Cazzo, dove doveva crescere una pallina di grasso, vicino al coglione destro, ma l’assurdo che diventava sempre più grossa e quindi doveva essere rimossa. Ho sempre avuto una paura fottuta dei medici ma decisi di andarci anche perché questa cazzo di pallina mi dava fastidio.Fui visitato da un chirurgo che dopo gli accertamenti del caso mi disse che era semplicemente una pallina di grasso e che poteva essere rimossa con un intervento ambulatoriale, ma chiaramente dovevo seguire l’iter normale con relativi accertamenti medici.Rassicurato dal medico in pochi giorni feci tutte le analisi del caso e dopo averli consegnati al medico di turno presi l’appuntamento per il giorno dopo in modo da poter subire questa piccola asportazione.Alla mattina mi presentai di buon ora alla clinica e fui subito fatto accomodare in una specie piccola sala operatoria. Mi guardavo intorno quando la porta si apri e si presento davanti una signora in camice bianco.Buongiorno: disse, è Lei il signor Rossi??Si: risposiBene sono la dottoressa Migliacci e sono io che devo asportare la sua pallina di grasso. Rimasi di sasso per circa un minuto e con parole poche chiare cercavo di far capire dove era situata la pallina.Signor Rossi, so benissimo dove è situato il suo problema, Lei ha una pallina di grasso al lato del pene e precisamente sulla destra. Non si preoccupi quindi stia tranquillo incominci a togliersi i pantaloni e mutande e mi faccia vedere in modo che gli faccio l’anestesia locale e interveniamo subito.A guardarla bene la dottoressa non era un granché, donna sulla cinquantina, l’unica cosa che poteva esaltare erano le sue tette, una quarta abbondante e una bocca con troppo rossetto, ma ragazzi spogliarsi davanti a una donna estranea anche se in situazioni di merda non era certo facile e poi io in quel momento il mio cazzo per la paura era diventato cosi piccolo da farmi vergognare.Forza signor Rossi, non possiamo stare tutta la giornata qui, si tolga i pantaloni, disse la dottoressa.A quelle parole fu gioca forza togliermi tutto e quindi avendo gli occhi abbassati mi avvicinai al lettino e mi distesi.La dottoressa, si avvicinò al mio problema e chiaramente fu costretta a toccare il mio cazzo. Io cercavo di non guardare e nella mie mente cercavo di pensare a cose astratte.Intanto la dottoressa con un pennarello aveva disegnato un cerchio intorno alla mia pallina però con una mano teneva fermi il cazzo che ormai abituato alla mano della donna incominciava a ingrossarsi.Stia tranquillo signor Rossi, e cerchi di rilassarsi, mi faccia vedere dove devo fare la piccola incisione.Io la voce della dottoressa incominciavo a non seguirla anche perché il mio cazzo si ingrossava sempre di più, ma quello che era più strano che la dottoressa non poteva non accorgersi del mio stato. Non poteva essere una mia impressione ma a me sembrava che la dottoressa con la sua mano incominciava a muoverla su e giu. Avevo il braccio davanti agli occhi ma feci in modo da guardare in modo che lei non mi vedesse e ragazzi lo spettacolo che incominciavo a vedere fece si che il cazzo diventasse ancora più duro. La dottoressa, quella porca mi stava facendo una sega e nello stesso tempo con l’altra mano massaggiava anche l’altra pallina.La mia eccitazione era ormai al massimo e ormai incurante di quello che poteva succedere, mi alzai sui gomiti e guardai la dottoressa con un’aria di sfida. La tirai per il camice in modo da poter avvicinarla a me, quindi presi la sua testa e feci in modo da costringerla ad avvicinarsi al mio cazzo.Forse lei non aspettava altro avvicinò la bocca al mio cazzo e incominciò a farmi un pompino stupendo. La sua bocca sembrava un forno, la sua lingua avvolgeva la cappella del cazzo e la mia eccitazione cresceva sempre di più, bastarono poche succhiate che incominciai a sborrare cosi tanto che sembrava che pisciassi dentro la sua bocca.La dottoressa continuava a mandare giù e si stacco dal mio cazzo solo quando l’ultima goccia di sperma fu inghiottita, poi alzò la testa e disse:signor Rossi allora siamo pronti???Si – sono pronto risposi …………
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