“Mangerai la mia merda per tutto l’intero week-end” disse mia cognata con un gran sorriso “e mi vedrai molto piu’ spesso in futuro. Saro’ il tuo peggiore incubo. Usero’ il mio corpo per farti singhiozzare con frustrazione, e farti vomitare continuamente con tutta la piscia e la merda che depositero’ nella tua bocca da frocetto!”.E quel weekend tenne fede alla sua parola. Ricevetti diverse porzioni di piscia e merda da lei, e sabato notte mi hanno fatto dormire nudo nel suo letto. Mi provocava e mi scherniva finche non singhiozzavo pregando per un po’ di sollievo. Lei reagiva ridendo e continuando nel suo atteggiamento finche’ mi sentivo distrutto. Ero contento quando era a casa, anche se sapevo che sarei stato trattato regolarmente in quel modo da quella insensibile stronza.Come se tutta la situazione non era dura abbastanza, pure la madre di Emma decise di entrare in scena. Telefono’ a mia moglie dicendo che aveva due amiche della sua stessa eta’ che avevano avuto cattive esperienze con gli uomini, che sarebbero state molto felici di trascorrere un pomeriggio trattandomi come Emma e le ragazze facevano tutti i giorni. Il risultato fu’ che fui spedito a casa di Barbara, la madre di Emma, sabato pomeriggio. Mi dissero di recarmi alla porta sul retro, che sarebbe stata aperta per me.Entrai nel salotto di Barbara per trovarmi di fronte tre donne coi capelli grigi, tutte con una corta sottoveste nera. Essendo tutte e tre tra i 55 e i 60 anni i loro corpi mostravano i segni dell’eta’. Le tette erano flosce e le gambe coperte di vene varicose.”Cosi’ questo e’ il tuo genero frocetto con la bocca da cesso” osservo’ una delle donne, che appresi poi chiamarsi Silvia.”Proprio cosi'” confermo’ Barbara “e sara’ il nostro cesso per l’intero pomeriggio”.”Sembra impaurito” disse l’altra donna che si chiamava Sandra.”Dovrebbe esserlo” rise Barbara “Si sentira’ molto male prima di tornarsene a casa!”.Le donne risero con cattiveria e mi guidarono nel garage adiacente, che aveva fogli di plastica stesi su tutto il pavimento.”Sono contenta che non sei arrivato in ritardo” disse Barbara “Stiamo tutte scoppiando!”Mi fecero sdraiare sul pavimento, e Barbara si accomodo’ sul mio viso con le ginocchia ai lati della mia testa. Spinse la fica grigia vicino la mia bocca dicendomi di aprirla bene. La pancia piena di piscia che stava trattenendo da ore si svuoto’ lentamente nella mia bocca, e io ho servizievolmente ingoiato fino all’ultima goccia. Dopo averla ripulita con la lingua, fu seguita dalle altre signore, che mi donarono un’egualmente abbondante bevuta.Sedettero chiacchierando per un po’, mentre io leccavo e succhiavo i loro vecchi piedi nodosi come Barbara aveva dato istruzione. Avevano tutte preso lassativi per essere sicure di avere abbastanza merda da darmi, e sfortunatamente sembrarono fare effetto tutti allo stesso momento. Erano pronte. Con me di nuovo sdraiato per terra, Barbara si mise a cavalcioni dandomi la schiena, spingendo il culo flaccido e puzzolente sulla mia faccia.”Apri bene femminuccia” disse gemendo “Ne ho un sacco per te!”Era vero. Ci misi un secolo a masticare e ingoiare tutto quello che aveva, e avevo ancora altre due da soddisfare! Silvia fu’ la prossima, e mi diede un malloppo simile al primo. Dopo di quello avvertivo una forte nausea, e non pensavo di poter tenere tutto dentro molto a lungo. Non ce la feci piu’ appena dopo che Sandra ebbe finito con me, perche’ lei scarico’ un intero flusso di merda liquida che mi scivolo’ dritta in gola. Dopo di quello ho dovuto vomitare tutto quello che avevo ingoiato.Mi tennero con loro diverse ore, finche non poterono cagare e pisciare ulteriormente.Alla fine Barbara mi disse che stavano per darmi qualcosa che di sicuro mi avrebbe fatto ricordare di loro. Mi disse di stare in piedi in mezzo alla stanza con le mani sulla testa. Cosi’ feci, mentre Silvia e Sandra si inginocchiavano ai miei fianchi tenendomi le gambe ben larghe. Barbara si avvicino’ mettendosi direttamente di fronte a me.”Questo ti fara’ molto male femminuccia” annuncio’ “E’ per tutte le donne che vengono maltrattate dagli uomini.” Io avevo gia’ indovinato cosa mi aspettava.Fece un passo indietro, e stese la sua gamba indietro piu’ di una volta come a fare pratica.”Ti prego non farlo” piagnucolai.”Oh guarda, sta’ pregando” rise Barbara “Mi piace, perche’ so che non sevira’ a niente. Tieniti forte frocetto!”Detto questo fece un passo avanti, distese la gamba e schianto’ il suo piede nudo sulle mie palle indifese. Urlai in agonia, afferrandomi lo scroto.”Basta, ti prego!” singhiozzai.”Ha avuto abbastanza” sogghigno’ Barbara “Devo fermarmi?””No” strillo Sandra “Prendilo a calci ancora piu’ forte, questo bastardo. Rovinalo!””Si'” disse Sandra “Voglio vederlo vomitare ancora!”Divertendosi un mondo, Barbara mi scalcio’ nella palle altre tre volte in rapida successione, ognuna un po’ piu’ forte della precedente. Al terzo calcio, Silvia fu accontentata e io vomitai violentemente prima di perdere i sensi.Quando rinvenni erano tutte intorno a me.”E’ quasi ora di andare” disse sorridendo Sandra “Voglio solo mostrare alle ragazza qualcosa che ho visto in un film porno tedesco”. Si inginocchio’ accanto a me e mi prese per i capelli. Dopo avermi ordinato di tenere la bocca aperta si chino’ su di me spingendosi due dita in gola e vomitando abbondantemente nella mia bocca spalancata. Lo fece altre due volte finche’ ebbe svuotato il contenuto del suo stomaco tutto addosso a me. Era la cosa peggiore che mi era mai successa, l’odore e il sapore del suo vomito era molto peggio di tutta la piscia e la merda che mi era stata fatta ingoiare in tutto questo tempo.Zoppicai per la stanza cercando di ripulirmi un po’, mentre le tre donne ridevano di me. Quando fui vestito mi spinsero fuori dalla porta, dicendomi che ci saremmo rivisti presto. Si erano cosi’ divertite con me che sapevo non stavano affatto scherzando.Mi diressi barcollando verso casa, e certo di stare per ricevere ancora qualche abuso pregavo che Emma e le ragazze non fossero state informate delle “novita” che mia suocera e le sue amiche mi avevano riservato, sapendo che se cosi’ fosse stato le avrebbero senza dubbio aggiunte al loro repertorio.Ma avrei dovuto immaginare che la madre di Emma aveva immediatamente rivelato tutto a sua figlia per telefono.Appena misi piede in salotto Marta mi chiese come stavano le mie povere palle, e Gianna mimo’ l’atto di vomitare ficcandosi le dita in gola. Risero istericamente mentre io sedevo la’ con la nausea e le palle che continuavano a pulsare dolorosamente.Per il resto della serata si divertirono a farmi domande a proposito della mia giornata. Se preferivo il sapore della merda delle donne piu’ vecchie, se la loro piscia era di una “migliore annata”, e quando avevo vomitato dopo aver ingoiato quello di sandra era solo il suo o ce n’era del mio pure? Si crogiolavano nella mia umiliazione e nel mio disagio.Alla fine Emma mi disse di seguire le ragazze al piano di sopra per accettare la loro ultima offerta di piscia della giornata, e poi ritornare che voleva parlarmi. Quando tornai giu’, mi diede istruzioni di sedermi vicino a lei.”Bene” comincio’ “Adesso hai avuto rapporti con tre generazioni della mia famiglia. Te la stiamo facendo pagare sul serio, vero?””Pagare per cosa?” domandai.”Per essere un frocetto col cazzo piccolo, una scopata schifosa, una femminuccia e un traditore” spiego’.”Quando finira?” implorai.”Finire?” rise “Non abbiamo ancora cominciato. Ti posso assicurare che finche’ noi quattro vivremo insieme, tu berrai tutta la nostra piscia e mangerai tutta la nostra merda quando siamo a casa. Piu’ qualsiasi altra cosa disgustosa possiamo desiderare metterti in bocca. Ci piace particolarmente l’idea di Sandra a proposito del vomito, e stiamo tutte aspettando di farti ingoiare il nostro in futuro. Ci saranno anche ginocchiate e calci nelle palle da aggiungere a nostro piacere. Non troppo spesso naturalmente, non vogliamo rovinarti. La tua frustrazione sessuale e’ gran parte del nostro godimento. Mia sorella Carla e’ particolarmente entusiasta di usare il suo corpo sexy per provocarti insopportabile frustrazione ad ogni opportunita’. E a mamma e’ davvero piaciuto schiacciarti i coglioni col piede, mi ha detto che desiderava farlo dalla prima volta che ti ha incontrato. Aspettati di vederla ancora molto spesso, lei e le sue amiche”.”Hai detto che non hai neanche cominciato” chiesi “Che altro potresti farmi ancora?””Mi fa piacere che lo chiedi” rispose” “Ho notato come ti sentivi quando ti ho detto che Giorgio, il tuo capo, mi scopava, cosi’ penso che e’ ora che tu sappia tutto. Andremo a casa di Giorgio sabato prossimo, e tu mi vedrai scopata da un vero uomo per la prima volta”.”No, ti prego” la implorai “E’ gia’ brutto abbastanza quello che sta succedendo, non potrei sopportare di vedere quello”.”Tu dimentichi che i tuoi sentimenti non contano niente adesso, e’ il mio godimento che e’ importante, e io voglio vederti stare li’ impotente mentre Giorgio mi si fa’ col suo enorme cazzo”.Capii dal suo tono che ormai aveva deciso, e io non avevo scelta. Io tremavo al pensiero: Giorgio e’ il 28enne proprietario della compagnia di esportazioni per cui lavoro come direttore dell’ufficio corrispondenza. E’ alto, con una estremamente buona corporatura e bello. Lui ne e’ perfettamente al corrente, il che puo’ spiegare la sua insopportabile arroganza. Mi ha sempre trattato con divertito disprezzo, e ancora di piu’ negli ultimi mesi. Realizzai con il senno di poi che era perche’ si scopava con regolarita’ la mia amata moglie.Faceva un gran caldo quel sabato pomeriggio, mentre ci preparavamo per andare da Giorgio. Emma mi disse di mettere solo un paio di calzoni corti e le scarpe. Quando lei scese al piano di sotto indossando un leggero, trasparente vestito estivo, fu subito ovvio che non indossava biancheria intima. Il seno era chiaramente visibile, cosi’ come il triangolo scuro della sua passera. I capezzoli spingevano duri contro il tessuto sottile, indicando che era eccitata all’idea di quello che stava per accadere di li’ a poco. Mi rallegrai del fatto che avremmo fatto il percorso in macchina.Quando Giorgio apri’ la porta vidi che anche lui portava solo un paio di shorts. Il torace sembrava anche piu’ largo di quando era vestito. Appena la porta fu’ chiusa lei gli getto’ le braccia al collo, baciandolo con trasporto. Mi diressi versi il salone ma Emma mi blocco’.”No, tu rimani qui’ e ci guardi” ordino’.Rimasi li’, guardandoli e sentendomi molto stupido mentre si scambiavano una serie di profondi baci con la lingua. Questo ando’ avanti per dieci minuti, con Giorgio che tastava le tette, il culo e la fica di mia moglie. Da par suo, Emma si strofinava al suo ampio torace, prima di spostare le mani piu’ in basso, producendo un evidentissimo bozzo negli shorts. Finalmente lei si stacco’ e, ancora massaggiandolo sul davanti dei pantaloni, si giro’ verso di me.”Guarda quella povera faccia, Giorgio” disse sorridendo “La gelosia lo sta’ distruggendo. Cosa succedera’ quando vedra’ il tuo uccello ficcato profondamente nella mia fregna bollente?”Mi venne un nodo in gola a sentire quello.Andammo nella camera da letto di Giorgio, e mi fu detto di spogliarmi mentre loro facevano lo stesso. Emma si inginocchio’ di fronte a lui prendendo con amore l’enorme cazzo con la sua manina. Comincio’ a menarlo gentilmente, portandolo presto in piena erezione.”Guarda che cazzo magnifico, femminuccia” gongolo’ “fa sembrare il tuo come una sigaretta”.”Mezza fumata, anche!” aggiunse Giorgio. Emma ridacchio’ mentre copriva di bacetti la grossa cappella del cazzo di Giorgio.Io guardavo con un misto di gelosia e invidia, mentre le labbra di mia moglie scivolavano sulla cappella cominciando a succhiarla rumorosamente con avidita’. Di tanto in tanto la lasciava per leccare l’asta avanti e indietro, o prendere le sue grosse palle tutte in bocca.Dopo un po’ Giorgio fece alzare Emma in piedi, e la fece sdraiare sul letto. Lei divarico’ le gambe oscenamente, dicendomi di mettermi in ginocchio al lato del letto, mentre Giorgio piazzava il cazzo all’entrata della sua fica.”Guarda bene come cammina, frocetto” disse “Guarda come allarga la fichetta vogliosa di tua moglie”. Giorgio lo spinse quindi dentro fino ai coglioni.”Oh, Dio, e’ cosi’ bello” disse senza fiato, guardandomi ancora dritto negli occhi “Scopami forte amore mio” disse a Giorgio “Mostragli come mi hai fatto diventare la tua troia, fammi piangere a strillare il tuo nome come hai fatto l’ultima volta!”.Giorgio inizio’ a farlo scorrere avanti e indietro, aumentando lentamente la velocita’. Nel frattempo Emma continuava a deridermi, dicendomi che Giorgio era un cosi’ vizioso bastardo, a scoparla cosi’ di fronte al suo povero marito geloso! Alla fine smise di parlare, cominciando a gemere e sospirare, mentre il suo orgasmo cominciava a montare pian piano. Giorgio se la sbatte’ piu’ forte e piu’ veloce, finche’ porto’ Emma oltre il sopportabile.”Oh si Giorgio, cosi’! Oh Dio, ti amo, ti amo!” Giorgio rispose riempiendola col suo seme.Questo spinse anche me oltre il sopportabile, e cominciai a singhiozzare incontrollabilmente.”Guarda Giorgio, lo abbiamo fatto piangere” disse Emma trionfante. Questo e’ proprio quello che volevo, vederlo soffrire realmente”. I due risero di gusto alla mia agonia mentale.Quando si calmarono, Giorgio si ritiro’ dalla sua fica e Emma mi ordino’ di inginocchiarmi tra le sue gambe.”Un altro sgradevole sapore che da ora diventera’ abitudine per te” mi disse “Metti la tua bocca da femminuccia la’ sotto e succhiami la sborra di Giorgio dalla fica, e prendi atto che e’ lui il mio uomo ora, l’uomo che amo”.Con le lacrime che ancora mi rigavano il viso, iniziai il brutto compito di rimuovere la schifezza di Giorgio dalla sua fica gonfia. Pensavo fosse tutto ma lei mi ordino’ di ripulire anche Giorgio. Protestai ma sapevo che era inutile. Presi il suo cazzo in bocca e succhiai via quello che rimaneva del suo sperma e dei succhi di mia moglie. Quando completai l’opera feci per staccarmi ma Giorgio mi afferro’ la testa trattenendomi li’.”Non ho ancora finito con te” disse, mentre un forte getto di piscia mi riempiva la bocca. Emma rideva e io quasi mi strozzai, cercando di ingoiare tutto il liquido. Quando ebbe finito Emma mi tiro’ su’ per i capelli.”Adesso sai perche’ Giorgio mi scopa da tutto questo tempo, lui e’ un vero uomo, con un cazzo vero. Tu non vedrai mai una donna pisciare o cacare nella sua bocca come tutte le donne della mia famiglia fanno con te. Dai, andiamo in bagno, e’ ora per te di mangiare un po’ di dessert!”Mi trovai presto in bagno in ginocchio, con mia moglie nuda davanti.”Mi fai davvero schifo” rise “Prima rimani li’ e non fai niente mentre un altro uomo si scopa tua moglie, poi ti metti in ginocchio senza protestare mentre lei si prepara a cacarti in bocca!”Detto questo si volto’ e spinse il suo didietro sulla mia faccia. Mi aveva dato istruzioni di allargarle le chiappe e spingere la lingua nel buco del culo. Immediatamente sentii la pressione familiare di un puzzolente stronzo marrone contro la lingua. Aprii remissivo la bocca, e lasciato il carico cadere dentro cominciai a masticare. Alla fine ingoiaiai quello e altri due pezzi che lei aveva per me, prima di bere il contenuto della sua vescica piena per lavare via il saporaccio.Dopo di questo, mi fece rivestire e mi spedi’ a casa, dicendomi che lei sarebbe rimasta con Giorgio fino domenica sera. Quando arrivai a casa non trovai le due adolescenti a casa, ma fui sorpreso di trovare mia cognata seduta in salotto, indossando solo la piu’ sottile delle sottovesti. I suoi seni spiccavano fuori, e le sue grosse ben formate gambe erano in bella mostra. I miei occhi caddero sui suoi piedi graziosi dalle unghie laccate.”Hai avuto una giornataccia, vero?” disse con un sorriso “Dover guardare tua moglie, che ami cosi’ tanto, scopata da un uomo molto migliore di te, sapendo che l’hai persa, che lui te l’ha portata via. Non importa, vieni qui’ e mettiti in ginocchio. Puoi baciare su’ e giu’ le mie gambe, prima di iniziare e leccarmi e succhiarmi i piedi.”Lei sapeva quanto ero vulnerabile, essendo altamente frustrato dopo aver ammirato Giorgio chiavarsi Emma, e lei sapeva anche che omaggiare oralmente i suoi piedi mi avrebbe fatto sentire peggio. Coccolavo i suoi piedi da circa un’ora, quando sentii Gianna e Marta arrivare a casa. Avevano senza dubbio bevuto ed erano di buon umore e un po’ allegre.”Il vostro povero patrigno si sentiva un po’ giu’, dopo aver visto il cazzo del suo boss nella fica di vostra madre, cosi’ gli sto dando un regalo facendogli succhiare i miei piedi”. Le ragazze risero, vedendo la mia tirata, frustrata espressione.”A proposito di scopare” continuo Carla “Sembra come che voi due l’abbiate appena fatto, siete tornate a casa con la fichetta appiccicosa?”Le ragazze annuirono e ridacchiarono.”Bene” disse Carla “E meglio che vi togliete le mutande, allora, e lasciate che il vostro paparino vi pulisca con la lingua”.Mi inginocchiai davanti alle mie figliastre e una alla volta pulii le loro morbide passerine, mentre tutte e tre mi provocavano, dicendo che avrebbero scommesso che, vista la situazione, mi sarebbe sicuramente piaciuto far scivolare il mio cazzetto dentro una di loro, per avere un po’ di sollievo.”Solo che non accadrà, patrigno” disse ridendo Marta, la sedicenne.”Mai, con nessuna fichetta” aggiunse Gianna malignamente, causando una crisi di risa in tutte e tre.”Ok, e’ abbastanza adesso” disse Carla per concludere “Avete provocato il vostro patrigno a sufficienza per stasera, portatelo di sopra e usatelo se avete bisogno, poi possiamo andare a letto.””Si’, vieni femminuccia” esclamo Gianna “Vieni a condividere il vino che abbiamo bevuto.”Le seguii alla toilet, ed entrambe svuotarono la vescica piena con gioia nella mia bocca, prima di sputarmi in faccia con disprezzo e ritirarsi in camera da letto. Mi detti una ripulita, mi lavai i denti e feci i gargarismi con qualche colluttorio per cercare di togliere il sapore forte della pipi’ delle ragazze. Andai a letto, sperando di potermi addormentare presto, cosi’ da poter dimenticare per qualche ora l’incredibile frustrazione che gli eventi del giorno mi avevano provocato. Giacevo sotto le lenzuola da cinque minuti, quando la porta si apri’ e la luce fu accesa. Era Carla. venne vicino al letto e si tolse la sua sottoveste.”Non avrai pensato che la provocazione era finita, vero?” disse, scivolando nel letto accanto a me “Lo sai che non sono soddisfatta finche’ non ti vedo singhiozzare e pregare per un po’ di sollievo.”Con quello, premette il suo morbido, profumato corpo contro di me e inizio’ a baciarmi, forzando la sua lingua nella mia bocca. Ando’ avanti per diversi minuti, finche’ si sdraio’ sulla schiena e mi disse di cominciare a succhiare il suo grosso seno.”Senza dubbio tua moglie stara’ scopando col suo amante in questo momento” mi disse “cosi’ trovo giusto che anche tu abbia qualche attivita’ sessuale.”Succhiai le sue tette per dieci minuti, finche’ mi disse che era ora di andare piu’ giu’ e cominciare a succhiare la sua morbida, calda fichetta. La servii per venti minuti, col cazzo duro dentro la gabbia e le palle che facevano male per tutto lo sperma accumulato da settimane. Finalmente il suo respiro divenne piu’ pesante, e comincio’ a gemere mentre si avvicinava il suo orgasmo. Quando venne, la tensione per me era troppa e iniziai a singhiozzare forte, per il piacere di quella sadica di Carla.Tutto quel rumore desto’ le due ragazze nella stanza adiacente, che vennero cosi’ nella mia camera da letto.”Oh, sei cosi’ brava a far questo zia Carla” disse Gianna “Lo hai messo in uno stato terribile.””Si” sottolineo’ Marta “Dovrai insegnarci come si fa’!”Io sbottai: “Stronze crudeli, perche’ non mi lasciate stare?””Come ti azzardi!” mi ammoni’ Carla “Alzati in piedi!”Ero li’ davanti le tre sadiche, poi Marta fece un passo avanti mettendo una delle sue manine a coppa sotto le mie palle.”Deve essere punito, zia Carla” osservo’ “Voglio davvero fargli male.”Guardai il suo giovane viso innocente, e vidi solo crudelta’ nei suoi occhi.”Hai ragione” concordo’ Carla “Strizzagli le palline, Marta.” La ragazzina lentamente strinse la sua presa sulle mie palle.”No ti prego Marta” pregai, appena il dolore comincio’ ad impossessarsi del mio corpo “Mi dispiace molto””Ti dispiacera’ piu’ per questo” disse, stringendo ancora di piu’.”Oddio, no!” urlai “Ti prego, non lo sopporto!””Guarda, zia” urlo Marta eccitata “Lo sto facendo agonizzare, mi piace e lo voglio tenere cosi’ per ore!””Continua a strizzare'” la incoraggio’ Carla.”Si'” aggiunse Gianna “Strizzale piu’ forte che puoi e torcile!”Sentii Marta stringere piu’ forte che poteva, mentre malvagiamente torceva allo stesso tempo. Urlai in agonia assoluta mentre Carla batteva le mani applaudendo agli sforzi di Marta. Dopo quello che e’ sembrato durare un’eternita’, alla fine lei lascio’ la presa, lasciandomi cadere al suolo con le palle distrutte.”Ben fatto” rise Carla “Hai un vero talento per quello, signorina!””Grazie” disse Marta con un sorriso “mi e ‘ piaciuto cosi’ tanto che ho sentito una pizzicorino nella fichetta! Non pensavo di poter essere cosi’ crudele!” Le tre donne risero ancora, mentre ognuna di loro indirizzava un calcio verso il mio corpo nudo.”Pensate sia stato punito abbastanza?” domando’ Gianna.”Oh, io lo so” rispose Marta e sussurro’ qualcosa alle altre due.”Buona idea” affermo’ Carla “Va a sederti nella vasca da bagno femminuccia.”Portai il mio corpo dolorante nella vasca, come da istruzioni ricevute, seguito da vicino dalle tre ragazze. Marta si fece avanti per prima, afferrandomi per i capelli e tirandomi la testa indietro con cattiveria.”So che odi questo, patrigno” sorrise “Ma a noi piace!! Apri bene la bocca!”Sapevo cosa stava per arrivare. Spalancai la bocca e ricevetti il primo carico del tiepido, tremendo, puzzolente vomito di Marta. Lei ando’ avanti con altri due carichi di cibo semimasticato, finche’ non pote’ darmene piu’. Anche le altre due mi riempirono la bocca finche’ ebbero lo stomaco vuoto, e quando Carla finalmente mi lascio la testa libera vomitai violentemente tutto.Dopodiche’ tornarono a letto, lasciandomi con la faccia e il corpo completamente coperto dai nostri vomiti combinati tra loro. Mi domandai se la mia vita poteva essere peggio di quella che era.Poteva, e lo fu’…
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