“Gioco, partita!!”Sono ormai dieci anni che io e mio padre giochiamo questa partita, da quando mi sono trasferita nel collegio inglese che ospita i componenti della mia famiglia “da cinque generazioni”, come amava sempre puntualizzare mia madre.Da quando se ne è andata, cinque anni fa, è diventato ancora più importante per me passare le vacanze estive nella villa di famiglia e stare qualche settimana con lui.“Forse un giorno riuscirai a battermi stellina… forse!”.Giorgio, mio padre, dimostra molto meno dei suoi cinquant’anni. Le ore di nuoto e di tennis, la sua unica attività dopo la morte della mamma, l’ hanno mantenuto decisamente in forma.E’ rimasto solo in questa enorme villa nella campagna toscana, attorniato solo da pochi amici fidati e dalla servitù, e ormai non esce più se non per andare al cimitero o a comprare personalmente i suoi sigari, unico vizio a cui non può rinunciare.“Allora, cosa mi racconti di quest’anno?” mi chiede, mentre entriamo nel piccolo spogliatoio accanto al campo.Gli racconto degli esami, degli amici, della festa per i miei diciotto anni, del rammarico per non averlo avuto vicino in quella ricorrenza così importante.“Lo sai che ormai non lascio quasi più questa casa…”. I suoi occhi si velano di tristezza. “Ok..scusa papi.. avevo dimenticato che questo è un argomento che non ami…”“Non importa, sono contento che tu sia qui.”Ci abbracciamo. Certo che ha veramente un fisico invidiabile. Lo osservo mentre, a torso nudo, si toglie i pantaloncini. Una pelle dorata sottolinea i muscoli ancora perfettamente scolpiti. Il mio sguardo cade sulle natiche, fasciate da un paio di slip aderenti: potrebbero essere tranquillamente di un ventenne.“E qui come vanno le cose?” chiedo, girandomi e togliendomi la maglietta sudata.“Mah, al solito..”Mentre mi racconta della villa, degli animali, e di quanto è accaduto nell’ultimo periodo, alzo lo sguardo verso lo specchio. Mentre sto slacciando le scarpe, con il piede appoggiato su una panca, è dietro di me e si gode lo spettacolo della corta gonnellina da tennis sollevata in quella innaturale posizione, piegata in avanti.In piedi, completamente nudo, con l’accappatoio sulla spalla, guarda le mie mutandine con il membro completamente eretto.Non posso sbagliare: mio padre mi sta deliberatamente guardando il culo… e, nel farlo si è completamente eccitato.“Beh! Vado prima io..” mi dice, infilandosi sotto la doccia.Lo guardo nella trasparenza del vetro del box. I capelli bagnati e la pelle insaponata gli danno un aria estremamente eccitante.Finisco di spogliarmi, continuando a guardarlo, finché, togliendomi le mutandine, mi accorgo di averle completamente bagnate. “Mio Dio, mi sono eccitata fino a questo punto…” sussurro a me stessa incredula. “Ma… stellina..che fai?”. La sua voce è un misto di sorpresa ed eccitazione mentre lo abbraccio da dietro sotto il getto d’acqua.“Oh papi… ti voglio così tanto bene.. e stiamo così poco insieme…”“Anch’io ti voglio bene, ma non mi sembra un buon motivo per…ooohh!”La frase gli muore in gola mentre allungo una mano ad accarezzare la sua virilità.“Oh Dio, ti prego… fermati… ma cosa…”“No, non voglio fermarmi! Voglio che tu stia con me..adesso! E anche tu lo vuoi, ti ho visto come mi guardavi prima!”“Ma no… cosa dici.. io..” Sento le sue difese cedere rapidamente mentre, sempre dalle sue spalle, la mia mano lo masturba dolcemente.Improvvisamente, con una strana violenza, si gira di scatto.Ci guardiamo negli occhi per un istante che sembra un’eternità, poi, con una presa possente ma dolcissima, mi afferra e mi solleva da terra.Con un sospiro soffocato cingo la sua vita con le mie gambe.“Si, è vero stellina… ti guardavo. Ti guardavo perché sei bellissima, sei splendida, ed io ti voglio… ti desidero da sempre..”“Allora prendimi papi… prendimi adesso… anch’io ti voglio… ti ho sempre voluto! Non ho mai avuto il coraggio di dirtelo ma spesso ti sognavo e speravo, speravo che tu ti innamorassi di me, come una vera donna”Quasi un lieve sorriso accompagna queste mie rivelazioni, mentre lui si avvicina, e le nostre lingue si abbracciano in una danza meravigliosa.Sento le sue mani afferrarmi le natiche e sollevarmi ancora, e ancora. Appoggia delicatamente il sesso sulla mia fessura e lentamente, poco alla volta, mi impala su quel bastone di carne.“Oooohh! Dio come sei calda stellina aah! Si!!”“Mmmmmhh.. oooh… si.. papi.. come sei grande, è… è enorme!”Ormai sono in sua completa balia, mi sembra di galleggiare avvolta in quelle possenti mani che mi fanno sua.Sbattuta contro le fredde mattonelle dalla doccia continua a penetrarmi, con colpi lenti e prolungati, mentre le sue mani si dedicano ai mie seni.“Dio come sei bella piccola… come sei bella… mi fai impazzire! Sono pazzo di te! La mia piccolaa! Oooohh si, ti sfondo piccola mia!”“Si papi..ooohh siii! Sono tua, sono solo tua.. tuaaa… sii.. ssiii!… Riempimi.. voglio sentirti ancora, ancoooraa!! Oh papiiii!!”Mi soleva di nuovo e senza uscire mi sdraia a terra e comincia a montarmi.“Mi stai facendo godere piccola.. non ce la faccio più.. non resistooooo.. ooh Cristo.. voglio venirti dentro, dentroo!!!”“Siii. Non preoccuparti… vienimi dentro… vieni dai, godi con me!! Adesso, adessooo! Siiii.. papi, siiiiii!“OOHH PICCOLAAAHH!!! VEEEENGOOO!! SIIIII!!”“AAAHH! ANCH’IOOOO!! VENGO ANCH’IOO, OOOHH DAI, VIENIMI DENTRO DENTROOOHH!!”Godiamo insieme, guardandoci fissi negli occhi, e rimaniamo così, a terra, mentre lo sento lentamente sgonfiarsi dentro di me.Infine lo sento uscire e, mentre faccio per alzarmi, lo sento trattenermi a terra e scivolare verso il basso.Lo guardo incuriosita ed eccitata mentre mi spalanca oscenamente le gambe e tuffa la sua lingua tra i miei umori.Comincia a leccarmi dolcemente, mentre il clitoride, ancora gonfio, non tarda ad inviarmi nuove stilettate di piacere.“Oh Dioo, cosa mi fai papi? Cosa fai alla tua piccolina eh? Cosa le stai facendo.. oooohh!”La sua lingua sapiente si fa strada dentro di me e mi fa letteralmente strusciare contro la sua faccia dal piacere.Inarco la schiena per facilitare la penetrazione, quando lui estrae la lingua e la sostituisce con due dita.Continua a penetrarmi, mentre con il pollice continua a torturarmi il bottoncino.“OOOhhh mio Diooo.. è bellissimo, bellissimmooo! Non ti fermaree.. mi stai facendo godere di nuovo… sto già godenndoooo!! Continuando a penetrarmi si solleva verso di me e dopo avermi baciata, comincia a sussurrarmi all’ orecchio.“Dai godi piccola mia, fallo per il tuo papà.. voglio sentirti venire sulle mie dita.. dai stellina, godi!! Godi!!”“Siii, SIIII VEEENNGOO VENGO PAPAAAAAA’ STO GODENDO GOOODOOOOOO! TI AMO TI AMOOOOO!!!”“Anch’io ti amo, piccola mia”Mi dà un bacio sulla guancia e se ne và, lasciandomi li, ancora a terra con le gambe completamente aperte.Amo mio padre.
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