Era una domenica pomeriggio e mio marito ed io assieme a Gianni e Marzia, una coppia di amici, passavamo il tempo giocando a scarabeo. Decidemmo improvvisamente di andare al cinema a vedere l’ultimo film di Kubrik Giunti davanti al cinema trovammo una fila molto lunga per cui decidemmo di rimandare, ma Gianni propose di andare a vedere un film porno tanto per rimanere in argomento, come disse sorridendo. Con un lieve disappunto da parte di mio marito io accettai subito per cui lui fu quasi costretto a seguirci. Io ero un pochino imbarazzata perché non ero mai entrata prima in un cinema porno ma visto che Marzia non faceva una piega non mi posi problemi e poi la curiosità era tanta. L’entrata della sala era sotto lo schermo per cui potevamo vedere chiaramente dove sederci, e a causa dei problemi di vista di Sandro (mio marito) andammo a sederci verso il fondo. Sentii dei colpi di tosse mentre avanzavamo e notai dei movimenti improvvisi ma mi colpì soprattutto un uomo seduto, quasi stravvacato, diagonalmente sulla poltroncina, con le mani in grembo.Eravamo seduti da pochi minuti che l’uomo cui accennavo prima si spostò e venne a sedersi nella fila davanti a noia tre posti da me sistemandosi nella stessa posizione di prima.Notai che ogni tanto si girava a guardarci ma non diedi pesi alla cosa finchè Sandro non mi cinse le spalle con il suo braccio e immediatamente lo sconosciuto si girò ancora di più verso di noi.Notai con la coda dell’occhio dei movimenti e vidi che le sue mani si stavano muovendo sopra i pantaloni all’altezza dell’inguine e mentre stavo per dire qualcosa a Sandro suonò il cellulare di Gianni.Si scusò tanto ma disse che dovevano andare via ma che noi potevamo restare, anche se il film non era un granchè.Veramente a me faceva un certo effetto vedere sullo schermo delle scene così hard e mi sembrava strano che Sandro, così riservato di solito in pubblico, mi accarezzasse la spalla ed il braccio.Lo guardai e vidi che era intento a guardare le scene veramente esplicite che scorrevano sullo schermo e così girandomi l’occhio mi cadde quasi involontariamente sul tizio seduto davanti e mi accorsi con un certo stupore che si stava slacciando i pantaloni.Lui si accorse che lo fissavo e con noncuranza estrasse il membro dai calzoni e cominciò a masturbarsi accertandosi che io lo stessi guardando.Ero incapace di distogliere lo sguardo da quella scena e mi sentivo eccitata come non lo ero da anni e la vicinanza di Sandro che si sarebbe potuto accorgere di quanto stava succedendo in qualsiasi momento contribuiva ad accrescere questa mia eccitazione.Vedevo che l’uomo guardava me poi le scene del film e anche la mano di Sandro che ora mi stava accarezzando il fianco mentre realizzavo che dietro a noi, seduti in ultima fila passavano spesso sempre gli stessi due uomini rallentando alla nostra altezza.Improvvisamente Sandro, proprio mentre mi accorgevo che la mia gonna era risalita a metà coscia; mi riscosse da quello stato di quasi trance in cui ero caduta e mi disse che andavamo via.Temevo so fosse accorta di quanto era successo dentro ma lui non ne accennò minimamente ma caso strano, mentre guidava, ogni tanto mi accarezzava le gambe e mi diceva che non gli dispiaceva quella gonna che ogni tanto risaliva.Una volta a casa mi disse che non aveva voglia di cenare e che avrebbe preferito andare subito a letto cosa che non era solita detta da lui ma una volta giunti in camera mi si avvicinò e cominciò a baciarmi sulla nuca e poi girandomi sulla bocca mentre io sentivo che era eccitato.Mi diede una mano a spogliarmi mentre lo faceva a sua volta e senza nessun preliminare, di cui sa che io vado matta; mi volle penetrare a tutti costi.Mi colpì il fatto che questa volta non spense la luce come faceva di solito ma quello che proprio mi schioccò fu quello che mi disse subito dopo.Tu non hai visto ma quello che era seduto davanti a te si stava masturbando (ed io sentivo che era eccitato come quando era ragazzo) io gli chiesi, ma sei sicuro? E lui continuando a scoparmi con forza mi disse usando parole che non aveva mai usato: si, aveva il cazzo in mano e guardava prima le tue gambe e poi il film, chissà cosa avresti fatto se te ne fossi accorta? se tu avessi visto che grosso arnese aveva e se avessi visto che anche quelli che passavano dietro si accarezzavano e dicendo questo sentii che con un grosso sospiro veniva dentro di me con una forza di cui non lo ritenevo capaceMentre eravamo in cucina a prendere il caffè gli chiesi se quello che mi aveva detto era vero e lui vergognandosi un po’ lo ammise ed io a quel punto gli dissi che forse dovevamo tornare lì qualche altra volta per vedere se era vero quello che mi aveva detto.Mentre gli dicevo questo, vedendo che gli occhi gli si illuminavano, già pensavo a cosa mi sarei messa per eccitare ancora di più sia mio marito che qualche altro spettatore.Spero di raccontarvi presto il seguito e spero anche di ricevere qualche suggerimento commento o consiglio.
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