Quando ero in seconda media ci fu assegnata una professoressa di storia che si rivelò molto particolare, una bella donna 35enne bassina ma ben proporzionata con una mania particolare, masturbarsi in classe, ebbi così modo di conoscere per la prima volta l’anatomia femminile e a lei dedicai decine di seghe.Erano passati 10 anni ed io ne avevo 24 facendo due calcoli lei doveva essere sui 45, così dopo averci pensato per molto tempo una mattina decisi che avrei dovuto rivederla, mi presentai alla mia vecchia scuola e chiesi gli orari della prof Gianna Roccia, mi dissero che alle 10 aveva un’ora libera ed era nella stanza dei professori, guardai l’orologio erano le 9.20, la segreteria mi chiese il motivo della visita e le spiegai che ero un ex allievo che voleva rivederla.Vagai per una mezzoretta per la scuola ricordando la mia adolescenza tra quella mura segnata da problemi alcuni superati altri no, alle 10 mi presentai nell’aula professori e dopo poco entro la prof, era come me la ricordavo portava una gonna a piegoline due dita sopra al ginocchio e una camicetta di seta che lasciava intravedere un reggiseno leggero, le dissi subito chi ero e ci sedemmo a parlare.”mi fa proprio piacere vedere un ex allievo, se mi vieni a trovare vuol dire che sono stata una buona insegnante” inizio lei”Certamente proff. io sono diventato un’appassionato di storia e ho messo a frutto tutti i suoi insegnamenti, che ho appreso stando al primo banco” sottolineai l’ultima frase e la vidi arrossireeravamo soli nella sala proff e lei avvicinò la sua seggiola alla mia e divaricò leggermente le gambe”vediamo se sei stato attento” mi disse con voce maliziosaposai una mano sulla sua coscia ,mi intruffolai sotto la gonna, e lentamente la feci risalire accarezzandole l’interno della gamba”si prof non perdevo una lezione” intanto le stavo accarezzando la fica attraverso le mutandine lei si stava eccitandi e rispose “vedo che hai imparato bene, sei un’ottimo allievoo” io intanto avevo scostato gli slip e le stavo accarezzando le labbra della fica, mettendole poi un dito dentro”ora fermati può entrare qualcunooo” disse rauca, io risposi subito “mi fermo solo se accetta di darmi lezioni private ho la casa libera e abito qua vicino, la invito a pranzo””va bene mi hai messo appetito e voglio provare il piatto forte” mi ricomposi e le diedi il mio indirizzo ci salutammo con un abbraccio ed approfittai per palparle il seno e sussurrargli “ti aspetto alle 12.20 se non vieni domani vengo qui e ti faccio sbrodolare in classe” lei di risposta mi infilo la lingua nell’orecchio e bisbiglio “ci sarò porcellino”.Feci la spesa e tornai a casa dissi a mia sorella di sparire fino alle 15 e mi misi a preparare da mangiare, alle 12.15 suonarono al portone era la prof, la feci accomodare in cucina e le dissi che era quasi pronto, lei si sedette accavallando le gambe e facendo risalire la gonna quasi fino alle cosce “non sono qui solo per mangiare…” disse io mi inginocchiai davanti a lei e sollevatale del tutto la gonna la trovai senza mutandine divaricai le sue gambe e posi la testa in mezzo cominciando a leccare e suggere le sue grandi labbra, fino ad arrivare al clitoride già eretto, lei intanto si era scoperta il seno e se lo pastrugnava porgendo l’inguine alle mie labbra, “un’oottimooo allievooo, moltooo portato per la lingua, siiiii” venne e mi inondò la bocca del suo miele, mi alzai ed estrassi il cazzo mettendoglielo davanti alla faccia “prof datti da fare le dissi e lei non si fece pregare e imbocco il mio cazzo svelando una rara maestria nei pompini la lasciai fare per un po’ godendomi quelle labbra poi non contento la misi a pecorina con le tette sul tavolo e le infilai il cazzo in fica “si realizza un mio sogno prof ti chavo” e comincia un avanti indietro dentro di lei con degli affondi che le strappavano degli urletti, “Mimi che cazzooo, mi chiavi come un toro, ti sei masturbato molto pensandomi” esclamò maliziosa io di rimando “sii e oggi voglio recuperare” accellerai il ritmo “vienimi dentro ti voglio sentire tuttoooo” mi ingiunse, a quelle parole diedi alcuni affondi profondi e le allagai la fica “sii prooooffff, sei una troiiiaaaa” “si Mimiiii lo sonoooo sempre stataaaaa” e venne anche lei.pranzammo per riprendere un pò di fiato non smettendo di toccarci e di parlare dei tempi della scuola “Mimi ora sei soddisfatto mi hai avuto” “non ancora del tutto” la presi per mano la portai sul lettone e la feci stendere a pancia sotto leccai dolcemente la fica e il buchetto del culo poi mi stesi sopra di lei forzandole con il cazzo l’anello dello sfintere, lei ruggì “era tanto che non me lo mettevano nel culo, fai piano sei enorme, ti sento in gola” entrai tutto in quel morbido culo e presi a montarla sditalinandola con una mano, “ti piaceee fottermiii, fammi goderreee porco” la inculai per mezzora strappandole due orgasmi finché sospirò “basta Mimi sono distrutta” mi sfilai da lei mi stesi sul letto e me la misi sopra a 69 “voglio venirti in bocca prof” cominciammo a leccarci a vicenda e nel momento che le scaricai in bocca la mia sborra mi allago il viso con il suo nettare.Giacevamo sul letto e io la baciai in bocca “proff sei una bella troia, come nei miei sogni” lei rispose accarezzandomi il viso “tu sei una rivelazione, mi hai fatto godere tantissimo, voglio rivederti presto”, “certo prof, me non è ancora finita” e visto che il cazzo mi era tornato durissimo la coprii e presi a chiavarla alla missionaria”
Martina (II parte)
3 Luglio 2021