Rientrato a casa mi spogliai e mi lasciai cadere sul letto senza nemmeno avere la forza di fare una doccia.Cercai di addormentarmi, ma il dolore all’ano era ancora forte e i flashback della serata appena conclusa si proponevano nella mia mente non appena chiudevo gli occhi, quindi decisi che l’unica cosa da fare era prendere la solita compressa di Tavor che mi avrebbe aiutato a prendere sonno senza tanti complimenti.Mi avviai verso il bagno, accesi la luce e notai nella mia immagine riflessa sul grande specchio i segni ancora evidenti dell’elastico delle autoreggenti e del reggiseno sulle mie cosce e sul petto, il trucco sul viso ormai disfatto che mi dava un aspetto alquanto decadente, con quelle colate di mascara alla base degli occhi e il rossetto rosso fuoco debordante oltre le labbra.Presi il sonnifero e tornai a letto sperando che la biochimica prendesse prima possibile il sopravvento sulle mie inquietudini, fui accontentato e mi addormentai profondamente.Mi svegliai dopo mezzogiorno, feci la doccia, mi vestii questa volta da uomo e prima di uscire raccolsi nella sacca in pelle i vestiti che mi aveva prestato Jasmine e facendo attenzione a non dimenticare nulla pensai alla reazione di mia moglie se avesse trovato qualcosa.Realizzai che il suo viaggio di lavoro negli USA volgeva al termine e che mi sarei dovuto organizzare bene se avessi voluto continuare ad assecondare la mia nuova natura anche dopo il suo rientro. Da molto tempo praticavo il travestimento in privato, ma solo di recente avevo dato sfogo alla mia indole.Passai il sabato pomeriggio in giro per i negozi del centro cercando distrazioni, ma presto mi rassegnai alla mia nuova realtà quando mi resi conto che le uniche vetrine che catturavano la mia attenzione erano quelle dei negozi di abbigliamento ed intimo femminile.Mi fermai estasiato ad ammirare completini intimi in pizzo, guepiere, vestaglie in raso e trasparenti, scarpe con tacchi vertiginosi, la tentazione di acquistare qualcosa fu molto forte e vinsi l’iniziale timore utilizzando il classico pretesto del regalo ad una donna, e acquistai in tre negozi diversi abbigliamento ed accessori per oltre 800 euro.Al mio arrivo a casa trovai nella posta una busta gialla senza indicazione del mittente e del destinatario con all’interno una lettera all’interno recava poche righe nelle quali con toni risoluti mi si chiedeva di recarmi a casa di Jasmine alle 22.Trascorsi il resto del pomeriggio a provare i capi acquistati, a fare prove di trucco con i cosmetici lasciati a casa da Ramona ottenendo al susseguirsi delle prove risultati sempre più convincenti.Ansioso come al solito uscii di casa prima delle 20 e mi avviai in auto verso il residence di Jasmine con l’intenzione di approfittare del largo anticipo per scambiare due chiacchiere, ma quando arrivai mi accolse a metà strada fra l’irritazione e l’imbarazzo, aveva addosso solo calze e reggicalze e una corta vestaglietta trasparente con il bordo in piume di struzzo, mi disse che non era sola e di passare alle 22, ma poi inaspettatamente mi tirò dentro, mi guidò in salotto e chiedendomi di non fare rumore e tornò dal suo ospite.Mi versai da bere, presi una rivista dal tavolino di cristallo e cercai di non far caso agli inequivocabili rumori che malgrado due porte chiuse giungevano dalla camera da letto, ma alla fine la curiosità e prevalse.Aprii di qualche centimetro la porta scorrevole dell’alcova e vidi la mia amica trans che appoggiata alla testiera del letto veniva inculata dal cliente, un tipo molto grasso, sudato e con i peli sulla schiena, e iniziai ad eccitarmi e toccarmi il cazzo… Jasmine da vera professionista prendeva il cazzo dell’uomo con voluttà, inarcando la schiena ad ogni affondo,e sborrai subito quando vidi che portando il braccio destro all’indietro era lei che dava il ritmo la mano sulla natica spronandolo a stantuffarla con più vigore, finche con un grugnito animale lo vidi che accasciandosi con il suo peso non indifferente sulla schiena di Jasmine adeguava il ritmo degli ultimi affondi a quello dei fiotti di sborra che evidentemente le stava eiaculando nel culo e dopo pochi secondi mi ritirai in salotto per non essere scoperto.Sentii l’uomo che usciva e non vedendo arrivare Jasmine mi feci coraggio e la raggiunsi in camera da letto dove la trovai ancora sul letto leggermente prona sul fianco, le gambe leggermente allargate e la testa sotto il cuscino. Notai che dal buco del culo ancora dilatato colava un rivolo di sperma e le chiesi istintivamente come mai non chiedeva ai clienti di usare il preservativo, mi disse che era un amico sicuro e che comunque mi sarei dovuto fare i cazzi miei e di iniziare a prepararmi indicandomi degli indumenti su una poltroncina, quindi si alzò e con l’eleganza che solo una troia di classe può permettersi si allontanò con le cosce umide di sudore e sperma chiudendo dietro di se la porta del bagno.Iniziai a spogliarmi e mentre aspettavo che consentisse di entrare in bagno con lei vidi sul comò diversi biglietti da 50 euro (lasciati probabilmente dal cliente di prima) che avrei voluto contare ma che lasciai dove si trovavano per paura che mi trovasse con le banconote in mano.Ci facemmo un bel clistere a vicenda e dopo la doccia ci truccammo e ci vestimmo in silenzio.Lei indossò calze autoreggenti, perizoma nero sgambato e ridottissimo che conteneva comunque bene il membro depilato e un corto tubino nero molto sexy che la fasciava esaltandone le morbide forme, mentre io misi le calze con reggicalze, un reggiseno push-up, in paio di sandali neri con il cinghia alla caviglia e un abitino nero lungo con due spacchi laterali che lasciavano vedere la balza delle calze e parte dell’elastico del reggicalze al minimo movimento della gamba.All’uscita del residence fummo al centro dell’attenzione delle persone presenti e furono molti gli sguardi vogliosi degli uomini e curiosi o irritati delle donne che ci seguirono fino al vialetto dove la BMW di Luca ci attendeva; un ultima esibizione delle cosce salendo a bordo della vettura e sparimmo dai loro sguardi ridendo come vecchie amiche.La grossa berlina tedesca si fermò nel parcheggio sotterraneo di uno degli hotel più eleganti della città dove trovammo Gregor ad attenderci.Prendemmo l’ascensore di servizio e durante la salita lo slavo ci disse usando un tono che non ammetteva repliche, che eravamo state convocate insieme ad alcune ragazze del suo locale (il Caimano, un night molto frequentato dai balordi della città) per far divertire tre uomini d’affari russi e i loro soci italiani che stavano cenando nella suite al dodicesimo piano, che forse i soliti limiti sarebbero stati superati, ma in cambio saremmo state pagate bene.Fummo presentate a tutti, ma fui subito distratta dall’attività che si svolgeva sotto al grande tavolo ovale palesemente confermata dalle espressioni del volto di molti ospiti che sembravano gradire molto il trattamento a loro riservato dalle ragazze già presenti, alle quali fummo entrambe invitate ad unirci.Vidi Jasmine sparire fra le gambe dei commensali e uno sguardo inequivocabile di Gregor mi fece capire che era ora di rompere gli indugi così mi unii al gruppo delle professioniste e raggiunsi l’unico cazzo ancora non sollazzato da nessuna bocca e dopo qualche secondo di esitazione lo presi tutto, iniziando un cadenzato movimento lungo tutta l’asta alternato morbidi colpetti di lingua sulla cappella.L’uomo gradì il trattamento e con un chiaro accento del sud mi disse di continuare così che lo facevo impazzire.Cominciai a prenderci gusto, il suo cazzo aveva un odore forte e acre che stavo imparando ad apprezzare e mi scoprii visibilmente eccitata al punto da avere un’erezione che lo striminzito perizoma non riuscii a contenere, resa ancora più violenta dalle prime sborrate dei presenti in bocca alle altre ragazze.Iniziai un lavoro di bocca più frenetico e deciso che provocò un gemito all’uomo e lo indusse a guidare la mia testa con le mani, poi sentii trattenuta con più vigore e il primo fiotto di sborra mi schizzò in bocca seguito da altri più copiosi che ingoiai con difficoltàRimasi in quella posizione finché l’uomo ormai con il cazzo semirigido si decise a mollare la presa mi ricomposi e uscii da sotto al tavolo mentre lui ripose il cazzo ormai moscio nella patta e si unì alla conversazione che da qualche minuto era ripresa fra gli altri ospiti con crescente intensità e qualche attrito che temetti potesse far prendere una piega violenta alla serata.Raggiunte le altre ragazze nel salottino della suite mi rilassai con loro bevendo una vodka ghiacciata e partecipando con naturalezza ai loro discorsi da zoccole, mentre i primi maschi congedandosi dalla conversazione ormai giunta alle battute finali senza che sangue venisse versato, iniziarono a prelevarci una alla volta, pronti a saziare nuovi appetiti sessuali.Fu quello che individuai come Victor il capo dei russi a rompere decisamente gli indugi prendendo bruscamente il braccio di Jasmine, strappandole violentemente il vestito da dosso, e facendola legare inginocchiata e con il busto piegato in avanti al tavolo basso del salotto liberato con un gesto dalle suppellettili che recava, mentre attorno ai due i presenti si radunarono in cerchio pur continuando a mantenere il contatto con le ragazze prescelte, mentre io mi ritrovai a contatto con Yuri una delle guardie del corpo di Victor, un energumeno di un metro e novanta senza collo, sudato, e con una selva di peli visibili dall’apertura della camicia, che imitando il suo capo mi ridusse a brandelli il vestito e iniziò a palparmi e a sussurrarmi in russo incomprensibili oscenità.Mentre subivo le sue attenzioni vidi con stupore e paura il boss sfilare la cintura borchiata dai calzoni e infliggere il primo colpo sulla schiena nuda di Jasmine, al quale ne seguirono molti altri, sulla schiena, sulle natiche e sulla parte posteriore delle cosce, e a nulla valsero i primi lamenti soffocati seguiti da vere urla di dolore… Gregor intanto iniziò a riprendere la scena con la telecamera digitale… Yuri si accanì su di lei con sadismo e i segni dei colpi inferti si moltiplicarono fino sovrapporsi in sanguinanti incroci, finché soddisfatto della punizione inflitta estrasse il cazzo, ne inumidì la cappella con la saliva e con un colpo secco la impalò… i sensi di Jasmine ormai provati dal supplizio subito non reagirono più di tanto alla penetrazione, così il russo iniziò a torturarle i capezzoli facendola urlare nuovamente, e assestati gli ultimi affondi venne accompagnando la sborrata in culo ad un gemito bestiale.Yuri intanto ormai nudo mi spogliò dei brandelli di abito, rimasi in lingerie, mi spinse supina su uno dei divani, gli osservai il cazzo, non ne avevo mai visti così grossi in erezione e stava a pochi centimetri da me,si posizionò in ginocchio davanti al divano, mi sollevò le gambe e strappò via il perizoma facendomi un po’ male, osservò per qualche istante il mio cazzo moscio e depilato e riportò in alto le mie gambe portandosele sulle spalle si ritrovò con il suo cazzo all’altezza del mio buchetto, si fece leccare prima un dito e poi due e me li introdusse nel culo per dilatarlo un po’, poi inumidì il glande ormai paonazzo e lo appoggiò sullo sfintere iniziando a spingere.Sentii il cazzo iniziare a farsi strada dentro di me e tentai di soffocai un lamento di dolore, spinse ancora e fece entrare la cappella, ebbi la sensazione di essere squartata e non riuscii a trattenere un grido… la cappella aveva superato il primo anello e il resto dell’asta non ebbe più ulteriori ostacoli e guardandomi negli occhi mi penetrò inesorabilmente fino alla prima curva del retto provocandomi nuovo dolore. Yuri cambiò leggermente posizione, lasciò che fossi io a guidare il suo affondo muovendo il bacino e dopo pochi tentativi affondò nuovamente riuscendo stavolta a penetrarmi completamente fino alle palle. Mi disse allora sorridendo alcune delle poche parole che sapeva in italiano “tu troia …troia puttana” e iniziò a stantuffarmi dapprima lentamente, poi con più vigore sballottandomi sotto i suoi colpi, io non riuscii mai a staccare lo sguardo da lui, mi sentii la sua troia e volevo non finisse più, ma mi accorsi che l’orgasmo era prossimo, si accasciò un po’ di più su di me costringendomi ad una scomoda posizione delle gambe, grondava sudore e potevo sentine l’alito fetido di alcool e cibo pesante, l’espressione del suo volto mi eccitava immensamente, sollevò nuovamente le mie gambe, i miei tacchi a spillo erano rivolti verso il soffitto, vidi ampi squarci sulle calze, le avvicinò l’una a l’altra facendomi girare leggermente sul fianco con il bacino ma lasciandomi con il busto rivolto a lui, mi ritrovai con entrambe le gambe sulla sua spalla destra trattenute dal suo braccio che arrivava con la mano ad accarezzarmi il cazzo mentre con l’altra mano si aggrappò al mio fianco destro per assestare meglio le spinte lasciandomi vistosi lividi, la posizione evidentemente stringeva di più il retto e sentii molto più forte la pressione di Yuri dentro di me, il quale era ricambiato da analoghe sensazioni sul suo cazzo e dopo pochi colpi, accompagnando ogni fiotto con un leggero affondo mi inondò di sperma bollente l’intestino, quindi allargai le gambe e lo lasciai cadere su di me,dove rimase per diversi minuti mentre il suo cazzo lentamente si ritirava permettendo allo sperma di defluire attraverso lo sfintere ancora dilatato e di colarmi sulle natiche e giù per la coscia.Erano ormai le 4 del mattino e Gregor mi diede una busta che non aprii, ci disse di toglierci dai coglioni e che Luca avrebbe a riportarci a casa.Feci portare Jasmine a casa mia, la medicai e ci addormentammo insieme.
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