Era andato Paolo ad aprire la porta, ma prima si era infilato i pantaloni del pigiama e la maglietta, meno male, perché Elena non era sola, stava in compagnia della sua amica Patrizia, ed erano rientrate in casa per rivedere il programma di studi che facevano insieme, Giulia era rimasta in camera da letto, e aveva rimesso a posto le lenzuola rimettendosi anche lei i vestiti, dopo che loro avevano controllato gli studi del giorno successivo, si erano messi tutti in camera da pranzo a parlare e a gustarsi un caffè che nel frattempo Giulia aveva preparato, si era fatta l’ora di cena, e dietro le insistenze di Elena anche Patrizia era rimasta a desinare con loro, dopo la cena avevano continuato a parlare di molti argomenti, ma verso le 23 Giulia si accomiatava da tutti dicendo, arrivederci ragazzi, io vado a dormire, domani ho una giornata piena di impegni e non posso permettermi di non essere lucida con le idee, e come si era messa a letto era crollata in un sonno ristoratore, anche Paolo aveva fatto la stessa cosa, e anche lui come la madre, appena visto il letto era partito per un sonno profondissimo, Elena era rimasta a parlare con Patrizia ben oltre la mezzanotte, ma per loro non era un problema, avevano lezione nel pomeriggio e Patrizia abitava nello stesso stabile due piani sopra a loro. La mattina seguente Giulia si era alzata presto, aveva fatto colazione da sola, dormivano tutti, e senza fare rumore era andata a lavorare, ma continuava a pensare a quello che le era accaduto con suo figlio e come spiegarlo ad Elena, verso le 10 Paolo si era alzato e si stava preparando il caffè, e poco dopo vede sua sorella che prima va in bagno e poi entra in cucina per fare anche lei colazione, e mentre stavano facendo colazione si guardava il fratello con fare interrogativo, continuava a guardarlo c’era qualcosa che non riusciva a capire, ma non le sfuggiva quello sguardo strano che aveva Paolo, erano troppo uniti e sempre stati sinceri fra loro per capire che c’era da chiedere per sapere, infatti Elena dopo averlo guardato negli occhi gli diceva, che cosa c’è che questa mattina mi sfugge, tu mi devi dire una cosa che io non so, dimmi la verità il tuo sguardo non mente, Paolo avrebbe voluto dire tutto e subito a sua sorella, ma il come iniziare il discorso lo stava mettendo in seria difficoltà, e alla fine stretto dalle domande sempre più serrate di Elena esordiva con un, ti ricordi di quando parlavamo io e te sul fatto che mamma essendo sola si masturba come noi? e questo che c’entra con quello che mi devi dire e che forse non trovi il coraggio incalzava Elena, a quel punto Paolo inizia con il dire, ieri pomeriggio, io mi stavo masturbando in camera mia, e lei come al tuo solito no? improvvisamente mamma ha aperto la porta e mi ha trovato con il pisello in mano, lei è uscita subito, però avevo notato che era rimasta allibita nel vedermi il pisello, e Elena proseguiva, avendolo visto così grosso si è spaventata di la verità? e Paolo, ma tu come fai a sapere di che misura ho io il pisello? Elena ridendo, sapessi quante volte te l’ho visto mentre eri in bagno a menartelo non ne hai idea, e quanta sborra fai, ma dove la trovi tutta quella roba? Paolo era esterrefatto, sua sorella lo conosceva molto meglio di come pensava, e allora proseguire nel discorso le costava meno fatica, insomma Elena per fartela breve, alla fine con mamma ci siamo masturbati insieme, con la promessa che anche tu ne avresti fatto parte se ti andava, ecco adesso ti ho detto tutto, lo avremmo fatto ieri sera, ma essendoci Patrizia lo capisci da te che non era possibile, sentendo quelle parole Elena era diventata di fuoco, tutta rossa in viso non riusciva a parlare, ma avvicinatasi al fratello le aveva messo una mano sul cazzo stringendolo con molta delicatezza, e alla fine aveva trovato il coraggio di dirgli, ma se io ti dico di farmelo vedere e toccare tu me lo fai fare? Paolo era più sorpreso della sorella, una reazione così non se l’aspettava, ma sentiva che quella mano le aveva fatto drizzare il cazzo in un attimo, allora ritrovando un po’ di lucidità le aveva detto, calmati Elena ma che ti è preso? se ti ho detto che lo possiamo fare lo facciamo, e abbiamo anche il beneplacito di mamma, ma lei viene questa sera e fino ad allora che facciamo? allora Elena si era tolta i calzoni del pigiama ed era rimasta completamente nuda nella parte sotto, rivelando a suo fratello una fica nera come la madre, ma era un triangolo meraviglioso di peli neri, con un monte di venere molto pronunciato, due labbra gonfie e bellissime, lei si era messa una mano sopra la fica, ma non era per coprirla anzi, con il dito medio si stava strusciando il clitoride, e in pochi secondi veniva davanti a Paolo sempre più eccitato, lui vedendo quella scena le aveva preso la mano che era in mezzo alla fica e l’aveva leccata tutta, gustandosi l’intimo sapore di Elena, poi l’aveva presa per mano e l’aveva portata nella camera della madre, voleva avere un letto comodo e spazioso per gustarsi come si deve la sorella, come si era seduta Elena si era tolta il sopra del pigiama, aveva due zinne che erano uno spettacolo veramente sfidavano la legge di gravità, erano grosse ma sode, una quarta almeno, con due capezzoli ritti dall’eccitazione, e con contorno due rose di un rosa scuro, erano due opere d’arte, ma a quel punto Elena aveva preso hai lati i pantaloni di Paolo e li tirava giù, e le appariva in tutta la sua maestà un cazzo veramente superbo, e mentre Paolo se li finiva di togliere lei con la mano a cucchiaio le prendeva le palle carezzandole e ne sentiva il peso, ma poi si riallacciava con tutte e due le mani alla mazza del fratello, il solo maneggiarlo la faceva venire senza toccarsi, poi Paolo si sfilava la maglia e anche lui rimaneva completamente nudo eccetto i calzini di lana come sua sorella, Elena le chiedeva subito, ma sai che facciamo, adesso io ti masturbo a te e tu lo fai a me, lo voglio sentire non mi piace vederti mentre te lo meni da solo, questo l’ho visto troppe volte, adesso lo voglio toccare io, la mia fica eccola tu fagli quello che vuoi io questo non te lo lascio per adesso, e cominciava a menarglielo delicatamente, che non lo aveva mai fatto Paolo lo aveva capito subito, era impacciata nel muoverlo in su e in giù, ma era come ipnotizzata nel vedersi in mano l’oggetto dei suoi più nascosti desideri, a quel punto Paolo aveva iniziato a succhiarle un capezzolo, lo sentiva duro eccitato e nella sua bocca ci spaziava tra una succhiata e una lambita di lingua, e mentre le leccava il seno con la mano era sceso sotto, e aveva finalmente in mano la fica di Elena, le toccava strusciandolo delicatamente il clitoride, e un colare di liquidi confusi con un gemito di Elena gli confermavano che era venuta e abbondantemente, poi avvertiva le prime avvisaglie del suo prossimo sborrare, anche se fatta male la pippa che le stava facendo Elena lo avevano portato a godere, non faceva in tempo a dirlo alla sorella che il primo getto di sperma la raggiungeva sul viso, ma lei pronta come non mai si piegava con la bocca aperta e cominciava a bere tutta la sborrata che il fratello stava facendo, Paolo a quel punto da vero contorsionista si posizionava con il viso sotto la fica della sorella e cominciava a leccarla con immensa voluttà, Elena quella mossa improvvisa non se l’aspettava, ma al primo lambire della lingua sul clitoride faceva un fiume di sborra e lanciava un urlo soffocato che poco aveva di umano, allora prendendo la testa del fratello se la spingeva sulla fica continuando ad urlare, ormai era come impazzita, il piacere che stava provando non lo aveva mai sentito in vita sua, e continuava a dire a Paolo dai si leccamela, dai sul grilletto si, si ancora continua dai non ti fermare, se ti fermi ti ammazzo, ancora si li li, ecco succhiami il clitoride dai, madonna quanto è bello continua non ti fermare, io sto impazzendo, fammi sborrare ancora e poi ti do tutto quello che vuoi, ancora Paolo ma come sei bravo, si continua cosi che io non mi fermo di sborrare, madonna sto impazzendo, giuro che se mi fai sborrare un’altra volta come hai finito te lo faccio mettere nel culo lo giuro Paolo, ma non ti fermare ti prego continua, e con un altro urlo crollava di fianco al fratello completamente distrutta, era sudata, affannata, non capiva più niente, aveva solo l’affanno di chi avesse compiuto chissà quale fatica, ma se avesse dovuto dire che era sazia ripensando al cazzo di Paolo non lo era affatto, erano passati oltre dieci minuti, e loro avevano ripreso il controllo della situazione, e fu Paolo che riprese il discorso interrotto prima chiedendo alla sorella, ma come mai prima ti è venuto in mente di dirmi che mi avresti dato il culo, me la vuoi spiegare questa cosa, Elena le rispondeva semplicemente che la sera prima quando era in giro con la sua amica Patrizia, c’era con loro un’altra amica Valeria, che le aveva confessato che il ragazzo in continuazione le chiedeva la fica, ma dal momento che lei ancora non era pronta per essere sverginata, le aveva dato il culo, e la soddisfazione di entrambi era stata grande, lei se lo gustava dentro al culo con grande piacere, e la fica continuava a mantenersela sana, senza contare la tranquillità che aveva perché non c’era la minima possibilità che fosse rimasta incinta, ecco perché le aveva detto così, e dal momento che gli aveva fatto una promessa lei era pronta anche subito ad essere inculata da lui, poi Elena si alzava ed usciva dalla camera, poco dopo rientrava con in mano un panetto di burro e rivolta al fratello le diceva, lo vogliamo fare come il film Ultimo Tango a Parigi? e si metteva alla pecorina dicendole, eccoti servito mio signore, mettimelo nel culo e grazie di tutto, Paolo si metteva dietro la sorella, e cominciava ad ungerle il buco del culo con il burro che al contatto del caldo della carne si scioglieva mano mano, poi con il dito le entrava delicatamente dentro nel retto, e già sentiva Elena che cominciava a lamentarsi per il gusto di essere toccata sul buco del culo, poi continuava nella sua opera mettendoci due dita dentro al buchetto per abituarlo al suo manganello, infine si spargeva la cappella di burro e la puntava suo buco di Elena, lei al solo contatto del cazzo di Paolo faceva una sborrata abbondante sentendosi colare il suo miele sulle le cosce, poi lentamente la cappella si era fatta spazio nonostante lo sfintere continuava a cercare di stringere il buco, una volta dentro con la cappella Paolo aveva iniziato a spingere lentamente ma inesorabilmente verso il fondo, era dentro per più della metà e Elena già sborrava in continuazione, riusciva lentamente e poi rientrava in quel culo meraviglioso che stava donando ad entrambi un piacere incredibile, ora era veramente fino il fondo al buco del culo della sorella che ormai farneticava per il piacere che stava provando,ormai aveva iniziato ad incularla alla grande, se la stava pompando proprio bene, Elena continuava a sborrare e lamentarsi, e il culmine lo aveva trovato quando il fratello le aveva messo una mano sul seno, e con l’altra le stava sfregando delicatamente il grilletto che ormai era duro all’inverosimile, poco dopo come in tutte le cose belle c’è una fine, infatti Paolo avvisava Elena che le stava per riempire l’intestino di un mare di sperma, lei con una mano le massaggiava le palle gonfie, e continuava a strillare e godere di quel cazzone che le stava squassando il buco del culo, e infine Paolo cominciava a eruttare sperma in quel culo meraviglioso che non finiva mai di piacerle, Elena alzava la testa come un cavallo imbizzarrito, emetteva un urlo gutturale che di umano non aveva nulla, e alla fine della sborrata nel suo culo crollava come una straccio senza vita nelle braccia di Paolo, che la reggeva per poco abbandonandosi a sua volta e cadere di fianco, rimasero in quella posizione chissà quanto tempo, ma era lo squillo del telefono che gli faceva riprendere conoscenza, era Giulia la loro madre, e fu Paolo a rispondere, e era proprio lui a dare la bella novella ala madre, sai mamma ho accennato a Elena quello che volevamo dirle ieri sera, e subito curiosissima Giulia le chiedeva e così come è andata? non lo immagini mamma?sono due ore che tua figlia mi sta strapazzando come un pupazzo, credo veramente che hai trovato proprio in casa tua una degna avversaria, è come te non gli basta mai, debbo dire che tale madre tale figlia, e Giulia le dice, adesso non mi posso muovere perché ho una riunione di lavoro tra poco, ma intanto me la sto menando che è una meraviglia, ed è solo l’antipasto a quello che farò con voi due quando rientro, ecco aspetta ancora un momento che ho ricominciato e sto per sborrare di nuovo, madonna quanto è bello Paolo figlio mio, Elena si era appena ripresa e gli chiedeva con chi stesse parlando, ma ormai Paolo aveva chiuso la conversazione e rivolto alla sorella le diceva, era mamma, ha detto che ti rimetti in forze perché questa sera sarà una serata di fuoco, pensa che mentre parlava con me si è fatta due ditalini, uno dietro l’altro solo perché le avevo accennato di noi, a quel punto Elena si sollevava dal letto, gli prendeva in bocca il cazzo al fratello, e poi sfilandolo un momento gli diceva, mamma e io non lo so come andrà, ma tu non credo che questa sera avrai tanta voglia di fare qualcosa, dopo questo pompino che ti faccio e la bevuta di sborra che mi godrò ti voglio proprio vedere quello che sarai capace di fare, e allargandole la fica invitandolo a leccargliela di nuovo, si riprendeva il cazzo del fratello in bocca ricominciandolo a succhiare con tanta voglia e voluttà, e già Paolo andava con la mente alla sera che sarebbe venuta da li a poco, e si sarebbe trovato tra la madre e la sorella, due assatanate che certamente tranquillo non lo avrebbero fatto stare, e lui come avrebbe risolto questo atroce ma bellissimo e stimolante problema? Sarebbe bastato aspettare la sera che rientrava Giulia, per vedere quello che, ma… ma questa è un’altra storia.
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