Nei giorni successivi all’arrivo di Sytri, la vita alla Milani Manor proseguì senza particolari avvenimenti. Michael continuava ad occuparsi del suo ritorno agli affari, mentre Stacy, che aveva completato la tesi da diverse settimane, si dedicava a suo padre e a rendere piacevole il soggiorno all’ospite. Passava molto tempo a passeggiare con Sytri per il parco, e più stava con l’uomo più se ne sentiva attratta.Era una sensazione strana: Sytri era un uomo simpatico ed interessante, ma il fascino che sentiva Stacy era qualcosa di più animale, carnale. Non era una suora, ma a diciotto anni non aveva ancora avuto grandi esperienze dal punto di vista sessuale: molto petting, un po’ di sesso orale e l’anno prima la perdita della verginità con un ragazzo con un ragazzo con cui ora aveva chiuso. Dopo quella storia non ne aveva più avute altre, non sentiva il bisogno di legarsi sentimentalmente a qualcuno e non aveva ancora trovato qualcuno che le facesse cambiare idea.Ciò nonostante, più di una volta si era trovata eccitata al pensiero delle mani di Sytri sul suo corpo, all’idea di sentirsi in suo potere, posseduta da lui.Il giorno prima della partenza dell’uomo, era dovuta andare in città per alcune commissioni. Michael era nel suo studio, e stava dettando alcune lettere a Jean, che all’occorrenza gli faceva da segretario, quando Sytri entrò senza bussare.”Ciao… non si usa bussare?” Gli chiese Michael un po’ contrariato. La presenza di Stacy gli aveva un po’ tarpato le ali in quei giorni: avrebbe voluto approfittare del potere che aveva su Colleen e Shay per fare qualche giochetto particolare con le due donne, ma per paura che la ragazza lo vedesse si era limitato a portarsele una per volta a letto la notte. Inoltre secondo lui in quei giorni Sytri non aveva fatto molti progressi con Stacy: sì, vedeva che i due passavano molto tempo insieme, ma lui non voleva che la figlia si innamorasse dell’uomo, voleva che lui la convincesse a farsi scopare.”Ehi… sei nervoso?” Gli chiese Sytri, con il suo sorriso irridente.”Certo… non riesco a soddisfare le mie voglie, e per di più tu passi il tempo a corteggiare mia figlia, invece di farci altro…” Non si stupiva più del modo in cui pensava a Stacy, senza accenni di gelosia o di istinto protettivo. “Ne parlavo prima con Jean… stiamo tutti e due perdendo la pazienza.””Michael… stai tranquillo… credo proprio che dovresti rilassarti un po’…” Gli disse l’uomo, sorridendogli “Senti, visto che tua figlia è via e non tornerà prima di stasera, che ne dici di divertirci un po’ con Colleen e Shay? Fidati… dopotutto che vantaggio avrei a fregarti, e soprattutto a fregare Fierna?”Michael lo guardò per un po’ pensieroso. Effettivamente, l’uomo non aveva nessun motivo per cercare di prenderlo per il naso. Guardò Jean, che gli fece un cenno di assenso.”D’accordo” rispose, facendo per chiamare le due donne con l’interfono.”Forse è meglio che andiamo nel salone… è più comodo” gli suggerì Sytri.Michael pensò che forse aveva ragione… tanto Stacy era via…Cinque minuti dopo erano tutti e cinque nel salone, ed i loro vestiti cadevano uno dopo l’altro per terra…Stacy era allegra mentre ritornava a casa: temeva di dover tornare dopo cena, ma le commissioni che aveva da fare le avevano richiesto meno tempo del previsto, così poteva passare più tempo con suo padre. E con Sytri… si disse arrossendo.Mentre rientrava nella villa fu presa dalla tristezza: l’indomani l’uomo sarebbe partito, e per diverse settimane non l’avrebbe più rivisto… Fu sorpresa dal fatto che nè il maggiordomo nè Colleen l’avessero accolta al suo rientro in casa. Salì le scale, andando a posare il pesante giaccone in camera sua, quindi si diresse verso lo studio del padre. Dopo avere bussato due volte senza sentire risposta entrò, ma vide solo la stanza vuota. Sarà in salone a leggere… si disse. Scese le scale dirigendosi verso il salone: quando aprì la porta, per poco non le venne un colpo.Erano tutti lì: Jean era sul divano, nudo, con Colleen che lo cavalcava. Il padre le dava le spalle, e stava penetrando Shay mentre la donna lo succhiava a Sytri. Nella stanza c’era un forte odore di sesso, ed i gemiti e gli ansiti di piacere delle donne e degli uomini le rimbombavano nelle orecchie.Sembrava che nessuno si fosse accorto di lei, quindi poteva andarsene e fare finta di niente, ma non riusciva a muoversi. Continuava a fissare la scena, bombardata da un turbinio di emozioni. Era sconvolta dall’avere sorpreso il padre in un’orgia, si sentiva delusa e arrabbiata, anche se non riusciva a capirne il motivo… ma si sentiva anche eccitata: vedeva il piacere che scuoteva i corpi della donne e degli uomini, vedeva l’espressione di Sytri mentre Shay glielo succhiava… sentiva i gemiti delle donne e degli uomini nella stanza. All’improvviso Sytri alzò gli occhi e la guardò: la sua espressione non era sorpresa, sembrava che si aspettasse di vederla. Le sorrise, con uno dei suoi sorrisi maliziosi, e Stacy arrossì, sentendosi avvampare. Un familiare calore le inondò il ventre, e la ragazza si accorse che il suo corpo rispondeva alla sua eccitazione. “Devo andarmene…” pensò tra sè e sè, ma le sue gambe erano molli e non riuscivano a muoversi. Fece un passo laterale e si appoggiò al muro, per paura di cadere.Sytri era soddisfatto… tutto stava andando come aveva previsto: la ragazza era arrivata in mezzo alla loro orgia, ed ora era troppo confusa per fare qualsiasi cosa. Si aspettava che la reazione sarebbe stata questa… in questi giorni si era accorto che Stacy era una ragazza calda, che però aveva sempre celato la sua natura, inconsapevolmente, per l’educazione che aveva ricevuto.Guardandola si accorse che era più attraente del solito: la gonna lunga, la camicetta, il golf e gli occhiali contribuivano a darle l’aria da brava ragazza, accentuata dal rossore che si era dipinto sul suo bel volto e che contrastava con i capelli castani. Vedeva il petto abbondante alzarsi ed abbassarsi ritmicamente mentre lo guardava, segno dell’eccitazione che provava. “Vengo a prenderti, bella…” pensò, mentre dentro di lui il demone che lo accompagnava ululava di gioia.Sytri si sfilò dalla bocca di Shay e cominciò ad avvicinarsi. Per tutto il tragitto Stacy non riuscì a togliere lo sguardo dal membro eretto dell’uomo, che ballonzolava ad ogni passo. Quando l’uomo le fu davanti, Stacy chiuse gli occhi per non incrociare il suo sguardo: sentiva che doveva andarsene, che non poteva lasciare che succedesse chissà cosa proprio davanti agli occhi di suo padre, ma le reazioni del suo corpo dicevano il contrario… sentiva che si stava bagnando, ed il respiro affannoso lo dimostrava.Quando le mani di Sytri le alzarono la gonna, si morse i denti per non gemere: “Sono ancora in tempo…” si disse “Posso ancora fermarlo…” ma sapeva bene che non era vero.Le dita dell’uomo le spostarono le mutandine e le sfiorarono le grandi labbra, facendole sfuggire un gemito. Aprì gli occhi, e vide con orrore che suo padre aveva girato il volto verso di lei e la stava guardando mentre scopava Shay.La lingua di Sytri le fece scappare un nuovo gemito di piacere e chiudere gli occhi. Si abbandonò alla sensazione che le regalava la lingua esperta sfiorandole il clitoride, esplorandola, penetrandola per poi fuggire ritardando il momento del massimo piacere.L’orgasmo la scosse come una scarica elettrica, facendola gridare ed abbandonarsi contro il muro, mentre sentiva che la lingua dell’uomo non abbandonava la sua vulva.Sytri assaporava soddisfatto il frutto dell’orgasmo di Stacy: la ragazza rispondeva come aveva previsto, sarebbe stato facile farla sua e portarla alla perdizione… o meglio, a quella che gli stupidi chiamavano perdizione.Si alzò in piedi e mise le mani sulle spalle di Stacy, facendola voltare con la faccia verso il muro. La ragazza non oppose quasi resistenza, scossa ancora dalle ultime fitte di piacere. Non oppose nemmeno resistenza quando l’uomo le sollevò la gonna fin sopra le spalle e le fece allargare le gambe.Il membro penetrò facilmente nella vagina della ragazza, abbondantemente lubrificata. Sytri adorava quella posizione… anche se rendeva più difficile la penetrazione, lo eccitava le sensazione di avere la donna che penetrava completamente in suo potere.Stacy accolse il membro dell’uomo quasi come una liberazione: se ne rendeva conto solo in quel momento, ma l’aveva desiderato per tutti i giorni precedenti. Tuttavia sentiva una grande rabbia dentro di lei: come era possibile che quell’uomo la trattasse così, davanti a suo padre? Cosa avrebbe pensato ora di lei?Le due sensazioni si mischiavano, regalandole fitte di piacere mentre l’uomo si muoveva dentro di lei. Sytri la stava scopando con violenza, con le mani affondate nei suoi seni, sopra la camicetta, dandole forti colpi penetrandola fino in fondo.Nonostante la rabbia, Stacy si accorse che stava arrivando ad un secondo orgasmo… strinse i denti, convinta a nascondere a Sytri il suo piacere, non voleva dargli quella soddisfazione. L’uomo, però, la prevenne. Dopo due ultimi affondi si appoggiò su di lei e cominciò a scaricarle dentro il suo sperma. La sensazione del liquido caldo che le invadeva la vagina fece perdere il controllo alla ragazza, che arrivò al secondo orgasmo urlando e spingendo la schiena indietro per farsi penetrare ancora più a fondo.Michael era incredibilmente eccitato dalla scena che stava vedendo: si sfilò da Shay e si mise davanti lei, affondandole il membro in bocca. Cominciò a muoversi dentro di lei fino a scaricarle il suo sperma in gola, proprio mentre Jean godeva nell’ano di Colleen.Sytri sfilò il membro dalla vagina di Stacy, quindi pose le mani sulle spalle della ragazza, che si girò con gli occhi bassi, mentre il petto si alzava ed abbassava ancora affannosamente per il recente orgasmo.”Sei fantastica…” Le disse, sorridendole maliziosamente “Credo proprio che il tuo paparino sia rimasto colpito…”Stacy alzò gli occhi, guardandolo con odio, quindi fece partire un braccio con l’intenzione di schiaffeggiarlo, ma l’uomo era pronto e le bloccò il braccio, spingendolo contro il muro.”Ti ho fatta godere e tu mi ricompensi così?” Le chiese, mentre la ragazza si divincolava, quindi si avvicinò al suo volto, schiacciando le labbra contro quelle della brunetta.Stacy cercò di ribellarsi per qualche momento, poi la lingua di Sytri riuscì ad entrare e a sfiorare la sua… la ragazza si arrese, rispondendo al bacio con passione.”Vedi che ti è piaciuto? Sei proprio una troia…” Le disse l’uomo, dopo essersi staccato ed averle lasciato il braccio.Stacy non riusciva a guardarlo… alzò gli occhi sopra la spalla dell’uomo, e vide suo padre che la fissava stupito. Si girò di colpo e si mise a correre verso le scale. Arrivò in camera sua e, dopo avere chiuso la porta a chiave, si gettò sul letto, mentre le lacrime cominciavano a scorrere sul suo volto.Si sentiva sporca, sentiva che non si sarebbe mai più sentita come prima, come se lo sperma che le stava colando sulla gamba dalla vagina l’avesse marchiata per sempre. Non sopportava che quell’uomo, proprio davanti a suo padre, avesse osato violentarla… “No” si disse “non mi ha violentata… è ancora peggio. Ho goduto, ho provato piacere per quello che mi stava facendo… forse ha ragione lui, non sono altro che una troia…” Quello che la sconvolgeva maggiormente era che si sentiva ancora eccitata… che avrebbe ricominciato a farsi scopare da quell’uomo, che lo desiderava ancora… e, cosa ancora più grave, la eccitava il fatto che suo padre l’avesse vista. Dopo grandi sforzi per trattenersi, portò la mano destra alla vagina, cominciando a masturbarsi.Fuori dalla sua stanza, Sytri e Michael si guardavano soddisfatti. “Allora? Che te ne è parso?” chiese il più giovane dei due. “Non so… ha goduto, ma oppone ancora resistenza… e sei sicuro che sia stata una buona idea fare tutto davanti a me?””Fidati, Michael… ora che me ne andrò, tua figlia avrà tutto il tempo per rimuginare su quello che è successo ed accorgersi che mi desidera… e ti assicuro che la eccitava il fatto che tu la vedessi… quando alzava gli occhi e ti vedeva si dilatava ancora di più… ha la stoffa della troia, quella. Fierna non poteva fare una scelta migliore.”I giorni seguenti furono un mezzo inferno per Stacy. La rabbia per quello che le era successo ed i sensi di colpa per avere provato piacere la tormentavano in ogni momento. Stranamente, suo padre non accennò mai a quel pomeriggio, comportandosi con lei come sempre, anche se la ragazza lo evitava il più possibile. Non riusciva a stargli vicino, con la consapevolezza che il fatto che lui l’avesse vista scopare con Sytri l’aveva eccitata.Dopo una settimana decise di trasferirsi momentaneamente in città, da una sua amica, per preparare al meglio la discussione della tesi.Stacy passò a casa dell’amica un mese e mezzo: la ragazza non le aveva fatto domande, quando lei le aveva chiesto di ospitarla, e Stacy aveva potuto dedicarsi allo studio e a recuperare la tranquillità con tutta calma. A poco a poco era anche riuscita ad accettare quello che era successo: le poche volte che era passata da casa, suo padre aveva sempre fatto finta di niente, e Stacy cominciava a considerare chiuso il discorso. L’unica ferita che continuava a sanguinare era quella che riguardava ciò che sentiva per Sytri… era ancora arrabbiata con lui, ma si rendeva conto di desiderarlo incredibilmente, tanto che si era masturbata più di una volta pensando a lui.Una settimana prima della festa in cui Michael avrebbe annunciato il proprio ritorno agli affari e anticipato la posizione di rilievo che avrebbe dato a Stacy, la ragazza ritornò alla Milani Manor.Si buttò a capofitto nella preparazione della festa, felice perchè finalmente, dopo anni di sofferenza, suo padre ritornava alla vita.Il giorno prima della festa, Michael la chiamò nel suo studio, dicendole che doveva parlarle di lavoro. Quando il padre le disse che aveva programmato di darle il posto di vice per il settore europeo, Stacy ebbe un giramento di testa: sapeva di avere grandi capacità e che avrebbe potuto fare carriera facilmente, ma non si aspettava che suo padre le desse una tale accelerata.Michael le disse che il giorno dopo l’avrebbe presentata ad alcuni degli uomini d’affari più importanti del Paese, e che quindi avrebbe dovuto vestirsi in modo da fare colpo… doveva essere una vera padrona di casa, non solo sua figlia.Nonostante la domanda della figlia, preferì lasciare misteriosa l’identità di colui che sarebbe stato il suo superiore nel suo lavoro in Europa…Quella notte Stacy fece fatica ad addormentarsi… passò più di un’ora a tirare le somme degli avvenimenti degli ultimi due mesi: suo padre che riprendeva l’uso delle gambe, l’arrivo di Sytri, il suo amplesso con quell’uomo davanti agli occhi del padre, l’eccitazione che la prendeva ogni volta che si immaginava tra le sue braccia o tra le braccia di un uomo mentre il padre la guardava, ed ora la grande svolta… la possibilità di andare a stare in Europa, come vice di una grande azienda. Tutto questo aveva indubbiamente molti vantaggi: di sicuro sarebbe riuscita a togliersi dalla testa i fantasmi di Sytri e del padre, avrebbe acquistato una propria indipendenza. “Ma anche la possibilità di farmi chi voglio senza dovere più pensare a mio padre…” si disse, conscia del fatto che i suoi scarsi rapporti con i ragazzi fino ad ora erano dovuti alla presenza del padre sulla sedia a rotelle.Cercando di togliersi questo pensiero dalla testa, Stacy finalmente si addormentò…La sera della festa la Milani Manor era piena di gente… Stacy aveva visto parte della lista degli invitati, e sapeva che erano tutti membri di spicco delle più importanti aziende americane ed europee con cui suo padre, ma presto anche lei, avrebbe avuto a che fare.Nonostante la giovane età, Stacy sapeva benissimo come comportarsi per affascinare la gente… aveva deciso di scendere da camera sua in ritardo, quando erano già arrivati tutti gli ospiti, in modo che il suo arrivo catalizzasse l’attenzione.Michael era rimasto favorevolmente colpito dall’ottima scelta di tempo della figlia, anche se secondo lui non avrebbe avuto bisogno di quell’espediente per catalizzare l’attenzione attorno a sè. Indossava un vestito rosso che le lasciava scoperte le spalle e, nonostante non fosse molto scollato, lasciava intuire i suoi grandi seni, privi della costrizione del reggiseno. Il vestito fasciava perfettamente il suo corpo, mettendone in risalto le curve ad ogni movimento. Le belle gambe spuntavano dallo spacco laterale, attirando lo sguardo di molti uomini presenti nella sala. Nonostante la presenza di alcune modelle o attrici, compagne o amanti di alcuni degli uomini d’affari presenti alla festa, ogni volta che Stacy si accostava ad un gruppo, con il suo conversare allegro e brillante e la sua bellezza travolgente, l’attenzione si posava su di lei.Era intenta a conversare con due di questi uomini e con le loro mogli, quando suo padre la interruppe, prendendola in disparte. L’annuncio che riguardava la sua futura posizione era già stato fatto, quindi Stacy non capiva perchè suo padre l’avesse chiamata. “Volevo informarti che è arrivato il tuo futuro superiore…” le disse, rispondendo alla sua implicita domanda.Stacy lo seguì verso il suo studio, dove li aspettava l’uomo che il padre doveva presentarle: era contenta, perchè finalmente la sua curiosità stava per essere soddisfatta, ma anche irritata perchè quell’uomo si era perso il suo arrivo trionfale. Erano giorni che faceva ipotesi su chi potesse essere il suo superiore, immaginandolo a volte come un vecchio rincretinito che le avrebbe lasciato tutto il lavoro, a volte come un uomo di mezza età, molto attivo, che le avrebbe lasciato solo le briciole… a volte fantasticava anche sul suo aspetto, ed un paio di volte si era trovata a fantasticare sull’uomo che la chiamava in ufficio per discutere di affari e la prendeva sulla sua scrivania, violentemente… dopo l’amplesso con Sytri non aveva più avuto rapporti sessuali, ma la sua fantasia si era evoluta in direzioni imprevedibili, facendole scoprire desideri sessuali che non avrebbe mai sospettato prima.Con tutte le ipotesi che aveva fatto, la persona che trovò nella stanza era l’ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere: seduto comodamente di fianco alla scrivania, con il volto verso la porta, sedeva Sytri.”Che… che cosa significa?” Chiese al padre, mentre la rabbia e, suo malgrado, l’eccitazione, si facevano strada dentro di lei.”Niente, piccola… sarà lui il tuo superiore…” le rispose Michael, guardandola negli occhi”Ma… proprio lui? Come… perchè?””Stacy… calmati…” le disse il padre, guardandola con aria comprensiva “So che sei in collera con lui… e so anche perchè… ricordo quello che è successo, ma non ne ho mai accennato perchè non mi è mai sembrato che fosse degno di nota. Stacy, hai più di vent’anni, so che non sei più una bambina… so che vi desideravate, ed è normale che sia successo quello che è successo… dopotutto anche tu mi hai visto con Shay…”Stacy non capiva quello che le stava dicendo suo padre, si aspettava che fosse arrabbiato, che la considerasse una puttana…”Ora vi lascio soli, così potrete chiarirvi… ti voglio bene, piccola, ricordatelo…” Michael la baciò sulla guancia, quindi uscì dalla stanza chiudendosi dietro la porta.Stacy e Sytri rimasero per un paio di minuti a guardarsi, quindi l’uomo si alzò e le si avvicinò.”Volevo chiederti scusa per quello che è successo l’ultima volta che ci siamo visti…” le disse”Dal modo in cui lo dici, non si direbbe…” gli rispose la ragazza, con tono tagliente, allontanandosi da lui.”Andiamo, Stacy… cerca di ragionare… ammetto di avere sbagliato, di essere stato impulsivo, ma l’ho fatto solo perchè ti desideravo…” Stacy arrossì per il complimento implicito dell’uomo, rimanendo per qualche giorno ferma a desiderare che la prendesse e la baciasse in quel momento.”E tu tratti così tutte le ragazze che desideri?” Gli chiese con aria arrogante.”Stacy… vedrò di essere onesto con te… come sono stato già precedentemente. Tu mi piaci moltissimo, ma non sono innamorato di te… quindi ti avrei presa in giro se ti avessi corteggiata, se ti avessi detto che volevo qualcos’altro che non fosse fare sesso con te…””E cosa ti ha fatto pensare che a me andasse?” Chiese Stacy, sapendo già quale sarebbe stata la risposta.”Il fatto che tu abbia goduto me l’ha detto… se avessi voluto te ne saresti andata, Stacy, non puoi negarlo… lo volevi quanto me!”Stacy abbassò gli occhi, colpita come da un pugno per la veridicità di quello che aveva detto l’uomo che si trovava davanti a lei. Sytri le si avvicinò, accarezzandole il volto. “L’ha detto anche tuo padre, non c’è nulla di male…” le disse, accarezzandole il volto ed i capelli.Quando le labbra di Sytri si appoggiarono sulle sue non oppose resistenza… la lingua dell’uomo penetrò facilmente nella sua bocca, trovando la sua pronta a danzare insieme a lei.Stacy stava perdendo rapidamente il controllo, e Sytri decise di approfittarne…”Allora lo vuoi…” le disse, staccandosi dal bacio.La ragazza rimase ferma per qualche istante senza rispondere, quindi vinse la parte di sè che ancora resisteva e fece un cenno di assenso…”Ti voglio… però ora non possiamo, mi stanno aspettando…”Sytri non si lasciò fermare dalle parole della brunetta, e ricominciò a baciarla, accarezzandole i capelli, la schiena e le natiche. Stacy aveva smesso di cercare di divincolarsi, e aveva cominciato a partecipare con passione. L’uomo abbassò il volto, cominciando a baciarla sul collo, scendendo sempre di più verso la scollatura.Stacy ansimava per l’eccitazione, e Sytri capì che oramai poteva spingersi oltre. Portò le mani alle spalle della ragazza e le fece scivolare le bretelline del vestito, liberando i seni.L’uomo rimase per diversi secondi a guardare i magnifici seni della ragazza: era la prima volta che li vedeva nudi, ed erano tra i più belli che avesse mai visto: erano grandi, turgidi, sodi, con i capezzoli larghi che risaltavano sulla pelle chiara della ragazza. I capezzoli erano già tesi per l’eccitazione e chiedevano solo che Sytri li sfiorasse con le dita o con la lingua…L’uomo si abbassò, tirando fuori la lingua e sfiorando i capezzoli. Il contatto con la superficie ruvida fece provare alla ragazza un brivido di eccitazione. Sytri continuò a leccarlo per qualche istante, quindi passò all’altro… Stacy sentiva che si stava bagnando all’inverosimile, voleva che l’uomo la prendesse, ma non riusciva a rinunciare a quella stimolazione così eccitante. Sytri aveva preso in bocca un capezzolo, mentre con le dita le strizzava l’altro. Stacy si sentiva ormai all’apice del piacere, e credeva che presto sarebbe venuta così, solo con la stimolazione dei capezzoli, quando si sentì bussare alla porta.”Stacy, Sytri… avete finito di chiarirvi? C’è gente che vi aspetta…” era la voce di Michael che, d’accordo con Sytri, era passato a chiamarli.”Merda…” sibilò l’uomo, allontanando la bocca dalle mammelle della ragazza.”Arriviamo, papà…” urlò lei, tirandosi su le bretelle del vestito.Dopo essersi ricomposti al meglio, i due uscirono dalla stanza, e Stacy si diresse nuovamente verso gli ospiti, riprendendo a conversare…Non si accorse del sorriso d’intesa che si scambiarono i due uomini: il vestito lasciava vedere tranquillamente i capezzoli eretti della ragazza, testimoniandone l’eccitazione insieme alle guance arrossate… per diverse settimane dopo la festa, gli uomini che erano stati presenti favoleggiarono nelle loro riunioni riguardo alla bellezza e al calore della figlia di Michael Milani…Dopo la festa Stacy dovette separarsi nuovamente da Sytri… alla fine della festa, l’uomo la prese da parte, dicendole che doveva andare ad occuparsi della filiale europea: c’era da finire di mettere a posto alcuni uffici e la selezione del personale meno qualificato come segretarie o simili, ma le promise che sarebbe tornato dopo la laurea, il giorno prima della sua partenza, in modo da tornare in Europa assieme. Stacy fece fatica ad accettare quella nuova separazione: certo, era solo per meno di un mese, e loro due non erano innamorati… ma la voglia di sentire ancora la lingua di Sytri nella sua bocca, di sentire le sue mani sul suo corpo, era troppo forte… quella sera si addormentò solamente dopo una lunga masturbazione, durante la quale venne più di una volta.Stacy aspettava l’arrivo dell’aereo con ansia… il giorno prima si era laureata con 110 e lode e tutti i professori le avevano fatto i complimenti, ma era ben altro che desiderava.Quando il piccolo aereo privato toccò terra, il cuore le balzò in gola. Dopo pochi minuti i due erano seduti uno a fianco all’altra sul sedile posteriore della limousine, mentre l’auto correva rapida verso la Milani Manor.Era stato deciso che Sytri riposasse per una notte negli Stati Uniti, prima che lui, la ragazza e Michael partissero per l’Europa.Stacy trovava stupido che suo padre dovesse accompagnarla, ma questi l’aveva giustificato con il desiderio di passare qualche ultimo giorno con lei… non sapeva che aveva deciso di accompagnarla perchè, se quella notte tutto fosse andato come previsto da lui e Sytri, non appena arrivati in Italia l’avrebbero accompagnata al cospetto di Fierna.I due uomini avevano pianificato tutto… anche l’ultimo mese di separazione tra Sytri e Stacy serviva a far sì che nella ragazza il desiderio raggiungesse l’apice, dopo la serata della festa. Ora i due erano sicuri che Stacy non avrebbe negato niente a Sytri, che gli si sarebbe concessa totalmente.I due avevano avuto ragione: per tutta la cena Stacy e Sytri si scambiarono ammiccamenti, mentre le gambe si sfioravano reciprocamente. “Bene… io vado a letto, visto che domani ci dovremo svegliare presto ed io non sono un giovanotto come voi…” disse Michael, alzandosi e dirigendosi verso le scale.”Allora… andrò a dormire anche io…” disse Sytri, non appena l’uomo fu scomparso dalla loro vista. Sapeva che la ragazza non lo avrebbe lasciato scappare così: il top lasciava intuire i capezzoli eretti, che testimoniavano la sua eccitazione.Quando vide l’espressione sorpresa e delusa di Stacy, per poco non scoppiò a ridere”Ovviamente, a meno che tu non abbia altri programmi…” le disse maliziosamente, cominciando a salire le scale.Stacy rimase per una decina di secondi immobile: ormai erano settimane che desiderava Sytri, ma non si aspettava che l’uomo ribaltasse in tal modo la situazione… ora era lei a dovere pregare lui di scoparla? Voleva che si comportasse veramente come un puttana?A malincuore dovette ammettere che la cosa la eccitava… che l’idea di essere lei a chiedere a Sytri di prenderla, di essere lei a prendere l’iniziativa, chiedendogli di farle tutto quello che voleva, la stuzzicava tremendamente.Salì lentamente le scale, e trovò l’uomo davanti alla porta della sua camera, in attesa.”Lo sapevo…” le disse Sytri, mentre lei si avvicinava e apriva la porta, facendogli segno di entrare.Come furono dentro si allacciarono subito in un bacio, con le mani che correvano lungo i rispettivi corpi esplorando ogni centimetro di pelle.”Allora? Cos’è che vuoi?” Le chiese l’uomo, staccandosi per un momento dal bacio e prendendole un seno nella mano.”Lo sai…” gli rispose lei, opponendo ancora un po’ di resistenza”Devi dirmelo… o me ne vado…” Sytri accompagnò le sue parole strizzandole il capezzolo.”Sei un grandissimo stronzo…” gli disse la ragazza, sapendo bene che avrebbe dovuto cedere “Voglio che tu mi prenda… voglio che tu mi faccia godere come sai fare solo tu, che tu goda del mio corpo… va bene così?”L’uomo la guardò con aria soddisfatta.”Agli ordini” le disse… oramai aveva vinto, e avrebbe potuto fare di lei quello che voleva. Le portò le mani ai fianchi e le sfilò il top, liberando i magnifici seni. Quando sentì nuovamente la lingua dell’uomo sfiorare i suoi capezzoli, Stacy andò in estasi… gemeva e si inarcava, mentre l’uomo le tormentava le mammelle con la lingua, i denti e le dita.Sytri le appoggiò le mani sulle spalle, invitandola ad inginocchiarsi davanti a lui… la ragazza si ritrovò improvvisamente davanti agli occhi il membro eretto dell’uomo che, mentre la baciava e la portava ai limiti dell’orgasmo, si era abbassato pantaloni e boxer.Era passato diverso tempo dall’ultima volta che Stacy aveva preso in bocca un sesso maschile, e non era nemmeno capitato spesso, ma era talmente eccitata che se lo affondò subito in gola.L’uomo si godeva il pompino di Stacy, guardando quel magnifico volto reso secondo lui ancora più eccitante dal membro che scorreva tra le sue labbra, gonfiandole di tanto in tanto le guance.Più andava avanti e più si convinceva che la violazione di quella ragazza sarebbe stata una delle più grandi vittorie che lui o Fierna avessero mai raggiunto: Stacy era di una bellezza e di una sensualità travolgenti, grazie al suo aspetto e al suo modo di comportarsi così innocenti… sembrava impossibile che una ragazza così dolce fosse inginocchiata ai suoi piedi a spompinarlo, e questo era solo l’inizio delle mille depravazioni in cui sarebbe stata travolta nei mesi successivi.Il pensiero di quello in cui stava per trasformarsi quella ragazza lo eccitò a dismisura: con le mani sulle tempie di Stacy le tenne ferma la testa, mentre cominciava a muovere il bacino dandole lunghi affondi in gola.Stacy in un primo momento ebbe una reazione di sorpresa e riuscì a trattenere a stento un conato di vomito la prima volta che il membro dell’uomo spinse fino in fondo, poi a poco a poco l’eccitazione per la situazione prese il sopravvento, e cominciò ad assecondare i movimenti dell’uomo.Si sentiva come se Sytri le stesse scopando la bocca… era una sensazione estremamente eccitante, si sentiva come un oggetto di piacere nelle sue mani. Per la prima volta nella sua vita si trovò a desiderare che un uomo le venisse in bocca.Con grande disappunto si accorse che Sytri aveva altri piani… “Alzati…” le disse con aria roca “Voglio scoparti, ora…”Stacy obbedì rapidamente, non desiderando null’altro che sentire il membro di quell’uomo nuovamente nella sua vagina. Seguendo le sue indicazioni si inginocchiò sul letto, appoggiando il viso sul cuscino e lasciando in alto le natiche. Sytri le sfilò rapidamente la corta gonna che indossava e il perizoma che teneva sotto, lasciandola completamente nuda.La sensazione delle mani dell’uomo che le allargavano le natiche e della lingua che le lambiva la vulva la portarono rapidamente verso le vette del piacere. Non aveva dimenticato quanto fosse bravo Sytri a leccare, ed il desiderio dovuto alla lunga attesa amplificava il suo piacere. L’orgasmo arrivò rapidamente, e Stacy dovette affondare il volto nel cuscino perchè le urla non venissero sentite in tutta la casa.Sytri smise per un attimo di succhiare, quindi ricominciò ad affondare la lingua in quella vagina umida di piacere. Stacy sentiva la lingua dell’uomo esplorarle il pube, penetrarle la vagina, quindi risalire verso il forellino ancora inviolato dell’ano. A poco a poco si accorse che l’uomo cominciava a dedicarsi sempre di più al suo sfintere, penetrandolo piacevolmente con la lingua.”E’ ora di fotterti…” disse Sytri, allontanando il volto dal pube della ragazza e sostituendolo con il suo membro. La penetrazione improvvisa, violenta, le tolse per un attimo il respiro… Sytri si sfilò di colpo, quindi affondò nuovamente il membro fino ai testicoli. Ad ogni colpo Stacy si sentiva morire per il piacere, e quando fu presa dal vortice del secondo orgasmo cominciò a muoversi convulsamente, gemendo sotto i colpi dell’uomo che non accennava a fermarsi.”Sei proprio una troietta…” le disse, sfilandosi ancora una volta dalla vagina “E da brava troia ti piacerà il regalino che ti farò adesso…”Sytri si sentiva come un dio… quel viso tanto carino e innocente, quasi da bambina, ora era trasformato dalle fitte di piacere: l’immagine dei capelli della ragazza che cadevano sul volto sudato lo portò quasi all’orgasmo, ma l’uomo si impose di trattenersi…Dopo avere ringraziato il potere che il demone di cui portava il nome gli aveva concesso, donandogli una resistenza superiore, si accinse a violare ulteriormente la ragazza.Appoggiò il glande allo sfintere e, prima che Stacy potesse ribellarsi, lo spinse a fondo entrando quasi completamente nell’ano della ragazza. L’urlo straziante di Stacy fu come un balsamo per le sue orecchie… un altro gradino, il penultimo, della scalinata che avrebbe portato la brunetta a diventare sacerdotessa di Fierna.Stacy si sentiva come se l’uomo l’avesse pugnalata: quando l’uomo aveva spinto a fondo il membro nel suo ano, violandole lo sfintere, aveva sentito il più forte dolore della sua vita. Le lacrime cominciarono a scorrere copiose, mentre implorava il cielo che Sytri venisse in fretta facendo cessare il suo tormento.Si sentiva tradita e delusa… non riusciva a credere che l’uomo che aveva desiderato così tanto avesse deciso di farle del male così deliberatamente, solo per raggiungere il proprio piacere.La visone del volto di Stacy solcato dalle lacrime di dolore regalò un brivido di eccitazione e di soddisfazione a Sytri… l’uomo era comunque conscio che non poteva farle sentire solo dolore, se voleva raggiungere il suo obiettivo.Mormorando qualche parola in un linguaggio noto solo a pochi iniziati attinse a una briciola del potere che gli era stato concesso… con le mani iniziò a percorrere il corpo di Stacy, cercando di farla rilassare e di eccitarla nuovamente.Stacy sentì un brivido attraversarla quando le dita dell’uomo le sfiorarono il clitoride. A poco a poco sentì che la vagina ricominciava a bagnarsi e a palpitare, mentre i muscoli del suo ano si rilassavano, accettando con minore sforzo l’intrusione del membro che si muoveva rapidamente.Sentiva che Sytri sapeva perfettamente come e dove accarezzarla per farla rilassare ed eccitare, ma ebbe l’impressione che ci fosse dell’altro.Lentamente sentì il dolore che diminuiva, per lasciare posto ad una sensazione che si avvicinava sempre di più al piacere. Improvvisamente le passò davanti agli occhi la propria immagine, con Sytri dietro che la penetrava. “Mi sta inculando…” pensò stupita, come se realizzasse solo in quel momento quello che stava succedendo… e la consapevolezza di quello che le stava facendo, invece di farla vergognare, la eccitò.Sytri si accorse subito che qualcosa era cambiato in Stacy, ma si stupì che fosse avvenuto così in fretta… lui l’aveva aiutata, ma quella ragazza ci aveva messo del suo. Evidentemente, sotto la maschera di ragazza per bene che si era costruita involontariamente, mentendo prima di tutto a sè stessa, Stacy era una donna caldissima.Sorrise tra sè, quando si accorse che la ragazza aveva involontariamente cominciato ad assecondare i movimenti del suo membro, muovendosi in modo da favorire la penetrazione.Stacy era sconvolta: meno di cinque minuti prima le era stato sfondato violentemente lo sfintere, ed ora cominciava già a godere… Il pensiero fu cancellato immediatamente da una fitta di piacere che la riportò alla realtà: non le interessava quello che era successo prima, ora voleva solo concentrarsi su quel piacere che era uno dei più intensi provati nella sua vita. Cominciò a muoversi all’unisono con Sytri, spingendo indietro le natiche quando lui la penetrava, in modo che il pube dell’uomo arrivasse a sbattere contro le sue natiche. A poco a poco i gemiti di dolore si trasformarono in urletti di piacere, sempre più alti man mano che perdeva il controllo del suo corpo.Stacy sentiva che si stava avvicinando ad un nuovo travolgente orgasmo… mentalmente chiese scusa a Sytri per quello che aveva pensato di lui, quindi alzò la testa preparandosi alla scarica di piacere. Quello che vide le gelò il sangue…Suo padre era davanti alla porta aperta, e la fissava con occhi che non tradivano alcuna emozione.”Oddio… papà…” furono le uniche parole che riuscì a dire, travolta dalla vergogna per la situazione in cui l’aveva sorpresa suo padre. Non sapeva da quanto tempo era lì ad osservarla: da quando Sytri aveva cominciato ad incularla era rimasta tutto il tempo con la testa appoggiata al cuscino, quindi poteva essere lì da diversi minuti.Mentre abbassava lo sguardo la vergogna si trasformò in stupore, quando si accorse che suo padre aveva i pantaloni aperti e si stava masturbando mentre la guardava.Un turbinio di emozioni colpirono la testa e il corpo di Stacy: la vergogna per essere stata scoperta mentre si faceva inculare come l’ultima delle puttane, la sorpresa per l’atteggiamento di suo padre, la rabbia verso Sytri che non l’aveva avvisata e, anche se fece fatica a crederci, l’eccitazione per la situazione… si stava verificando quello che aveva sognato più di una volta nelle settimane precedenti, mentre si masturbava pensando a Sytri. Più di una volta, infatti, aveva immaginato suo padre che li spiava e si masturbava mentre loro due scopavano.Il ricordo delle sue fantasie la eccitò nuovamente, e ricominciò a muoversi accompagnando i movimenti di Sytri dentro di lei.Come in un film, vide suo padre chiudere la porta e avvicinarsi, cominciando a masturbarsi a pochi centimetri dal suo volto. L’odore del sesso dell’uomo che l’aveva generata la scatenò: cominciò a muoversi forsennatamente, incitando Sytri con le lacrime agli occhi.L’orgasmo la colpì improvvisamente, con un’intensità inaspettata: senza pensare a quello che stava facendo, si affondò in bocca il membro che si trovava davanti, cominciando a succhiarlo forsennatamente per non urlare tutto il suo piacere.Sytri guardò Michael sorridendo, e lui gli sorrise di rimando, soddisfatto: come avevano sperato, Stacy aveva appena superato la barriera mentale dell’incesto, salendo sullo scivolo che l’avrebbe portata sempre più in basso.Anche dopo che le fitte di piacere dell’orgasmo furono finite, Stacy continuò a succhiare il membro di Michael. Ormai non pensava più ad altro che ad aggiungere piacere al piacere provato fino a quel momento.Improvvisamente si sentì sollevare. Il membro di Michael le scivolò dalle labbra, e sentì il mondo che si metteva a girare. Capì che Sytri l’aveva sollevata e si era lasciato cadere con la schiena sul letto, senza uscire da lei. Ora si trovava sdraiato, mentre Stacy era impalata sopra di lui con le gambe divaricate, esponendo oscenamente la vagina alla vista del padre.Quando l’uomo si avvicinò e le puntò il membro all’ingresso della vagina, Stacy ebbe un momentaneo moto di repulsione, che subito si allontanò quando pensò che aveva oltrepassato quella barriera quando l’aveva preso in bocca.Chiuse gli occhi e si preparò ad accogliere nella vagina il membro di suo padre, che la penetrò con un colpo secco strappandole un gemito di piacere.Non credeva a quello che stava succedendo: era stretta a sandwich tra due uomini, che la penetravano nell’ano e nella vagina, ed uno dei due era suo padre… e quello che era più incredibile, stava godendo come mai avrebbe creduto di potere godere.Abbandonò la testa all’indietro, appoggiandosi completamente a Sytri, e si lasciò andare al piacere dei due membri che scorrevano dentro di lei, alle quattro mani che scorrevano sul suo corpo, alla bocca di Sytri che le baciava il collo e a quella di Michael che le sfiorava i seni.I getti di sperma dei due uomini la portarono ad un nuovo orgasmo, ed i tre godettero assieme, mentre i loro respiri e le contrazioni dei loro muscoli si univano in un’unica sinfonia.I tre rimasero per qualche minuto immobili in quella posizione, con i membri dei due uomini affondati dentro Stacy. Sytri fu il primo a riaversi: riuscì a fare ruotare gli altri due, rovesciandoli sul letto, e si sfilò dall’ano della ragazza. Il rivoletto di sperma che cominciava ad uscire dallo sfintere ancora dilatato fece fremere il suo membro per l’eccitazione. “Michael, perchè non ci facciamo ripulire da tua figlia?” Chiese, accentando volutamente la parola figlia.Stacy si sentì sommergere dalla vergogna, ma ricacciò le lacrime dentro di sè perchè sapeva che tutto quanto era successo le aveva regalato un enorme piacere, e che se avesse potuto tornare indietro l’avrebbe rifatto.Michael si sfilò dal suo ventre, quindi i due uomini si alzarono in piedi sul letto mentre lei si inginocchiava tra loro due. Si sentiva tremendamente puttana a comportarsi così, ma ormai non si stupiva più dell’eccitazione che le dava quella sensazione.Mentre la sua lingua passava sui membri mezzi flosci dei due uomini, ripulendoli dallo sperma, sentì la vagina pulsare per l’eccitazione.Non si limitò a pulirli… cominciò a succhiarli alternativamente, ed in pochi minuti li ritrovò nuovamente eretti davanti al suo volto.Eccitata, si affondò il membro di Sytri in gola, mentre masturbava quello di Michael. Per diverse volte invertì le situazioni, dedicando le attenzioni della propria lingua ora all’uno ora all’altro. Ad un certo punto i due premettero contemporaneamente verso le sue labbra e lei non si tirò indietro, accogliendo i due glandi in bocca e vellicandoli con la lingua.Quando si accorse che i due uomini stavano per godere, li fece avvicinare davanti a sè e cominciò a masturbarli rapidamente, alternando rapide leccate ora all’uno ora all’altro. I getti di sperma che si stampavano sul suo volto, nella sua bocca e sui suoi seni la portarono al limite dell’orgasmo… avrebbe voluto continuare a ricevere su di sè quegli schizzi caldi ancora a lungo, quando i due membri smisero di eruttare. Si abbassò a succhiare le ultime gocce di sperma rimaste sui glandi, quindi si alzò e si diresse verso il bagno della sua stanza.”Potete lasciarmi sola, per favore?” chiese ai due uomini, con un tono che fece capire a Sytri che la vecchia Stacy non sarebbe mai scomparsa del tutto. Mentre usciva dalla stanza con Michael si ritrovò a pensare che era meglio così: i suoi occhi innocenti e quel volto da brava ragazza sarebbero stati un’arma di seduzione in più, quando fosse stata al servizio di Fierna…Sola nella doccia Stacy lasciava che il getto d’acqua calda la colpisse con forza, come se potesse lavarle via gli avvenimenti e le sensazioni delle ultime ore.Non aveva scuse per il proprio comportamento: si era comportata come una troia, si era fatta rompere il culo e ne aveva pure goduto… e non contenta, si era pure data a suo padre.”L’unico modo per andare avanti è accettare se stessi…” si disse tra se e sè, cercando di ricordare chi avesse detto quella frase. Quello che doveva accettare però era ciò che aveva sempre negato negli ultimi anni: non aveva mai pensato di diventare suora, ma aveva visto il sesso come una cosa da vivere con la persona che si amava, non esclusivamente come ricerca del piacere. Eppure non poteva negare che nell’ultimo periodo per lei il sesso era stato solo quello, e si rendeva conto che non avrebbe potuto rinunciarci.”… accettare sè stessi…” Con quella frase in testa si diresse il getto d’acqua sulla vagina, sospirando mentre sentiva il piacere cominciare a montare dentro di lei…
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