Quell’anno non avrei potuto fare le ferie in estate, e dovevo ancora recuperare parte di quelle dell’anno prima; perciò, Adriana ed io decidemmo di fare una breve vacanza fuori stagione in Grecia. Non conoscevamo la Grecia, perciò ci affidammo ad un’agenzia di viaggi e prendemmo un viaggio organizzato, che comprendeva una crociera in Egeo. Alla partenza da Ancona, fummo accolti dall’incaricato dell’agenzia che, essendo noi gli unici clienti, si dedicò completamente a noi. Era un bel ragazzo, gentilissimo e, mi parve, molto intelligente.Subito il ragazzo si rivelò molto ben introdotto a bordo, tanto che ci fece assegnare una bella cabina, molto migliore di quella che noi avevamo pagato. La cabina era adiacente alla sua, ed era dotata di tutto, bagno compreso; aveva i letti affiancati, e dall’oblò si poteva vedere il mare. Era sera e non perdemmo tempo: sistemammo la nostre cose, ci facemmo una doccia e, mentre Adriana si stava vestendo per la cena, il nostro accompagnatore bussò alla porta, annunciando che era ora di andare a cena. Poiché io ero ancora nel bagno, Adriana aprì la porta e pregò Terry, così si faceva chiamare il ragazzo, di entrare e di attendere che fossimo pronti. Mentre mi asciugavo, notai, dalla porta del bagno socchiusa, che Adriana era ancora parzialmente svestita e Terry la stava fissando. Non mi stupii; sapevo che ad Adriana piaceva esibirsi, ed eccitare gli uomini, e mi attardai nel bagno più del dovuto. Finalmente uscii e, senza far troppo caso a Terry, mi vestii. Arrivammo in sala da pranzo in tempo per la cena. I cibi non erano eccezionali ma, poiché potevo scegliere, i vini erano invece ottimi, e ci servimmo generosamente. Dopo cena, alcuni marinai eseguirono delle danze greche, che mi piacquero molto; poi l’orchestrina suonò della musica da ballo. Oltre a noi c’erano pochi passeggeri, non più di una quindicina, quasi tutti anziani, e diversi ufficiali della nave. Feci un ballo con Adriana, che dimostrava di divertirsi molto ed era euforica, un po’ per il vino bevuto, ma molto perché si sentiva ammirata da tanti uomini, che se la disputavano. Alcuni erano evidentemente gay, ma anche loro invitarono Adriana a ballare, forse per aver modo di esibire la loro abilità nel ballo e farsi ammirare dagli altri uomini. Ero stanco per il viaggio, e desideravo andare a dormire; lo dissi ad Adriana, ma questa voleva rimanere, perciò l’affidai a Terry, ed andai nella cabina. Mi spogliai e mi misi a letto. Nello spostare il cuscino, vidi che nella parete, poco sopra la testata del letto, c’era un forellino; applicai l’occhio e vidi che si trattava della stanza accanto alla nostra, quella di Terry. La luce era accesa, evidentemente Terry aveva dimenticato di spegnerla; la cabina era uguale alla nostra, con due letti, però disposti diversamente, di modo che io li ledevo di lato. Subito pensai ad una situazione frizzante, quando Terry fosse stato nella cabina e Adriana avesse potuto vederlo spogliato (oltre che esibizionista, Adriana è anche un po’ guardona. Ma le perversioni di Adriana coprono un ampio spettro: la porcellona).Mi addormentai quasi subito! Fui svegliato da un rumore nella cabina accanto: era la porta che era stata chiusa rumorosamente. Sbirciai nel foro, e vidi Terry che si stava spogliando; lo vidi poi avvicinarsi alla porta del bagno e sussurrare: “Fai presto”. Riprese a spogliarsi e, quando fu nudo, vidi un enorme membro semieretto. Indossò una vestaglia e si sedette sul letto in attesa. Pochi minuti dopo, si aprì la porta del bagno ed uscì… Adriana. Aveva indossato una camicia di Terry, che la copriva fino all’inguine, ma lasciava vedere le sue splendide gambe. Terry l’abbracciò e la strinse a sé. Si scambiarono un bacio interminabile, mentre le mani di lui accarezzarono le natiche della mia dolce porcellina, sollevando un po’ la camicia. Dopo pochi minuti di carezze e di baci, Terry entrò nel bagno e Adriana si sdraiò sul letto. Potevo vederla benissimo e notai che il suo viso aveva assunto un’espressione soddisfatta. La vidi portare una mano all’inguine, ed iniziare un lento ditalino. Ero eccitato al massimo; molto probabilmente avrei assistito ad un’esibizione erotica della mia adorata mogliettina. Finalmente Terry uscì dal bagno; indossava ancora la vestaglia e si sdraiò a fianco di Adriana, sussurrandole qualche cosa nell’orecchio; non riuscii a sentire cosa disse, ma mi fu chiara la risposta di Adriana: “Si!”. Subito dopo fu bussato alla loro porta; Terry aprì, ed entrò uno dei marinai; indossava un paio di calzoncini corti ed una maglietta; si diresse subito verso Adriana, che lo accolse sorridendo, e si sdraiò accanto a lei. Intanto Terry s’era spogliato della vestaglia, ed era in piedi che ammirava i corpi del marinaio e di Adriana allacciati strettamente sul letto. Il suo cazzo era eretto ed aveva delle dimensioni enormi: temetti per Adriana e sperai che non le facesse troppo male. Il marinaio si spogliò completamente e rimase nudo, subito imitato da Adriana, che mi apparve in tutto il suo splendore.Anche Terry si sdraiò a fianco di Adriana, sull’altro lato. Il letto non li poteva contenere tutti e tre, perciò il marinaio si alzò e si portò ai piedi del letto. Notai che anche il suo cazzo era eretto e, seppure non enorme, come quello del nostro amico, era più che ragguardevole. Si abbassò fra le gambe di Adriana e cominciò a leccarle la fica. Sapevo che Adriana avrebbe subito cominciato a godere; ed, infatti, prese a gemere ed a baciare furiosamente Terry sulla bocca. Dopo qualche minuto, il marinaio abbandonò la fica di Adriana, si volse verso il suo vicino e gli prese il cazzo in bocca, succhiandolo voluttuosamente. Non fui sorpreso: già durante il ballo m’era parso che fra quei marinai spirasse una certa aria di complicità, cui Terry non doveva essere estraneo. Dopo poco, Terry allontanò la testa del marinaio dicendo ad Adriana: “Me lo succhi tu?”. Senza parlare Adriana si alzò e si mise in posizione per inghiottire il superbo cazzo, mostrando il culo al marinaio, che si mise subito in posizione e le introdusse il cazzo nella fica. Adriana godeva in continuazione, con quell’enorme nerchia in bocca ed il cazzo del marinaio in fica. Ad un certo punto, senza preoccuparsi di essere sentita da me, che sapeva essere nella cabina a fianco, urlò: “Mettimelo nel culo”. Il marinaio estrasse il cazzo dalla fica, si abbassò a leccare l’ano, poi introdusse lentamente il cazzo, senza fatica, che Adriana si allargava le chiappe con le mani, senza abbandonare il membro gigantesco che teneva nella bocca. Era una scena stupenda ed io mi stavo masturbando come un forsennato. Ero già venuto una volta, ma il mio cazzo era ancora duro. Adriana, finalmente, si staccò dal cazzo di Terry, allontanò il marinaio e disse: “Scambiatevi di posto”. Il marinaio si sdraiò; Adriana gli prese subito il cazzo in bocca, senza preoccuparsi che fosse sporco, mentre Terry si posizionava dietro di lei. Io temetti, per un momento, che volesse incularla, lacerandole l’ano. Fortunatamente lo introdusse lentamente nella fica ed Adriana sollevò la bocca dal cazzo che stava succhiando per emettere un gemito, ma subito riprese il suo pompino. Il marinaio godette quasi subito, ed inondò la bocca della sua spompinatrice, che bevve tutto avidamente. Adriana non era ancora soddisfatta, e volle voltarsi per essere penetrata da Terry davanti. Allargò le gambe, le sollevò, tenendole con le mani e mettendo in evidenza fica e culo, completamente aperta. Terry la penetrò subito, facendola urlare di piacere; poi estrasse il cazzo e lo puntò verso l’ano. Ero terrorizzato, ma Adriana parve gradire. Ormai il suo buco era stato dilatato a dovere dal marinaio ed era pronto per la prova estrema. Terry spinse lentamente; Adriana gemette e lo allontanò, poi lo richiamò a sé, e lui riprese a spingere piano. Adriana emise un urlo ma Terry, pur fermandosi, non si ritrasse; quando lei si fu calmata, riprese a spingere, finché fu tutto dentro il culo di mia moglie. Adriana tratteneva il fiato, poi lentamente, riprese a respirare. Evidentemente n’aveva abbastanza; si alzò, andò un momento in bagno, quindi si vestì sommariamente, diede un bacio ai due uomini ed uscì. Un attimo dopo entrava nella nostra cabina. Naturalmente avevo spento la luce, e lei l’accese. Aprii gli occhi, fingendo di essermi svegliato in quel momento. Adriana mi sorrise, senza cercare di nascondere la sua seminudità. “Indovina cosa ho fatto?” mi chiese sorridendo; ed io: “Me l’immagino, ti sarai fatta scopare da qualcuno”. “Indovinato: da due bei fusti”. Non riuscii a trattenermi dal rivelarle di aver visto tutto. Adriana volle costatare la veridicità della mia affermazione, e volle veder il foro. Quando accostò l’occhio emise un’esclamazione di stupore. “Che succede?” dissi io. “Guarda!” rispose lei. Accostai l’occhio al foro e vidi… Terry che si stava inculando il marinaio.
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