A diciott’anni ci si sente capaci di tutto, e sicuri di rimanere sempre impuniti. Un martedì pomeriggio mi trovavo al centro commerciale e, come tanti altri giovani, tentai la fortuna cercando d’impadronirmi di un CD senza pagarlo. Indossavo dei jeans ampi, quelli con il cavallo al ginocchio.Lo faccio scivolare discretamente nei pantaloni… nessuno in vista… Cammino tranquillamente verso la cassa. Il cuore mi batte sempre più forte… La sensazione di non farmi prendere mi eccita… E’ eccitante… Cerco di non aumentare il passo ma non vi riesco… Vedo l’uscita, mi avvicino e finalmente esco, sono uscito, ho vinto. Vittoria.Di colpo, mi sento afferrare il polso da dietro. Una guardia giurata mi fa voltare. Porta un’uniforme stretta al punto da evidenziargli dei muscoli ben scolpiti e sviluppati.- Giovane, mi fai vedere cosa hai in tasca, per favore?Lo scruto in volto… ed il mio cuore batte sempre più forte dall’emozione. Ho perso! Sono fottuto!- Muoviti! Vieni in ufficio o chiamo la polizia!- Cosa! Ma… non ho fatto niente!Si avvicina, e con la mano scivola lungo la mia coscia fino a trovare il disco, che sposta colpendomi i testicoli.- Credo proprio che adesso tu debba seguirmi in ufficio!Non avendo più scelta, lo seguo in ufficio. E’ andata… non ho scelta… riceverò un’ammenda o un lavoro socialmente utile.Apre la porta e con l’indice puntato mi indica una sedia. Mi siedo. Anche lui si accomoda dietro la scrivania e prende alcuni documenti. Ne approfitto per osservarlo… ha circa 30 anni e sembra essere un tipo abbastanza macho… di quelli che scoperebbero chiunque sia capace di farlo venire. – Forniscimi il tuo nome ed il nome dei tuoi genitori, per favore?- Sei pazzo! Vuoi chiamare i miei! Vuoi la mia morte! Farò qualunque cosa ma non chiamarli!- Qualunque cosa hai detto?Con uno sguardo intrigante, si sporge sulla scrivania avvicinando lo sguardo.- Sì… qualunque cosa.Con fare lascivo si accarezza fra le gambe, ridomandandomi ancora se fossi disposto a fare qualsiasi cosa. Decido di sbloccare la situazione. Mi avvicino a lui, e poggiando le mani sulle sue ginocchia, lo guardo dritto nei suoi occhi verdi. – Sì!Slaccia la cinta, si sbottona la patta dei pantaloni, liberando il suo lungo cazzo già duro dall’eccitazione. Mi inginocchio e con la lingua percorro il tragitto dalla base del suo pene fino al glande, per infine racchiuderlo tra le labbra. Mi tuffo su quel cazzo per metterne quanto più posso in bocca. Mi afferra la testa con entrambe le mani per dare un ritmo alla mia suzione, ma soprattutto perché possa succhiarglielo fin dalla base.Senza interrompere il pompino, mi slaccio i jeans per liberare il mio uccello ormai sull’attenti. Masturbandomi con una mano e accarezzandogli i muscoli dell’addome con l’altra, lo spompino a dovere. Lui apprezza perché ansima sempre più forte mentre ormai mi scopa in bocca, gridandomi: – Succhialo… Sììììììììììì!!!All’improvviso si ferma.- Ragazzo! Appoggiati sulla scrivania che ti faccio sentire come si comporta un vero uomo… oppure vuoi che chiami la polizia?Non avendo scelta, mi piego sulla scrivania, offrendomi a gambe divaricate per farmi sodomizzare, ma…- Aspetta! Mi squarci il culo se mi penetri così!Mi sputa lì dove desidera penetrarmi, iniziando un frenetico lavoro di lingua che mi fa desiderare ardentemente di essere preso. Inarco la schiena quando inizia a penetrare il mio culo stretto e vergine. Cercando di non gemere dal dolore, lo sento gemere dal piacere.Una volta completamente dentro, mi afferra per le anche ed inizia un movimento di va-e-vieni. In estasi totale, cerco di toccarmi l’uccello più duro che mai quando vengo violentemente schizzando di sperma il lato della scrivania. Intanto continua a sfondarmi il culo, respirandomi profondamente sul collo.Lo sento gemere più forte. Le sue spinte diventano sempre più profonde e rapide e, ficcandomelo fino ai coglioni, mi riversa il suo seme caldo nelle budella. Che sensazione! Mi crolla addosso per riprendere fiato. Sento il suo cazzo sgonfiarsi… Si ritira e risistema i pantaloni.- Puoi andare adesso!- Sì… grazie…Mi alzo, mi rivesto.- Eh… Non dimenticare il CD… L’ho pagato prima di inseguirti! Spero di acciuffarti ancora!
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