Non è giusto. . . . . . questa vita è insopportabile !!!!!essere costretto a far da leccapiedi a mio fratello !!!!è un insulto!!!!!. . . e tutto per colpa di mio padre!!!!. . . . . . . Marco e’ il primogenito . . e non importa se fra lui e me ci corra solo 2 anni . . lui ha le redini della famiglia. . . . lui si occuperà degli affari quando non ci sarò più’ !!!!!! il potere. . . le proprietà’. . . . andavano messe tutte in testa a lui. . . . . in barba alla quota legittima!!!! Bhe . . . . purtroppo odiato padre tu sei morto . . e per giunta portandomi via l’unica persona che volevo veramente bene oltre a Sara. . . . . la mamma. . . . pensavo. . . che nessuna cosa fosse più’ triste. . . e assurda al mondo. . . . finche e’ arrivata quella lettera. . . . apparteneva a Marco. . . . che mi avvertiva. . . che era inutile studiare, era inutile che LUI!!!(che faccia tosta!!!) non poteva sprecare soldi per i miei corsi all’ università !!!!!tanto mi avrebbe trovato lui un lavoro adeguato, alle mie. . . . ridotte . . . capacita’!!!! Cosi’ a 24 anni la mia vita e’ cambiata. . . . . . da studente a galoppino di mio fratello il factotum di casa, suo cameriere personale, ogni momento alla sua berlina!!!. . . . e poi inutile avere una paga. . . . io da lui ricevevo tutto. . . . il vitto l’alloggio e poi cosa c’è di meglio che. . . . . indossare i SUOI capi firmati. . . . . quando a lui. . . . non interessavano più’!!!!! Per fortuna almeno. . . ho salvato nostra sorella. . . l’ho dovuto supplicare. . . . mi ha fatto lucidare le sue scarpe con la lingua. . . . e lui con quello sguardo odioso. . . . . era fiero nel vedermi hai suoi piedi . . e gridava che mi disprezzava. . . ero solo una palla al piede che IO dovevo tutto a lui!!!!! solo cosi’ sono riuscito a far continuare Sara a studiare. . forse se tutto fosse andato bene. . e il tempo scorresse velocemente lei avrebbe avuto il suo diploma di informatica. . . . avrebbe trovato lavoro. . . un ragazzo che l’amasse e sarebbe stata padrona della sua vita cosa che io ormai non sarò più’!!!!! Povera Sara’. . lei era la più legata a nostra madre. . . . . da lei a preso ! tutto il suo splendore e fascino. . . ha soli 19 anni ma e’ già uno splendore. . . . . . almeno una volta a settimana ho il permesso da Marco di andarla a trovare. . . . . . bhe non sa’. . . . . della fine dei miei studi. . . . della vita che faccio adesso. . . . per fortuna studia a Firenze e Marco gli paga la quota d’affitto di un alloggio con altre studenti. Ma per fortuna Marco non gli ha ancora detto niente di me. . . . forse il suo disprezzo e’ solo sulla mia persona. . . e una parte di lui. . . ben profonda vuole bene alla sorellina. . . . o forse come penso sia la cosa piu’ veritiera. . . . . . e’ uno stratagemma per ricattarmi. . . . se non gli do’ retta . . cosa c’è di meglio. . . . se non dire alla sorellina che Stefano senza Marco sarebbe spacciato un senzatetto senza una lira!!!!!!Adesso sono un segno della sua potenza. . . invita tutti i suoi amici a cena e mi sfoggia. . . . . suo fratello il suo maggiordomo . . servo ai tavoli pulisco la casa e mi ha fatto studiare da cuoco. . . cosi’ risparmia dice. . Ma lui non odia solo me odia tutto il mondo . . si crede un essere superiore i suoi amici sono tali solo perchè lui e’ ricco, perchè lui ogni tanto regala macchine assume nell’ azienda di famiglia. . . tutti leccapiedi. . . . sempre pronti a ridere a ogni sua battuta e mai contraddirlo nessuna opinione e’ accetta di fronte a lui se non la propria. E poi più’ lo conoscevo più lo odiavo, era un bastardo !per assumere le impiegate aveva 2 criteri, ragazze bellissime e disposte a tutto per un lavoro fisso. . . e cosa c’e’ di meglio . . che approfittarne, voleva sentire la sua potenza anche in questo !le portava a casa le metteva prima a loro agio a cena. . . con me a servire e poi li’ fra un piatto e un altro la pura e semplice verità . . il ricatto il lavoro in cambio del loro corpo !!!!e poi sempre il solito rituale le faceva bere ma non tanto, le ordinava di avviarsi nella camera da letto, poi lui prima di raggiungerle si ubriacava e poi via la solita notte di sesso e sempre al buio senza mai proferir parola . . in quella stanza ! mai vedeva la donna. . . . io penso che solo ubriaco poteva approfittare di loro perchè lui le disprezzava, lui essere supremo dover trombare con quelle sgualdrinelle e per fortuna come antipasto faceva prendere la pillola . . mica voleva una stirpe da quelle donne . . e poi penso. . . che con tutto quello che beveva. . . l’unica cosa che si ricordava. . . . appena alzato. . . era di prendere le solite pasticche per il mal di testa. E la mattina cosa c’era di meglio che svegliarsi accanto alla donna, con io che facevo luce nella stanza aprendo la finestra ed era insopportabile vedere le ragazze che subito si coprivono e occhi sempre piu’ lucidi. . . la vergogna dentro i loro cuori. Tutto questo succedeva almeno una ventina di volte al mese e alcune ragazze hanno avuto la fortuna di averlo fatto una sola volta . . e poi che dire dei segni sui loro corpi. . . . alcune volte per colpa dell’ ebrezza . . . . agiva con troppa foga . . . ma per fortuna solo piccoli ematomi. E’ cosi’ che ho iniziato a pensare a un piano per vendicarmi . . di tutte le angherie. Come sempre mi ha avvertito, che c’era un’ ”ospite”. . . . femminile in arrivo . . ho preparato come sempre la cena di suo gradimento. . . tutte le mattine prima di uscire mi ordinava sempre cosa fargli trovare per cena, . . e ho atteso con impazienza la fine della serata. . . . . La ragazza che lo accompagnava era ”nuova” si chiamava Marzia, aveva 23 anni era bellissima era alta 1. 75. mora capelli neri a caschetto . . . aveva delle discrete misure . . l’abito nero attillatissimo che sicuramente mio fratello gli aveva comprato per la serata era stupendo senza parlare dello spacco che metteva in risalto le sue splendide gambe lunghe, aveva due perle nere scintillanti al posto degli occhi. . . una terza abbondante da favola, appena mi vide subito la vergogna . . sapeva cosa l’aspettava ma pensava che nessuno era a conoscenza, come sempre fui presentato Stefano il fratellino squattrinato che grazie a lui. . . ha un lavoro e un tetto dove vivere. Mentre parlavano ho conosciuto la vita di Marzia, suo padre era disoccupato lei era la maggiore di 5 fratelli tutti troppo piccoli per lavorare, la madre era morta di parto e lei solo grazie alle sue forze e la sua caparbietà, era riuscita ad andare avanti e raggiungere un agognato diploma di ragioniera, anche se. . . con un 36,colpevole il lavoro a nero che faceva per andare avanti a discapito . . del tempo per studiare, grazie a Marco era stata assunta come segretaria all’ufficio vendite, gia’ sapevo . . che aveva gustato da lei un piccolo ”riconoscimento”. . . un bel pompino in macchina due giorni prima,. . . bhe mio fratello si pavoneggiava con me. . . sulle ”sue” donne di conquista. . . visto che io, abbandonati gli studi. . . ormai ero fuori dal giro. . . e non frequentavo più ragazze. Poi la cenava in breve fu’ al termine . dopo il solito aperitivo come sempre il martini alle ragazze mentre lui una vodka con una spruzzata di limone. . . ., nessuna ragazza poteva obiettare, non era ammesso, era un rituale, e non c’era scusa che reggesse anche se astemie bisognava bere, se nò ‘,la porta era sempre aperta, potevano uscire ma mai più tornare al posto di lavoro. Questo ormai ne avevo preso atto, e mi fu’ di grandissimo atto. Mentre bevevano Marco gli spiego’ le regole, si doveva avviare in camera mentre lui continuava a bere, aspettarlo per tutto il tempo che lui ritenesse utile, e che non si azzardasse a proferir parola o accendere la luce li era la stanza del sesso e basta!!!Marzia accetto, con occhi assai lucidi, mi passo davanti con passo barcollante, e non incrociai il suo sguardo perché quello era fisso per terra già sapendo che la mattina sarebbe stata lunga per lei. Marco dopo la sua vodka riusci a bere solo due birre e non le decine che era abituato. . . perché dopo pochi istanti cadde sul tavolo addormentato, il sonnifero che gli avevo messo nella vodka, aveva fatto effetto. . . e cosi stava facendo un bel sonnellino. . . . . . . bhe era solo l’inizio del mio piano. . . . . . andai nella mia camera e chiama! i Osvaldo. . . . un omosessuale che avevo contattato tramite un mio amico, un fratello per me fin dai tempi delle medie,gli avevo spiegato che era per uno scherzo a mio fratello, e conoscendolo accetto’ subito promettendomi di non proferir mai parola. Io e Osvaldo riuscimmo a portare Marco nella camera degli ospiti. . . che ben poche volte ebbe visite svisto che li’ ci abitavo solo io e Marco e Sara era gia’ da due anni che non ci metteva piede, un luogo con troppi ricordi per lei. Appena steso sul letto subito Osvaldo gli tolse i pantaloni e gli slip,e inizio subito il suo ”dolce” pompino, cioè ubbidi’ ai miei ordini un bel pompino una bella bevuta del liquido di Osvaldo e basta, non volevo che profanasse il suo ”bel” buco del culo . . anche se l’idea mi girava subito per la testa, ma mi mise i piedi per terra,l’idea che lui la mattina lo scoprisse e si vendicasse su Sara buttandola fuori dalla scuola. Il suo Cazzo dopo due slinguazzate di Osvaldo era subito in tiro,bhe ci aveva preso gusto,. . . la scena iniziava a fare colpo su di me, bhe iniziava prima a divertirmi, cercavo di immaginarmi la faccia di Marco se lo veniva a sapere,e poi mi decisi a uscire non volevo che Marzia soffrisse tutto quel tempo inutile nella stanza aspettando in agonia Marco. . . . . non sapeva che per quella sera, io, gli avevo dato un’ altro bel programmino. Come sempre il corridoio che portava alla camera di Marco, era al buoi, mi aveva ordinato di togliere le lampadine, cosi’ che quando si entrava nella sua stanza non si poteva vedere niente voleva l’oblio in quella stanza, finche non giungesse la mattina. Aprii la porta, con le spalle verso il muro,a tentoni cercavo di dirigermi verso la sponda del letto dove era situato l’interruttore ma non ebbi il tempo di fare due passi, che subito sentii due mani che mi fermarono, sui fianchi, mi sentii sbottonare i pantaloni, sentii Marzia che si abbassava e lo prese in bocca, subito cercai di tornare in me,stavo abusando di lei, come avrebbe f! atto Marco, ma non ce la feci, era da troppo tempo che non succedeva, poi una parte di me,la Bellissima Marzia, aveva fatto effetto e l’eccitazione era tale da chiudere la porta alla mia coscienza, inizio a leccare l’asta un’infinita’ di sali e scendi, premette le labbra all’orifizio del pene. Poi Stefano abbasso le mani sulla sua testa, l’intenzione iniziale era quella di allontanarla, ma non ce la fece, anzi, dopo varie lievi carezze, spinse di piu’ la sua testa, per far entrare sempre più il sua cazzo in profondità, finche perse del tutto il controllo la stacco’ da se’, la stese sul letto di Marco, Marzia era nuda le sue gambe lisce e vellutate, Stefano ben presto presto’ la sua attenzione alla calda fica, gia umida e inizio a penetrarla a colpi di lingua, un sapore antico per lui, ma mai dimenticato, bhe anche la ragazza era eccitata i suoi umori non possono mentire, subito nel buio il 69 fece effetto finche decise di baciarla, e inizio’ un caldo bacio le loro lingue si intrecciarono all’inverosimile le sue labbra scivolarono piu’ volte sul collo meraviglioso di Marzia, inizia a morsicare i suoi dolci capezzoli e in quel momento mi accolsi che tenendo conto delle regole di Marco, per non fare il minimo rumore si teneva una mano premuta sulla sua dolcissima bocca, volevo sentire a tutti i costi i suoi mugolii, presi la sua mano e leccai dolcemente le sue candide mani, dando attenzione una a una a tutte le sue dita, i suoi mugolii mi eccitarono ancora di piu’ cosi’ decisi di fare l’ultimo passo, non potevo piu’ tirarmi indietro, ero andato fin troppo avanti, volevo penetrarla. Mi sono steso sul letto e lei si sedette sopra di me,il mio cazzo eretto si insinuo nella sua accogliente fiore,fu’ lei a dare il tempo, tempi indefiniti, la ragazza ci sapeva fare, si alternavano velocità diverse, quando ero vicino ad arrivare a un meritatissimo orgasmo lei rallentava di colpo per allungare al massimo l’attimo, non avevo mai goduto tanto, e pensare che devo! tutto a Marco, lo ringrazierei. . . . . quasi quasi . . . . bhe che pensiero idiota. . . sarà colpa del sesso. . . . . Nel medesimo momento . . almeno credo. . . siamo giunti al sospirato orgasmo, . . . poi ci siamo fermati,, . . esausti uno sdraiato all’altro sospirando . . . mi ha allungato una mano e siamo stati un infinita’ in silenzio mano nella mano. . . finche lei accenno’ un ma io la interruppi subito con indice sulle sue calde e umide labbra insaporite dal mio sperma, in segno di silenzio e col passare dei minuti ci siamo addormentati uno accanto all’altro. . . . E se fosse dipeso da me. . . . bhe mi sarei fregato con le mie mani trascorrere tutta la notte con Marzia . . . cosi da farmi beccare da Marco. . . mai mi avrebbe perdonato. . . ma per fortuna Osvaldo visto che stava finendo l’effetto del sonnifero, in silenzio venne a svegliarmi, senza che Marzia anche lei addormentata si svegliasse. Cosi’ Portammo di peso, Marco sporco dello sperma di Osvaldo, nel suo letto accanto a Marzia. Alle nove precise, come tutte ! le altre volte, mi recai ad aprire le perziane nella stanza di Marco, finalmente si fece luce, e mi accorsi che Marzia era gia’ sveglia, e non aveva gli occhi lucidi come le ragazze che passavano la notte con Marco, ma era felice e mi rivolse un candido sorriso stracolmo di felicita’ abbracciava Marco che dormiva ancora di brutto e poggiava la sua testa sulla spalla di Marco. . . bhe ero leggermente invidioso, anche se penso che. . . . . se Marco sapesse tutto sarebbe lui l’invidioso. . . . . . . e. . . . . . . incazzato nero per giunta. . . . Mentre aspettavamo che Marco si svegliasse . . bhe parlammo del più e del meno . . . e bhe non si stacco’ mai da Marco. . . . . il ”fortunello”. Ma poi Marco si sveglio. . . . e con il solito mal di testa . . . . . prima di tutto spinse Marzia fuori dal letto . . . la ”troia” come la defini’ lui. . . . e gli ordino’ subito di andare al lavoro se no’. . . . . . la licenziava all’istante. . . . lui non voleva come dipendenti delle scanzafatiche . . . lei stava per replicare . . mentre si rialzava per t! erra . . ma un sonoro ceffone la fece tornare indietro nei suoi passi. . . . in singhiozzi che si facevano sempre piu’ radi. . . si vestii in silenzio. . . . Io volevo proteggerla fare qualcosa ma non fui in tempo. . . . . . la scena era gia’ conclusa. . . . . ricevetti l’ordine di accompagnarla a casa e poi subito in ufficio. . . farle da autista per un paio d’ore e tornare subito a casa. . . il lavoro mi aspettava. Io guidavo ma ogni secondo il mio occhio cascava sullo specchietto. . . vedevo le sue lacrime, sempre piu’ fitte, che scendevano dalle sue bellissime guance, ad un tratto mi parlo. . . anche se penso. . . che parlo’ piu’ per altro con se stessa, ad alta voce. . . . non puo’ essere vero, dov’e’ finito l’uomo che ho amato, l’uomo dolce della notte passata, Marco e’ un maledetto bastardo. . . Non ce l’ho fatta a . . . dirle la verita’ e non e’ perché . . . avevo paura di perderla e. . . che non mi capisse. . . ma ormai avevo deciso. . . . la vendetta con Marco non era finita. . . ma soprattutto . . e’ stato bellissimo. . . . scopare alla faccia di mio fratello . . . all’insaputa delle ragazze. . . . quella non sarà’ l’unica volta che mi sono sostituito a lui. . . . . . ma e’ solo l’inizio!!!!!
Aggiungi ai Preferiti