* Mario e Lucia sono due fratelli, sempre andati abbastanza d’accordo, ormai lui 22 anni 2 lei 19, erano adulti passavano molto tempo insieme, si confidavano le loro avventure, le loro prime esperienze sessuali, erano veramente più che fratelli due amici, era Venerdì sera, ed insieme alla comitiva si erano recati in un locale dove facevano lo spogliarello, per loro non era stato uno spettacolo molto interessante, ma dopo che erano usciti , avevano iniziato tutti gli amici a parlare, argomento principe la spogliarellista bionda, che fosse stata una bellissima ragazza non c’erano dubbi, ma i discorsi avevano anche stizzito le ragazze, ed ognuna non faceva che ripetere, se c’ero io avrei fatto di meglio, e poi Jolanda aveva attaccato proprio Lucia, non dirmi che tu non saresti stata capace di fare meglio di quella, Giorgio aveva rincarato la dose aggiungendo, ma vuoi mettere il corpo di Lucia con quello fantastico della spogliarellista? Lucia si era molto piccata per queste affermazioni, non si sentiva una venere, ma aveva un fisico più che rispettabile, e suo fratello (anche per cameratismo) aveva aggiunto, se dovessi scegliere fra loro due, senza dubbio sceglierei Lucia, un grosso bacio sulla guancia aveva suggellato l’approvazione di Lucia nei riguardi del fratello, poi i discorsi si erano trasferiti al calcio, con conseguente divisione del gruppo, tutti i maschi e tutte le femmine, Jolanda aveva di nuovo attaccato Lucia, ma veramente non crederai che la ballerina sia più brutta di te? ma non hai visto come tuo fratello la guardava? e Lucia le rispondeva, guarda carina, che se mio fratello guarda quella smorfiosa, è solo perchè io gli sono sorella, altrimenti sai da quanto mi avrebbe fatto la festa? come d’altronde ha fatto con te, o no? Jolanda si era veramente piccata per quella risposta, che altri non era che la pura verità, in un secondo le rivenne in mente il cazzo di Alberto, era bello, grosso, sempre duro, se lo ricordava lei di quel pomeriggio, avevano scopato per 5 ore, e quel cazzone lo aveva fatto sborrare 5 volte, e dopo fatta la doccia lo aveva baciato e si era accorta che era in erezione di nuovo, ma era tardi e i genitori sarebbero rientrati da un momento all’altro, Lucia non sapeva delle virtù del fratello, e facendo la complice con Jolanda le chiede, ma dimmi la verità, Mario a letto con una ragazza vale la pena?* A quel punto Jolanda si sentiva al centro dell’attenzione, tutte le amiche pendevano dalle sue labbra, e rispose, vedi tu perchè sei la sorella, ma non hai idea di cosa sia capace tuo fratello a letto, io le mie esperienze non ti nascondo che le ho fatte, ma tuo fratello è un qualcosa di eccezionale, a parte il fatto che la natura lo ha attrezzato meravigliosamente, ha una mazza che non ti dico, sempre dura, e poi quando sei a letto con lui ti senti presa da tutte le parti, sia che te lo mette nella fica che nel culo, le sue mani sono altri dieci cazzi che senti in tutto il corpo, è un polipo nel vero senso della parola sempre in movimento, tu continui a godere di tutto quello che fa, e di come lo fa, è veramente un uomo che ti fa dimenticare completamente quello che sei, con lui si gode in continuazione e in tutti i modi, la curiosità di Lucia si era fissata al culo, era ovvia la sua domanda, ma dimmi Jolanda, ma non fò male sentirlo dentro al culo? e lei pronta, ma no scemetta, se lo vuoi e ne sei convinta, ti rilassi ci metti un po’ di vasellina nel buco, e avverti un po’ di fastidio mentre entra la prima volta, ma quando lo senti dentro che ti pompa è una meraviglia, te lo godi due volte, una perchè il retto e pieno di terminali nervosi, e due te lo gusti fino alla sborrata finale, con il culo il pericolo gravidanza non c’è, poi i discorsi cambiarono anche perchè i ragazzi si avvicinavano, parlarono altri cinque minuti e poi si salutarono per andare tutti a casa, nell’auto Lucia era stranamente silenziosa, alla domanda ovvia del fratello a cosa stai pensando, aveva risposto evasivamente, continuava a pensare al cazzo del fratello, non poteva mai sapere di cosa fosse stato capace se Jolanda non gli avesse confidato tutto, arrivati a casa la curiosità di Lucia era cresciuta enormemente, voleva sapere dalla fonte tutte le cose che l’amica le aveva confidato, entrati in casa Lucia non reggeva più, e avvicinatasi al fratello le dice, adesso andiamo in salone e mi racconti tutto di quello che hai fatto con Jolanda, tanto siamo soli fino a Domenica, perciò puoi parlare come e quanto vuoi, lui si sentiva a disagio, non si aspettava che quella cretina di Jolanda avesse messo in piazza le sue cose, e nello stesso tempo non sapeva come e cosa dire alla sorella, ma Lucia ormai era partita in quarta, aspettava che iniziasse a parlare, la curiosità la stava macerando, e nel frattempo stranamente si sentiva la micetta bagnata.* Mario non sapeva come iniziare il discorso, e poi ignorava quello che Jolanda avesse confidato alla sorella, ma Lucia incalzava con il suo, dai inizia voglio sapere tutto, Mario non sapeva come cominciare e dove, e poi stranamente si sentiva eccitare anche lui da quello che avrebbe detto, Lucia per farlo iniziare le chiese a bruciapelo, da dimmi cosa hai fatto quando te la sei inculata, Mario era diventato rosso, non sapeva se per la vergogna o l’eccitazione che continuava a crescere, Lucia incalzava con le domande, si notava che aveva perso quella naturalezza che le era congeniale, addirittura le avrebbe chiesto di tirarlo fuori per vederlo, Mario sempre più impacciato non sapeva come iniziare il discorso, poi cercando una tranquillità apparente che non aveva, cominciò col dire alla sorella, vedi Lucia, quando capita di stare a letto con una bella ragazza e si vuole fare qualcosa, per me la prima cosa è cercare di farmi dare il culo, con quello non ci sono problemi, lei ci gode come si deve, se poi non le piace tanto ho modo di fargli un ditalino e così completo l’opera, vedi stando dietro ad una donna, ho veramente tutto a portata di mano, il seno la fica, persino la bocca, se lei si gira mentre me la in culo anche posso baciarla, stando dietro ad una donna per me è la cosa più bella, e poi il culo mi piace da morire, sei contenta adesso? come trovò il coraggio Lucia ancora ci pensa, ma per lei era una cosa ovvia dirle a quel punto, dai Mario fammelo vedere, qusta sera Jolanda me ne ha parlato così bene che adesso la curiosità mi divora, logicamente Mario le disse, ma ti rendi conto che sei mia sorella? lei prontissima e perchè divorata ormai dall’eccitazione le rispose, senti che sono tua sorella lo so, ma non credere che non abbia mai visto un cazzo, e questo lo sai anche tu, il fatto è che non ho mai visto il tuo e adesso la curiosità per quella stronza di Jolanda mi divora, se vuoi aggiunse te lo tiro fuori io, credimi ne sono capace, Mario prese la palla al balzo e le disse allora fallo tu, cosi io non debbo dire che spontaneamente ho tirato fuori il cazzo davanti a mia sorella, immediatamente Lucia mandò giù la zip dei pantaloni del fratello, lo fece leggermente alzare per tirarli in basso, ed insieme agli slip li portò all’altezza delle ginocchia di Mario, quello che vide per lei era una meraviglia della natura, aveva ragione da vendere Jolanda, davanti hai suoi occhi c’era un cazzo meraviglioso.* Lo impugnò senza indugio, lo sentiva pulsare nella sua mano, era caldo, duro, si muoveva a scatti per l’eccitazione, le scoperse appena la cappella, una goccia vischiosa faceva la sua comparsa sulla punta, la sua eccitazione non aveva più confini, si sentiva attratta da quella massa di carne che le fremeva in mano, con l’altra gli prese i coglioni, erano grossi duri cresposi, guardò il fratello negli occhi e le disse, Mario ho visto delle palle più piccole hai tori, poi ad alta voce disse, io ho avuto questa meraviglia per casa tutti questi anni e non mi sono mai accorta di nulla, e poi, come se fosse la cosa più naturale del mondo, aprì la bocca scappellandolo tutto lo prese quasi per la metà, aveva iniziato a leccarlo in un modo fantastico, sentiva che per il godimento stava per venire, si sarebbe messa molto volentieri una mano nella fica, ma il piacere di sentire quel cazzo fremerle in bocca, e tastare i coglioni che si indurivano sempre di più era più forte, Mario non parlava più, lo sentiva che stava godendo come non mai, le carezzava la testa e basta, poi cominciò ad avvertire che il fratello stava per sborrare, ed allora se lo mandò ancora più in fondo alla gola, al primo schizzo di sperma Lucia inizio a godere anche lei, sborrava senza toccarsi, quel cazzone l’aveva stravolta nei sensi e nell’anima, continuava a sentire che il cazzo le eruttava ancora sborra in bocca, sembrava non volersi più fermare di schizzare e continuare a emettere sperma, alla fine il fratello si accasciò sul divano, aveva l’affanno ma le si leggeva in faccia che era soddisfatto dell’opera di Lucia, intanto lei se lo era sfilato dalla bocca e lo guardava, continuava ad impugnarlo, lo teneva come se avesse avuto paura che le togliessero quella meraviglia dalle mano, e nel frattempo era meravigliata, dopo tutta quella immensa sborrata continuava ad essere duro, e le venne naturale chiederlo al fratello, ma come fai a non farlo ammosciare dopo che sei venuto? e lui, come se fosse la cosa più naturale del mondo le rispondeva, per solito se non me ne faccio ameno tre rimane così, Lucia non ne poteva più e le disse, senti fratellone, io sono vergine e credo che tu questo lo sappia, se scopiamo tra fratelli sarebbe incesto giusto? e senza attendere la risposta aggiunse, se scopiamo, ma se tu questa gioia divina me lo metti al culo non è incesto, perchè se anche lo fosse allora non me ne frega un cazzo, io lo voglio nel culo, e tu cascasse il mondo ce lo devi mettere, e poi……..ma questa è un’altra storia Subito nella camera del fratello, lo trovò tutto nudo di spalle che si stava lavando la meraviglia sul Mario guardava la sorella sorpreso e divertito allo stesso tempo, e le disse senti piccola, io prima ho fatto del tutto per non arrivare a dove siamo arrivati, mi hai fatto un bocchino meraviglioso, mai me lo avevano succhiato così bene, la sborrata che mi hai fatto fare, lo hai visto da te non finiva mai, adesso è duro come se non avessi fatto niente, e poi sono troppo eccitato per pensare, andiamocene nella mia camera, e te lo faccio sentire dentro a questo culo meraviglioso che ti porti dietro, Lucia non stava più nella pelle, era contentissima, eccitata, rideva e baciava il fratello, sugli occhi sulla fronte sulle labbra, al secondo bacio sulle labbra con la sua linguetta forzò la bocca di Mario ed entrò mulinandola fra la sua e i denti, si strusciava con la sua quarta di seno sul petto del fratello, appoggiò il pube e avvertì la mazza che imperiosa continuava a svettare, si sentì di nuovo bagnare la fica, per quel bastone avrebbe fatto tutto, era impazzita letteralmente, sotto si sentiva un lago, aveva bagnato persino i pantaloni, le disse al fratello, vai che ora arrivo, il tempo di rinfrescarmi e sono da te, andò nella sua camera, in dieci secondi era nuda, entrò in bagno e si fece un bidè, mentre si lavava la fica, il piacere la sorprese di nuovo, era talmente eccitata che venne in un attimo, fece appena in tempo a toccarsi la clitoride per completare quella sborrata che non si aspettava, appena asciugata si diresse lavabo, da dietro lo abbracciò, gli prese il cazzo in mano e cominciò a menarglielo lentamente, lui senza voltarsi le allungò una mano in mezzo alle cosce e trovò subito la fica, le mise un dito in mezzo alle labbra, avvertì subito il bottoncino che non aspettava altro che di essere martoriato da una mano esperta, Lucia le disse, se continui così fa cinque secondi sborrò di nuovo, Mario si girò, le diede un bacio sulle labbra, la prese in braccio, e la depose sul letto, per la prima volta vedeva sua sorella nuda, aveva due seni che minimo erano della quarta misura, un triangolino nero di peli sulla fica che sembravano curati, in mezzo alle grandi labbra, faceva capolino la clitoride che era abbastanza sviluppata, a quella visione non resse, si getto a capofitto con la bocca sulla fica della sorella, le aveva alzato le gambe e spalancate, quel meraviglioso spacco incorniciato di nero, lo attrasse come una calamita. La vedeva che emetteva umori in continuazione, con la prima leccata sentì il gusto degli umori della sorella, poi le poggiò le labbra proprio all’ingresso della fica, e con la lingua le entrava dentro, scavandole un immaginario solco di godimento, Lucia non resse più, stava quasi per sborrare nel bagno, e adesso con quello che il fratello le stava facendo nella fica non poteva assolutamente trattenersi, allargo ulteriormente le coscie, e con un grido quasi soffocato, riempì la bocca del fratello di una cascata di umori, lui continuava la sua opera demolitrice, mentre lei ancora sborrava, dal buco della fica passò alla clitoride, l’attaccò all’improvviso, come fosse stata un’imboscata, prima la lingua, e poi iniziando a succhiarla, e Lucia si trovo a sborrare di nuovo nella bocca del fratello, ormai veniva in continuazione, e trà un orgasmo e l’altro si accorse che aveva due dita del fratello piantate profondamente nel culo, e tutto questo la portò di nuovo ad orgasmare come una matta, si sentiva la testa vuota, non capiva più niente, ed è in quel momento che Mario la prese per i fianchi, la girò dolcemente, le allargò bene le chiappe, e cominciò a leccarle la rosetta del culo, vi infilava la lingua, la muoveva dentro, e Luisa si sentiva di nuovo in paradiso, stava per scaricare di nuovo un mare di umori, sentì dietro che il fratello trafficava con qualcosa, sentì il fresco nel buco del culo, capì che Mario la stava umettando per farle scivolare dentro il suo manganello, poi avvertì chiaramente che adesso era la cappella che cercava di entrare, si allargò con le sue mani le chiappe, lo sentiva spingere e conquistare millimetro dopo millimetro il suo retto, ed infine con un flop, avvertì che la cappella era entrata, non avvertiva dolore ma una cosa strana, sentiva il battere del cazzo di Mario, avvertiva le contrazioni dello sfintere, Mario non si muoveva, voleva farla abituare alla mazza, poi cominciò ad entrare ma molto lentamente, era arrivato alla metà, Luisa più che dolore ora sentiva crescere il godimento, il solo sapere che quel cazzo così bello finalmente lo aveva nel culo, la stava portando inesorabilmente all’orgasmo, Mario spinse ancora, era quasi tutto dentro, Luisa spingeva lei indietro per sentirlo completamente, poi lo sentì uscire e rientrare, ma molto lentamente, Mario voleva a tutti i costi farla abituare e non farle sentire dolore. ‘angoscia nella voce, Il sentirlo muovere appena dentro al suo retto, la riportò di nuovo sull’orlo dell’orgasmo, con la prima piano, poi fino a gridare, implorava il fratello di incularla come si deve, anche lei si muoveva avanti e indietro per favorire le spinte che non sentiva, ma il fratello, che ormai la sentiva abituata alla sua mazza, iniziò a pomparla come si deve, le entrava fino in fondo per poi sfilarlo quasi tutto, solo la cappella rimaneva dentro, alla terza spinta, Luisa sentiva che ormai aveva raggiunto il punto del non ritorno, implorava il fratello di incularla violentemente, sentiva ormai che la sborrata arrivava e mancavano attimi, ed è in quel momento che avvertì che le spinte aumentavano, ormai Mario la stava inculando alla grande, e l’orgasmo la raggiunse quasi improvvisamente, cominciò a gridare tutto il suo piacere, smaniava, si agitava scompostamente, era quasi in deliquio, sentiva che quel bel cazzone le stava squassando le viscere, si sentiva piena, desiderata fino all’impossibile, credeva di essere inculata da un polipo, sentiva le sue mano dovunque, sulla schiena che le torturavano i caporelli, le strizzavano il i seni, le stavano rovistando la fica, se le sentì anche nella bocca, e le succhiò avidamente come fossero due o tre cazzi, continuava a sborrare senza tregua, ed infine senti nel retto un fiume di sperma che la riempiva ulteriormente, ma Mario non si fermava, lo sentiva ancora dritto e durissimo che continuava a rovistarle tutto il canale rettale, e di nuovo si lasciò andare a un’orgasmo così forte che le sembrava di avere la testa che le esplodeva, e questa sensazione meravigliosa le duro nel culo ancora dieci minuti, poi sentì di nuovo l’ennesima sborrata che la riempiva ulteriormente, ed è allora che si accasciò completamente come una bambola senza vita, aveva soltanto l’affanno, ma non si rendeva conto di dove e con chi stava, poi con un barlume di lucidità si girò, vide il volto familiare del fratello, a quel punto si rese conto di tutto quello che aveva voluto fare, con entrambe le mano prese il viso del fratello, se lo portò a se, lo baciò sulla bocca e le disse, non lo so veramente se questo è in incesto o meno, però una cosa di sicuro la so, io a questa meraviglia non ci rinuncio, per questa notte va bene, ma quando me lo rimetterai nel culo? Perchè se continuo a stare quì……………. ma questa è un’altra storia.
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