Mi chiamo Enrico e vivo in un borgo di campagna dell’Emilia Romagna.In casa da poco più di un anno siamo soli io e mia madre Assunta, dopo che il babbo è deceduto a causa di un incidente.Mia madre era una bella donna, ma ora è irriconoscibile.E’ anche la classica donna di campagna che quando raggiunge una certa età smette di curare l’aspetto fisico per dedicare anima e corpo alle faccende di casa, al figlio, all’orto, agli animali da cortile.Infatti è ingrassata di diversi chili, il seno che già era abbondante ora è esageratamente grande e cadente, va raramente dal parrucchiere, non si depila più e si veste da casalinga d’altri tempi con quei grembiulini a fiori allacciati su un fianco che oramai indossano solo le vecchiette.Dalla la scomparsa prematura del babbo, ho dovuto abbandonare gli studi e prendere in mano le redini dell’azienda agricola di famiglia, visto che era l’unica entrata e fonte di sostentamento.Il lavoro nei campi mi impegna talmente tanto sia mentalmente che fisicamente che non ho più ne il tempo ne la forza di uscire con gli amici, tanto meno quello di conoscere nuova gente.Non era mia intenzione fare il contadino visto che stavo studiando legge, ma dopo la morte del babbo, la mia vita è radicalmente cambiata passando da un giorno all’altro, dalla vita spensierata di studente goliardico con tanto di festini in compagnia di questa o quella compagna di corso e di bevute con gli amici ad una vita di sacrifici e responsabilità tutto lavoro e niente svaghi.Sostituendo papà nel lavoro, ero diventato anche il capofamiglia e questo per mia madre che ha un’educazione campagnola e quindi maschilista vuole dire che ora dovevo essere io a prendere tutte le decisioni di casa, importanti o no non faceva differenza, mia madre pendeva dalle mie labbra per ogni cosa del tipo, a che ora e cosa mangiare, dove andare, cosa fare, comprare o meno questa o quella cosa e via dicendo.Dopo un pò di tempo cominciavo a sentire la mancanza dei miei divertimenti, le ragazze, ma come potevo avere delle relazioni visto che lavorare la terra non mi lasciava un attimo di tempo libero? La mancanza di svaghi mi fece diventare sempre più scontroso e irritabile con mia madre, come se fosse per colpa sua che mi trovavo in quella situazione.La insultavo per ogni minima cavolata, la riprendevo continuamente su come faceva le cose e le impedivo di acquistare ogni cosa che non ritenevo strettamente necessaria o che non interessasse a me, ma lei non reagiva mai, anzi si faceva sempre più accondiscendente e remissiva.Mi rendevo conto che ci stavo provando uno gusto sadico a maltrattarla, la cosa mi piaceva, quindi dato che accettava tutte le mie angherie senza il minimo cenno di ribellione provai ad andare sempre più oltre.Una sera eravamo seduti a tavola per consumare la cena, mamma fece rovesciare accidentalmente una bottiglia di vino rosso, che imbrattò sia la tovaglia che il suo vestito.Allora io presi la palla al balzo e iniziai a rimuoverla subito: “Ma che sei imbranata?… guarda cosa hai combinato…. .ti sei sporcata tutto il vestito come una bambina piccola!….. non ti vergogni?”.Lei era frastornata e riuscì a dire solo:”mi dispiace……. sono mortificata..”Allora io guardandola fissa negli occhi le dissi: “Non mi piace mangiare di fronte ad una persona con i vestiti sporchi, mi fa andare la cena di traverso… dato che il grembiule è tutto bagnato faresti meglio a toglierlo!”Mia madre allora rispose:”hai ragione caro, ma non posso toglierlo, sotto ho solo la biancheria intima”.Io allora: “beh… che problemi hai?…. toglitelo subito e non fare tante storie!”.Mia madre allora si alzò in piedi e slacciatosi il grembiule lo fece cadere in terra per poi rimettersi seduta.Ora lei era a tavola con indosso solamente un bel reggiseno di pizzo bianco e le mutandine dello stesso colore.Il suo seno strabordava dal reggipetto ed io non facevo altro che chiederle di passarmi questa o quella pietanza per ammirarle il seno mentre si piegava in avanti . Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso mentre lei incurante dei miei sguardi continuava a mangiare, mi stavo eccitando da impazzire.Finito di cenare andai a sedermi sul divano e mi accesi una sigaretta, mentre mia madre raccolto il grembiule da terra si avviò verso la camera per cambiarsi il vestito.Io allora la fermai dicendole: “mamma…. dove vai? Non avrai mica intenzione di rivestirti? Mi piace vederti girare per casa in reggiseno e mutandine, non sei davvero niente male per una donna della tua età! Rimani pure svestita come ti trovi per riassettare la cucina così io posso ammirarti meglio!”.Mia madre allora ritornò in salotto dicendo: “certo caro…se ti fa piacere guardare tua vecchia madre mezza nuda fai pure, non mi sono rivestita”.Mamma iniziò a sparecchiare la tavola ed a lavare i piatti mentre io non le toglievo gli occhi di dosso. Quando si piegava le mutandine le entravano quasi interamente nel solco del culo mettendolo in bella mostra ed i seni tentavano continuamente di uscirle dal reggiseno data la loro mole.Accendevo una sigaretta dietro l’altra per l’eccitazione, finchè non cedei alla tentazione di slacciarmi i pantaloni e mi tirai fuori il cazzo che era oramai duro come il marmo. Iniziai a farmi una lenta sega guardando mia madre che mezza nuda puliva la cucina. Lei ad un certo punto si girò verso di me e si accorse che il cazzo svettava dai pantaloni ma non disse nulla e continuò le sue faccende.Dopo breve tempo ero al limite dell’eccitazione e con qualche mugolio venni, sborrando per terra per poi abbandonarmi esausto sul divano.Lei allora sempre silenziosamente corse verso di me e ripulì con uno straccetto dove io avevo sporcato mentre io disteso sul divano a pochi centimetri da lei la fissavo mentre giocherellavo con il cazzo ancora in mano.Poi lei ritornò alle sue faccende mentre io mi addormentai sul divano.Feci un breve pisolino e quando mi risveglia non vidi nessuno ne in cucina ne in salotto. Allora mi alzai dal divano e mi diressi in bagno per scaricarmi dato che dopo ogni sborrata avevo lo stimolo di pisciare.Ma quando giunsi davanti alla porta del bagno la trovai chiusa a chiave.Mia madre si stava facendo la doccia.Iniziai a urlare: “ma che cazzo fai……. chiudi la porta a chiave?…….apri subito che devo andare in bagno e non resisto più!”.Mia madre udendomi si affrettò ad uscire dalla doccia e dopo aver indossato l’accappatoio in fretta e furia venne ad aprirmi la porta.Quando mi fu di fronte le diedi una spinta che la fece cadere all’interno del bagno, vicino alla tazza, dicendole: “scansati stronza…. che ho fretta di svuotarmi la vescica!”. Poi mi tirai fuori il cazzo ed iniziai a pisciare di fronte a mia madre che era ancora in terra imbambolata, con gli occhi fissi su quella pioggia dorata. Terminato di orinare fissai per alcuni istanti mia madre negli occhi e lei subito abbassò lo sguardo. Io allora le afferrai i capelli e la trascinai di peso fuori dal bagno.Sempre tirandole i capelli la costrinsi ad alzarsi dicendole: “come ti sei permessa a chiudere la porta a chiave?….. fa che non succeda mai più che trovi una porta chiusa, sia quella del bagno che quella della tua camera, altrimenti per te saranno dolori!” …. .”da ora in poi non dovrai più avere segreti nei miei confronti, voglio poterti guardare tutte le volte che ne ho voglia, qualsiasi cosa tu stia facendo, hai capito pezzo di una stronza che non sei altro?”.Mia madre allora rispose con la sua vocina dolce e lieve: “si caro…. .come vuoi tu!”Allora io le lasciai andare i capelli e dopo aver fatto un passo indietro le dissi: “bene, apriti subito l’accappatoio e fatti guardare tutta nuda!”.Mamma allora a testa bassa si slacciò l’accappatoio e lo fece cadere in terra rimanendo sull’attenti completamente nuda di fronte a me.Io allora dopo averla ammirata per bene davanti, roteando un dito le feci il gesto di girasi. Lei eseguì subito e fece un lento giro di 360 gradi su se stessa permettendomi di guardarla dappertutto.Soddisfatto del panorama, le diedi un bacio in fronte e ritornai sul divano mentre mia madre rimase ancora diversi secondi immobile completamente nuda, prima di rendersi conto che io me ne ero andato.Poi lei raccolse l’accappatoio e si diresse verso la camera da letto per rivestirsi.Io ero sul divano a guardare distrattamente la televisione mentre con la testa rimuginavo sul fatto che mia madre era completamente sottomessa.Per quanto l’avessi desiderato non avrei mai creduto che sarebbe mai successo. Finalmente avevo ottenuto quello che volevo, avevo sottomesso mia madre.Non è stato difficile poiché lei aveva un carattere docile e remissivo ed in più dopo la morte del babbo io ne avevo preso il posto come capofamiglia in tutti i sensi.Dopo aver messo in chiaro con mia madre che doveva ubbidirmi, mi diressi in salotto per distendermi sul divano, mentre lei dopo essere andata in camera a rivestirsi ritornò in salotto.Quando la vidi le dissi di avvicinarsi poiché volevo controllare bene cosa avesse indossato.Lei mi venne vicino. Indossava ancora uno di quei suoi grembiulini da casalinga.Io allora le posi una mano su una gamba e la accarezzai salendo lentamente fin sotto il vestitino fino a raggiungerle il culo dove mi soffermai a palpaglielo per bene.Poi toccò al seno. Le infilai la mano nella scollatura del vestito e gli accarezzai il seno.Dopo di che le dissi: “non ci siamo…. .non voglio che sotto al tuo bel grembiulino indossi più il reggiseno e le mutandine!….senza sei più sexy ed io posso ammirarti meglio!”.Mamma allora mi rispose: “scusami…vuoi che mi tolga subito la biancheria intima?”Io allora dissi: “certo…vai subito in camera tua a toglierla e torna immediatamente qui appena sarai pronta!”.Mamma ubbidì e si diresse in camera da dove torno dopo appena pochi minuti.Già da lontano si vedeva che ora non indossava più ne il reggiseno ne le mutandine.Era davvero uno spettacolo stupendo.Non appena giunse da me le dissi che poteva rimettersi a fare le faccende domestiche o qualsiasi altra cosa volesse, facendo però attenzione a come si sarebbe dovuta muovere.Doveva sempre piegarsi in avanti (come si suol dire a 90°) ogni volta che doveva raccogliere qualche cosa da terra evitando invece di piegarsi sulle ginocchia.Quando si sarebbe seduta dove evitare di accavallare le gambe facendo invece attenzione a tenerle un po’ divaricate.L’allacciatura del grembiule doveva essere un tantino lenta in modo che il suo prosperoso seno potesse più facilmente uscire fuori dal vestito per ogni piccolo movimento.Quando ebbi terminato a darle le istruzioni, mamma fece un cenno di assenso con la testa e si rimise a rassettare la casa.Facendo come le avevo detto mamma era continuamente con il culo o con le tette in bella mostra. Io non resistetti e alzandomi dal divano mi diressi verso mamma che era chinata intenta a pulire i pavimenti ed iniziai a palparle il sedere, prima da sopra, poi da sotto il grembiulino.Avevo il cazzo duro e questa volta volevo svuotarmi le palle per bene.Quindi dissi a mia madre: “non crederai che mi accontenti di guardarti o al massimo di palpeggiarti un po’, in questa casa comando io e voglio approfittare completamente di te……… tu cosa ne pensi?” Mamma allora rispose: “farò tutto quello che vuoi tu figlio mio, ti ho già dimostrato che sono ubbidiente ma se vuoi sentirtelo dire, ti dico che sei il mio padrone. Sarò la tua domestica servizievole e disponibile ad esaudire ogni tuo ordine come non lo sono stata neanche con tuo padre che seppur autoritario non mi ha mai trattato da serva. Mi sono resa conto di tutti i sacrifici che stai facendo prendendo il posto di tuo padre e rimanendo qui a prenderti cura di me, quindi il minimo che possa fare per te è fare in modo che tu sia felice.”.Poi continuò dicendo:”non mi importa di essere trattata come una puttana, una serva o qualsiasi altra cosa tu abbia in mente, tutto quello che mi farai o mi farai fare per me andrà bene, ti vorrò sempre bene come prima, anzi sarò più felice sapendo che possa esserti di aiuto in qualche cosa!”.Poi si avvicinò e mi diede un tenero bacio sulle labbra.Questa volta ero io a rimanere di sasso. Credevo di avere sottomesso mia madre, invece capì che era stata lei per prima ad eleggermi come padrone.Ripreso dallo smarrimento iniziale le dissi:”per un attimo mi hai spiazzato, ma ora sono ancora più eccitato di prima e voglio scoparti!”.Mamma allora disse: “dimmi cosa vuoi che faccia”.”Mettiti a quattro zampe ed alzati il grembiule che voglio prenderti da dietro come si fa con le troie!”, le dissi.Lei si mise subito in posizione come le avevo richiesto.Io mi tirai fuori il cazzo dai pantaloni e glielo poggia sull’apertura della fica.Giocai un po’ masturbandola con la cappella sul clitoride.Quando vidi che cominciava a bagnarsi le ordinai:”ora voglio che fai tutto da sola, mettitelo dentro e muoviti!”. Lei rispose: “si Padrone!”, quindi mi prese il cazzo con una mano e se lo infilò nella fica, poi iniziò ad andare avanti ed indietro con il bacino scopandosi da sola.Fece entrare ed uscire il cazzo dalla fica appena una decina di volte ed io già sentivo che ero sul punto di venire.L’avvisai che stavo per sborrare e lei per tutta risposta mi disse che dovevo essere io a decidere dove volevo che le venissi, potevo farlo nella fica, in bocca o addosso a lei. Io le dissi che l’idea di sborrarle in bocca mi piaceva e che avrebbe dovuto bere tutto la sborra.Quindi mia madre si tolse il cazzo dalla fica e se lo mise in bocca leccandolo e succhiandolo fino a che il mio seme non iniziò ad uscire.A quel punto si mise il cazzo completamente in bocca e bevve avidamente ogni goccia di sperma che usciva, poi lo leccò tutto per bene pulendolo alla perfezione.Una volta finito, lei mi guardò negli occhi e mi disse:”il Padrone è soddisfatto della sua schiava?…… se non è soddisfatto può tranquillamente punirmi come meglio crede oppure che dell’altro che posso fare per lei?”.Io allora le dissi: “sei stata brava……. sono abbastanza soddisfatto del servizio e per il momento non ho nessuna intenzione di punirti, puoi tornare ai tuoi lavori!”.Mia madre allora mi ringraziò e si rimise a lavare il pavimento con ancora il grembiule alzato sul di dietro, mentre io andai a fare la doccia.

