Nel primo pomeriggio, quasi subito dopo pranzo, ci vedemmo spuntare a casa Mario, che era venuto a trovarci con la scusa di voler prendersi il caffè insieme a noi. Questo arrivo inaspettato ci fece molto piacere e già vedevo Simona sorridente ed eccitata all’atmosfera che si stava creando. Intanto mio figlio ci salutò dicendoci che sarebbe rincasato in serata poiché con gli amici avevano deciso di fare un escursione in barca fino a Vulcano. Eravamo felice anche di questa ulteriore coincidenza che ci aveva lasciato campo libero di poter giocare al gioco della seduzione, così come piaceva a noi. Simona preparò il caffè e lo servì in terrazza, dove fece scivolare il trasparente pareo che la copriva rimanendo nel succinto costume che mettevano in mostra le rotondità di una bellissima donna matura. Mario non riusciva a levargli gli occhi di dosso e gli elogi alla bellezza di Simona erano sempre più incalzanti. Io lo invitai a togliersi la maglietta e i pantaloncini, per rimanere in costume, cosi ci saremmo abbronzati meglio, anche se eravamo sotto il grande ombrellone bianco che riparava gran parte del terrazzino. Simona mise della musica e chiese se qualcuno la facesse ballare, io incoraggiai Mario a farsi avanti, specificando chiaramente che a me piace guardare più che ballare. Lui un po’ imbarazzato ad alzarsi, forse perché il cazzo già duro era in bella mostra, ma quando Simona lo trascinò per il braccio e lo abbraccio poggiandole il suo monte di venere al suo gonfiore, lui si rilassò, gustandosi quel piacevole momento. Intanto io servì l’amaro, il così detto ammazza caffè, che loro bevvero senza fermarsi, continuando il lento che ormai seguivano a fatica. Erano stretti l’uno a l’altro e i loro fiati ormai pesanti soffiavano sul collo, guardando meglio mi accorsi che a Mario gli era uscito un po’ di cazzo dalla parte superiore del costume. Fui preso da brividi di piacere a vedere Simona con il membro di quell’estraneo appoggiato sul ventre nudo, a destra dell’ombellico. Sicuramente lei se n’era accorta perché comprimeva il suo corpo sempre più a quella cappella che iniziava a gocciolare umori imbrattandola tutta. Mi riavvicinai a loro accostandomi dietro le spalle di lei, li abbracciai tutti e due mostrando il mio gradimento a vederli ballare in quel modo. Spinse il mio cazzo duro dietro il culo di Simona, comprimendola ancora di più al sesso di Mario che inizio a baciarle il collo mentre da dietro io la baciavo in bocca, poiché lei girò, per quello che poteva, la tesa. Le mie mani si infilarono tra i due, sotto i seni di lei, stropicciandole forte il ventre fino a scontrarmi con il cazzo bagnato di lui e preso dall’eccitazione glie lo afferrai smanettandolo un poco, poi lo liberai dall’elastico e abbassando parte del costume di Simona lo infilai tra le cosce bagnate di lei. Ora lei giratasi verso Mario lo stava baciando appassionatamente fregandosi della mia presenza. Nel frattempo io le avevo abbassato il costume ancora di più e le avevo infilato il mio cazzo trionfante in mezzo le chiappe. Era incredibile l’eccitamento che stavamo vivendo in quel momento, lei lì con le mutande del costume abbassate a metà coscia e noi coi cazzi di fuori che mimavamo l’atto dell’amplesso, strofinandoci avanti e in dietro in mezzo alle sue cosce e alle sue natiche. Avvampata di piacere raggiunse l’orgasmo pomiciando in quella posizione, iniziò a sborrare tanto di quel liquido umorale da bagnarci per bene, ma come se non bastasse anche Mario non resistette più e mentre era prigioniero delle cosce di Simona, inizia a venirsene pure lui con vibranti tremiti e amorevoli rantoli. Lo sperma di Mario che continuava ad uscire interrottamente, andava a colpire i mie coglioni, che andando avanti in dietro, per le chiappe di lei, lo stavano facendo risalire riempiendole tutto il solco del culo di bianco e appiccicoso nettare dell’amore. Ma come un crudele risveglio che fa svanire un bellissimo sogno lo squillo del campanello ci fece ritornare in noi. Erano i tecnici dell’antenna parabolica che dovevano finire il lavoro che di mattina avevano iniziato. Delusi, imbarazzati ma ancora eccitati ci salutammo con la malinconia negli occhi per l’occasione sfumata, dandoci appuntamento a dopo con la speranza di poter ricreare di nuovo un momento magico come quello che c’era sfuggito. Simona scappò in bagno a darsi una sistemata, io paonazzo e ancora tremante di eccitazione e sporco dello sperma di lei e di lui, fece accomodare gli operai in terrazza da dove salirono sul tetto della casa per montare l’antenna. Raggiunsi Simona che abbracciai forte, baciandola sul collo e sulle labbra, “Ti Ammo, sei stata stupenda. Peccato che tutto è dovuto finire così” “Ummm hai visto come l’ho fatto eccitare? Sono stata abbastanza puttana?” “Siiiiii…… Magnifica l’hai fatto impazzire di piacere e tutto era così bello ed eccitante che anch’io mi sentivo sconvolto. Stasera speriamo di poter continuare” “Bhe ma io ho una gran voglia di scopare che non so se resisto fino a questa sera.” “Lo so amore ma non possiamo, ci sono gli operai in casa, anzi vai a distenderti al sole in terrazza così li ecciti un pò.” “Sei un geniale porco, potresti fare il regista di film porno. Bravo.” E tutta contenta si avvio in terrazza dove con malizia si espose al sole, sotto lo sguardo stupefatto dei tecnici. Il principale della ditta, lasciato l’operaio su, scese dal tetto e con la scusa di controllare la tv andò dritto da Simona a chiederle dove era il telecomando. Io feci in tempo a nascondermi per gustarmi la scena. Quando lei sculettando se lo porto dentro dove si sedettero nei divani del soggiorno. Lui tutto contento iniziò a registrare i canali sul ricevitore e con gli occhi continuava a farle capire come se l’avrebbe fatta volentieri. “Qui ho registrato tutti i canali in chiaro e da questo punto in poi quelli a pagamento, ma poichè sono parecchi i canali a cui potete abbonarvi, per un pò di giorni vi favorisco questa scheda pirata, che vi aiuterà a scegliere i canali che più vi interessano. Comunque le raccomando di fare attenzione a non farla vedere a nessuno e soprattutto a non lasciarla nelle mani dei ragazzi poichè anche i canali hard sono in chiaro, e non solo quelli che iniziano dopo le 23 ma anche quelli che trasmettono 24 ore su 24” “Come i canali hard?” “Si i canali che trasmettono film porno, ecco come questo.” E subito, furbescamente si sintonizza in un canale dove una bella donna stava scopando con un grosso cane nero. Lei con gli occhi lucidi e accarezzandosi le cosce bisbiglia “Uuuummm però mica male, mi sa che da ora in poi sarà più piacevole guardare la tv.” “Caspita questo film me l’ha già fatto diventare duro, guardi un po’ qua!” “Uuuummmm.. come è focoso lei, be peccato che io sono sposata e che di là mi aspetta mio marito se no l’avrei aiutata volentieri” E dicendo queste parole Simona accarezza il cazzo del tecnico e si alza, spegne la tv e inizia a chiamarmi. “Marco su vieni che qui hanno finito di lavorare.” Con queste parole si congedò da tutti facendoci capire che la festa era finita.
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