Claudia ormai era completamente succube delle tre donne le piaceva essere disponibile ad ogni loro iniziativa, era costantemente in uno stato di eccitazione misto a paura. Sandra, la 45enne zia di Roberta gestiva il gioco anche se, Roberta con Teresa, spesso prendevano iniziative da sole o in compagnia, Il negozio di intimo di Teresa era una fucina di idee, tuttavia Claudia si ricordava il dolore provato quando Sandra le aveva applicato i due anelli ai capezzoli, e pur andandone fiera, avrebbe voluto rendergli la pariglia. Un pomeriggio si trovarono tutte e tre nel negozio di Teresa a parlare del più e del meno, comunque i loro incontri avevano sempre un sottile tira tira erotico a cominciare da loro abbigliamento o dal loro modo di fare. Teresa era sempre impeccabile ma molto sensuale oggi indossa una gonna ampia stile anni 50 che le modella i fianchi cadendo morbidamente fino a metà polpaccio, la parte visibile delle gambe è inguainata da due calze color carne con la riga e rinforzo sul tallone che, è facile intuire sono sorrette da due giarrettiere, completano il tutto due tacchi a stiletto veramente notevoli. Roberta invece, la padroncina del gruppo, in assenza della zia indossa una minigonna vertiginosa in pelle con calze a rete a maglia larga con polacchette con tacco a spillo medio, il fatto è che non indossando mutandine ad ogni movimento il culo e la fica sono ben visibili, coperti, se così si può dire dalle losanghe della rete dei collant. Claudia indossa dei pantacollant al polpaccio veramente aderenti tanto che posteriormente le rientrano completamente nel culo, i tacchi alti le danno una movenza da pin-up vista la sua VI di seno, la cosa eccitante è il segno dei due anelli di metallo che non è celato da un bustino aderente che le fa schizzare in avanti i due meloni. Continuando a parlare Roberta non manca di passare ora una mano sui fianchi di Teresa, ora una strizzata a mano piena alle poppe di Claudia; era anche solita dare ordini improvvisi alle due, tipo accavalla le cosce!, oppure sporgi in fuori il culo!, ordini che le due sub non mancavano di eseguire senza fiatare. Dunque quel pomeriggio c’era un po’ di nervosismo, ad un cero punto Roberta disse … e poi senza mia zia non possiamo mai decidere niente, avrebbe bisogno di una lezioncina, forse le piacerebbe… fu un attimo di silenzio, poi Claudia che aveva drizzato le orecchie cercando il suo momento di rivincita disse: e come penseresti di fare? Mha non so, rispose Roberta, era un idea, però ora che ci penso la cosa mi attira che ne dite? Le altre due si guardarono e in un attimo annuirono, bisognava prepararsi, la lezione sarebbe durata qualche giorno e dunque andava pianificata, anche perché Sandra non era certo di primo pelo, anzi era veramente smaliziata e attenta, non sarebbe stato facile sorprenderla. Attesero un giorno che Sandra disse ci vediamo questa sera a negozio bambine che devo acquistare qualcosa di nuovo, le tre erano pronte Sandra arrivò verso l’ora di chiusura e disse: “dai Teresa fammi vedere qualcosa di particolare ma prima togli la gonna”, cosi fece restando in bustino calze e reggicalze, il suo muoversi in quella tenuta per il negozio aveva già reso l’aria elettrica, le altre due si stavano preparando Sandra era giunonica e non sarebbe stato facile immobilizzarla, per cui per fare un buon lavoro si erano procurate del cloroformio, Claudia era pronta aveva preso un bel tampone di ovatta e lo aveva imbevuto bene e con quello dietro la schiena si avvicinò a Sandra da dietro mentre lei, con movenze veramente sensuali si era liberata dell’ abito e stava indossando una guepiere con lacci che Teresa stava serrando puntando il ginocchio sulla schiena fai piano se non vuoi che ti sculacci disse Sandra, intanto Roberta davanti alla zia la guardava con fare sornione! tanto che Sandra le disse: “Cos’hai? sei strana stasera non ti piaccio?” Sei splendida zia e lo sarai ancora di più fra un po’, cosa intendi dire? Ho lo vedrai lo vedrai, Sandra sentì che cera qualcosa che non andava ma non riuscì a metter a fuoco. Roberta si avvicinò alla zia e la prese energicamente per i polsi, Teresa accucciata davanti le cinse le gambe, non fece in tempo a dire ma che ffffftteeee che Claudia le fu addosso premendo il tampone sulla sua bocca e sul naso, la presa era salda 5-7-8 secondi di flebili guizzi per liberarsi e Sandra si accasciò sul pavimento. E’ fatta disse Roberta prendete l’attrezzatura, Teresa da una sacca estrasse un groviglio di cinghie e paramenti in cuoio, le braccia di Sandra furono piegate e ogni polso assicurato al proprio bicipite in maniera che le mani fossero rivolte in alto, le venne infilato in testa un casco di cuoio che le impediva di vedere e che in bocca le faceva entrare una palla di gomma morbida ma veramente enorme che sia Teresa che Claudia faticarono a posizionare, lateralmente uscivano due cilindri di legno assicurati a delle briglie, ha inoltre la palla era bucata permetteva a Sandra di respirare e avrebbe mostrato un eccitante scolo di saliva, Poi le assicurarono le caviglie con una cinta che le avrebbe permesso solo una apertura di gambe di 30-40 cm piccoli passi insomma. Una sonora sculacciata sulle chiappe della 45enne favorì il suo risveglio, mmmmhhhggggggg non ti sforzare zia lasciati andare e vedrai che ci divertiremo tutte per tutta risposta si rivoltò di scatto inciampando nelle pastoie e rovinando a terra nooo non fare così se no è peggio mmmmddtte e mugolando tentò di dare una testata a Claudia che era davanti, mi sa che non ha capito fece Claudia e no rimbrottò Roberta fa niente capirà; Teresa si mise seduta comoda mentre le altre due sistemarono Sandra recalcitrante di traverso sulle sue ginocchia vedi Sandra ci rendi la cosa più difficile, una vera padrona come te deve anche saper cosa prova chi sta sotto e mentre parlava si preparava rindoppiando una grossa correggia di cuoio, tenetela ferma disse e fra mmmgghhhhh hhh ggghh hhooo cominciò a calare scudisciate tremende sul candido culo di Sandra 5-6-7-8-…20 ora non scalciava più un rivolo di saliva colava dalla bocca al pavimento, tiriamola su in piedi disse Claudia starai buna ! vero Sandra un lento accenno della testa convinse le tre a tirare in piedi la loro prigioniera brava barava fece Roberta e dopo averla tirata su le tolse la benda Sandra aveva gli occhi rigati di lacrime, Teresa si precipitò a baciarle le guance e ad accarezzarla tranquillizzandola mentre Claudia le accarezzava le natiche martoriate spalmandole con una pomata non mancando però di scivolare con le dita anche nel solco massaggiando e impomatando passando dal contorno del buco del culo alle gonfie grandi labbra che erano borfe e colanti di umori MMhh fece Claudia la signora non disdegna Roberta fece partire un sonoro schiaffone che fece Barcollare Claudia, parla con rispetto è sempre la tua padrona chiaro? Coraggio andiamo avanti finiamo la vestizione, Sandra vide Roberta avvicinarsi con un grosso butt-plug a forma di cono con un restringimento alla base e una fluente chioma come una coda di cavallo Sandra capiì e cercò di divincolarsi.. Buona Buona una puledra non è completa ! senza la coda non credi nnnmmmhhhhhhhh fu la risposta di Sara e mentre Teresa continuava a tranquillizzarla tenendola per il morso e accarezzandola, proprio come si fa con una giumenta, Claudia continuava l’opera di lubrificazione scivolando nel solco fra le chiappe di Sara e penetrando lentamente ma inesorabilmente ora il culo ora la fica della Signora: 1,2, 3 dita scivolavano dentro e fuori fino a che Claudia disse si va bene è pronta, Roberta si posizionò alle spalle della vittima e mentre Claudia divaricava le superbe natiche, con un movimento lento come di chi tenta di fare un foro sul legno con un punteruolo, cominciò a tentare e dilatare progressivamente l’ano della Zia che arrivato alla dilatazione massima della base del cono si richiuse come una bocca sul restringimento successivo lasciando la coda ben posizionata. Ora la zia era una puledra perfetta presero a farla camminare per il negozio fotografandola in tutte le posizioni fino a Che sia Teresa che Roberta non resistettero più e iniziarono un lento e progressivo ditalino che le portò all’orgasmo.
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