1- La stazioneMi chiamo Mauro, ho 28 anni e lavoro per una grande impresa del Nord Italia. Il mio lavoro mi porta a viaggiare molto, in lungo ed in largo per l’Italia. E’ in uno di questi viaggi che mi è accaduto qualcosa di imprevisto, qualcosa di nuovo, che non avrei mai immaginato potesse accadermi. Come ho appena accennato, viaggio molto. Il mezzo di trasporto che uso di più nei miei spostamenti è il treno. Per questo motivo mi capita abbastanza spesso di dover attendere interminabili ore nelle stazioni ferroviarie a causa di scioperi, ritardi, o più semplicemente per prendere una coincidenza. In una di queste soste è accaduto il fatto inaspettato. A causa di uno sciopero, la mia coincidenza era saltata. Dalle 11 alle 18 non avevo treni per arrivare a destinazione. La giornata si preannunciava lunga. Messomi l’anima in pace, decido quindi di considerare l’attesa forzata come una breve vacanza. Deposito quindi i miei bagagli e me ne vado alla scoperta della cittadina. Purtroppo il paese era piccolo, bruttino e malcurato. Deluso dalla breve occhiata al paese, decido di tornare in stazione per pranzare (si erano ormai fatte le 12:30), e passare quindi il pomeriggio in quello che pareva (e che si poi rivelato) essere il luogo più accogliente del paese. Finito di mangiare, mi avvio verso i bagni per espletare le mie impellenti necessità fisiologiche. Mi avvicino agli orinatoi, mi sbottono i pantaloni, ed inizio a svuotare la vescica. Senza che me ne fossi accorto, qualcuno si era posizionato all’altro orinatoio. Appena mi accorgo di lui, lo guardo di sbieco e vedo che si tratta di un uomo sui 50 anni,alto, moro, con una barba non troppo lunga e la camicia aperta a metà per il gran caldo. Prima ad ora non avevo mai avuto fantasie su altri uomini, ma in quel momento qualcosa dentro di me era scattato. Abbasso lo sguardo e vedo il suo cazzo. Grosso, scuro e venoso. Ne rimango quasi ipnotizzato. Intanto lui sta finendo di orinare e inizia a scrollarselo. Se lo mena lentamente, ritmicamente, quasi si facesse una sega. Anche io me lo sto scrollando, ormai da troppo tempo però, visto che sta gia diventando barzotto. Guardo il suo cazzo e me lo meno, ma che sto facendo? Alzo impaurito lo sguardo, e lui mi sorride. Cazzo! Allora se lo sta menando anche lui! Sentendomi legittimato, perdo ogni inibizione. Inizio a segarmi vistosamente, me lo tiro fuori fino alle palle. Così fa anche lui, e iniziamo a segarci in silenzio guardando l’uno il cazzo dell’altro. Ad un certo punto ecco la svolta. Lui si fa audace e avvicina la sua mano al mio cazzo e me lo afferra. Io mollo la presa e lo lascio fare. Inizia a segarmi lentamente, in un modo che solo un uomo sa fare, data la grande esperienza che ognuno ha con se stesso. Mi è diventato durissimo, di roccia. L’eccitazione è alle stelle e mi sento quindi in dovere di ricambiare la sega. Glielo prendo in mano e iniziamo a farci una stupenda sega reciproca. Sarà l’eccitazione della prima volta, sarà la situazione intrigante, dopo poco segare, vengo copiosamente nella sua mano e lui nella mia. Una sensazione di piacere unica. Ci ricomponiamo velocemente e usciamo senza neanche guardarci. Mi avvicino al binario dove dovrebbe arrivare a momenti il mio treno, e mi accorgo che anche lui, il mio distino signore maturo, si trova lì. Che debba prendere lo stesso treno? Il treno entra in stazione, si ferma, e vedo che anche lui sale! Mi faccio coraggio, guardo dove si siede e gli siedo vicino. Sulle prime fa finta di non vederm, visibilmente intimidito, ma non può esimersi dal rispondere al mio “Buonasera!”. Da qui in poi inizia a perdere l’iniziale timidezza e iniziamo a chiacchierare del più e del meno. Vengo a sapere che scende alla mia stessa stazione e che è in viaggio per lavoro. Che coincidenza! Per fortuna questa non era l’unica coincidenza; infatti il simpatico signore (che ho poi scoperto essere felicemente sposato) stava andando nello stesso posto dove stavo andando io, e cioè al Convegno che sarebbe iniziato il giorno successivo! Che fantastico convegno che mi aspettava…..
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