Alle Dodici Federica, ripulita, con addosso della biancheria nuova, e solo il camice bianco, con un cerca persone è rimandata in corsia. Sa che deve andare avanti per se e per la sua famiglia. Riesce a mala pena a compiere le visite, il dolore ai seni è ancora forte, e soprattutto ha nella mente un chiodo fisso, “Essere la schiava di qualcuno” la sconvolge. Alle 13,30 il cercapersone suona, deve andare dai suoi padroni. Si precipita, non vuole altre punizioni e l’ipotesi dell’infibulazione la terrorizza. Entra nell’ufficio di P. che le ordina di spogliarsi e di indossare solo un collare nero. P. le mette un guinzaglio la mette a quattro zampe e le dice che per un po’ sarà il suo cane. La porta in giro per la stanza, Federica si sposta con le mani e con le ginocchia, poi le mettono una ciotola riempita di bocconcini per cani e costretta a mangiarli, quindi a dissetarsi da un’altra ciotola. Arriva quindi P. con al guinzaglio un cane lupo. Federica lo guarda terrorizzata, ora è proprio vicino a lei. Mio dio, pensa, non vorranno mica…………. Il suo pensiero è anticipato dalle mosse del cane che incomincia a girarle intorno, ad annusarla tra le gambe a leccarla. Federica cerca di spostarsi ma è tenuta al guinzaglio e richiamata dal suo padrone che le dice di non muoversi. Il cane le si struscia con il muso tra le gambe sente le sue zampe sulla schiena. Federica è disperata, si rannicchia, sente il membro del cane che spinge su di lei, è certa oramai di non poter fare più nulla e di dover subire anche questa sconvolgente umiliazione, quando P. strattona il cane e gli ordina di stare a cuccia. “Schiava sai cosa ti aspetta, se non ti comporti come si deve” Federica è rannicchiata tra le gambe di M, trema terrorizzata, guaisce come una cagna vera. “Vieni da me Schiava” Federica sempre a quatto zampe si avvicina a P., le accarezza la testa come si fa con un cane, e le ordina di succhiargli il cazzo. Federica si precipita, e riceve in bocca il suo cazzo moscio, che piano piano cresce nella sua bocca. Federica lecca e succhia ubbidiente, vuole fare vedere al suo padrone quanto è brava. Federica continua per qualche minuto cercando di fare venire P., sembra però non riuscire, inizia ad essere stanca, ma insiste e quasi quando pensava di non riuscire più P. viene copioso dentro la sua bocca. “Non fare cascare neanche una goccia, lecca e ripulisci, e ingoia tutto” Federica obbediente esegue. “Brava schiava, ora vai da M. e fai lo stesso” Federica è stanca non ce la fa più ma non si rifiuta. Trova l’uccello di M. già duro e questo la rincuora perché ha la speranza di durare meno fatica. M. però gli ordina di non usare le mani, deve usare solo la bocca e la lingua. Federica si impegna come può ma è molto difficile, anche se ha fatto un bel po’ di esperienza con i negri. I movimenti sono un po’ rallentanti per la stanchezza e M. la incita a fare meglio. Federica terrorizzata di essere punita per questo trova le ultime forze per intensificare i movimenti e riesce a far venire M. ingoiando la sborra felice di esserci riuscita. “Ora rivestiti e senza ripulirti vai in corsia”
Aggiungi ai Preferiti