Ero molto nervoso… da molto tempo bramavo di vivere quell’esperienza, ma mi era sempre mancato il coraggio. Spesso mi trovavo a vagare su internet fra gli annunci trans, ma la cosa era sempre rimasta confinata al livello di fantasia o finita con una sborrata sulla propria mano davanti al pc… fino ad oggi.Jasmine era splendida, le calze velate con la riga stile anni 50 le davano un’aria da gran troia, sostenute dal reggicalze di pizzo nero come il reggiseno, che a fatica conteneva le più belle mammelle che un chirurgo plastico potesse creare, gambe lunghissime create per incedere sinuose su 13 cm di tacco, un culo magnifico malcelato dalla corta vestaglietta di seta trasparente che ad ogni movimento di lei ondeggiava accarezzandone le forme sinuose.Mi offrì un drink, e mentre bevevo fece cadere il velo che la copriva e mi chiese cosa volevo che mi facesse… non risposi e imbarazzato le sorrisi… disse di mettermi sul letto e di rilassarmi, difficile… ero sempre più imbarazzato e se lei non avesse preso repentinamente l’iniziativa mi sarei forse tirato indietro…Si avvicinò a me che stavo seduto sul letto come un’idiota e mi spinse giù… aprì la patta dei pantaloni e li abbassò insieme alle mutande fino alle scarpe… la rigidità del mio cazzo non era granché emozionato com’ero, lo prese in bocca senza usare le mani… guidandolo con la lingua… io come paralizzato la lasciai fare e presto raggiunse le dimensioni e la durezza abituali… Lei da esperta dominatrice di cazzi lo lavorava sapientemente passandolo con la lingua sulla lunghezza per poi ingoiarlo per intero, e alternando colpi di lingua sulla cappella a discese lente fino in gola stringendolo dolcemente con le labbra… dopo qualche minuto mi rilassai completamente e mi accorsi che con una mano cercava il buco del mio culo… non aspettavo altro e la lasciai fare… lasciò per un attimo il mio cazzo e si mise un dito in bocca per inumidirlo bene, poi riprese il lavoro di lingua e introdusse il dito nel mio culo facendo attenzione a non farmi male con l’unghia… ci vollero meno di 20 secondi mi irrigidii e le inondai di sperma la bocca… ingoiò tutto con disinvoltura e mi sorrise… Rimasi li per qualche attimo… lei accese una sigaretta… dovevo essere ridicolo ancora vestito, con i pantaloni all’altezza delle caviglie e il cazzo moscio in mostra… mi disse che mi aveva preparato tutti gli indumenti e che potevo andare a cambiarmi indicandomi il bagno… ci andai raccogliendo in vita i pantaloni sgualciti e chiusi la porta.Mi spogliai completamente e vidi che su un mobile in giunco c’era tutto quello che avrei dovuto indossare… aveva capito perfettamente quel che volevo… iniziai ad indossare il corsetto vittoriano in raso nero, di quelli che stringono la vita fino a far mancare il respiro… per fortuna era di quelli con le stringhe da annodare e mi fu possibile farlo da sola… mi modellava la figura e esaltava la presenza di quell’accenno di seno che madre natura a dispetto degli attributi primari maschili mi aveva dato… trovai le calze velate come quelle che indossava Jasmine e con non poca emozione le indossai sulle gambe completamente depilate come il resto del mio corpo… mi sentivo una vera troia… misi il perizoma, un paio di guanti, e le scarpe, un paio di sandaletti con un tacco per me vertiginoso… ero pronta per il trucco del quale si occupò Jasmine stessa non essendo assolutamente in grado di fare da solo… una parrucca completò l’opera di trasformazione.Jasmine si sdraiò sul letto e mi chiamò con un gesto della mano accanto a lei… io obbedii e appena le fui accanto iniziai a leccarla e baciarla… lei si sfilò il perizoma e potei ammirare il suo cazzo liscio e proporzionato che iniziava a ergersi verso il piacere… mi guidò con decisione la testa verso di esso e dovetti prenderlo in bocca… esitai solo un attimo ma lei fu molto risoluta e mi spinse ad accoglierlo tutto… le dimensioni raggiunte erano ragguardevoli e decisamente superiori alle mie e mi era impossibile accoglierlo tutto… ma il buon sapore che aveva e la forte eccitazione data dalle circostanze avevano liberato i miei istinti e mi scoprii così a darmi da fare come una vera professionista… lei gradì e con il suo sensuale accento spagnolo mi chiamò troia e mi incitò a succhiare di più… ma forse non contenta mi tenette la testa e mi scopò in bocca con movimenti lenti… sentii fremere il suo cazzo e dopo poche pompate sentii i primi fiotti di sborra che schizzavano in bocca, seguiti da altri tre molto copiosi e inaspettati al punto che non riuscii a trattenere un leggero conato di vomito… lei si incazzò molto e mi disse che dovevo ingoiare tutto, allora cercando di recuperare il respiro iniziai a ingoiare tutto lo sperma che avevo ancora in bocca, e poi iniziai a raccogliere con le dita quello che colava dalla guancia, per finire con la pulizia finale del cazzo di Jasmine, che con mia grande sorpresa stava recuperando velocemente l’erezione ottimale… lei gradì molto questo trattamento e mi disse ridendo che avevo molto talento e che avrei potuto lavorare con lei… io mi sentii molto imbarazzato, sporco e mi ritrassi… lei sorrise e andò in bagno ad orinare lasciandomi sul letto solo con i miei pensieri.Tornò dopo pochi minuti, mi prese il cazzo ancora moscio in bocca e iniziò a pomparmi senza ottenere risultati… io subivo come un automa la sua iniziativa e non ebbi nulla da ridire quando mi fece alzare in piedi e mi guidò verso il comò antico che aveva nella stanza al quale mi appoggiai istintivamente con le mani mentre lei iniziò a leccarmi la schiena scendendo sempre più giù per ilsolco delle natiche, fino al roseo orifizio sul quale indugiò a lungo con colpi di lingua che a volte sembravano insinuarsi un po’ all’interno regalandomi sensazioni magnifiche… sentii che le mani mi allargare le natiche e una pressione sullo sfintere palesò le inequivocabili intenzioni della bella trans spagnola… un’imprecisata quantità di gel mi fu fatta colare sull’orifizio e nonostante il mio culo fosse già stato violato da vari oggetti domestici e ortaggi di stagione il cazzo di Jasmine penetrando nei primi centimetri mi provocò dolori lancinanti, che la indussero a fermare la penetrazione per qualche attimo… mi abituai presto alla dilatazione provocatami dall’arnese e la troia affondò con un colpo secco fino alle provocandomi alto dolore che però fu ignorato e iniziò a stantuffarmi nel culo tenendomi per i fianchi facendo sussultare i glutei ad ogni affondo e barcollare instabile sui tacchi troppo alti e venne inondandomi l’intestino di sborra …ero diventato una vacca da monta.
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