Era passata circa mezzora, quando arrivò il resto della famiglia, con mio padre.Ci trovammo così tutti in cucina a fare colazione, vista l’ora.Erano tutti un pò nervosi, si vedeva chiaramente, l’unica che apparentemente non lasciava trapelare nulla era Carmen, mia sorella, zio Franco quasi non mi guardava in faccia, sedeva al tavolo quasi nascosto dalla moglie, mentre mio padre a capo tavola si schiariva la voce, con un colpo di tosse.“Bene”, disse “ora che ci siamo tutti io proporrei una cosa, adesso facciamo colazione, ci riposiamo e dopo pranzo ti diremmo il resto”.Il mio viso esprimeva qualche perplessità e lui anticipandomi concluse, “ si lo so che vorresti sapere tutto ora, ma abbi fede, ci riposiamo tutti perchè siamo stanchi per la lunga serata e poi appagheremmo tutte le tue curiosità va bene?” .A questo punto finimmo di fare colazione, e ci ritirammo nelle nostre camere.Ero stanco e non vedevo l’ora di andare a letto, tutte quelle emozioni mi avevano provato.Verso mezzogiorno, entrò mio padre a chiamarmi, il resto della famiglia era già in piedi, pronti per il pranzo.Persi circa mezzora in bagno lavandomi, quando iniziai a farmi il bidet, mi infilai due dita in culo, non era dilatato come temevo, ma si apriva subito sotto la stimolazione delle mie dita, era un pò dolente per la scopata della sera prima, ma mi piaceva stimolarmi così, il cazzo s’induriva subito tutte le volte che mi lavavo profondamente.Mia sorella bussò alla porta, sollecitando la mia uscita dal bagno per andare a pranzo.Mangiammo serenamente ridendo e scherzando, ero impaziente di sentire cosa avevano da dirmi, sembrava che per loro fosse importante come se volessero giustificarsi per il loro operato, e come se volessero la mia approvazione.Dopo pranzo, finalmente ci riunimmo tutti in salotto, e a questo punto prese la parola mio zio. La confessione: mio zio “Dopo quello che è successo, ho qualche problema nell’introdurre l’argomento,” “ si ma ieri non hai avuto nessun problema nell’introdurre”, disse sorridendo mia sorella. Mio zio le diede una occhiataccia e continuò:”devi sapere che da tempo desideravo scopare con tua madre, che è la fotocopia di mia moglie, non sò perchè, visto che sono uguali, e penso che lo stesso desiderio lo avesse tuo padre. Forse perchè dai racconti di Lucia avevo saputo che a lei piaceva tanto prenderlo in culo, cosa che puntualmente tua zia mi negava.Inutile dirti che quando è successo, sono arrivato al settimo cielo con un dito, riuscivo ad infilarglielo tutto dentro fino alle palle, sai che sborrate.Poi tua madre un giorno mentre mi spompinava a iniziato a giocare con il mio culo, prima scherzando, mi ha infilato un dito, e poi visto che mi piaceva mi infilava tre o quattro dita, dicendo che lei godeva anche così, ad aprirmi il culo, che lo faceva anche con tuo padre, che i non ci trovava nulla di strano, anzi era bello che gli uomini godessero come le donne con il culo.Finche un giorno a cena ci siamo trovati tutti insieme.Chiaramente, tuo padre sapeva tutto, il fatto che facessimo finta di non sapere rendeva tutto così eccitante e le donne complici, mentre in realtà avevamo previsto tutto fin dall’inizio.Quello che non avevamo previsto era che facessimo sesso tutti insieme, e che avessimo rapporti omosessuali.In effetti, la famosa sera ci trovammo io a scopare con tua madre e tuo padre con tua zia, quando ad un certo punto tua zia che stimolava il culo a tuo padre, mentre tua madre le leccava la figa prese il mio cazzo e dopo averlo leccato per bene lo guidò in modo che poggiasse al culo di tuo padre.Quando ho visto che non protestava ho provato a spingere, e pian piano sono riuscito ad infilarglielo dentro. L’ho scopato con foga, complici le due donne che mi incitavano a fargli il culo, poi tuo padre ha dovuto rendermi il favore, e ti giuro che è stato bellissimo.Dalla volta, ogni volta che ci troviamo, è una festa del sesso, ci scopiamo le donne insieme, sia in figa che in culo, ci inculiamo a vicenda e cosa più eccitante, ci facciamo scopare in culo con dei falli finti.Di tutte le bellissime serate che abbiamo passato insieme, mi ricordo una in particolare, quando ci hanno scoperto Carmen e Rosa, la sera mi ricordo, stavo scopandomi tuo padre mentre Lucia mi scopava il culo con un grosso cazzo, ad un certo punto abbiamo sentito dei rumori vicino alla porta, tua sorella con mia figlia erano lì a spiarci, non abbiamo avuto un attimo di esitazione e le abbiamo fatte unire a noi.L’eccitazione era ai massimi livelli, le abbiamo scopate in tutti i buchi e loro non si sono tirate indietro, da brave troie come sono, non aspettavano altro, si sono fatte anche le rispettiva madri, mi ricordo che mentre io ero intento in un 69 con tua madre, Rosa le ha infilato la mano in culo, il tutto a pochi centimetri dalla mia bocca.La mano in culo, sia Rosa che Carmen l’hanno infilata a tutti noi compreso me e tuo padre.E una volta sono riuscito a prendere dentro di me addirittura due mani”.Chiaramente non era la prima volta che provavo delle sensazioni simili, nel sesso non si finisce mai di imparare, infatti una volta anche tua madre è riuscita ad infilarmi ben quattro dita dentro, e io una sera, dopo il bagno, mentre ero ancora nella vasca, ho provato ad infilarmi dentro due dita , poi tre e così via, ma non mi bastava, considerato che sono magro ho voluto provare quello che una volta ho visto su un sito porno su internet, mi sono piegato fino a quando sono riuscito ad infilarmi la punta del cazzo in bocca.Si, ci sono riuscito, poi pian piano allenandomi, piegandomi sono riuscito ad infilarmi quasi tutto il cazzo in bocca, le sensazioni che si provano, tu non puoi immaginarlo, leccarti il tuo cazzo, spompinarti fino a venirti in bocca.A volte quando tua zia mi spompina, mi lecco anche io e quando vengo ci dividiamo lo sperma”.“Addirittura una volta”, ricordi Marco, disse rivolto a mio padre, “mentre tuo padre mi infilava il cazzo in culo, sono riuscito a succhiarmi il cazzo e siamo venuti insieme”.Fin qui la confessione di mio zio.Non sapevo cosa dire, la cosa iniziava ad intrigarmi, una famiglia così l’avevo sempre sognata, una famiglia aperta, che non si metteva troppi pregiudizi per quanto riguarda il sesso, già mi vedevo scopando con mia sorella e mia cugina, senza parlare del resto della combriccola.Mio padre si alzò e guardando mia cugina le disse di iniziare la sua storia, cosa che fece subito. La confessione: mia cugina “cosa dirti”, iniziò Rosa, “io forse come te, non ho mai sospettato nulla da piccola ingenua quale ero. Un venerdì sera, Carmen mi chiese se poteva passare la sera con me visto che i nostri genitori dovevano andare a teatro.Ci siamo trovate di pomeriggio, siamo andate al centro a fare shopping e al rientro, mi ricordo che pioveva ci siamo prese una pizza, e ci siamo fermate a casa per mangiarla.Il temporale continuava, lampi e tuoni ci facevano saltare sulle sedie, mentre mangiavamo. Ad un certo punto è mancata la luce, immagina lo spavento, era già tardi, non era il caso che tua sorella rientrasse a casa, lasciandomi sola a casa.I nostri genitori erano sicuramente ancora a teatro, dopo lo spettacolo sapevo che sarebbero dovuti andare a cena, e con tutta probabilità sarebbero rimasti a dormire fuori.Ci organizzammo con le candele, sembravamo due sceme, saltavamo con delle grida, solo vedendo le nostre ombre, ero io che aveva più paura.Verso le 21.30, visto che il guasto della rete elettrica non era stato riparato, e che stavamo finendo le scorte delle candele, abbiamo deciso di andare a letto. Alla luce delle candele ci siamo preparate in camera mia, e siamo andate in bagno, ovviamente insieme.In bagno la luce tremula delle candele, ci illuminava poco, mi sono lavata i denti e mi sono seduta per fare la pipi.Carmen intanto si era sfilata i pantaloni del pigiama e mi gridava di sbrigarmi:”dai muoviti mi sto pisciando, la birra sta facendo effetto, se non ti muovi ti piscio addosso”, mi volto e la vedo che fa finta di sedersi sopra di me.Rimango un attimo immobile, ma vedendo che lei continuava ad abbassarsi l’ho fermata mettendole una mano sotto.Involontariamente, ho infilato le dita nella sua fighetta, e lei per tutta risposta si è abbassata ulteriormente, un getto di piscio caldo mi ha colpito la faccia, nonostante la poca luce vedevo la figa di Carmen aprirsi sotto il getto di urina, e l’ano che per lo sforzo si dischiudeva, aprendosi leggermente.Ero molto eccitata, mi sono abbassata leggermente e ho poggiato le labbra sulla fighetta che ancora perdeva urina.Carmen mi ha messo la mano sopra la testa spingendola sul suo culo, ho infilato la punta della lingua nel buco del culo, che continuava ad aprirsi, sono riuscita ad infilarla quasi tutta dentro, il piscio scendeva a tratti, ho aspirato come una pazza, quelle ultima gocce.Poi ho messo la dita a forbice, entrando contemporaneamente la figa e il culo.Carmen gemeva, agitandosi e chiedendomi di penetrarla sempre di più.Seduta sul water, prigioniera in quella posizione, aprivo le gambe per permetterle di frugarmi in profondità.Sentivo la figa allagarsi sotto la dita di Carmen, mentre continuavo a penetrarle la figa e il culo, ora le dita erano due per buco, sentivo che potevo osare di più, e lei a gran voce mi chiedeva di infilarle la mano in profondità.La posizione non era delle migliori, così ci spostammo dal water al tappeto, ci avvinghiammo in un 69 furioso, avevo la sua figa finalmente a mia disposizione, e mentre lei mi succhiava la clitoride io le infilavo due dita in culo.Carmen si muoveva sotto di me, accompagnandomi nei movimenti del bacino e favorendo la penetrazione.Pur senza crema ma solo con lo sputo, riuscii a far entrare anche il terzo dito, l’ano si spalancava sotto le dita che premevano desiderose di sparire in quel buco dilatato.Continuavo ad allargarle il buco, mentre lei infilava le dita dentro la mia figa e succhiava la clitoride.Abbiamo preso una bottiglia di olio da bagno, e ci siamo unte la mani.Ho continuato così a forzarle il buco del culo, aveva tutte le dita dentro fino alle nocche, sentivo che si dilatava sempre di più, poi ho unito il pollice, e sono riuscita ad infilarle tutta la mano dentro il culo, che ormai si era allargato a dismisura.La cosa bella era vedere il buco, che quando toglievo al mano, rimaneva aperto.Carmen ormai urlava:” sfondami come una vacca, aprimi tutta, sono la tua troia, dai continua così, aprimi, infilami il pugno”.Non me lo sono fatta ripetere, ho chiuso il pugno e di colpo sono entrata dentro di lei”.Mentre Rosa continuava il suo racconto, nessuno si era mosso dal proprio posto, e un silenzio carico di tensione, di eccitazione accompagnava le sue parole.“mi sono spostata da sotto” continuò Rosa, “mentre lei rimaneva inginocchiata con il culo in alto, mi sono posizionata dietro, continuavo a ravanarle il culo con il pugno”.“ la poca luce non mi permetteva di vedere se stava piangendo o gemendo, so solo che urlava a gran voce di sfondarla di più, urlava talmente tanto che temevo che i vicini chiamassero i Carabinieri. Si è chetata solo dopo che le ho sfondato il culo con ben due mani è venuta cadendo sul pavimento”.“chiaramente volevo provare anche io una emozione del genere”, continuo mia cugina, “ ho chiesto a Carmen di aprirmi il culo, e visto che non l’avevo mai fatto, doveva essere più delicata di me”.“Carmen, sorridendo, mi ha fatto girare, e mi ha messa a culo in alto, si è cosparso la mano di crema e ha iniziato ad infilarmi un dito”.“sinceramente pensavo peggio, ho sentito un pò di fastidio, ma una cosa passeggera, Carmen mi ha detto di spingere come per andare di corpo. Ho eseguito, sentivo che il mio buco del culo mi dava delle sensazioni meravigliose, Carmen intanto mi diceva:- dai troietta, spingi che ti apro tutta, ho già infilato tre dita dentro, spingi troia-.Mi sentivo aperta, spingevo ancora di più, dilatandomi al massimo, e allargandomi le natiche con le mani”.“Mi sentivo pronta per farmi sfondare, e le ho chiesto di infilarmi tutta la mano”, mentre lei continuava a dirmi:-si ti sfondo tutta ti apro, ti ho già infilato quattro dita adesso ti infilo anche il quinto, lo senti come ti apro? Stai godendo troia eh!-.“sentivo lo sfintere dilatarsi, aveva superato il primo anello, e stavo aspettando di sentire la mano tutta dentro.“ad un certo punto ho sentito come se mi si spaccasse il culo, ho chiesto a Carmen di fermarsi, ma lei mi ha detto.- hai tutta la mano dentro, la senti, stringi il culo-.Cercavo di stringere lo sfintere, ma la mano dentro mi impediva di farlo, Carmen intanto ruotava la mano dentro di me, lentamente poi ha incominciato a sfilarla, per infilarla di nuovo, pian piano a iniziato ad aumentare il ritmo, toglieva la mano e senza dare il tempo al mio culo di richiudersi la infilava subito”.“non avevo mai provato sensazioni così forti” continuò Rosa, e chiesi a Carmen di aumentare il ritmo.“lo sentivo completamente aperto, toglieva la mano da dentro il culo, e senza dargli il tempo di richiudersi la infilava di nuovo tutta dentro, l’aria che entrava dentro il mio buco spalancato, quando usciva produceva un rumore strano, sono venuta come una troia in calore, crollando sul pavimento, e quando Carmen mi ha tolto la mano dal culo, ho visto che era sporco di merda, questo mi eccitato ancora di più, si vedeva chiaramente il segno marrone dei miei escrementi fino a metà braccio, dove inizia a diventare grosso”.“ ci siamo fatte una doccia, poi a letto, non ho dormito molto la notte, ricordare come mi aveva sfondato il culo mi ha tenuta in uno stato di eccitazione, sentivo la figa che mi colava, mi toccavo, frugandomi le labbra della vulva, cercando un orgasmo che non veniva, ero sfinita. Poi mi sono addormentata, la mattina dopo appena sveglia mi sono toccata dietro, il mio ano era chiuso, ma il buco del culo sporgeva in fuori, come a ricordarmi gli avvenimenti della notte prima”.“Carmen dormiva alla grande, serena come se nulla fosse successo, ho preparato la colazione, e sono salita in camera a svegliarla”.“non dormiva”, continuò Rosa, “era sul letto, con il sedere in alto, con due dita dentro il culo”, “sono rimasta un attimo a guardala, eccitandomi, poi sono entrata in camera dicendole-“ma non sei mai sazia?”- e lei sospirando e togliendo le dita dal buco mi ha detto,”-no, del sesso non ci si stanca mai, e poi e un buon metodo per svegliarmi-““siamo scese a fare colazione” continuò mia cugina, mentre alcuni di noi guardavano le reazioni di mia sorella, in particolare mio padre,”- e mentre si mangiava Carmen mi ha raccontato di come a casa tua si faceva del sesso di gruppo, mentre raccontava sono venuta due volte, la sedia sulla quale ero seduta porta ancora i segni della mia sborra, mi sono alzata con la figa che non riusciva trattenere all’interno le sue secrezioni, sono andata da Carmen e le ho dato un bacio in bocca, con la lingua, è stato uno dei baci più belli, appagante sincero sensuale, Carmen mi ha toccato la figa e letteralmente le sono venuta in mano”.
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