L’appartamentino è in cima alla scala, bastano 4 gradini e arrivano. L’uomo non si tira su i pantaloni, è troppo eccitato, Gabry prende in fretta e furia le mutandine tirate giù sulle caviglie e le sfila passandole dai sandali, si impigliano nel tacco altro ma alla fine ce la fa con uno strattone a liberarle. L’unica a non doversi rivestire è Gloria che si passa solo il palmo della mano sulla bocca umida di umori dell’uomo e della sua saliva sparsa sulla pelle. I tre entrano in fretta nella stanza, chiudono la porta. Gloria armeggia di nuovo con le mani nella patta dell’uomo, pregustandosi nella bocca la preda già assaggiata, Gabry guarda i due sarcastica e sembra infuriarsi: – Eh no! Mia cara, non sei mica tu che l’hai scovato…. Questo qui lo sistemiamo per bene!! Gloria sembra sottomettersi ma le sboccia in bocca un sorrisino malizioso Roby nota uno scambio di sguardi fra le due donne. E’ un sorriso di complicità, di una cosa già fatta, di un piatto già gustato altre volte. L’uomo si chiede se preoccuparsi … Gabry prende l’uomo per la testa, gli avvicina la bocca e con un bacio bagnato di lingua e rossetto lo attira a sé… L’uomo non se ne accorge neanche ma cosi facendo è trascinato nell’altra stanza. Gloria intanto lo lecca nelle cosce, non gli stacca un istante la lingua guizzante, gli ha già levato pantaloni e mutande. Gabry toglie la bocca e gli pianta improvviso un tacco a punta in gola. L’uomo sente la suola del sandalo in bocca, profumo del piede di lei, gli fa male al collo la punta a spillo, ansima eccitato. Si sente schiacciato sul letto in ferro, in un attimo si trova coricato sulla schiena, legarlo con le braccia alzate alla ringhiera è stata Gabry che col piede schiacciato lo ha immobilizzato, la coscia tesa nello sforzo, sotto la minigonna in jeans. Gloria dall’altra parte eseguiva la stessa operazione alle caviglie, rossetto fuoco alle labbra, occhi accesi, caviglia sottile nervosa nei sandali rossi stesso modello di quelli di Gabry (Roby non aveva notato prima). L’uomo si trova ora legato al letto Gabry gli sta montando sopra carponi. Le ginocchia sono all’altezza delle ascelle dell’uomo, la ragazza si è chinata a leccargli la lingua in un bacio bagnato di saliva. Quando stacca la bocca un filo resta fra le lingue accese, poi si spezza e cade sul mento dell’uomo bagnandolo della saliva della ragazza. Gabry è rimasta senza mutande da prima sulle scale quando le erano state abbassate e poi sfilate. Comincia a strofinare la peluria bagnata da prima sul mento e la faccia dell’uomo. Roby ansima, non riesce a respirare e muove la testa da una parte e dall’altra per non soffocare. Ansima ancora. Rischia di soffocare, la ragazza non demorde continua imperterrita il suo folle gioco. L’uomo trova per disperazione una certa sincronizzazione dei movimenti e riesce cosi a respirare ad ogni movimento laterale cui corrisponde un’alzata del bacino della donna. Sente la fessura della ragazza che diventa fradicia un po’ merito della sua lingua e un po’ degli umori della ragazza stessa che con i continui movimenti su e giù dei fianchi si sta eccitando in un lago d’umori che colano sul mento e sul naso dell’uomo legato. Roby sbircia le cosce che si tendono nel movimento ritmico, l’odore della fica e dei succhi che ne escono lo stordiscono. E’ un sogno mai azzardato a luci rosse spinto oltre i limiti dell’immaginazione e della sopportazione. Sente la ragazza montare di piacere quando a un tratto qualcosa di familiare gli arriva sulle cosce, lungo l’asta dell’uccello, sul glande umido. Gloria si sta dando da fare con la bocca. L’uomo la riconosce subito, da prima quando l’ha incontrata sulle scale, una bocca languida, che sa di rossetto, una mano inanellata con le unghie laccate rosso fuoco che guida l’asta nella bocca, non le può sfuggire neanche un colpo, neanche volendolo, il glande è in fuoco. Gabry sta per venire, lo sente l’uomo nella bocca, ma a questo punto si ferma e facendo perno sulle ginocchia si gira verso Gloria che sta scorrendo ancora le labbra lungo l’asta dura. Con uno strattone la spinge via. – Ora basta, lo voglio io! Cosi dicendo sposta la testa di Gloria scoprendo un membro grosso e duro come un macigno. Si accovaccia rannicchiata come per fare pipì sopra di lui, prende con le dita il glande e con un gesto nervoso se lo impunta nella fessura fradicia. C’è un affondo dolce e lungo che strappa all’uomo un grido, poi i movimenti riprendono come prima sulla faccia dell’uomo, ma stavolta la ragazza si morde forte le labbra per non urlare. I capelli lunghi svolazzano nei movimenti ritmici dei suoi fianchi. Gloria sembrava non aspettasse altro. Con la bocca ancora bagnata di lui si mette a cavalcioni del petto dell’uomo dando gli il sedere in faccia. Comincia a dare la caccia ai capezzoli della ragazza che nei suoi movimenti ritmici sembra non accorgersene. Ne prende uno in bocca e riesce a trattenerlo fra i denti. Gabry allunga una mano sul seno della ragazza come ricompensa, sorride. L’uomo ha sotto il naso i piedi con i sandali di Gloria. Sono stupendi, ne annusa l’odore e li lecca per quanto gli riesce. Gloria sente la lingua guizzare sulla caviglia, si gira e con un sorriso stacca la mano che aveva su seno di gabry ancora intenta nella sua lunga infinita cavalcata. Si slaccia il cinturino di ambedue i sandali, lascia fare all’uomo che con un lavoro difficoltoso di faccia e denti riesce a slilarli, cadono a terra con due colpi secchi. La donna ora gioca come il gatto col topo. Strofina i piedi sudati dell’eccitazione sulla bocca dell’uomo, sulle guance, muove le dita strofinandole sugli occhi e nel naso dell’uomo. E’ a quel punto che gabry comincia a urlare di piacere: – Ahhhh siiiiii siiiiiiii L’uomo sente la voce di Gabry, i piedi in bocca di Gloria, sente partire l’orgasmo da lontano, gli monta dentro come un treno in partenza dalla stazione, inarrestabile, soffocante, liberatorio. Arriva nelle parti basse dei testicoli, si libera nella canna erette nella ragazza, svuota il ventre nella vagina della ragazza mentre la bocca si allaga di una quantità di saliva che traborda dalle labbra della bocca quasi soffocandolo, lungo le dita dei piedi di Gloria, lungo tutto il collo dei piedi e giù fino ai talloni di piacere infinito, impensabile, inarrestabile. Un urlo gli si strozza in gola delle dita dei piedi con le unghie smaltate che gli arrivano in gola. Gabry si allunga sopra la ragazza che si trova così schiacciata indietro fra il corpo dell’uomo ed il seno nudo di Gabry. E’ lei che prende la parola: – Benvenuto in paradiso Roby L’uomo sorride, esausto, non riesce a fare altro…. Ma Gloria ha ancora i pantaloni con i brillantini, aderenti a tre quarti che, in corrispondenza dell’inguine rilasciano nell’aria un’alone di sottile piacere femminile, e lei non è ancora stata soddisfatta….
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