Giulia oggi, una bellissima trentacinquenne, con un buon lavoro e due figli che studiano, si era sposata che aveva sedici anni ,lo aveva dovuto fare era incinta di Paolo, i suoi non volevano questo matrimonio, c’era troppa differenza, sia per l’età (lui ne aveva trentacinque) che per il modo di pensare, lui essendo di religione Mussulmana non condivideva quasi nulla di quello che Giulia faceva, e poi lo strano modo di fare all’amore lei alla pecorina e lui dietro che se la scopava, niente preliminari, lui le entrava dentro faceva i suoi porci comodi, e non gli interessava se lei avesse goduto o meno, lui sborrava usciva e si addormentava. Era passato un anno e Giulia era di nuovo incinta, ma lui parlava di ritornare nel suo paese perché qui non si trovava, ma in questo lei si rifiutò energicamente, e rimase sola e con due figli da crescere, il lavoro le piaceva, il guadagno era discreto e lei ormai una posizione nella società l’aveva, ma la solitudine della notte le era diventata pesante, quasi tutte le sere si masturbava freneticamente, ma lo sentiva che ormai non le bastava più, la voglia sempre più impellente di avere un maschio vicino che la coccolasse, che se la scopasse, avere un cazzo da succhiare, era e si sentiva una donna nel pieno del vigore e della voglia di fare l’amore magari tutte le sere, ma aveva anche timore che un nuovo compagno non trattasse bene i suoi unici e veri amori della sua vita, Paolo e Elena. Era un Sabato pomeriggio e lei stava facendo le pulizie per casa, senza pensarci aveva aperto la porta della camera di Paolo, e lo aveva trovato che senza pantaloni del pigiama era sdraiato sul letto e si stava masturbando, pronunciando uno scusa non volevo, aveva richiuso la porta e tutta rossa in viso si era rifugiata in bagno, era emozionantissima, si Paolo ormai aveva 19 anni compiuti, era un uomo, ma la sua sorpresa era aver visto il cazzo di suo figlio che come minimo misurava 21 o 22 centimetri, in quel momento le era ritornato in mente il marito che aveva un cazzo di tutto rispetto proprio come suo figlio, si era sciacquata il viso diverse volte con l’acqua fredda, ma il tremore alle gambe non l’aveva perso, e poi si sentiva stranamente bagnata ed eccitata, vedere quel manganello pieno di voglia e vitalità l’aveva sconvolta, erano anni che non vedeva o toccava un cazzo, e poi quelle dimensioni l’avevano riportata indietro nel tempo, a quando che il marito l’aveva scopata e lei non ancora soddisfatta si chiudeva in bagno e si masturbava, e senza rendersene conto lo stava facendo anche adesso, e nell’arco di pochi secondi aveva sborrato tantissimo, ma non era sazia anzi aveva ricominciato ed era venuta di nuovo, poi improvvisamente il bussare alla porta, era Paolo, una volta aperta lei tutta rossa in volto, e lui costernato da quello che la madre aveva visto, poche parole confuse per chiedersi scusa a vicenda erano bastate per terminare li l’argomento, ma poi Giulia con molta delicatezza aveva iniziato il discorso per sapere, (fra lei e i suoi figli c’era molta confidenza li aveva fatti crescere senza tabù,spiegandogli sempre tutto e con molta semplicità e chiarezza) e Paolo le aveva semplicemente spiegato che essendo solo sentiva il bisogno di sfogarsi, e che tutti i giorni alla solita ora lui si masturbava, trovando quel sollievo che le occorreva per proseguire la giornata, al che Giulia quasi ridendo le dice, meno male che ti ho visto io, pensa se entrava tua sorella che figura ci facevi, e lui quasi rinfrancato le dice, mamma guarda che questi problemi con Elena non ci sono, io lo faccio il pomeriggio e lei lo fa la sera, sono anni che facciamo così, ognuno per proprio conto, allora Giulia sorpresa e quasi adirata le dice, ma non dirmi che tu e Elena fate qualche cosa, quella è una bambina questo lo capisci vero? E lui di rimando, mamma svegliati, ma dove sta la bambina, Elena ha diciotto anni compiuti anzi quasi 19 e tu la chiami ancora una bambina? Una bambina di un metro e settanta con una quarta di seno? se quella è una bambina io sono un pupo allora, veramente tu un pupo con quel pisello mi sembra alquanto strano gli ribatte sua madre, e aggiunge, però erano anni che non ti vedevo li, ma mi sembri abbastanza sviluppato o sbaglio? me lo hanno detto anche in palestra gli amici che ho un pisello grosso, ma credo di avere preso da papà e non è colpa mia risponde Paolo, e quale colpa dovresti avere amore mio, anzi ne devi andare fiero tu le donne le farai morire dal piacere credimi, e mentre diceva queste ultime parole Giulia si era sentita colare dalla fica, era eccitata di nuovo da morire, il cazzo di suo figlio l’aveva veramente sconvolta, con uno scusami un momento era di nuovo andata in bagno, e appena chiusa la porta si era di nuovo masturbata sborrando in grande quantità,tanto che il suo miele le era arrivato alle ginocchia colando dalle cosce, con l’asciugamano del bidè si era pulita in fretta ed era ritornata in sala da pranzo a parlare con suo figlio, cercava la naturalezza che non arrivava, ed era di nuovo rossa in volto, se ne accorse dallo sguardo strano di suo figlio, e infatti Paolo guardandola negli occhi le dice, senti mamma, io lo so come ti senti, e so quello che sei andata a fare adesso in bagno, tutte le sere io ed Elena ti sentiamo quello che fai in camera tua, ed è esattamente quello che facciamo anche noi tutti i giorni, e qualche volta lo ripetiamo la sera sentendoti, a quella rivelazione Giulia quasi scappa, va nella sua camera e sdraiatasi sul letto scoppia in un pianto convulso, Paolo la raggiunge e sdraiatosi accanto a lei l’abbraccia e la stringe a se, ma Giulia prova troppa vergogna per quello che suo figlio le ha appena confessato, e poi quando vedrà Elena con che coraggio la può guardare negli occhi? Paolo la stringe a se, le bacia gli occhi le guance, si sta veramente coccolando la madre, Giulia si sente un po’ rinfrancata da quel modo di fare di suo figlio, e Paolo continua, sapessi quante volte ne abbiamo parlato con Elena di farlo tutti insieme, ma le nostre credenze e convenzioni ci hanno abituato a pensare che è sbagliato, a questo punto Giulia lo interrompe dicendogli, ma tu dici che se io ti chiedessi di masturbarti davanti a me lo faresti senza problemi? e Paolo di rimando, all’inizio credo che qualche problema me lo creeresti essendo la prima volta, ma poi pensando che sei veramente un bella donna giovane, piena di vita e di voglie credo che lo farei e con immenso piacere, però ad un patto, che anche tu lo fai insieme a me, altrimenti non mi piacerebbe assolutamente, a quel punto la curiosità e la voglia di Giulia presero il sopravvento, gli dice a suo figlio, allora dai fammi vedere come cominci, ed io ti vengo dietro nell’opera di masturbazione giusto ne ho una voglia che non ne posso più, e non credo che questo tra madre e figlio sia vietato, ma se anche lo fosse non mi fregherebbe niente, Paolo a quelle parole si sfila i calzoni e mostra un cazzo duro e lungo che è una meraviglia per Giulia, lei lo vorrebbe toccare, prendere in mano, ma si trattiene a stento, si sente già bagnatissima, il solo vederlo quel cazzo le da i brividi, si sfila i pantaloni del pigiama gli slip e mostra un fica bagnata e nera come il carbone, tra le labbra le spunto il clitoride rosa che è durissimo, si mette con la sinistra un dito nella fica, e con la destra appena sfiora il grilletto sborra in quantità incredibile, Paolo è rimasto senza parole, una fica così bella e vista così da vicino non l’aveva mai pensato che potesse accadere, e dopo neanche dieci colpi di mano aveva iniziato a sborrare come una fontana, Giulia erano già tre volte che veniva, ma sentiva che non si sarebbe mai fermata se continuava a guardare quel meraviglioso manganello di suo figlio, poi improvvisamente prendeva in mano il cazzo di Paolo e cominciava a segarlo dicendogli, continua tu con la tua mano quello che stavo facendo io, adesso me lo voglio gustare fino in fondo questo meraviglioso attrezzo che ti ho fatto, il fatto di sentirsi una mano pratica che lo stava segando e toccare la fica, portavano Paolo a sborrare di nuovo come una fontana, Giulia era sorpresa da quanto sperma emetteva suo figlio, e poi vedere tutti quegli schizzi la portava a venire senza sosta, non sapeva più neanche lei quante volte era venuta quel pomeriggio tra i ditalini che si era fatta e adesso quello che sborrava insieme al suo Paolo, adesso si erano calmati un pò e stavano sdraiati vicini senza parlare, ma lo avvertivano entrambi che era la calma che precedeva la tempesta, era una tempesta di pensieri, umori e ormoni impazziti che erano pronti ad esplodere senza più fermarsi, infatti dopo poco Giulia si metteva seduta sul letto, guardando estasiata il cazzo del suo Paolo che ricominciava a prendere vita ergendosi maestoso e vibrante come non mai, e lei con uno scusa pronunciato a mezza bocca prima lo afferrava con entrambe le mani, e poi se lo infilava in bocca cominciando a lambirlo con la sua lingua che vorticava senza sosta sulla grossa cappella, Paolo a sua volta faceva un mezzo giro con il corpo finendo con il viso in mezzo alla fica di sua madre, dove trovava il ruscello di miele che prima aveva sentito con la mano, alla prima leccata sul clitoride veniva investito da un colare di umori notevole, che beveva avidamente, e sentiva per la prima volta urlare tutto il piacere di sua madre senza ritegno alcuno, Giulia da parte sua cercava in tutti i modi di mandarne giù il più possibile di cazzo nella gola, ma era troppo lungo per riuscire in quello che a lei sembrava un sogno, ma dopo un pò avvertiva chiaramente le vibrazioni del cazzo che precedevano l’imminente sborrata, e rimandato più in fondo alla gola che poteva riceveva il primo getto di sborra che suo figlio le stava regalando, e nel frattempo si scaricava con una sborrata fantastica sul viso e nella bocca di Paolo, che ingoiava tutto e leccava avidamente quella fica favolosa, lei nel frattempo gli aveva pulito e lucidato la cappella dalla immensa sborrata appena fatta, e leccandosi le labbra si era risdraiata accanto al suo adorato figlio, si riteneva soddisfatta ma mai sazia di quel pisello che ormai le era entrato nel cervello, non riusciva a pensare ad altro, poi giratasi dalla parte di Paolo gli diceva, ma adesso come ci comportiamo con Elena? credi che sia giusto che lei sappia quello che è accaduto tra noi? e Paolo di rimando, senti mamma, ne abbiamo parlato tante volte con Elena di quello che poteva accadere e puntualmente è accaduto, ma non credi che anche lei debba avere la sua parte di piacere come abbiamo fatto noi? Siamo tre persone che ci adoriamo, sarebbe da vigliacchi escluderla dai nostri giochi innocenti ma molto piacevoli non credi anche tu che sia così? e poi una bella fica come lei non credo che guasti in mezzo a noi, in quel momento suonava il campanello di casa, era Elena che rientrava, loro erano nudi sul letto, chi sarebbe andato ad aprire la porta e spiegare ad Elena quello che era e che sarebbe accaduto dopo? ma……ma questa è un’altra storia.
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