Sai Eleonora è da un po’ che me lo chiedo: ma da quanto tempo che ci conosciamo? Lei mi guardò e accennando un sorriso mi rispose: “Non fare l’idiota tu sai bene che ci conosciamo da 13 anni, e oramai stiamo insieme da 7”. “Come immaginavo” gli risposi ” ma la vera questione che mi stavo ponendo oramai da qualche settimana e se tu mi ami davvero?”. Lei si alzò di scatto e con fare violento mi disse: “Cosa c’è ti sei rincretinito ultimamente? Certo che ti amo non te l’ho dimostrato in tutti questi anni”. In effetti, lungo questi anni non mi ha mai fatto mancare niente come amante e come compagna. Volete sapere la verità pero: avevo deciso da oramai qualche settimana di chiedergli di sposarmi, ma avevo notato anche che la passione che da anni ci avevo unito era diminuita e ogni giorno era diventato uguale a quello precedente.”Su questo ti do ragione” ripresi ” ma ho notato anche che non mi cerchi più come una volta e sembra pure che la mia presenza ti dia pure fastidio”. “Non dire cretinate” rispose lei molto arrabbiata “questa è solo una tua impressione io ti amo come prima è solo che oramai credo che non sia più necessario che te lo dimostri”. Pure io mi stavo alterando e gli risposi ” è cosi che la pensi?” subito lei senza pensarci neanche un momento mise la sua faccia vicino alla mia e disse “SI!!”. “Allora mi sa che stai sbagliando tutto con me. Io ho bisogno che tu mi dimostra in modo definitivo che mi ami e ti propongo una prova d’amore, se la vogliamo chiamare così”. Lei mi guardò incuriosita e con un cenno di sfida “a sì, va bene, sentiamo cosa mi proponi”. Ammetto che quando gli avevo chiesto una prova d’amore non dicevo proprio sul serio ma visto che la tensione era alta e io mi ero molto incazzato con lei le proposi “ok, va bene. Senti perché non rimorchi un’altra donna per me?”. Forse come proposta era esagerata, ma la proposi apposta con la convinzione che rifiutasse. In effetti, la prima cosa che mi rispose fu che io ero impazzito e che non avrebbe mai fatto un’assurdità del genere solo per accontentare i miei desideri sessuali. Anche se sapevo che la colpa di tutta la discussione era mia non volevo dargliela vinta e gli risposi: “Allora non vuoi farlo, va bene puoi decidere quello che vuoi, ma ricordati che se staremo ancora insieme non riuscirò mai più a fidarmi di te e penserò sempre che sei una vigliacca!!!.” “cosa io sarei una vigliacca è cosi che la metti, va bene ci sto. Allora ci vediamo davanti al bar foxy domani sera alle otto e ti farò vedere io chi è la codarda” dopo che mi disse questo prese la sua giacca, sbatte la porta e se n’andò.Capii subito di avere fatto una cazzata, poiché non avevo nessun’intenzione che la mia ragazza rimorchiasse un’altra donna, ma la frittata l’avevo compiuta e non mi rimaneva altro di aspettare domani sera.La sera dopo mi preparai con cura per l’appuntamento, abito elegante, scarpe di cuoi nere, cravatta e gel sui capelli. Decisi anche di non mettermi le mutande sotto i pantaloni, solo per essere pronto subito per qualsiasi situazione. Appena giunsi davanti al locale rimasi quasi paralizzato alla vista di Eleonora, era a dir poco straordinaria, non si era mai sistemata cosi prima d’ora era lì che mi stava aspettando e la prima cosa che notai era la coda che si era fatta ai suoi lunghi capelli neri resi ancora più belli dalla pioggia. I suoi occhi azzurri risaltavano ancora di più grazie al trucco che aveva messo sulle ciglia, la sua bocca era carnosa come non mai, molto probabilmente esaltata da un particolare colore di rossetto. Indossava, se cosi si può dire, un top elasticizzato nero che partiva esattamente sopra l’attaccatura del seno e terminava sopra l’ombelico e, dato che non aveva indossato reggiseno, si poteva notare benissimo lo splendore della sua terza di petto. Sull’ombelico aveva il piercing. Sotto aveva una gonna di pelle che copriva a mala pena i suoi glutei con un leggero spacco sulla sinistra. Non portava le calze così potei notare che si era depilata da poco, ai piedi aveva indossato delle scarpe nere con i tacchi. La prima cosa che fece appena mi vide fu quella di alzare leggermente la gonna solo per farmi notare che sotto non portava esattamente nulla. Il primo gesto che feci fu di coprire il più possibile la mia erezione spontanea che mi era venuta a quella vista.Appena mi ricomposi vi avvicinai a lei e dissi “ascolta non puoi dimenticare quello che ti ho detto ieri sera non lo pensava davvero. Dai torniamo a casa.””E no bello” mi rispose lei lasciandomi di stucco ” tu hai lanciato la sfida ed ora tu la porti a termine, e ti dirò di più che questa sera mi voglio divertire alle tue spalle e ho deciso di mettere alcune condizioni che tu dovrai seguire. E ti premetto già che se non le seguirai io ti lascerò!!!”.In quel momento non sapevo cosa pensare. Io ero molto legato a lei e tra l’altro in questa situazione mi ero cacciato da solo con le mie stesse mani. Non mi rimaneva altro che accettare e dissi “dimmi pure ti ascolto”.”Va bene” mi rispose “Primo la ragazza la scelgo io e non voglio sentire discussioni; secondo la rimorchio io e tu te ne stai nascosto ad osservare; terzo ovviamente all’atto sessuale partecipo pure io e ultima condizioni dobbiamo andare a casa su due macchine separate e solo ad un mio gesto potrai intervenire”. Ammetto che tra me pensai che alcune di queste condizioni non erano per niente male ma di certo non lo dissi.Una volta entrati nel locale ci sedemmo nelle poltroncine vicino all’uscita e aspettammo. Quando all’improvviso lei esclamo “bene l’ho trovata ora stai qui ed osserva”.Si alzò e si avviò verso il balcone del bar dove vi erano sedute due donne: una po’ grassottella l’altra tremendamente sexy. Mentre l’osservavo che si dirigeva verso il balcone pregavo dentro di me che scegliesse la seconda ma un brivido mi percorse la schiena, quando notai che si era avvicinata alla grassona e le stava sussurrando qualcosa all’orecchio. Quella donna si alzò e si diresse verso di me. Ora immaginatevi la scena quella donna si stava avvicinando verso di me con l’eleganza di un elefante e convinta in quel momento di aver fatto colpo su di me; si sedette accanto me e disse “cosa è questa storia che vuoi scopare con me?”. O mio dio; non so cosa che avreste fatto al mio posto ma la mia prima reazione fu di sputare addosso a lei tutta la birra che stavo bevendo, ma stranamente non se la prese, molto probabilmente perché non voleva perdere un’occasione simile. Allora io, con tutta la delicatezza di questo mondo, inventai una scusa “senti stavamo solo scherzando io e mia moglie, cioè la donna che ti ha parlato prima, e affermavamo che nonostante che tu non sia un figurino sei abbastanza attraente, ma non ho nessun’intenzione di venire a letto con te” allora lei si alzò abbastanza offesa e mi disse ” non sai cosa ti perdi carino” io che non riuscivo più a trattenermi: prima gli risposi “immagino” e poi mi misi a ridere. Lei tutta incazzata si butto nella pista di ballo cercando di abbordare tutti gli uomini che le capitavano a tiro ma come giusta reazione loro si scansavano subito.Chiusa questa parentesi mi riconcentrai su mia moglie che aveva iniziato a parlare con la rossa mozzafiato. Appena lei notò che la mia “piccola” distrazione se n’era andata, si giro verso di me mostrandomi un sorriso beffardo poi continuò la sua missione.Dato che il frastuono m’impediva di sentire quello che dicevano, mi avvicinai a loro sedendomi su un divanetto proprio alle loro spalle cosi potevo sia ascoltare tutto sia ammirare la bellezza di quella donna che come, seppi più tardi, si chiamava Jessica ed era italo-americana. Jessica aveva degli occhi di color verde smeraldo stupendi e indossava un vestito nero tutto attillato che ricopriva molto bene le sue stupende forme. Ad un certo punto della serata Eleonora invitò la sua nuova amica a ballare con lei, si alzarono e, solo per farmi ingelosire, si misero esattamente davanti a me nel punto in cui la carica d’ormoni maschili era più concentrata. I loro corpi si muovevano molto sensualmente l’uno a contatto dell’altro e ciò non rimaneva indifferente agli occhi dei ragazzi che avevano intorno, ma mentre Jessica, ogni tanto, giocava con loro, la mia Eleonora era del tutto indifferente e la sua concentrazione era rivolta tutta su di lei. Dopo un po’ che ballavano erano diventate l’attrazione del locale e, per non deludere il loro pubblico, iniziarono pure a sfiorarsi i loro rispettivi seni ed a spingere i loro corpi sempre più in contatto provocando tra la folla un eccitamento generale. Su di me quella scena provocava dei sentimenti molto contrastanti tra di loro; infatti ero sia geloso e sia arrapato e, non nascondo che dovetti nascondere il mio organo riproduttivo con la prima cosa che trovai. Appena la musica terminò la mia donna si avvicino all’orecchio di Jessica e gli sussurrò qualcosa, notai subito che lei la guardò sbalordita ma dopo circa 30 secondi la sentii dire “perché no, potrebbe essere una nuova esperienza e poi avevo già deciso di tornare a casa” dopo aver detto questo uscirono dalla pista da ballo e si diressero verso l’uscita. Appena arrivati alla porta Eleonora si girò verso di me sorridendo e con una mano mi fece il gesto di seguirle. Cosi salimmo ognuno sulla propria macchina e le andai dietro.Giunti a casa di Eleonora parcheggiai la macchina fuori sulla strada per non farmi vedere e mi avvicinai alla portafinestra che dava sul cortile da dove potevo vedere tutto senza essere osservato.Infatti le vidi sedute sul divano dove stavano sorseggiando un aperitivo e scambiando quattro parole.Eleonora continuava a guardare dalla mia parte per vedere se stavo osservando e in varie occasioni la stimolai ad agire. Per prima cosa si diresse verso la porta da dove stavo spiando e la socchiuse in modo che io potessi ascoltare tutto e potessi, in caso di necessità, farmi avanti. Poi con una banale scusa inizio a tastare il seno dell’altra, la quale arrossi immediatamente e si allontanò di scatto. Eleonora rimasta impassibile a quel gesto le si avvicinò di nuovo ed esclamò “cosa c’è cara non c’è niente d’avere paura stavo solo esaminando se il tuo seno era più sodo del mio”- Jessica rispose: “E che non sono abituata a farmi toccare da una donna ed ho avuto una strana sensazione e a dichiarare la verità l’ho trovato molto piacevole per quello mi sono allontanata” “a sì” intervenne Eleonora “l’hai trovato piacevole allora perché non continuiamo” prima Jessica arrossì ma poi con una voce tremolante rispose “va bene, ma se la cosa non mi fa smetti subito ok?” a questo punto la mia ragazza senza rispondere alla sua domanda si avvicino a lei e con un gesto delicato avvicino le sue labbra a quelle di lei e le diede un bacio si allontanò di nuovo e disse “non preoccuparti sarò molto gentile con te e non te ne pentirai credimi” dopo aver detto questo si riavvicinò e questa volte pretese qualcosa di più di un semplice bacio, infatti la invitò a leccargli la lingua e le due donne si strinsero in un bacio alla francese. Mentre la baciava, Eleonora iniziò a sfiorarle il collo, poi, col la sua mano, scese sulla schiena dove era situata la lampo del vestito e gli l’ha abbasso. Poi rimesse la mano sulla spalla e con un gesto esperto gli abbasso il vestito in modo di scoprire il suo seno ricoperto da un delizioso reggiseno azzurro che la ricopriva a stento. Quando smise di baciarla abbasso la testa e inizio a baciare proprio il suo seno mentre con le mano gli slaccio il reggiseno in modo che il suo petto, una quarta abbondate e molto sodo, si scoprii in tutto il suo splendore. Eleonora inizio a leccargli i capezzoli e a mordicchiarli un po’ e questo gesto eccitò molto Jessica, infatti ripiego indietro la testa e gemette di piacere. Una volta completato la sua opera ai capezzoli, Eleonora si rialzò e la bacio di nuovo mentre con la sua mano destra esplorò di nuovo il corpo della sua amante. Iniziò dalle tette, ma questa volta non si fermò lì e scese fino alle gambe. Per prima cosa le tastò le cosce, che da una mia ispezione al bar avevo notato che erano molto toniche, poi mise la mano sulla chiappa sinistra di lei e a questo gesto Jessica sussultò, poi con un gesto delicato le alzò il suo vestito e infilò la sua mano in mezzo alle gambe iniziando a massaggiare la sua figa e infilando ogni tanto due dita. Jessica era orami diventata rossa dal piacere ed io, come potete immaginare, ebbi un’erezione colossale a tal punto che decisi di sfilarmi i pantaloni e masturbarmelo mentre osservavo questa scena. Una volta completata la sua opera di masturbazione Eleonora ordinò a Jessica di togliersi del tutto il vestito. Lei senza perdere tempo se lo sfilò immediatamente e rimase lì coperta solo dalle sue mutandine di pizzo azzurre. A questo punto Eleonora fece sedere Jessica sul divano e sì m’inginocchio davanti a lei. Per prima cosa le sfilo in modo sensale le mutandine e poi con un gesto rapito abbasso la sua testa sul monte di venere di lei e inizio a leccare. Da mia personale esperienza posso affermare che se c’è una cosa che sa fare bene la mia ragazza è appunto quella di leccare, infatti notai che la sua amica stava per raggiungere in poco tempo il massimo punto d’eccitazione contorcendosi e gemendo dal piacere. All’improvviso Eleonora si alzò in piedi e con modo autoritario guardo Jessica e le disse “cara ora tocca a me sentire la tua bocca” dopo aver detto questo si sfilò il top e la gonna rimanendo completamente nuda. Devo ammetterlo ogni colta che vedo nuda la mia ragazza rimango impressionato dalla sua bellezza. Dopo di che si sedette sul divano e prendendo la testa di Jessica tra le mani la mise esattamente a contatto con la sua figa, la sua nuova conquista non si fece pregare due volte ed inizio a leccare la mia compagna e mettendosi carponi davanti a lei cercava, con la poca esperienze che aveva accumulato in questo campo, di farla godere. A questo punto Eleonora alzò lo sguardo verso di me e con un sorriso beffardo m’invitò ad entrare con la mano. Io non mi feci pregare due volte e aprendo la porta in modo che nessuno mi sentisse mi diressi con passi leggeri verso Jessica con il mio pene oramai eretto dall’eccitazione. La prima cosa che feci fu di appoggiare la mia cappella sul bel sedere di Jessica la quale appena si accorse della mia presenza si voltò di scatto e disse “ma che cosa succede?” allora intervenne Eleonora che con modi gentili e persuasivi disse “dai mia cara non ti pare anche tu che con un uomo presente sia ancora più eccitante” dopo avere detto questo la bacio di nuovo sulla bocca. A questo punto, quella che era diventata la “nostra” nuova amica, si alzò in piedi ed esclamò “ora capisco era tutto organizzato. Ok mi sta bene ma potevate dirlo anche subito non vi pare ho sempre desiderato fare una cosa a tre” e dopo aver detto queste parole si avvicinò a me e prese il pene tra le sue caldi mani “però caro non sei messo proprio male. Da quello che sento l’hai proprio bel grosso e bel duro” e tenendomi sempre il pene tra le sue mani, si avvicinò alla mia bocca e ci scambiammo un intenso bacio. Intanto la mia dolce compagna se ne stava lì in disparte seduta sul divano con le gambe aperte con le mani che si muovevano per tutto il corpo. Una volta che smise di baciarmi Jessica incomincio a scendere molto lentamente lungo il mio corpo con la sua lingua fino a giungere al mio pene. Una volta giunta al suo obiettivo inizio a leccarmi la cappella con la sua lingua facendomi sentire una strana eccitazione nel mio corpo, poi lo accolse tutto all’interno della sua bocca. Dio lei era tremendamente più brava di Eleonora nel sesso orale la sua bocca, la sua lingua e la sua mani si muovevano come se fossero un’unica cosa. Stufa di stare lì a guardare la mia compagna si alzò dal divano e prendendo con le mani le sue chiappe le aprì in modo che la sua lingua potesse entrare in modo comodo ad entrambi i buchi della nostra collaboratrice e inizio a leccare prima uno poi l’altro facendola gemere intensamente mentre si stava ancora facendo il pompino. O mio dio senza nessun preavviso io venni subito e tutto il mio sperma fu ingoiato da Jessica all’interno della sua bocca e me lo continuò a leccare fino a che non me lo ripulii tutto. Una volta completata l’opera di pulizia mi lascio lì da solo con il mio pene in fase calante e si concentro sulla mia futura moglie (almeno era quello che in quel momento pensavo che fosse). Si avvicinò a lei e la stese per terra gli montò sopra e inizio a baciarla scambiando con lei il sapore del mio seme che avevo prodotto in precedenza. Alla vista di due corpi femminili nudi uno sopra l’altro, seno sopra seno vagina sopra vagina mi si risveglio immediatamente e, volendo partecipare alla riunione, mi avvicinai con il mio coso in mano e lo misi all’interno della figa di Jessica. Lei appena mi senti entrare emesse un gran gemito di piacere e m’incitò a penetrarla con più violenza e subito ubbidii. Eleonora, che era rimasta fino a quel momento sotto il suo corpo, si alzo e si mise carponi davanti a noi, subito apri la bocca in modo di invitare quella di Jessica e fu accontenta. Appena terminato quel dolce bacio Eleonora cambiò la sua posizione e mise la sua passera davanti alla bocca di Jessica, la quale, senza perdere tempo, iniziò a leccargliela intensamente. Io a quel punto mi spostai in avanti in modo che potessi toccare anche il seno della mia donna. Jessica continuava a gemere dal piacere e continuava ad incitarmi con le parole “sì bravo continua cosi, dai continua, sai sto per venire” appena terminò quelle parole venne, mi prese di nuovo il pene tra le sua mani e se lo mise tra le sue tette. Ora fantastico sentire il mio cazzo immerso tra quei grandi seni, ma all’improvviso lei si scosto e disse “ora è giusto che venga pure Eleonora non ti pare” cosi dicendo invito la mia ragazza ad avvicinarsi e prendendo il pene con la mano me lo mise nella figa che oramai conoscevo da tanto tempo. Come accennavo all’inizio conosco Eleonora da molti anni ma mai come quella volta l’avevo vista così bagnata. Orami la nostra sintonia era oliata con gli anni, ma mai come quella volta ci sentivamo cosi eccitati. La presi a cavalloni e gli appoggiai la schiena al muro in modo di aver un ottimo punto d’appoggio e la penetrai con molta violenza come mai avevo fatto prima; ogni mio colpo sembrava una frustata ma questo non scompose Eleonora anzi sembrava che fosse eccitata ancora di più. Mentre noi stavamo in quella posizione Jessica, si appoggiò con il suo corpo proprio dietro di me. Dio che bella sensazione essere in mezzo a due corpi femminili. Subito dopo aver raggiunto l’orgasmo Eleonora ripose i piedi per terra e si chinò per leccarmi il pene invitando Jessica a fare la stesso cosa. Cosi ebbi due bocca a contatto del mio cazzo e bastarono pochi secondi per farmelo esplodere per la seconda volta, ma questa volta lo sperma ricoprii i seni di entrambe le donne. Come atto finale sia Jessica sia Eleonora si leccarono il seno dell’altra per ripulirlo poi, si baciarono molto dolcemente e tutto terminò.Una volta che tutti e tre ci rivestimmo la prima che parlò fu Jessica “sapete mi sono divertita parecchio questa sera magari ogni tanto potremmo rifarlo” io avevo una grande voglio di riprovare quelle sensazioni il prima possibile, ma per rispetto di Eleonora risposi “secondo me è meglio di no poiché dopo questa sera avrei intenzione di sposare Eleonora” da parte di Eleonora non ci fu nessun cenno di reazione e questo mi parse strano invece Jessica rispose “va bene e congratulazioni” poi aggiunse “ah Eleonora dimenticavo ci vediamo domani in ufficio per quella promozione” e se n’andò. Appena uscì dalla porta mi girai verso la mia ragazza con aria interrogativa “mi spieghi cosa significa quello che ha detto” lei mettendosi a ridere “diciamo che ti usato. Vedi lei è il mio capo, strano che non l’hai riconosciuta. Si vede che senza occhiali e vestita in quel modo ti fa un altro effetto” “cosa quella è il tuo capo” “si, devi sapere che, da quando ti ha visto per la prima volta, mi ha offerto qualsiasi cosa per venire a letto con te e quando tu mi hai affermato che volevi che ti procurassi un’altra donna me ne sono approfittata, ma scusa per te non è lo stesso contento tu contenta io non ti pare” dopo che la mia piccola arrabbiatura mi passò gli dissi “va bene hai ragione tu. Ma questa me la paghi. A proposito hai sentito quello che ho detto prima. Mi vuoi sposare?” e rimasi lì come un baccalà nell’attesa, la risposta che giunse fu inaspettata “sai una cosa forse prima ti avrei detto subito di si, ma quest’esperienza mi ha cambiata. Tu mi hai costretta a fare l’amore con un’altra donna e a dirti la verità, anche se mi è piaciuto parecchio, non so più se tu mi ami davvero e non so neanche se io ti amerò più come prima, quindi per ora ti rispondo di No. Anche se magari in futuro accetterò ma tu devi fare il bravo. Va bene?”. A me non rimaneva altro che accettare la sua risposta e gli risposi di sì con un cenno con la testa. Lei si ricompose, si rimise tutti i vestiti e appena arrivò sulla porta mi disse “e poi ora tocca a te a fornirmi la prova d’amore” e senza aspettare risposta se n’andò ridendo. Mi lascio lì da solo come un baccalà, senza sapere cosa intendeva per prova d’amore.
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