Dopo che Elena si era soddisfatta facendo un altro bocchino al fratello, ma che per volontà anche di lui era terminato con un 69, si erano addormentati di nuovo, era lo squillo del telefono a svegliarli un’altra volta, rispondeva Paolo ancora assonnato, era Giulia la madre che lo pregava di raggiungerla in ufficio con una borsa, dove Elena avrebbe messo due cambi completi e una camicia da notte, infatti proseguiva nel discorso, tesoro non posso rientrare questa sera, parto per Milano, c’è una grana urgente da risolvere, ma domani pomeriggio verso le 16 sono di nuovo a casa, e puoi credermi che non vedo l’ora, adesso passami tua sorella che le dico cosa mettere nella borsa, Elena parlava con la madre e poi rivolta al fratello le diceva, sbrigati Paolo che mamma ha fretta, e io ho fatto tardi mi debbo sbrigare che Valeria mi starà aspettando per andare in istituto, ci vediamo questa sera prima di cena, e mi raccomando mangia bene e sostanzioso, che questa sera ti voglio in forma, e ridendo si allontanava, Paolo dopo aver consumato un buon pranzo preparato da lui stesso si era messo a studiare, e aveva passato l’intero pomeriggio finalmente tranquillo e senza rumori per casa, verso le 19,40 il campanello di casa lo avvisava del rientro di Elena, infatti era lei che entrata chiudeva la porta e abbracciando Paolo le dava un grosso bacio sulla bocca, senza dimenticarsi di entrare dentro con la lingua e mulinandola con la sua, era allegra e pimpante girava per casa ballando e cantando, alla richiesta di Paolo a che cosa doveva tutta questa allegria, Elena le rispondeva, oggi parlando con la massima indifferenza con Valeria, le ho chiesto che cosa usa lei per non sentire dolore quando il ragazzo se la incula, e lei mi ha dato il nome di una crema che ho comperato in farmacia, e così caro il mio fratellino, questa sera me la metti e poi ti prendi il mio culetto, perché dal momento che ieri sera mi hai fatto morire dal piacere, questa sera ho intenzione di ripetere quella esperienza meravigliosa di oggi, ma adesso mi metto hai fornelli ti voglio cucinare un buon piatto io ci tengo al mio meraviglioso fratellone, in effetti Elena mi aveva preparato veramente una cena squisita, accompagnata da un paio di bicchieri di vino che avevamo stappato per l’occasione, l’occasione era lo stare soli e fare tutto quello che si voleva senza genitrice presente, si erano visti un po’ di televisione soprattutto Paolo, mentre Elena aveva rimesso a posto la cucina e le stoviglie, poi Paolo era entrato nella doccia e si stava rinfrescando, ma la porta si apriva ed entrava Elena tutta sorridente e le diceva, già che sono qui mi potresti lavare la schiena me lo fai questo favore, e io poi la lavo a te, e mentre Paolo gli stava insaponando la schiena, Elena trovava tutti i modi per strusciarsi e toccargli il bastone che sentiva prendere vita, infatti si girava e con un po di bagnoschiuma cominciava a lavarglielo, se lo stava godendo quel bel pisello, lo aveva scappucciato e le stava lucidando tutta la grossa cappella, il solo toccarlo in quel modo già l’aveva fatta sborrare una volta, approfittando della posizione Paolo gli aveva messo la mano sotto la fica e gli stava facendo un ditalino sul clitoride, infatti in pochi secondi Elena rifaceva un’abbondante sborrata sulla mano del fratello, ma Elena aveva cominciato a segarlo come si deve, e poi lo voleva in bocca, Paolo cercava di evitarlo ma il piacere che le davano quelle mani gli facevano perdere il controllo della situazione, infatti Elena si metteva in ginocchio e cominciava a succhiargli il cazzo meravigliosamente, con una mano lo segava molto lentamente, e con l’altra le teneva i coglioni massaggiandoli delicatamente, ed infatti con quel trattamento, Paolo iniziava a sborrare una quantità industriale di sperma che Elena ingurgitava completamente, senza sprecarne una goccia, una volta venuto Paolo aveva preteso che la sorella si fosse messa poggiata di schiena al muro e con una gamba alzata, poi lui in ginocchio aveva iniziato a leccarle la fica facendola venire un’infinità di volte, finito di lavarsi si erano calmati e si asciugavano ognuno per proprio conto, poi come si erano accordati andavano in camera della madre, nel letto grande si stava più comodi, era Elena che mostrava a Paolo la crema che aveva preso in Farmacia, e prima di dargliela le aveva detto, adesso tu mi fai divertire un pò con il tuo bel pisellone, e poi come d’accordo me lo rimetti nel culo che non vedo l’ora, ma prima ti prego mi ci fai giocare solo 5 minuti e poi me lo metti tutto dentro, Elena gli prendeva in mano il cazzo che cominciava a drizzarsi, prima se lo baciava come un bambino, poi le dava delle leccatine sulla cappella, gli carezzava le palle, vederla con il pisello tra le mani sembrava una bambina che giocava con la sua bambola, ormai era persa d’amore per quel manganello che le dava tanta goduria e felicità, poi finalmente si girava e mostrando il culo spalancato a Paolo le diceva, ti prego inculami come oggi, ma prima entra delicatamente, e poi sfondami l’intestino che lo voglio sentire tutto dentro questo cazzone meraviglioso, Paolo le spargeva un po’ di crema intorno al buchetto, e poi con il dito ne mandava un bel po’ dentro, infine se la metteva sulla cappella e la poggiava sul buco, come iniziava a spingere Elena le faceva la prima sborrata, poi entrava questa volta meglio del giorno, ormai il culo si stava abituando a quel cazzo che già aveva profanato, complice anche la crema Paolo era quasi tutto dentro e Elena continuava a lamentarsi e sborrare in continuazione, poi dalle pompate lente e leggere che le stava facendo nel culo, Paolo la prendeva per i fianchi e cominciava ad inculare la sorella con delle spinte sempre più forti, infatti Elena si sentiva sbattere le palle sulle chiappe, quello era il segno evidente che suo fratello le stava infilando completamente dentro a culo i suoi ventidue centimetri di cazzo, Elena era ormai completamente in estasi, sentirsi quel tronco dentro al suo buco del culo non faceva altro che sborrare senza sosta, cercava di urlare il suo piacere ma era afona, la goduria le aveva tolto la voce, non faceva altro che lamentarsi mentre Paolo ormai scatenatissimo continuava senza sosta a pompare quel meraviglioso culo della sorella, ma improvvisamente l’avvisava e cominciava a riempirle l’intestino di sperma, da sotto con la mano sulle palle del fratello, Elena sentiva il movimento convulso dei coglioni di Paolo che continuavano a spremere fuori la sborra che contenevano, poi crollavano esausti di fianco con il respiro affannato e la vista appannata, avevano raggiunto il limite dello sforzo in due, era Elena che con un filo di voce diceva al fratello, ti prego anche se è moscio non ti sfilare dal mio culo, lo voglio sentire dentro ancora mentre mi addormento, e fu così che Elena per tutta la notte continuo ad avere nel culo il cazzo del fratello, il motivo era che anche se moscio i suoi 12 o 13 centimetri se li sentiva dentro, quando alle 9 della mattina squillava il telefono, loro due erano ancora uniti a cucchiaio, e Elena si teneva gelosamente nel culo il cazzo del fratello, era Giulia la madre, che li avvisava che era tutto a posto, e che per le 13 riprendeva l’aereo per tornare a casa, e che per un massimo delle 16,30 sarebbe stata da loro, ma aggiungeva per non perdere tempo passo in Rosticceria e prendo la cena, così avremo molto più tempo per noi, non siete contenti? Paolo si girava e guardava la sorella, lei ridendo le aveva preso di nuovo il cazzo in mano, infatti si stava addrizzando, ma Paolo le toglieva la mano dicendo, senti sorellina, oggi ritorna la mamma , ma cosa credi che al posto del cazzo ho una pompa di benzina? che basta premere e lei fa uscire il liquido? adesso te ne stai tranquilla a letto, e a questo bastone non ci pensi perlomeno fino a che non viene la mamma, e poi vedremo il da farsi, Elena gli faceva una smorfia con la lingua e gli rispondeva, ma che cosa credi di avere li in mezzo? vuoi che te lo dica? si alzava di scatto e cercando di prendergli il pisello in mano le diceva ridendo,hai una meraviglia che ormai mi ha cambiato la vita, ma se la mamma non si sbriga io quel pisello stupendo te lo prendo in bocca e poi……..ma questa è un’altra storia.

