No, non e’ la canzone di Elio, vi ricordate “mio cuggino mio cuggino”, ma la storia di questa mia cuginetta alquanto disinibita.Fin da quando era piccolina ha sempre manifestato un atteggiamento molto aperto e acuto nei confronti del sesso.Tanto per inquadrare la tipina, vi raccontero’ un aneddoto. Ero a casa sua per lavoro, all’epoca giravo per tutta l’Italia, e chiesi a mia zia di farmi una doccia.Lei aveva 5 anni o giu’ di li, e appena mi diressi in bagno lei mi chiese se poteva venire con me. Io abbastanza imbarazzato le chiesi il motivo e lei disse che voleva vedermi mentre facevo la doccia.Cosi buttai li una scusa dicendole se non aveva mai visto suo padre fare la stessa cosa e lei con la sua vocina candida mi rispose semplicemente: “si ma non e’ la stessa cosa!”Mi dissi ma questa siamo sicuri che abbia solo 5 anni, gia’ vorrebbe stare a vedermi per notare le differenze tra me e il padre…mmhh promette davvero bene.La mandai via ovviamente, non sono un pedofilo e mi hanno sempre fatto schifo queste cose.Fatto sta’ che il tempo passa e adesso la mia cuginetta e’ diventata una magnifica ragazza di 18 anni, alta non meno di 1.80, mora, occhi azzurri e un fisichino niente male, con due belle poppe e un culetto sodo da urlo.Perche’ tutto questo preambolo? Per raccontarvi quello che ho letto un bel giorno sul suo diario personale. A 18 anni lo scrive come farebbe una ragazzina di 12 anni, ma dopotutto non e’ che sia cresciuta molto di piu’. Lo so cosa starete pensando “non c’e’ gioia piu’ divina che farsi la cugina”, no vi sbagliate di grosso, per me e’ sempre rimasta la bambina di quando la tenevo in grembo appena nata e non riesco a farmi venire le voglie che potete immaginare voi, a 35 anni potrei essere davvero suo padre.Ok, ma cosa e’ successo di cosi stupefacente da dovervelo scrivere in un racconto.Niente di anormale se non che il suo ragazzo di oggi ha + o meno la mia eta’, 36 anni e che ovviamente la sua famiglia non approva questo genere di rapporto.Se fossi nei panni della sua famiglia molto probabilmente avrei gli stessi imbarazzi, ma sentite cosa scrive.———————-I ragazzi della mia eta’ non mi attraggono piu’ di tanto e non riescono a darmi cio’ di cui ho veramente bisogno.Cosi dopo aver perso la veriginita’ abbastanza in fretta con un coetaneo ho deciso di frequentare gente piu’ matura, e in questo mi aiuta mio fratello maggiore che ha 32 anni.———————————-Tralascio tutte le varie vicende tratte dal suo diario per giungere alla situazione di oggi.—————-Tutto filava liscio fino al giorno in cui ho incontrato Lui. Un bell’uomo, di 36 anni appunto, con un’ottima posizione, pieno di soldi insomma, che mi corteggia in maniera costosa e raffinata e che non mi fa mancare niente, nemmeno il sesso vero.Andare con Stefano e’ stata come avere di nuovo la PRIMA volta.Mi sono stufata dei miei coetanei, stupidi con ancora la testa vuota, e soprattutto privi di esperienza sessuale. Loro pensano solo alla partita della squadra del cuore, a sparar cazzate con gli amici, e a farsi fighi davanti a me e alle mie amiche.Cosi quando ho conosciuto Stefano, qualcosa mi si e’ smosso nello stomaco. Fin dai primi incontri era galante, mi trattava da donna e non da ragazzina, mi ascoltava e sembrava interessato veramente a quello che dicevo.Quindi ho deciso che non avrei fatto troppo la schizzinosa, ritraendomi davanti alle sue avances, insomma gli promisi quello che desiderava da me.Il sesso con lui e’ stato da subito un’esperienza fantastica e devo ammettere che e’ stato centomila volte meglio della prima volta, quella vera. Voglio scrivere su questo diario come sono andate le cose, nella speranza che qualcuno lo legga e capisca che non sono la ragazzina stupida invaghita cosi per capriccio di un uomo piu’ maturo e che a me sta’ bene cosi. Ecco come e’ andata quella volta.Mi porto’ in uno dei piu’ belli ristoranti della mia citta’, gia’ durante la cena mi continuava a sfiorare, con gesti all’apparenza innocui, che mi infondevano pero’ un gran calore.Non mi faceva bere apposta, sapeva che avevo capitolato e che non servivano questi mezzucci da playboy da strapazzo. Avevo talmente voglia di lui che finsi di dover andare in bagno per levarmi le mutandine di pizzo comprate per l’occasione, ormai intrise dei miei umori.Gli dissi quello che avevo fatto e lui strabuzzo gli occhi, lo avevo colpito, cosi quando gli dissi se voleva avere la prova, mi rispose di si con la lingua un po’ asciutta.Levai con noncuranza le mutandine dalla borsetta e le porsi a lui passandole sopra la tavola. Vidi un bagliore di imbarazzo e di lussuria quando con la mano prese la piccola pallottola di pizzo e subito se la porto alla faccia per assaporare la mia umida voglia.”Sei veramente una tipina stupefacente, mi hai davvero colpito, non vedo l’ora di portarti a casa”. “Cosa aspetti allora?” gli risposi io di rimando.Pago’ il lauto conto senza batter ciglio e ci dirigemmo con la sua Mercedes cabrio verso casa sua. Durante il tragitto fece scivolare una mano su per la minigonna, e si delizio’ di trovare la mia micina ancora piu’ bagnata delle mie mutandine. Gioco’ con lei sempre stando attento a non fare fesserie con la macchina e anche io misi una mano sulla sua patta per verificarne il contenuto voluminoso. Era divorziato e lo sapevo, ma non sapevo che era stra-ricco, anche se dai modi, dalla macchina e dalle informazioni che avevo avuto sul suo conto da mio fratello avevo immaginato qualcosa.La casa era una maestosa villa appena fuori dalla citta’, immersa in un giardino lussureggiante, con un’immensa piscina e campi da tennis.Era il giorno di permesso per la servitu’ e in casa regnava un ordine e un silenzio che infondeva pace e serenita’, ma avevamo entrambi voglia di rompere quella calma.Appena entrati mi spoglio’ con delicatezza ma con decisione allo stesso tempo.Io fui piu’ lesta di lui e appena fu’ nudo mi inginocchiai e gli presi in mano il membro gia’ duro come un palo.Non avevo molta maestria, ma mi applicai a dovere e vidi che la cosa era di suo gusto.Prima di tutto glielo manovrai a mo’ di sega su e giu’ scoprendo il glande congestionato, palpandogli nello stesso tempo i duri coglioni.Stava per chiedermi di baciarglielo ma anche qui fui piu’ veloce di lui.Imboccai la cappella, in realta’ senza sapere bene cosa fare, cosi lui mi suggeri’ di leccarlo come un cono gelato. Non era il mio primo bocchino, ma i miei precedenti cavalieri mi erano sempre scoppiati in mano dopo il primo colpo di lingua.LUI invece sembrava arrapato ma cosciente di quello che succedeva. Allora mi spinsi a succhiarglielo come avevo visto su alcuni giornaletti di mio fratello, tentando di ingoiarne il piu’ possibile. Aveva proprio un bel odore, non saprei definirlo, forse un mix di feromoni che mi faceva letteralmente colare.Quando Stefano capii che stava per venire mi fece rialzare e mi fece accomodare di schiena su un divano del soggiorno. Per prima cosa mi lecco’ tutta la mia bollente fica, disegnando con la lingua tutti i contorni delle grandi e piccole labbra, per poi soffermarsi con rapidi e precisi colpetti sul clitoride eretto.Mi dono’ il mio primo VERO orgasmo con un uomo, cosi, semplicemente con la sua lingua, che ripuli tutta l’area dagli umori copiosi che sgorgavano.Mentre l’onda dell’orgasmo scemava mi lecco’ anche tutta la zona perianale, divertendosi a mettermi la lingua anche nel buchino, l’unica cosa vergine di me fino a quel momento.Sempre con calma mi prese in braccio sollevandomi senza alcun sforzo come se fossi di paglia, e mi porto’ in camera da letto.E che letto, un enorme letto a baldacchino, piu’ grosso di uno matrimoniale, tutto pieno di cuscini come era in voga nell’ottocento.Mi poso delicatamente sulle lenzuola che sapevano di pulito (e di lui) e prese a succhiarmi uno per uno tutti i cm della mia pelle. I piedi, che bacio’ come se fossero di porcellana, le gambe, il pancino (animato da un debole respiro) le mani le braccia, il collo le orecchie, la bocca, la schiena…..nulla fu lasciato senza il tocco delle sue labbra o della sua lingua. Trascuro’ per il momento, come se il mio orgasmo lo avesse calmato, la zona dei genitali, per buttarsi a capofitto sulle mie tette. Quando prese in bocca un capezzolo, stringendo tra le dita l’altro, ero allo sfinimento e la voglia di lui era ricresciuta come se il piacere di pochi minuti prima non potesse intaccare il desiderio del suo corpo.”Prendimi ti prego” gli sussurrai delicatamente in un orecchio, a quella proposta vidi che il suo membro ebbe un sussulto come se fosse stato attraversato dalla corrente elettrica.Manifestando ancora un controllo da eroe (mi stavo forse innamorando??) potei vedere come il suo membro stillava densi umori, ma quello era l’unico segno indicatore del suo stato di agitazione, per il resto i suoi modi erano calmi e misurati.”Dai non resisto scopami che non ce la faccio piu'” dicendo cosi lo invitai stendendomi sul dorso in mezzo al letto e allargando al massimo le gambe.A questo punto cambio’ faccia e modi di fare, si avvicino’ a me brandendo il suo randello (non ho una esperienza da pornostar, ma valutai che era un bell’attrezzo sui 20cm) e appena appoggiato il glande al mio orifizio me lo schiaffo’ tutto dentro senza pause.Ero talmente bagnata che invece di un grido di dolore, lanciai un grido di sopresa, sentendomi trapanata di brutto, e lo terminai con un gemito degno di un’attrice consumata (ma non stavo fingendo neanche un po’).”Non mi sembra di averti fatto male, anche se sei strettissima e me lo fasci come un guanto sei molto bagnata, e ti ho fatto solo del bene, vero?” mi derise lui, e anche se sono una persona spiritosa gli risposi di darsi da fare……… non male eh?Dopo una simile risposta non pote’ fare altro che intavolare un vai-e-vieni da paura, mi sentivo il suo arnese fino in gola e quando usciva la mia fichetta (al dire il vero un po’ dolorante) si sentiva “vuota” e lo reclamava a gran voce con osceni suoni di risucchio.Ma dove la prendeva tutta questa resistenza, per poco prima non veniva nella mia bocca e adesso erano gia’ passati 15 minuti e non ne voleva sapere di venire?Io ero al mio secondo orgasmo che lui non era minimamente stanco, non vorrei fare confronti ma rispetto ai ragazzini delle passate scopatine, questo era da fantascienza……Cosi mi giro’ e comincio’ a trapanarmi a pecorina con potenti e precisi colpi di maglio, quando senti’ le pulsazioni della mia fica, annunciargli l’imminente terzo orgasmo, venne finalmente in me con rauchi gemiti di piacere, mentre nel mio ventre arrivarono dei fiotti di sperma tali che mi sembro’ per un momento che ad eiaculare non ci fosse piu’ lui ma un cavallo (meno male che e’ un anno che prendo la pillola… ehehheheh).Per farmi riprendere dopo pochi minuti mi propose una doccia e io acconsentii volentieri per darmi una rinfrescata (in tutti i sensi), visto gli umori che uscivano dalla mia fica, rimasta un pochino aperta, umori che non ne volevano sapere di fermarsi.Finita la doccia in cui continuammo a scambiarci baci e carezze un po’ ovunque, mi porto’ sul tappeto davanti al camino (spento eravamo in estate….. si lo so e’ romantico ma avrebbe reso l’atmosfera un po’ incandescente, non trovate?).Li mi mostro’ che il 69 non e’ solo l’anno dello sbarco sulla Luna, ma una posizione ottima per il sesso orale. Mi misi sopra e lui comincio’ di nuovo quel lavoro estenuante di lappate e di baci alla mia topina, ancora un poco indolenzita per l’assalto subito. Io invece mi dedicai al suo uccello che sembrava non risentire della fatiche. Lo ingoiai piu’ che potevo, sentendomelo scendere giu’ in gola.Mi fece di nuovo venire (ed eravamo a 4, piu’ di tutti gli orgasmi messi assieme con i miei precedenti flirt………) ma lui imperterrito non ne voleva sapere di ammainare la bandiera.Girandomi mi bacio facendomi sentire il mio forte odore muschiato, sintomo di un orgasmo ben riuscito.Girandomi a carponi mi lecco’ per benino tutto il forellino anale dicendomi “voglio fare mio anche l’ultimo dei tuoi gioielli, ti va?”, e mentre lo diceva mi ficcava, tanto per farmi capire, un dito nelle profondita’ dei miei intestini.”Ahhhh brucia amore, e poi mi farai male con il tuo enorme cazzo”. “Si parlami cosi, mi piace quando dici le parolaccie” mi incito’ Stefano” comunque se non vuoi facciamo un altra volta” disse continuando a sondarmi mentre con l’altra mano stimolava il mio clitoride ipersensibile dopo tutto il piacere provato.Dopo pochi minuti di questo lavorio, mi accorsi di spingere il culo verso il suo dito come per autoscoparmi, e questo fu’ il segnale che mi ero abituata all’idea di farmi scopare anche li’, cosi lui aggiunse un altro dito e poi un altro ancora, finche’ riusci a slargarmi per bene.Si porto’ dietro di me e con fare un po’ sadico mi sottopose ad un rituale del tipo:prima una leggera passata di uccello in tutto il solco, appoggiandomi il glande alla fichetta. Poi una leggera penetrata nella stessa, per inumidire l’attrezzo, poi un’altra passata, una finta di appoggiare l’enorme fungo al mio culetto che tremava dalla paura.Non so’ per quanto mi inflisse questo giochetto, mi ricordo solo che ad un certo punto cominciai ad implorarlo di incularmi:” dai ti prego prendimi non resisto” e lui zitto.Allora io con voce un po’ piu’ forte:” hai capito dai inculami, non ci riesco a stare al tuo gioco” ma lui niente.Finche’ ad un tratto sbottai urlando:”ALLORA BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA TI DECIDI A SCHIANTARMELO NEL CULO, SI O NO?”.Era quello che voleva, desiderava che gli chiedessi di agire in maniera sboccata.”Si mi piace sentire una ragazzina per bene come te bramare per essere posseduta e sfondata come la piu’ sfondata delle puttane”, disse mentre cominciava ad appuntare la punta violacea del suo cazzo al mio buco indifeso.Mi mise con calma solo la cappella e non sentii alcun male (oddio un po’ di bruciore lo sentii…). Poi attese un attimo per sentire il muscolo anale che si rilassava al passaggio del nuovo intruso, in seguito comincio’ a spingere per piantarmi nelle viscere tutto quel palo di carne pulsante.Quando sentii il suo pelo farmi solletico sulle natiche capii che ormai di vergine avevo solo le orecchie, ma che me ne fregava, ero contenta, ero in grado di soddisfare pienamente un uomo, ero bella piena di cazzo come sempre avevo sognato nei miei pensieri.Venni strappata a queste considerazioni dal suo imperioso va-e-vieni e dal suo altrettanto categorico “e adesso sgrillettati da sola per alleviare le sofferenze che ti infliggero'”.Cosi mi toccai come una ninfomane mentre lui accellerava e accellerava il ritmo, piantandomi nel retto il suo palo infuocato. Persi il conto degli orgasmi (10 20 non so…) quando ad un certo punto le mie ultime contrazioni lo fecero venire con un ruggito da animale. Fiotti densi colpirono con una forza bruciante l’interno delle mie mucose brutalizzate…poi il tutto scemo’ cosi come era arrivato e mi adagiai’ immobile con lui che mi abbracciava da dietro.Aspetto’ che si ritirasse per non farmi male, anche se insieme agli umori che colavano dal mio culo, lui noto’ un filino di sangue.Quando me lo disse mi finsi arrabbiata “mi hai rotto il culo, sei un bastardo” ma intanto ridevo, non riuscivo a prenderlo per il culo, cosi scoppiai a ridere come una matta e lui con me. Ragazzi che goduta, questo si che e’ sesso…..adesso caro diario ti lascio perche’ e’ tardi, domani devo andare via con Stefano per un weekend, chissa che fuoco e fiamme, la mia topina e’ gia’ in subbuglio….si la mamma rompe perche’ non vorrebbe, ma forse non si ricorda piu’ cosa vuol dire avere 18 anni e sentire il sangue che brucia nelle vene come se fosse lava incandescente eppoi Stefano………. lo amo, si lo amo oddio ho scritto che lo amo, adesso mi sento meglio…per il futuro vedremo, io vivo il presente e del futuro non mi frega proprio un bel niente (e fa’ pure rima).Allora caro diario a lunedi cosi potro’ raccontarti del fine settimana.—————————————-Avete capito la mia cuginetta??? Alla prossima
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