“Non vi dico con quale ansia ho aspettato il famoso Venerdì,” continuò mia cugina, “non vedevo l’ora di partecipare alle sedute di sesso di cui tanto mi aveva parlato Carmen. Finalmente papà e mamma mi confermano che la sera devono andare come al solito a teatro con gli zii, e che non sarebbero rientrati a dormire , la notte si sarebbero fermati a dormire da loro.Carmen come d’accordo venne a prendermi verso le 19, e dopo cena andammo a casa sua e ci nascondemmo nel solaio”.”Per farla breve”, continuò Rosa, “abbiamo aspettato stuzzicandoci la figa fino circa a mezzanotte fino a quando non abbiamo sentito che i nostri genitori rientravano, dopo circa mezzora di silenzio assoluto siamo scese per le scale fino alla camera da letto dei tuoi genitori, e finalmente ho potuto constatare di persona che quello che mi aveva raccontato Carmen, era tutto vero, la scena che si presentava ai miei occhi era fantastica ed eccitante, zio Marco si stava scopando mia madre, papà lo inculava e zia da dietro gli leccava il culo”.”Vederli scopare e venire é stato un tutt’uno”, continuò Rosa che nel frattempo si era portata le mani in mezzo alle cosce, segno che si stava eccitando, “un gemito di eccitazione mi è scappato dalle labbra, si sono accorti di noi, che stavamo spiando, la zia si è avvicinata e dopo uno sguardo significativo, ci ha preso per mano e guidate dentro la stanza……Quello che stavo vivendo, superava di gran lunga tutte le mie perversioni e i miei sogni più torbidi. Come entrammo nella stanza papà e zio si fecero avanti, i loro cazzi grossi e duri sembravano delle lance pronte ad infilarci, mamma e zia ci fecero inginocchiare, ci invitarono a prendere in bocca quei cazzi rigogliosi, stupite e un po’ interdette guidate dalle nostre madri, iniziammo a leccare i cazzi dei nostri genitori. Mi ricordo che mamma aveva la mano poggiata sulla mia testa e mi spingeva aiutandomi nei movimenti mentre io spompinavo papà e lo stesso faceva zia con Carmen.Una mano iniziò a frugarmi la vagina che colava, due dita si facevano largo dentro di me, era Carmen che mentre succhiava il cazzo del padre, mi scopava con le dita”.Rosa smise di parlare, e nel silenzio che si era creato si sentivano distintamente i respiri eccitati di tutti i presenti, io avevo il cazzo così grosso che temevo mi scoppiasse da un momento all’altro, erano tutti eccitati, ma fu mia madre a rompere il silenzio, “beh tutto qui è che hai da dire della serata che ti ha visto protagonista con noi per la prima volta?” disse, “no” rispose Rosa “ma io preferisco agire più che parlare, e poi adesso non né ho più voglia, ora ho voglia solo di scopare”.Mi prese per mano e mi trascinò fuori dal salone, “sai, quello che ho fatto è talmente sporco che mi vergogno dirlo davanti a tutti, ma con te è diverso fratellino mio se vieni in camera ti racconto”…
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