio, ritornava sui suoi passi e mi diceva, sai cosa facciamo mamma ? adesso tu ti sdrai di nuovo con quello indicando Flavio, e ricominciate a fare quello che stavate facendo, e io mi godo la scena in prima fila, e se mi viene voglia proseguiva, partecipo al vostro gioco, e non azzardarti a dirmi di no, altrimenti esco da questa casa con quel che segue, ero atterrita e disorientata, non riuscivo a capire come la mia bambina poteva pensare una cosa del genere, ma da un’altra sua occhiata terribile dovevo per forza seguire il suo consiglio, Flavio mi abbracciava e tirandomi sul letto mi sussurrava all’orecchio, taci amore che sono guai altrimenti, e mi baciava con trasporto, ma non riuscivo a fare niente con mia figlia presente, ero furiosa e imbarazzata al tempo stesso, Elena non mi dava il tempo di pensare, iniziava a denudarsi davanti a me e Flavio, il mio imbarazzo armai era straripato oltre il limite umano, ma la mia bambina proseguiva fino a rimanere completamente nuda, io continuavo a dire a lei ti prego fermati, ma Elena ormai metteva in mostra due seni prosperosi quarta misura, il culetto a mandolino che gli pizzicavo sempre, e un boschetto nero sulla fica che spuntava prepotente sotto la pancia piatta, saliva sul letto e diceva a Flavio, dai scopala, e tu mamma fallo altrimenti questo bel bastone me lo prendo io, Flavio non mi stava a sentire ma seguiva l’ordine di Elena, mi saliva sopra e mi entrava dentro piano ma inesorabile, e cominciava a scoparmi, io guardavo mia figlia come si può guardare un extraterrestre, ma lei come se fosse la cosa più naturale del mondo e mentre Flavio mi stava montando, infilava una mano fra di noi e raggiungeva la mia clitoride, iniziava a masturbarmi con una delicatezza e dolcezza infinite, quel gesto mi eccitava molto anche se non volevo, però lei continuava guardandomi negli occhi, e l’orgasmo mi avvolse improvvisamente in un modo stupendo, stavo sborrando davanti a lei e per la sua maniera di masturbarmi, Flavio aveva aumentato le sue spinte perché questa situazione lo eccitava moltissimo, Elena ricominciava a masturbarmi sempre con quel suo modo dolce di fare, ma questa volta l’altra mano se la metteva sulla fica, e iniziava a farsi un ricco ditalino davanti a me, adesso eravamo in due a godere delle sue mani, a questo punto io per una forma di rimorso ed egoismo che non avevo, allungavo la mia mano sotto al culo di Elena, mi bagnavo il dito con i suoi umori che gli sgorgavano in quantità, e le mettevo un dito nel culo, l’orgasmo per Elena arrivo devastante e improvviso, il polso e la mia mano li sentivo fradici era un fiume in piena, continuava a colare come una fontana, il mio dito era tutto dentro al culo che continuavo a pompare, ma anche Flavio era arrivato, e dopo avermi avvisato, iniziava a schizzarmi dentro l’utero una quantità industriale di sperma, e questo mi riportava a sborrare di nuovo davanti a mia figlia.Adesso eravamo sdraiati vicini e silenti, credo che nessuno di noi aveva il coraggio di parlare per primo, ma l’incantesimo lo rompeva Elena dicendomi, adesso mamma tu mi devi aiutare, voglio che il tuo uomo me lo metta nel culo, il tuo aiuto è che cercherai di farmi sentire meno dolore possibile, vedi tu come fare e in che modo, ma io, cercavo di dire, ma non mi faceva finire la frase, tu niente mamma, non mi dire che non lo hai mai preso nel culo perché non ci credo, penso che a te il culo te lo ha fatto papà, pertanto tu sai come si fa e quello che si prova, e allora mi affido alla tua esperienza e basta, poi si girava verso l’uomo e le diceva io mi chiamo Elena e tu? lui rispondeva Flavio e allungava la mano per stringergliela, ma Elena si allungava la mano, ma gli prendeva in mano il cazzo e gli diceva piacere, questo dava una scossa a Flavio e il cazzo si rianimava di nuovo, e lei senza lasciarlo lo scappucciava, lo guardava bene, e poi iniziava a menarglielo, e lo segava veramente bene davanti agli occhi sbalorditi di Valentina, quando lo sentiva duro al punto giusto, diceva alla madre, adesso provvedi tu che io non riesco ad andare avanti, e tu rivolta a Flavio, fai attenzione a non sbagliare buco perché io sono vergine tutta, almeno anche il culo fino ad adesso, Valentina andava al bagno e poco dopo rientrava con un tubetto di Vasellina Borica, Elena la guardava e le diceva, ma allora serve per il culo quella crema, Valentina arrossiva ancora di più e faceva mettere Elena a pecorina, poi le poggiava il beccuccio del tubetto sul buco del culo, e ne mandava dentro una buona dose, lo ungeva anche fuori e poi con il dito iniziava a farlo scivolare dentro, queste manovre eccitavano ancora di più Elena che cominciava a godere, poi Valentina ne aggiungeva altra e questa volta ne infilava due di dita nel culo di Elena, sentire di nuovo il culo che era pieno di qualche cosa che le scivolava dentro, la portava a fare una sborrata incredibile, si era allargata e mugolava come una gatta in calore, a questo punto Flavio non poteva essere più eccitato di così,le si avvicinava a Elena, ma Valentina lo prendeva per il randello e dopo avergli lappato la cappella con la bocca, lo ungeva bene di Vasellina e lo avvicinava al culo da infilare, gli poggiava la cappella sul buchetto e lo faceva spingere leggermente, poi diceva alla figlia, adesso amore cerca di spingere come se dovessi cagare, e vedrai che entrerà meglio di come credi, ma quello che la preoccupava erano le dimensioni del cazzo di Flavio, lui aveva un bastone di almeno 20 centimetri e bello grosso, aveva paura per il culetto della figlia, ma ormai Flavio si era impuntato sul buchetto e spingeva senza titubanza, e si vedeva che lentamente la cappella scivolava dentro, adesso l’aveva messa completamente nel buco, e continuava a infilarsi sempre di più, Valentina era terrorizzata, vedere quel buchetto violato senza pietà la sconvolgeva, adesso voleva lenire il dolore se ci fosse stato il più possibile, metteva una mano sotto alla fica di Elena e iniziava a torturagli la clitoride, la trovava dura e completamente eretta fuori dal suo alveolo, Elena aveva veramente un piccolo cazzo al posto della clitoride, sarà stata lunga tre centimetri, la pizzicava leggermente e delicatamente con il pollice e l’indice, e sentiva che Elena aveva ricominciato a godere, e Flavio non aveva smesso la sua introduzione nel suo culetto, ormai era quasi tutto dentro, e Valentina come lo aveva visto gli diceva, sfilati un attimo che ci metto altra crema, lo aveva fatto, e questo aveva rinfrescato il buco del culo della ragazza, e quando era rientrato Elena stava sborrando alla grande, Valentina era soddisfatta per la sua creatura, adesso con quel palo nel culo godeva solamente, e lei presa dalla smania di dare il massimo alla sua bambina, si infilava sotto a lei e cominciava a leccarle la fica che già grondava abbondantemente, Elena stava impazzendo dal piacere, sentire quel palo che le scorreva nelle viscere senza sosta, in più la sua fichetta lappata in continuazione e adesso era arrivata al top, Valentina le aveva preso la clitoride fra le labbra e la stava suggendo con tanto amore, a questo punto la sborrata che faceva Elena era incredibile, cominciava a urlare come una pazza e riversava una quantità incredibile di umori nella bocca della madre, e poi sentiva i getti di sperma che Flavio in quel momento le stava schizzando nel culo, gli davano l’ultima scarica di piacere che le faceva ripetere una sborrata fantastica, si afflosciava sulla madre come un fantoccio senza vita, l’unico segno che dava, era l’affanno e il continuare a perdere umori dalla fichetta ancora vergine, per riprendersi questa volta il tempo si era allungato, si alzava barcollando per andare sotto la doccia, ma si girava e guardando con tanto amore la madre le diceva, adesso che vi lascio soli spero che lui ti possa soddisfare, io vado, ma tu Flavio ricordalo sempre, che quando vieni qui, almeno una sborrata se non due, le devi regalare al mio culetto, adesso che ho sentito cosa vuole dire, prenderlo nel culo, non credo che mi farò scappare l’occasione, e tu mamma stai tranquilla, che per la prossima volta ho una idea che…. ma,…. ma questa è un’altra storia.
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