L’estate era al culmine.. l’aria era calda e secca.. il sole brillante era alto nel cielo.. intorno a me un tripudio di colori e profumi.. indossavo dei jeans strappati e una canottierina nera con stampato il viso di Sid Vicious e desideravo essere nuda e libera.. pedalavo con calma guardandomi intorno e sentendomi estremamente rilassata nonostante la bici arrancasse un po’ su quella stradina sterrata di montagna.. l’avevo scoperta in una delle mie esplorazioni solitarie e ogni giorno mi addentravo sempre più in quel piccolo paradiso circondato da un boschetto non troppo fitto ma che teneva lontano i turisti e chi voleva compagnia.. così potevo sentire tutto mio quel posto e potevo lasciarmi andare a fantasie fanciullesche o sensuali senza preoccuparmi di nulla.. mentre riflettevo su questo scorsi una radura alla fine del sentiero.. papaveri sembravano chiamarmi oscillando al vento.. fermai la bici, presi la coperta e il mio libro sugli elfi e misi il cavalletto.. al centro della radura, sotto un albero, stesi la coperta, mi sdrai e inizia a leggere.. il tempo passava lento.. posai il libro e chiusi gli occhi.. oltre le palpebre chiuse potevo immaginare il gioco del sole tra le ombre.. poi non pensai più a nulla e mi addormentai.. un sogno scaldava la mia mente e la mia anima.. mani sensuali e delicate accarezzavano il mio corpo disegnandolo.. labbra morbide mi baciavano le labbra e una lingua maliziosa le bagnava.. sentivo il sapore salato del mare mentre il membro eretto sfiorava la mia lingua.. aprii gli occhi svegliandomi di colpo sentendo ridere qualcuno sopra di me.. “Buongiorno fatina, cosa stavi sognando di così malizioso da farti dischiudere le labbra e mugolare come un gattino che fa le fusa?” chiese sorridendo un ragazzo.. no, non un ragazzo.. un uomo.. che non avevo mai visto e che inginocchiato vicino alla mia testa si sporgeva con il busto per guardarmi negli occhi.Mi alzai di scatto, quasi urtandolo con la fronte, e mi guardai intorno.. una bici era parcheggiata vicino alla mia e lui mi guardava con espressione divertita tenendo una coperta e un blocco da disegno tra le mani.. da quanto tempo era lì?“Io sono Lorian, tu chi sei?” mi chiese e notai un leggero accento francese.“Rika” risposi tendendo la mano inconsapevolmente, solo per cortesia.. rimasi sorpresa dalla sua presa calda e forte.. non mi lasciò subito la mano e mi scrutò negli occhi.. tentai di togliere la mia mano dalla sua e lui mi lasciò andare imbarazzato.Sbirciai il blocco da disegno e rimasi impressionata nel vedermi ritratta distesa su una coperta, gli occhi chiusi, le treccine allargate intorno al capo, le labbra dischiuse.. “Scusami, forse avrei dovuto chiederti se potevo ritrarti ma.. stavi dormendo.. e mi sono lasciato trasportare dall’ispirazione.. che ne pensi?” mi chiese avvicinando il blocco e lasciandomi guardare i vari disegni che aveva realizzato.. mi ero spostata in diverse posizioni dormendo.. il cuore mi batteva in gola guardandomi attraverso i suoi occhi.. era bravo.. molto bravo.. era riuscito a cogliere qualcosa del sensuale sogno che avevo fatto pur rimanendo innocente nel tratto.. un foglio cadde dal blocco mentre lo sfogliavo.. lui tentò di nasconderlo ma io lo presi e mi fissai stupita.. anche in questo disegno avevo gli occhi chiusi e le labbra dischiuse ma il mio sogno sembrava aver preso vita dalle sue mani.. avevo il seno nudo esposto ai raggi del sole, più grande di quanto era in realtà.. i capezzoli erano eretti e vellutati.. una mano era dentro i jeans, tra le gambe piegate e nervosamente allettanti.. lo guardai stupita e vidi che era arrossito ma non aveva sfuggito il mio sguardo.“Questo non è.. perfetto.. non so se il tuo seno.. voglio dire.. l’ho solo immaginato senza la canottiera.. giuro che non ti ho toccato.. solo la mia fantasia.. bhè.. ha preso il volo.. non ti sarei mica offesa vero?”.Offesa.. ci riflettei un attimo.. mi sentivo celebrata e bellissima.. femminile e sensuale.. non riuscivo davvero a distogliere gli occhi da quel disegno.. “No.. ma hai ragione.. questo disegno non è perfetto come gli altri.. ” ci rimase male e tentò di nuovo di togliermi il ritratto dalle mani.“Sei davvero bravo nei ritratti ma non abbastanza con la fantasia.. forse se provassi adesso.. ” dissi e mi tolsi la canottiera chiedendomi se ero impazzita. I seni morbidi e dalla forma sinuosa nonostante fossero abbastanza piccoli, tanto da stare nella mano di un uomo e poter essere accarezzati tutti nella loro dolce pienezza, erano turgidi e i capezzoli svettavano eccitati.. lui era senza fiato.. allungò appena la mano e mi sfiorò.. trattenni un gemito.. prese un capezzolo tra pollice e indice, lo tirò, poi con la mano soppesò il seno e lo massaggiò.. mi sembrava incredibile che proprio a me stesse accadendo una cosa simile.. mi lasciai andare piano all’indietro sino a stendermi di nuovo.. lui mi seguì e mi baciò.. le lingue s’intrecciarono.. gli morsi succhiandolo il labbro inferiore.. mi mordicchiò il mento e il collo, mi accarezzò con la lingua sino al seno, sulla punta con colpetti leggeri, lo circondò con le labbra umide e iniziò a succhiarlo piano.. poi più forte.. mentre con la mano mi accarezzava l’altro seno.. mi mise un dito sulle labbra e io lo presi in bocca succhiandolo e chiudendo gli occhi.. mi prese la mano e slacciandomi i jeans me la mise sugli slip.. “Toccati.. piano.. da sopra le mutandine, fatina.. tieni su le ginocchia.. così brava.. accarezzati” mi sussurrò all’orecchio leccandolo e io inizia a toccarmi disegnando il clitoride da sopra il tessuto con l’indice e il medio.. lentamente i miei umori bagnarono gli slip che divennero trasparenti e lui osservò, mordendosi il labbro, il mio clitoride eretto e delineato tra le labbra.. mi abbassò un po’ i jeans e si allontanò di un paio di passi.. poi deciso si sedette e iniziò a disegnare sul suo blocco.. io perplessa smisi di toccarmi e lo guardai.. “No fatina.. continua a toccarti.. lasciati andare come se fossi sola in questa radura.. Eva nel giardino segreto.. lasciati ritrarre alla ricerca del piacere.. ” e mentre la sua mano correva veloce sul foglio la mia spingeva ruotando sulla punta del clitoride.. pochi minuti dopo ero immersa nella mia umida ricerca e gli occhi erano socchiusi.. lo sentivo disegnare, la matita scorreva veloce sul foglio.. borbottava a voce bassa e roca.. poi il silenzio e le sue mani mi tirarono via i jeans.. la sua bocca si abbassò a succhiarmi il clitoride da sopra gli slip.. le sue mani mi titillavano i seni e li stringevano quasi con forza per poi accarezzarli piano.. “Mh.. hai il sapore della cannella.. ” lo sentii borbottare in mezzo alle mie cosce.. poi la sua lingua s’intrufolò sotto il tessuto.. una scossa elettrica vibrò nel mio corpo asciugandomi le labbra quando la sua lingua tra le mie labbra spinse ed entrò nel mio sesso caldo e stretto.. un dito si spinse insieme alla lingua.. poi me lo passò sulle labbra.. “Assaggiati.. sai di buono.. ” e la mia lingua lo avvolse e sentii il mio gusto agrodolce.. e volli sentire il suo.. speravo sapesse di sole e di mare.. lo toccai.. lo sentii ridere della mia impazienza.. mi aiutò a slacciargli i pantaloni e vidi che non indossava biancheria.. me lo ritrovai tra le dita.. eretto, caldo, duro, scolpito.. le mie labbra si schiusero e lo presi appena in bocca.. aveva il gusto che cercavo.. che volevo.. lo succhiai a lungo.. sempre più veloce mentre lui succhiava me.. poi smise incitandomi a continuare.. non capivo ma continuai.. le mie labbra si strinsero intorno a lui e lo succhiai tanto da dare l’impressione di volerlo divorare.. lo sentii disegnare.. non m’importava.. lo presi tra le dita e inizia anche a toccarlo.. lo sentii ansimare forte ma non smise di disegnare.. dopo un paio di minuti si spostò dal mio corpo e mi tolse il suo membro dalle labbra.. “Guarda!” mi comandò.Sollevai il volto e mi trovai davanti un disegno estremamente erotico.. lei.. io.. ero distesa, non si vedeva il mio volto ma solo i capelli, le gambe spalancate per quanto lo permettevano gli slip alle caviglie, la fighettina aperta dalle sue dita, la sua lingua tra le mie labbra.. si capiva cosa stavo facendo io intanto.. il corpo di lui mi era addosso, la camicia slacciata e i pantaloni alle ginocchia.. le mie mani erano sulla sua schiena, premevano perché fosse più vicino.. il disegno era splendido.. lui ci aveva ritratto alla perfezione.. mi aspettavo da un momento all’altro di vederci muovere sul foglio come in un cartone animato.. “Belli vero?” mi chiese.. non capivo.. ero eccitata e felice.. non capivo.. “Noi.. siamo belli vero? Gloriosi nel nostro piacere.. adesso fatina inginocchiati.. da brava.. dammi la schiena.. così.. poggia i gomiti per terra.. non voltarti.. resta così.. apri un pochino di più le gambe.. lo so.. gli slip ti danno fastidio ma li voglio alle tue caviglie.. voglio che un pochino ti diano fastidio.. puoi resistere fatina.. poggia i seni sulla coperta.. strusciali piano.. ai tuoi capezzoli piacerà.. non toccarti voglio farlo io.. ”.Io obbedivo persa in un piacere incredibile.. mai provato.. le sue dita si bagnavano dentro di me.. le tirava fuori solo per vedere il filo quasi invisibile del mio succo che sembrava non volerlo lasciare andare.. sentivo che stava di nuovo disegnando.. con una sola mano.. non vedevo l’ora che mi mostrasse i nuovi schizzi.. “Sei curiosa.. lo so.. ho quasi finito.. si vede solo il mio braccio.. la mia mano.. le mie dita nella tua fighettina.. il tuo culetto tondo alto e le tue gambe nervose allargate.. si intravedono i tuoi seni schiacciati sulla coperta.. fai un grande respiro.. ” mi disse e io lo feci, sentendo il caldo sapore della terra.. il suo dito mi lasciò d’improvviso le labbra e si spinse lungo la linea delle natiche.. ruotò intorno al buchettino bagnandolo, preparandolo.. poi spinse appena.. “Rilassati.. ho capito che per te è la prima volta.. e non trovi eccitante che tu faccia quest’esperienza tra le tante prime che hai fatto oggi? Io lo trovo molto eccitante.. lo vedevo pulsare piano mentre ti toccavo il clitoride.. dischiudersi appena quando ti strizzavo i capezzoli.. bagnarsi mentre mi succhiavi.. tu lo vuoi.. senza falso pudore.. lo vuoi quindi non avere paura.. non ti farò male.. non troppo voglio dire.. ” e mentre parlava lo sentivo entrare di più, girare.. iniziavo a rilassarmi.. iniziava a piacermi.. il dito uscì e io gemetti.. lo sentii ridere.. appoggiò entrambe le mani sui miei glutei.. li strinse, li massaggiò, li pizzicò.. mi sculacciò piano.. poi più forte.. mi massaggiò ancora.. continuavo a bagnarmi tra le labbra anche se non mi stava toccando.. i seni dolevano quasi, mentre li strusciavo senza posa sulla coperta e sentivo il terreno sotto con tutti i suoi rilievi.. lo sentii allargarmi il culetto.. fece entrare le punte degli indici e iniziò a tirare dolcemente per aprirmi.. ci poggiò la lingua e una scossa di piacere mi vibrò lungo il corpo.. la sua lingua spinse e sentii la saliva scendermi lungo il solco sino a da arrivare a mischiarsi con il mio miele.. continuò per un po’ a succhiarmi e massaggiarmi con la lingua, tirando con gli indici, poco alla volta.. sentivo la tensione del buchettino ma lui era più forte e deciso.. allontanò poco il volto e fece colare saliva proprio dentro il buchettino.. “Ferma così ora.. ” e riprese a disegnare.. non capivo come riuscisse a resistere.. in quel momento gli avrei permesso di tutto e lui invece sembrava riuscire a mantenere il controllo e sembrava desiderare solo disegnarmi in quelle pose tanto erotiche da sfiorare la pornografia.. “Ho quasi finito.. magnifico.. ti dipingerò con i colori ad olio.. ” borbottava.Sentii che stava finendo.. muoveva la mano sempre più lentamente sul foglio.. non ne potevo più.. mi alzai convinta ascoltando indifferente il suo gemito di rimprovero.. gli tolsi il blocco gettandolo a terra e lo spinsi sino a farlo sdraiare.. gli salii sopra a cavalcioni sentendolo duro e pronto.. terribilmente caldo.. gli struscia sulla punta la fighettina divertendomi a guardarlo spasimare come aveva fatto spasimare me.. lo bagnavo, allettandolo.. “Hai ancora voglia di disegnare?” gli chiese.Mi rispose solo di no con la testa, mi prese i fianchi e mi spinse verso il basso.. lo sentii scivolarmi dentro tutto, lentamente.. mi sentii piena e inizia a spingermi facendo leva sulle braccia e le gambe.. inarcai il corpo, le treccine gli sfioravano le ginocchia.. lo cavalcavo lentamente ma sentendolo tutto.. le sue mani mi accarezzavano i seni.. aumentai il ritmo.. di più.. “Sei stretta e calda.. più veloce.. più veloce.. fammi affondare dentro di te” m’incitava.Non so come mi ritrovai con la schiena a terra e lui sopra di me.. le sue spinte non erano delicate.. non m’importava.. lo sentivo annaspare in cerca d’aria mentre sempre più spingeva.. e ancora.. e ancora.. mi mordeva i seni e poi li leccava.. le mie dita erano artigliate sulle sue spalle.. lo stavo graffiando con le lunghe unghie smaltate di viola.. lunghe strisce rosse sulla pelle.. ma lo eccitavano.. lo sentivo crescere e pulsare.. affondare e quasi uscire dal mio corpo.. incrocia le gambe sulla sua schiena e alzai il bacino.. volevo che mi penetrasse tutta.. “Voglio.. il tuo.. culo.. ” mi sussurrò.Si alzò da me e mi girò in modo da avere il mio culetto gloriosamente alzata e disponibile.. lo sentii inumidirsi la punta nella mia fighettina.. lo sentii appoggiarsi al buchettino.. spingere.. saggiare le mie resistenze.. spingere inesorabilmente.. forzare la strada e entrare solo con la punta.. ansimava e mi teneva le natiche aperte per vederlo penetrare in quel caldo anfratto vergine.. io mi toccavo con le dita il clitoride pieno.. mi rilassavo e godevo nel sentirlo entrare.. “Non irrigidirti.. sei tenera qui.. molto tenera.. sta entrando tutto.. lo so che fa male, un po’.. dovresti vederlo mentre si schiude per prendermi tutto.. ti piacerebbe vederti così..” mi diceva.Eravamo incuranti che qualcuno potesse vederci scoprendo la radura.. io agognavo solo il momento in cui si sarebbe mosso.. ora era tutto dentro.. iniziò a spingere piano e ritrarsi.. quando mi sentì rilassata mi schiaffeggiò le natiche e iniziò a spingere davvero forte.. i miei gemiti di piacere e dolore lo eccitavano.. sentii il mio corpo tendersi mentre affondavo le dita nella mia figa per sentirlo meglio.. brividi di piacere mi percorsero il corpo mentre gridavo.. la sua mano mi tappò la bocca tirando il mio corpo ancor più vicino al suo.. mi stava aprendo.. s’inarcò e velocemente uscì dal mio culo per venirmi addosso.. sulla schiena, sulle natiche.. una goccia perlacea proprio sull’orlo del buchettino aperto che pulsava e tremava.. Io rimasi affascinata dalla sensazione di sentire quella goccia scivolarmi dentro.. come se tutto il mio essere si fosse riunito lì.. lui si lasciò cadere accanto a me.. mi baciò le labbra ansante.. “Sdraiati accanto a me.. il tuo culo alto e aperto.. le gambe tese.. quell’unica goccia che ti entra dentro.. io eccitato e nervoso.. potrò ritrarci anche dopo.. non dimenticherò questa scena.. e neanche tu.. ”.
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