Erano ormai tre anni che ero sposato con Eleonora bionda ventiseienne, mia coetanea, che fin da quando ci eravamo conosciuti a scuola, suscitava in me i più eccitanti pensieri, che io avevo mai fatto su di una donna.Eleonora è una ragazza carina, non bella ma la classica ragazza che si nota, non molto alta, formosa e con quel modo di fare che eccita i ragazzi. Indossando abiti provocanti, che risaltano il suo corpo e facendo quelle classiche battute, quando siamo tra amici, che fanno saltare nella mente dei maschi presenti, l’immagine di come sarebbe una scopata con lei. Eleonora ha un bel seno abbastanza grosso, e sodo in maniera incredibile, il sedere ben fatto e le gambe lisce e modellate erano anch’esse sode. Opera questo di lunghe ore di palestra che lei frequentava tre volte la settimana .La cosa non mi poteva fare che piacere, infatti fare l’amore con un corpo cosi era una cosa indescrivibile, oltretutto Eleonora è sempre stata molto calda per quanto riguarda il sesso, fantasiosa e mai sazia .Come quella volta in campeggio che mentre facevamo l’amore, Eleonora in pieno orgasmo gridava :-A me piace il cazzo …….. siiii mi piace !!!!!!!!!-per fortuna che eravamo in mezzo a stranieri e non capivano.Per me quindi, il mio rapporto con Eleonora andava a gonfie vele, su ogni piano, almeno credevo ………….Tornando a casa prima, un pomeriggio entrai in casa in modo silenzioso, credendo che non ci fosse nessuno, ma dalla sala sentii delle voci.Erano Eleonora e una sua amica della palestra, non facendomi vedere iniziai ad ascoltare i loro discorsi era Eleonora che stava parlando. Racconto un fatto che mi avrebbe cambiato la vita, e ne parlo in modo cosi particolareggiato che, alla fine mi sembro di avere assistito di persona.Era da tempo, che in palestra era arrivato un nuovo istruttore di Spinning, si chiamava Daniele, ventisei anni italiano, ma il suo aspetto faceva capire quali fossero le suo origini. Alto, un gran fisico, rasato e con la pelle scura, non nera, mulatto, il padre era italiano la madre africana. Era diventato subito molto amico di Eleonora, colpito anche lui dalla sua sensualità, e lei non era rimasta di certo indifferente alle sue attenzioni.Speso infatti alle lezioni di Spinning di Daniele, vi era solo lei, in quanto per l’orario, la palestra non era molto affollata, e le pressioni di Daniele su di lei erano sempre più insistenti, l’invito ad una cena, un’uscita serale ecc. ma Eleonora non aveva mai ceduto, resistendo alle avance di quello stallone che, provocava in Eleonora una certa irrequietudine. Soprattutto dopo tutte quelle ore di palestra, in cui lei aveva imparato a conoscere il corpo dell’istruttore in ogni minimo particolare, quelli almeno che trasparivano dai vestiti stretti indossati da lui, e soprattutto Eleonora era incuriosita dal suo membro, conosceva le "leggende" sulle dimensioni dei cazzi degli uomini di colore ma ne lei, ne tantomeno le sue amiche avevano mai avuto l’occasione di gustarne uno, ciò rendeva ancora più ardua la sua resistenza a quell’uomo.Ma la curiosità di Eleonora fu presto placata . La scorsa settimana fatta la doccia Eleonora scese nell’ufficio di Daniele per restituirgli il cardiofreguenzimetro, che lui le aveva prestato .Eleonora era, come al solito vestita in modo provocante e sensuale, aveva un completo nocciola con giacca aderente, che ne risaltava il seno e minigonna mozzafiato modello inguinale, la sua figura era risaltata da scarpe con i tacchi nere, che rendevano mia moglie irresistibile a chiunque .Entro nell’ufficio-spogliatoio di lui , non lo vide subito poi una figura scura usci da una stanza attigua all’ufficio.Daniele ancora bagnato che usciva dalla doccia, un asciugamano gli copriva le parti intime, ma il colore chiaro ne risaltava il fisico scuro. rimasero entrambi immobili senza proferire parola, ma forse la situazione, forse la reciproca voglia fece si che entrambi incominciassero a sentire un’eccitazione mai provata prima. Eleonora vide che il cazzo di Daniele si stava indurendo, gonfiando in maniera impressionante l’asciugamano, e fu in questo momento che l’istruttore fece cadere l’unico ostacolo tra lui e mia moglie. Apparve a Eleonora un cazzo mai visto da lei, enorme, avrebbe saputo do che le misure di cui lui andava fiero erano 24 centimetri di lunghezza per un diametro di 6centimetri, un vera mazza ed rea li eccitato per lei. Eleonora senti una gran voglia di toccarlo, si sentiva un gran caldo, si avvicino, con le mani ben curate e le unghie color avorio prese in mano quella verga e con una foga incredibile prese a masturbarlo meglio che poteva, facendo apparire una cappella scura e sempre più grossa. Si avvicino anche con la bocca ma riuscì soltanto a baciare la cappella e a leccare il tronco di quel cazzo sempre più voglioso.Daniele anche se abituato a quell’impatto che le donne avevano con il suo membro, gemeva per il tocco di Eleonora.-allora non eri poi cosi tanto irraggiungibile come dicevano-disse lui compiaciutoEleonora non rispose intenta a godersi il grosso cazzo, lui la prese la tiro a se e mentre la baciava, inizio a spogliarla, cosa che fu molto veloce, visto che Eleonora non vedeva l’ora di gustare la sua mazza.Completamente nuda mia moglie mostrava il suo corpo, Daniele ne approfitto subito le bacio il seno, i capezzoli turgidi la stimolo con un ditalino, lei sembrava persa tra quelle braccia gemeva, mugolava .-fammi godere …….scopami Daniele….fammi assaggiare la tua mazza….-e si sedette sulla scrivania aprendo le gambe per ricevere il suo dono, Daniele apri un cassetto prese un profilattico e inizio ad infilarsele ma lei fermandolo:-non metterlo godo di più senza-e prese una crema idratante dalla borsa .se la spalmo sulle mani e poi prendendo il cazzo lo lubrifico per bene, quando fu pronto portandolo a se appoggio la grossa cappella scura alla sua fica bagnatissima -scopami ……………………..-Daniele la penetro con avidità, fu come perdere la verginità per la seconda volta, al primo colpo mia moglie grido di dolore, poi ad ogni movimento di lui Eleonora godeva come non mai, più lui spingeva più lei godeva, colavano dal cazzo gli umori di lei che veniva come non ero mai riuscito a farla venire io.-siiiii…. ancora…….. non fermarti………….-.il cazzo entrava ed usciva sempre più forte, Eleonora si reclino all’indietro mettendo in risalto il sodo seno e i bei capezzoli, lui mise le sue mani sul seno ed eccitandosi sempre di più continuo a penetrare quel bel corpo ancora più soddisfatto, visto che era riuscito a farsi Eleonora considerata in palestra la più irraggiungibile.Il cazzo continuava a penetrarla, Eleonora a suo dire non aveva mai goduto cosi tanto e per cosi tante volte, il ritmo si faceva più veloce, lei abbandono completamente il suo corpo nelle mani del suo amante che non mostrava segni di stanchezza, ma che continuava a toccarla in ogni parte del suo corpo .Continuo in quel modo per molto tempo, almeno sembro a me tanto nel sentire Eleonora che ne parlava, poi ad un tratto -sto per venire……..siiiii ………… godooooooooo….-tiro fuori il grosso cazzo, bagnato dagli umori di mia moglie, se lo prese in mano, e masturbandoselo una o due volte inizio a far schizzare il grosso arnese sessuale.Eleonora lo guardava compiaciuta mentre lui indirizzava i getti di caldo e abbondante sperma verso di lei, che a gambe ancora aperte si faceva sborrare sui peli della fica.-siii sborrami addosso……inondami del tuo caldo liquido ……..-e dicendo cosi con una mano Eleonora si spalmava lo sperma di lui su tutto il pube.-ti piace la sborra è…….?-e Daniele abbassandosi le lecco la fica bagnata del suo sperma, le labbra di lei erano ancora aperte e bagnate, la lecco in modo cosi sensuale ce Eleonora venne nuovamente.Ero allibito, smisi di ascoltare non potevo credere che mia moglie fosse cosi troia da farsi scopare in quel modo, uscii di casa senza farmi sentire, e iniziai a vagabondare. Ero sicuro che non sarei mai più riuscito ad accontentarla sessualmente, non avevo misure cosi importanti come quelle che aveva provato lei, ma non ero disposto a perdere il piacere di scopare una come lei.Fu cosi che da quel giorno iniziai ad approfittare di ogni suo buco, a scopare distaccato, a considerarla come una troia, e riuscii a farla godere come prima.
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