Era un giorno caldo di Maggio. Avevo 19 anni e la mia compagna di banco, Elena, mi aveva chiesto di aiutarla per un problema nel suo computer. Elena era una bellissima ragazza: alta come me, seno non troppo grande ma neanche piccolo e con un fisico veramente da paura. Credevo che fosse una ragazza normale, ma presto scoprii di che cosa era capace. Andai una sera a casa sua per aggiustarle la posta elettronica. Una volta entrato notai che la sua casa era grande e spaziosa, quasi come una reggia. Tutto era normale, tranne camera sua. Era un’ampia stanza con in mezzo un letto a 2 piazze. Notai subito che la luce era soffusa (sembrava di essere in un filmino porno!) e mi domandai se i suoi genitori non si insospettissero a vedere una camera così… – Ma i tuoi genitori dove sono? – Le chiesi dopo aver visto tutta la casa – Sono partiti per il mare qualche ora fa… – Mi rispose con un tono che non saprei definire, piuttosto “erotico” penso. Cercai di cambiare discorso e le chiesi cosa dovevo fare esattamente con il computer. Mi disse che non funzionava più la posta elettronica, così feci quello che dovevo fare e in un secondo le stavo già scaricando la posta. Quando vidi i messaggi che le erano arrivati rimasi impietrito: circa 20 e-mail da siti porno hardcore. Non sapevo cosa dire, ma lei tranquillamente disse -cavolo, mi ero dimenticata di essermi iscritta-. Stetti zitto per un secondo poi lei, vedendo il pene nei miei calzoni che si induriva, si iniziò a spogliare. Così feci anch’io.Il suo seno era più grande di quanto sembrava e il mio membro più duro e lungo del solito. Un secondo più tardi eravamo nel suo letto e facevamo sesso veramente sfrenato (quella era la mia terza esperienza). Dopo un po’ lei mi disse -mi sto annoiando, facciamo qualcosa di più eccitante- così prese da un armadietto chiuso a chiave un grosso pene di gomma e si diresse nel maestoso bagno. Lì c’era una grande vasca che presto si riempì d’acqua e schiuma. Non sapevo che intenzioni avesse poi lo scoprii; mi diede in mano i pene di gomma e mi disse di metterglielo nell’ano. Io ubbedii e glielo conficcai per bene mentre urlava il suo piacere a squarciagola. Dopo 2 o 3 minuti mi fermò (io ero eccitatissimo dalla scena), appoggiò l’arnese sul bordo della vasca e prese in bocca il mio grosso pene – è da tanto che non faccio una pompa a un cazzo così bello – mi disse. Io pensai di avere trovato proprio una bella personcina che a 19 anni aveva già avuto molti rapporti con giochini erotici. Ad un certo punto Elena spostò il mio pene davanti alla sua fica e lo spinse dentro. Non avevo mai fatto una cosa simile dentro una vasca, ma mi piaceva. Godevo come non mai e tutt’e due facevamo dei versi pazzeschi. Ero talmente eccitato che quasi non mi accorsi che stavo per venire. Elena invece prese in fretta il mio cazzo e se lo mise in bocca per bere tutto il ben di Dio che usciva dal mio pene. Non mi era mai successo, ma dopo essere venuto continuai a fare sesso con quella maialona della mia amica. Li mi chiese di leccarle la fica e così feci. Fu il suo momento di venire; iniziò a tremare poi urlando si calmò. Decidemmo di vederci un’atra volta. Dopo solo una settimana ero di nuovo a casa sua. Questa volta però eravamo in compagnia: con Elena c’erano anche Francesca e Silvia due bellissime e formose ragazze. Credevo che quella sera non avremo fatto niente di “bello” invece dopo aver parlato un po’ saltò fuori il discorso del sesso. Elena raccontò a Francesca e Silvia la nostra avventura e lo due si eccitarono molto. Infatti le tre ragazze parlarono a quattr’occhi un momento, poi si iniziarono a spogliare. Prima che riuscissi a capire la situazione mi erano già addosso e mi spogliavano. Qualcuno, credo Silvia mi stava facendo una pompa da manuale, Elena mi stava davanti e io le leccavo al fica e Francesca si masturbava stando in parte. Silvia mi chiese cosa volevo che facesse, le dissi di giocare un po’ con Francesca, e lei camminando a quattro zampe andò da Francesca e iniziò a leccarla. Elena intanto mi faceva una bella sega. Dissi a Silvia di prendere il pene di gomma nell’armadietto che era aperto. Subito le prese e lo ficcò profondamente nella fica di Francesca che non si trattenne e dopo un urlo venne. Anch’io a quella scena stavo per venire. Ma mi fermai ancora per un po’. Dissi alle tre di mettersi davanti a me, poi, senza che io dicessi niente si misero tutte insieme a leccarmelo e a stingermelo. A quel punto venni e le mie tre amiche fecero la lotta per bere la mia sborra. Per fortuna non venivo da una settimana e la mia linfa era tanta e calda. Silvia e Elena si misero a toccarsi e a masturbarsi a vicenda con il grosso cazzo di gomma. Continuammo ancora per un bel po’, poi tornammo a casa. Il giorno dopo chiamai Elena per dirle che forse non ci dovevamo più vedere perchè eravamo ancora troppo giovani per fare tutti quei giochetti. Lei si arrabbiò un po’ e mise giù la cornetta. Il giorno dopo ci vedemmo a scuola e ci rappacificammo. Un mese dopo tornai comunque a casa sua per divertirmi.
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