Dunque vediamo, la spesa non devo farla, la casa è già pulita, non ho nulla da fare… che bello, ho sposato quel babbione di Andrea di 15 anni più di me, basta dargliela ogni tanto (sempre meno…) e lui mi ripaga con tutto quello che voglio. C’è un detto che dice: ad ogni donna servono 5 animali nella vita:1- una Jaguar nel box: e io ho una BMW cabriolet, forse ancora meglio2- un montone nell’armadio: e io ne posseggo più di uno pur avendo solo 32 anni3- un uccello tra le gambe: e per me non è sempre lo stesso….4- un toro a letto: perché solo uno quando io ne posso avere anche 2 o 3?5- un asino che paghi tutto: è l’animale più importante e più ambito, e io me lo tengo strettoBeh, a volte mi sento un po’ stronza con lui, ma chi se ne frega tutto sommato la vita è una sola e meglio gordersela!Dai oggi mi sento brava, lo vado a trovare, quasi quasi lo metto in imbarazzo… mi piace farlo. Mi vesto un minigonna, calze autoreggenti, scarpe con il tacco alto e mogliettina aderente, naturalmente senza reggiseno ma con dei tanga neri di pizzo. Un po’ esagerata… ma no! è divertente vederlo arrossire al lavoro.Arrivo in cantiere, scendo dalla macchina e mi avvio verso il gabbiotto dove Andrea è sempre tra le carte che discute sul lavoro con qualche operaio. Lui è ingegnere edile e guadagna un fracco di soldi, mi piace il suo lavoro, anche perché non ci sono donne intorno, ma solo operai che lui comanda a bacchetto. Sì è molto stronzo sul lavoro li tratta male, si incazza e ha sempre il broncio, per non parlare poi della segretaria, Caterina, poveretta, viene trattata malissimo, ed è strano, lei è carina tutto sommato, certo ha quasi la sua età (42enne) ma mi fa specie quando viene trattata con i piedi. Insomma Andrea è veramente uno stronzo sul lavoro.• Ciao Caterina!• Buongiorno signora Giudici Sempre seduta al computer a controllare la posta o a giocare il solitario… strano Andrea allora non è qui, se lo sapesse… come si incazzarebbe!• Mio marito?• Dovrebbe essere nell’area B• Cioè, spiegati meglio.• Scusi signora, ha ragione, guardi se scende verso quella gru, vedrà una betoniera e lì dietro ci sono gli operai.• Grazie.• Dovere. Mi incammino, sarà contento di vedermi ma forse non vestita così in mezzo agli operai. Difatti il sentiero polveroso mi sporca le scarpe. Arrivo e vedo tre operai, due giovani e uno di mezza età (marito di Caterina) che smettono di lavorare appena mi vedono. Non ho ancora detto che sono una bella signora alta con però poco seno, ma due belle gambe, mora, capelli lunghi, insommafisico balestrato. D’altronde solo una donna come me poteva fare fesso quel cretino di mio marito. L’unica pecca è il seno che è solo una misera seconda, ma presto me lo farò rifare.I tre si fermano come se avessero visto la madonna.• Buongiorno Luigi (marito di Caterina)• Buongiorno signora Giudici• Mio marito?• Non è qui, è andato a casa sua 10 minuti fa’, aveva mal di testa Senza neppure ringraziarlo giro sui miei tacchi e faccio per andarmene. Chissà perché quella cretina di Caterina mi ha fatto venire fin qui sapendo che Andrea è già tornato a casa. Ora mi sente.Altra camminata verso l’ufficio… cazzo mi sento la terra nelle scarpe… CAZZO!• Ma scusa, non ti sei accorta che Andrea se ne è andato? Ecco mi hai fatto sporcare inutilmente! Ma lei zitta.• Allora? adesso vedrai appena lo dirò ad Andrea! In quel momento la porta si apre ed entra Luigi tutto sudicio di sudore e terra. Solo ora Caterina parla:• Signora Giulia dei miei stivali, lei e suo marito mi e ci avete rotto le palle col vostro modo di fare. Lei cosa pensa di venire qui tutta infighettata a dare ordini a gente che sgobba da mattina a sera, mentre lei se ne sta a casa ad accogliere i suoi amichetti a cosce aperte mentre suo marito se ne va a puttane?• Ma come ti permetti?• Mia moglie ha ragione! ad esempio cosa è venuta a fare qui?• A lei non deve importare! Iniziavo ad avere paura, che cosa significava quella ribellione? cosa volevano da me?• Sta zitta! – intervenne Caterina – ora fai quello che mio marito ha sempre voluto• Scusa? – La guardai incredula, mi dava del tu e mi dava un ordine??????• Hai capito, inginocchiati davanti a lui, tiraglielo fuori e fagli un pompino!• Ma sei impazzi… AHI! Luigi mi prese da dietro per i capelli, mi face cadere, se lo tirò fuori mentre io, per terra ero caduta con le gambe aperte e mi doleva la testa per lo strattone. La vista delle autoreggenti e dei tanga piacque molto a Caterina.• Guarda Luigi caro, guarda questa femmina come va in giro! Allora cosa aspetti a usarla a tuo piacimento?• Certo Mi si avvicinò col cazzo duro, io cercai di tirarmi indietro ma lui mi diede un ceffone.• Troia, inginocchiati davanti a me e pregami di succhiamelo!• Mai Una altro ceffone. A questo punto lo assecondai perché avevo veramente paura. Mi inginocchiai e gli dissi:• Ti prego – tra un singhiozzo e l’altro – fammelo succhiare.• To’ troia suca… suca. E presa la mia testa tra le mani mi scopò la bocca con violenza. Il suo cazzo umidiccio e puzzolente di piscia mi eccitava ma avevo paura a manifestare il mio piacere. Caterina nel frattempo si mise dietro di me, mi alzò la gonna, passò la sua mano sotto i tanga e iniziò a infilare il medio dentro di me dicendomi:• Sei umida… brava così, senti un vero cazzo, altro che quel frocio di Andrea. Pensa che ora sarà a scoparsi qualche vacca in centro e deve pure pagarla alla fine, noi qui invece ci deliziamo con te, gratis!• Amore non resisto…. ahhhhhh Lo stronzo durò poco, ma mi riempì la bocca di sperma• Manda giù tutto il succo di mio marito…. tutto ti raccomando…. brava troietta. E tu coglione, possibile che sei già vanuto?• Ma cara, si vede cche la tipa è esperta in fatto di succhiaminchie! E risero.Io mi sentivo la bocca amara e appiccicaticcia… appena riuscii a respirare dissi:• Me la pagherete.• Zitta, ti sento bagnata, non negarlo, ora ti faccio un favore… Detto ciò strizzò l’occhio a Luigi. Lui uscì e chiamò i due ragazzi (extracomunitari).Io cercai di alzarmi ma Caterina disse:• Togliti le mutandine e la gonna, mettiti a pecorina e leccamela.• No! Non lo avevo mai fatto con una donna, ma PAM… altro ceffone. Così obbedii. Mi sfilai la gonna e le mutandine, mi misi a gattoni davanti a quella stronza che già si era spogliata e mi stava davanti con le gambe aperte.• Brava gattina, lecca ben bene. In quel momento si aprì la porta:• Ha bisogno di noi?• Certo! – rispose Luigi indicandomi – Pausa caffè, anzi pausa scopata! I due non credevano ai loro occhi. La moglie del capo a gattoni seminuda che la leccava alla segretaria.Quella perversa di Caterina gli disse:• Un euro a voi per ogni urlo che emette a questa cagna!• Stronza! -mi uscii spontaneamente• Tu cerca di non urlare… se ci riesci. Non li vidi, ma sentivo che si stavano spogliando.• Sono dietro di te e li vedo bene io – disse Caterina – Pensa che vista che hanno… il tuo culo nudo davanti a loro, sì il culo di una borghese a loro disposizione… ahh… brava… ahhh…. mamma mia che cazzo che hanno… povera Giulietta, mi sa che te ne ritorni “farcita” a casa dal tuo ingegnere! e tutti risero.Ad un certo punto i due, preso coraggio dallo scopare e guadagnare facendomi urlare, senza avvertimento uno me lo infilò nella fica in un colpo solo.• AHH!!• 1 Euro! – disse Caterina – e tu Luigi tieni il conto che qui la cosa promette bene. La seconda spinta mi sfondò ancora di più• AHH!! AAAAHHHHHHHHHH!!!!!!!!!• 2.. 3 Euro Non riuscivo più a leccarla a Caterina per il dolore allora l’altro operaio si mise davanti per mettermelo in bocca ma Caterina lo fermò:• Cretino, prima di tutto sta facendo un servizietto a me, secondo se le tappi la boccuccia, come farà a godere la troia? Tornò dietro, ma quell’azione mi diede la possibilità di vedere l’enorme dimensione del cazzo in tiro dell’operaio senegalese.Quello che mi stava scopando si infilò sotto di me e continuava a pompare, ogni tanto qualche urletto mi usciva anche perché lo stronzo dava una serie di colpi normali e improvvisamente uno più forte senza preavviso. Io stavo anche però impazzendo di goduria. Immaginate cosa stava per farmi l’altro con il cazzo di almeno 22 cm? certo, sentii la sua cappella appoggiata al mioculetto non certo vergine e tutti in torno come allo stadio:• Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhh – come in attesa di qualcosa – oooooohhhhhhhllllllleeeeeeeeeeèèèèèèèè E in quel momento almeno 15 centimetri entrarono nelle mie viscere.• AAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!! Sìììììììììììì! Non potei trattenere il Sì!• Alla troia piace! – disse Luigi.• Pompate gente pompate e venitele dentro! Tanto io prendevo la pillola, ma credetemi avevo già avuto rapporti con due uomini, ma quei due mi scoparono alla grande. Mi sentivo davvero un oggetto, il loro oggetto. Andarono aventi così a sfondarmi per una buona mezz’ora, ma poi:• Sto per venire – disse uno, ma io intervenni• No, vi prego, vi voglio vedere ora, fatemi girare e venitemi in bocca. La “segretaria” acconsentì, sentii le due aste uscire dai miei caldi e usurati buchi e mi girai. Erano lì in piedi con i loro cazzoni a pochi centimetri da me. Io mi inginocchiai e con le mani gli feci a entrambi una sega con i fiocchi. Aprii la bocca e i due dopo poco schizzarono sulla mia lingua. Caterina aveva appena finito di sditalinarsi e mi obbligò di pulire i loro cazzi con i miei capelli, lo feci soddisfatta.• Brava troietta, vedo che ti sei divertita. Luigi a quanto è arrivata la cagna?• 27 urli normali e 3 forti.• Brava, allora fanno 27 euro i normali e 5 x 3 15 i forti per un totale di 42 euro. Giulia dai 21 euro a testa.• Io?• Certo ti sei divertita no? Tuo marito starà pagando la sua puttana, e tu paghi loro. Tirai fuori dalla borsetta i soldi, e senza pensarci, al loro grazie risposi:• grazie a voi. E risero
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