Ero stato scelto da un mio amico, come padrino al battesimo del suo piccolo Mirco.Federico, si chiamava cosi il mio amico, io e Federico abbiamo le medie assieme, ed era un caro bravo ragazzo.Ora abbiamo tutti e due 20 anni, anzi lui è più vecchio di me di 2 mesi e 21 giorni.Federico aveva una ragazza fin dalle medie, con la quale gli piaceva fare sesso, una sera nel fare sesso purtroppo ci è scappato l’inconveniente, ed adesso se l’è dovuta anche sposare, lei crede che lui la ama, ma non è così, e tutte le volte che conosce una la tromba, si sono sposati, anzi lui si è sposato solo per il bene del bambino, perché cresca con una famiglia anche se una vera famiglia non è.Era comunque circa 3 mesi che non tradiva più la moglie. Forse cominciava ad amarla seriamente…non lo so.Fatto sta che una sera, vengo invitato a casa di Federico e di sua moglie Giada.Un’invito a cena, una mangiata di strozzapreti allo scoglio, e di coniglio, con un buon bicchierino di Sangiovese, era proprio quello che mi ci voleva, peccato che la cena era stata comprata in rosticceria, perché Giada a fare da mangiare non è buona, la cosa che gli riesce di più sono in Sandwic.Durante il caffè Federico attacca il discorso dicendomi: “Ste..sai io per te ho avuto sempre una gran ammirazione, ti piacciono i bambini, a tal punto che hai convinto la tua famiglia ad adottarne due, e vedo come con loro ti diverti, come gli insegni, come non perdi mai la pazienza, come li vizi, insomma noi crediamo che il piccolo Mirco possa avere al suo battesimo un padrino come te..Ti va l’idea.!”Non c’era nemmeno bisogno di chiedermelo, sapevo già che avrei accettato, e come dire di nò a quella faccia d’angelo, nata addirittura nel mio stesso ospedale, nella mia stessa stanza da letto, il giorno del mio compleanno!Come facevo a sapere che è nato nel mio letto? Semplice mia mamma fa l’ostetricia, e si ricorda benissimo dove l’hanno messa a riposare quando sono nato io.Accettai con grandissima felicità e ringraziai di quella proposta.Dovetti andare assieme a Giada ed assieme a Federico dal parroco, per la presentazione del padrino.Il giorno del battesimo, io rigorosamente in giacca e cravatta, mi accinsi ad entrare in Chiesa con Federico tra le mani.Quando lo battezzarono era settembre, era settembre inoltrato, se non ricordo male era il 28, o il 29 settembre.La santa Messa durò quello che doveva durare, portai all’altare sempre in braccio il piccolo Mirco ed il prete lo battezzò.C’erano quella domenica pomeriggio anche altri 5 battesimi.Dopo la Messa, c’era un rinfresco, un bel rinfresco a casa di Federico-Federico ad un certo punto mi chiamò con le lacrime agli occhi, dicendo:”Ste debbo dirti una cosa!”Io lo guardo preoccupandomi e gli dico che se voleva parlarmi poteva farlo.Mi invitò dentro la sua camera da letto, ed ancora piangendo mi disse che qui non ci avrebbe sentito nessuno.Si calmò dal pianto e disse:”Ste io non so più cosa fare, debbo stare con Giada per il bene del bambino, non la amo,con lei volevo solo divertimi, come potevo sapere che voleva incastararmi dicendo che aveva preso le solite precauzioni?!”Lo guardo appoggiandogli una mano sulla spalla e dicendogli: “Fede.. però anche tu hai sbagliato.. chiavare anche altre persone.. insomma abbi un po di ritegno..non siamo più alle medie.!”Lui mi guarda e mi dice : “Anche questo debbo dirti, scopavo le donne per non pensare a te..!”Avevo capito bene..lui mi amava..e scopava le donne per non pensare che essere gay gli avrebbe fatto perdere gli amici, le serate in disco, le solite bravate da ragazzini.!Non ci potevo credere, gli diedi un piccolo schiaffetto di rimprovero, ma poi lo guardai e cominciai a carezzargli la guancia colpita.Vedo una scintilla nei suoi occhi, era felice.Voleva fare l’amore con me, ed io subito lo volli accontentare, ma non qui, poteva scoprirci Giada.Ritornati in giardino, disse a Giada che mi avrebbe accompagnato a casa, perché ero stanco, e perché il giorno successivo dovevo essere al lavoro per le 5.30.Salutai tutti gli invitati, dando un’ultimo saluto a Mirco, un grosso bacio sulla fronte.Saliti in macchina,ci dirigemmo verso casa mia, e fermi ad un semaforo, Fede scoppiò e mi diede un bacio. Un grosso bacio. Le nostre lingue si incontravano per la prima volta.Intralciavamo il traffico, il semaforo era verde da circa 10 secondi, ma a noi non ce ne importava più di tanto, perché appena svoltati a sinistra, li c’era casa mia.Entrati in casa mia, ci spogliammo di corsa, sparpagliando i panni per tutta la casa.Federico aveva scoperto in me sentimento, circa due mesi prima che mi chiedesse di fare il padrino al battesimo di Mirco, ci eravamo ritrovati dopo parecchio tempo e li scoccò quella scintillaDistesi sul letto, iniziammo a darci teneri baci, baci selvaggi, baci lenti, restammo incollati con la bocca per circa 3 minuti.Leccando i capezzoli, scendo poi al suo pene. Un pene di circa 16 cm, non l’ho misurato, deduco solamente.Non volli nemmeno infilargli il preservativo, infondo a cosa serviva, quella roba tutta impasticciata.Il suo pene, l’avevo visto quando frequentavamo le medie, dopo la lezione di fisica, dovevamo andare sotto la doccia, naturalmente era cambiato dall’ultima volta che lo vidi,infondo, si cresce.Mi misi in bocca prima di tutto, la cappella, e la leccavo con tanto amore.La baciavo e la leccavo, poi passai proprio a tutto il pene, il suo pene eretto.Succhiavo veloce veloce, per farlo tornare a casa in tempo, sennò la “moglie” si sarebbe preoccupata.Venne in una velocità incredibile. Avevo tutta la faccia piena dello sperma di Fede.Mi fece girare a pecorina e me lo mise dentro.Era appena venuto, ma non gliene importava, mi faceva male, molto male, non lo avevo mai preso nel culo, e lui mi disse che non era nulla, ma anche lui non lo sapeva perché un uomo non se lo era mai ciulato.Fatto sta che andava talmente veloce, che io non c’era nemmeno bisogno mi masturbassi, il cazzo andava da solo, e prima di venire mi tolsi il suo cazzo dal culo e gli inondai anche io la faccia del mio sperma.Di nuovo il suo, chiusero quella serata. Un bacio ed un abbraccio e poi mi disse :”Ste vorrei tanto stare con te, ma debbo tornare a casa, ci vediamo comunque sempre se ti va la settimana prossima per il secondo round”Dandogli un bacio, accettai alla svelta.Ed ancora oggi a due mesi di distanza, una volta a settimana ci incontriamo, e proprio ieri (02 dicembre) quando gli chiesi se potevo scrivere della nostra prima avventura, lui mi disse: “Si… certo.. infondo ti amo.. e i nostri amici gay voglio che lo sappiano!”.E proprio ieri mi disse: “Dall’anno nuovo, le volte se ti va alla settimana saranno due.ho una voglia pazza di stare con te..!”
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