Nuove stimolanti prospettive per l’orgasmo della donna.Tratto da www.3k.net/areariservata/ipiedidimarzia.htm Io e lei si bighellonava dove capitava… Che si trattasse di un pub, una disco, qualsiasi festa o a casa di amici, tutto andava bene per fare nuove esperienze. Niente di granchè, però se c’era qualcosa di nuovo, MEJO!!! Ma nonostante i nostri sforzi congiunti le novità si presentavano piuttosto raramente. La nostra amicizia era ben consolidata da quasi due anni e si pensava di esser sorelle da come si andava d’accordo. Io credevo che lei fosse un mio clone e viceversa… avevamo un’ottima intesa, stessi gusti e quant’altro. Sai com’è quando nasce quella sorta di amicizia che ti coinvolgente. Durante le nostre vacanze abbiamo condiviso letti e anche qualche ragazzo, che dire di più! Un giorno non sapendo come trascorrere la giornata, decidemmo di andare al mare e lì mi cadde lo sguardo proprio ai suoi piedi. Diversamente dalle volte precedenti in cui si era presentata un’occasione simile, mi soffermai ad osservarli con più attenzione. Effettivamente Marzia aveva due piedi pressochè perfetti, nè secchi nè tozzi, di giusta misura, senza calli e con un incavo ben accentuato che suscitava pensieri di tipo sessuale. Iniziai a fantasticare di accarezzarla lentamente, facendole scorrere un dito sulla pianta del piede, piano, piano. Cercai di immaginare quali sarebbero state le sue reazioni… poi non riuscii a trattenermi dal farle un complimento ingenuo. -‘Marzia hai due piedi favolosi!’ Ecco la novità tanto attesa! E detto questo restai un po’ stupita, perchè era la prima volta che rivolgevo un complimento del genere ad una mia amica. La cosa mi turbò subito e lei mi ringraziò per il complimento, aggiungendo che erano la parte che preferiva del proprio corpo e me ne spiegò anche i motivi. Io la ascoltai con un certo imbarazzo visti i miei pensieri di un attimo prima. -‘Sai Giulia… Adoro i miei piedi per due motivi. Il primo per via che sono realmente gradevoli alla vista. Il secondo è perchè il mio piacere sessuale mette il turbo se qualcuno me li accarezza.’ Divenni improvvisamente timidissima e riuscii solamente a balbettare: “Ma va?” -‘Certamente!’ mi rispose Marzia, ‘E posso provartelo anche subito…’ La spiaggia era grande e deserta, come lo sono in genere tutte le spiagge nei giorni feriali di fine maggio. Il sole risplendeva alto e l’aria era piacevolmente calda. Marzia continuò dicendo –’Ti assicuro che se mi accarezzerai un piede nel modo giusto, potrai constatarne personalmente gli effetti. Dai prova ora… sfiorami delicatamente la pianta.’ Il mio turbamento raggiunse soglie che non conoscevo, ma tutto si svolse talmente all’improvviso che non riuscii a sottrarmi alla sua richiesta. Dopo tutto ero stata proprio io ad iniziare. Quindi mi dedicai alla pianta del suo piede ed iniziai ad accarezzarla dapprima con comprensibile imbarazzo e successivamente con più naturalezza e maggiore curiosità. La situazione si rivelò decisamente differente da come la avevo immaginata. Mi aspettavo, profanamente, di farla morire dalle risate e vederla divincolarsi per effetto delle mie sollecitazioni, ma accadde tutt’altro. La sfiorai delicatamente con un dito percorrendo i contorni della pianta del piede, per poi andare su e giù nella parte centrale e infine concentrarmi su quell’arcuatura così sexy. Presi confidenza con quelle carezze divenendo sempre più impaziente di vedere gli effetti che attendevo, ma l’epilogo non fu così. Semmai sorrise, col volto e il tipo di sguardo disteso che anch’io conoscevo quando ero appagata. Non si divincolò, mosse solo leggermente il piede solleticato, incurvandolo o arcuandolo per seguire i miei sfioramenti, il suo respiro divenne affannoso e quasi subito arrossì in volto dicendomi –’Ora sto godendo, continua ancora un po’ ti prego…’ In quell’attimo avrei voluto essere al posto suo. Aveva goduto intensamente quanto compostamente, tanto che nessuno avrebbe potuto accorgersene se non osservandole le slip. Mi trovai in uno stato di eccitazione tale da dovermi toccare subito, cosa che naturalmente non potei fare per ovvi motivi. Marzia mi disse che avrebbe potuto farmi la stessa cosa se lo avessi desiderato, ma aggiunse -‘Non qui. A casa mia. E ti garantisco che sentirsi acccarezzare le piante dei piedi e disporre contemporaneamente di una lingua nel punto giusto, ti porta direttamente in paradiso… Credimi!’ Quei venti chilometri di strada mi sono sembrati il viaggio più lungo della mia vita. Un’ultima nota… Non sono riuscita ad avere un orgasmo composto e silenzioso come il suo. Per fortuna Marzia non ha vicini di casa! Ed è solo per questo motivo che sono riuscita a sperimentare orgasmi in bondage tramite la sollecitazione dei piedi. Naturalmente ci sarebbe molto altro da aggiungere… Mi fermo qui solo per non sconfinare nell’oscenità.
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