Sono passati alcuni giorni dall’ultima volta che ho incontrato Federica, e più di una volta mi sono ritrovato a pensare a cio’ che era accaduto. A come si era eccitata a farsi guardare e toccare da quel lavavetri. Ad un certo punto mi viene un’idea. Chiamo l’aeroporto per noleggiare un furgone, ne chiedo uno a tetto alto, e mi forniscono un ford transit per il giovedì. Ormai sono informato di tutti i suoi orari e so quando può essere libera per un po’ di più. La chiamo al cellulare e le dico che sarei venuta a trovarla “Indossa minigonna nera, autoreggenti,e camicia bianca, reggiseno a balconcino, scarpe con i tacchi” le ordino “Non ho voglia di giocare più con te…. Rudy… lasciami in pace” “Non ti ho chiesto un parere, ma un ordine, CAPITO?” “Ma………..si…ok” Ho in mente di farle provare qualcosa di nuovo e ho fatto scorrere la fantasia. Sono curioso di vedere quanto è sottomessa. Prendo il furgone alle 12.30, mi dirigo a Lucca in autostrada avendo caricato, una corda, una benda scura, una palla di gomma, una videocamera. Vado al parcheggio dell’ospedale, trovo la sua macchina e mi metto dietro con il furgone. Scendo chiudo e faccio due passi. Arriva Bella come mi pace. Sembra vestita come le ho chiesto. Mi faccio avanti e la invito a salire sul furgone Sembra non capire ma lo fa. Ci dirigiamo un po’ fuori. Conosco il posto e so dove si trova un parcheggio incustodito per i camion che di solito è vuoto. Infatti lo è vedo in lontananza due uomini neri che riconosco, e che sono un po nascosti fra i rimorchi parcheggiati. “Perfetto” dico “Dove siamo, perchè qui? E poi perchè il furgone?” “Mi serviva per una cosa, poi capirai” LA faccio scendere e, aprendo la porta laterale la faccio salire. “Dammi i polsi” le ordino. Li lego e le alzo le braccia al soffitto. La Guardo, li indifesa, ubbidiente. Si aspetta che faccia qualcosa, non sa ancora cosa ho organizzato con quei due. Mi avvicino le accarezzo i seni, le sbottono la camicia. I suoi occhi diventano lucidi, la sua pelle chiara si arrossisce. Vedo montare in lei l’eccitazione. La guardo, il reggiseno a balconcino blu le dona particolarmente. Mi inginocchio, faccio scorrere le mani sulle sue gambe, le sollevo la gonna e trovo con piacere le autoreggenti. Sento il profumo dei suoi umori che sicuramente la stanno bagnando. Le sfioro la pelle delle cosce, le sento il brivido che la percorre, le sfioro le mutandine, mi rialzo con le dita le stringo i piaceri, emette un gemito di dolore e piacere. Poi le vado dietro, prendo la benda e la posiziono sugli occhi. “Ti prego bendata no…” Le do uno schiaffo, le tiro la testa in dietro per i capelli “Nessuno ti ha ordinato di parlare……..schiava.” Cosi conciata, prendo la videocamera e la riprendo. Poi scendo. Faccio un gesto a quei due. Sono due africani, Pep e Radà. Li ho conosciuti per strada, vendono DVD taroccati e simili. Gli ho chiesto se volevano divertirsi un pò e li ho fatti venire in quel posto per le 14.00. SI avvicinano, abbiamo un gesto di intesa. Risalgo dalla porta laterale Le do un bacio e l’accarezzo il mento,. Le sue labbra sono calde. Prendo la videocamera e apro la porta posteriore. Pep e Radà entrano, il peso dei due fa muovere il furgone. Io riprendo Federica. Vedo chiaramente che ha capito. “Chi c’è Rudy,? Ho paura…….” I due Le si avvicinano. Ha la gonna alzata, la camicia sbottonata. Il primo è Pep, il più esperto. Da dietro le cinge la Vita. Federica ha un movimento brusco in avanti, Grida ancora “NO……………. lasciatemi.”,. “Schiava fai vedere al tuo padrone come sei brava…” le dico Pep fa scendere le mani sui fianchi incomincia a palpeggiarle il sedere, le accarezza le gambe. Io riprendo tutto, Le sue grosse mani nere la toccano, le aprono i sedere con palpamento forte. Lei grida, si dimena, non vuole. Radà le va davanti, Lei non può vederlo. Inizia anche lui a toccarla. Le accarezza subito i seno con durezza. Federica ha un ulteriore sobbalzo. Sento il suo grido ancora, ma più flebile. Il colore del suo viso è sempre più rosso. Radà con un gesto repentino le strappa il reggiseno di dosso. I suoi seni sono liberati come una esplosione, ricadono in vanti tra le mani callose di Rada. “Haaaaaah……Nooooooo.” la sento urlare, vorrebbe liberarsi, ma non può. “Fai Brava ….bianca” Le dice Radà mentre le stringe i capezzoli. Lei si agita mugola, urla. Radà si abbassa e inizia a succhiargli i capezzoli stringendo i seno con le mani quasi a volerli strappare. Federica mugola, le vedo la bocca aprirsi, mordersi le labbra. SI sente in balia dei due, urla si dimena. Pep da dietro continua a palparle il culo. Con le mani vedo che tira in su il filo del perizoma. Federica si deve alzare in punta di piedi, vorrebbe arretrare con il corpo, ma la morsa di Radà, che le sta succhiando i capezzoli le impedisce grossi movimenti. Vedo Il perizoma strapparsi. Rimanere in mano a Pep. Federica è li sconvolta, si dimena, vorrebbe essere liberata. Faccio un cenno ai due per farli smettere, eravamo d’accordo di non andare oltre. Pep guarda il suo amico e dice “Ancora un po…..capo” Pep si toglie la cintura, nera con le borchie, inizia a frustarla sul culo bianco, e nudo. Lo stesso fa Radà sui suoi seni. Federica Urla ad ogni colpo che gli viene sferrato prima sul culo e poi suoi seni. Dopo alcune frustate si fermano. Federica è tremante “Vi prego……..basta……” dice con un filo di voce. Pep si avvicina. Torna a toccarLe il culo, fa scivolare la mano davanti. Vedo un tremito evidente di Federica. Le su dita toccano le sue grandi labbra. Il suo viso si alza, la bocca si apre un poco. Riprendo tutto con la videocamera, preoccupato della piega che sta prendendo la cosa. Il tutto doveva aver un limite, e quello che avevo pensato era stato superato. Le dita di Pep entrano nella sua fica, vedo un movimento di Federica, su un flebile mugolio, un no strascicato. Poi Pep alza la mano. e avvicinandola alla bocca di Federica dice: “Sei grande puttana………donna bianca” Forza la bocca di Federica, già un pò aperta e gli infila le due dita bagnate dei suoi umore ordinandole di ripulirle. “Ti piace cazzo nero, Vero? Lo vuoi assaggiare ………?” Federica ha un sussulto. “Nooo…… non voglio.” Radà le slega i polsi. Federica si accascia sul pavimento. Pep le tira la testa per i capelli, tira fuori il suo uccello in tiro e discrete dimensioni, e l’avvicina con decisione alla bocca di Federica. “Apri cagna bianca, fai vedere come è brava” Intervengo io “Ora basta” metto giù la videocamera e gli urlo di andare giù. Gli dò 100 euro li mando via. Mi avvicino a Federica, Trema, ansima. La stringo il suo corpo brucia. Le sto per levare la benda, ma Lei mi ferma “No………….scopami…così”. Pep si precipita su Federica la immobilizzano con il loro peso, con la corda le legano le mani dietro la schiena, la inginocchiano tenendola per i capelli. “A che punto siamo rimasti? Bianca “ Federica cerca di ribellarsi sta per dire qualcosa, ma Pep la trascina di peso per i capelli e Federica non può che urlare dal dolore. Viene riportata al centro della stanza in ginocchio sotto gli occhi di belve assetate di sesso. Pep la tiene per le spalle, ferma irrigidita. Radà è in piedi davanti a lei Uno schiaffo, un altro. Due dita infilate in bocca. Con l’altra mano a palpare con violenza il seno di destra, Stringono forte il capezzolo. “Succhialo bene……” Il cazzo duro di Radà è davanti alla bocca di Federica, lo spinge sulle labbra, cercano di resistere alla violenza, uno schiaffo, uno strattone ai capelli, la bocca di apre e il cazzo entra dentro, lei si ritrae ma è trattenuta da Pep. I lazzo fa avanti e dietro. Sembra di vedere una scopata fatta dentro la bocca. Entra e esce, avanti e dietro. Entra e esce, uno schiaffo, Federica è come intontita, il cazzo ancora dentro la bocca, sembra non finire mai, avanti e dietro fino al momento in cui finalmente Radà viene sborrando copioso dentro la bocca. “Ingoia troia, ingoia tutto” Radà si allontana soddisfatto, Pep tiene sempre Federica in ginocchio. “Avanti amici……..è gratis” “No……. Vi prego” Subito un altro si avvicina, il cazzo è già fuori, duro grosso, ancora più nero. Inizia anche lui un’altra scopata con la bocca di Federica, e così altri tre amici fino al turno di Pep. Mentre una cinepresa riprende tutta la scena. Alla Fine Federica si accascia piangente su l pavimento con le mani legate, i vestiti mezzi stracciati. E si addormenta .
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