Devo dire che era da un bel po’ di anni che conoscevo questa coppia di amici e non avevo mai capito che lei fosse attratta da me. Una serata d’inverno stavamo tornando da una gita in macchina e la moglie del mio amico, una bellissima ragazza di origine argentina, era seduta dietro di me che guidavo. Ad un certo punto, ho sentito che si avvicina va al mio schienale e, dalla parte della porta, ha infilato la mano verso di me ed ha cominciato ad accarezzarmi cercando di arrivare all’inizia della mia coscia e stringendomi con forza. Ero eccitato da morire, cercavo di nascondere la sua mano dalla vista del mio amico che era seduto vicino a me e nel contempo cercavo, contorcendomi, di farla arrivare a toccare il mio cazzo. Ciò è andato avanti per quasi tutto il viaggio di ritorno sino a casa. Il giorno dopo mi ha telefonato ed è venuta a trovarmi in ufficio ed abbiamo parlato e s’è confessata dicendo che era molto attratta da me sin dal primo giorno che m’ha conosciuto. Era più giovane di me di qualche anno ma molto disinibita. Quando le ho chiesto se le sarebbe piaciuto fare l’amore con me ha detto di si, non appena ce ne sarebbe stata l’occasione. Siamo andati avanti frequentandoci fra coppie ma l’occasione di stare soli non si presentava facilmente. Una sera, loro erano a cena da noi e forse a causa del vino e dell’eccitazione che ormai permeava i nostri incontri, abbiamo deciso di fare una partita a strep poker. Dopo mezz’ora eravamo tutti e quattro completamente nudi che ballavamo, scambiandoci le coppie, eccitati e brilli ma la cosa è finita lì. Quando abbiamo cominciato a rivestirci però mi sono offerto di allacciarle il body che lei portava senza mutandine. Chinatomi davanti a lei ho cominciato ad armeggiare con i bottoncini posti davanti alla sua figa mentre ho infilato due dita della mia mano all’interno che, ho notato, era completamente bagnata. Fascendo finta di incontrare difficoltà nell’allacciarle i bottoncini, ho continuato per un po’ a ruotarle le dita dentro. Per fortuna mi ero già infilato le mutande perchè altrimenti suo marito avrebbe capito quanto mi stavo eccitando con questo giochetto. Il primo giorno che mia mamma è andata in feria lasciando casa sua libera, le ho immediatamente telefonato per dirle che volevo fare l’amore con lei. Ci siamo trovati dopo nemmeno un’ora. Eravamo contenti ed eccitati. L’ho portata nella camera di mia mamma e l’ho spogliata completamente nuda. Aveva un corpo bellissimo e questa volta ho potuto ammirarla e toccarla senza alcun problema. Ci siamo distesi sul letto ed ho cominciato ad accarezzarla e baciarla dappertutto. Quando mi sono avvicinato alle sue cosce lei le ha immediatamente spalancate offrendomi un fiore bellissimo e profumato da leccare. Con la lingua le ho aperto le labbra della figa ed ho cominciato a percorrerla in tutta la lunghezza per soffermarmi poi, ogni tanto, a titillarle la clitoride. Lei ha goduto due volte e dopo ha voluto che mi girassi sopra di lei in modo tale potesse prendere in bocca il mio cazzo e farmi un pompino. Solo quella richiesta e quella frase avevano avuto il potere di eccitarmi enormemente. Abbiamo cominciato un bellissimo sessantanove. Dopo qualche minuto mi ha detto di lasciarmi andare perché avrebbe voluto che le sborrassi bocca; non sono passati più di trenta secondi che, grazie alla sua maestria e le sue succhiate sono venuto dentro di lei. Non finivo di godere mentre con la lingua continuavo a penetrarle la figa. Quando alla fine il cazzo ha cominciato ad ammosciarsi mi sono disteso vicino a lei e ci siamo guardati negli occhi. Mia ha detto che un pompino così, facendosi sborrare in bocca, non l’aveva mai fatto. Le sue labbra erano ancora bagnate del mio sperma ed alcune gocce, che lei non era riuscita ad ingoiare, erano sulle sue guance. Ero ancora eccitato e non ho resistito alla tentazione di sentire i nostri gusti mescolati e mi sono avvicinato alla sua bocca e ci siamo baciati a lungo con la lingua, scambiandoci la saliva e lo sperma. Quando ha sentito, poggiando una mano sopra di lui, che il mio cazzo ricominciava a crescere mi ha portato sopra di lei e s’è fatta penetrare. La sua figa era completamente aperta e bagnata degli umori suoi e della mia saliva. Sono bastati pochi colpi che lei è venuta urlando e trattenendomi il bacino con le gambe affinché la scopassi in profondità. Ovviamente anch’io, dopo qualche secondo sono venuto dentro di lei, inondandola con la mia seconda sborrata nell’arco di pochi minuti.
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