Mi chiamo Luca sono un ragazzo dal fisico atletico e da pochi mesi ho finito il servizio militare, e sono in cerca di una occupazione.Qualche giorno fa, mentre ero beatamente sdraiato sul divano mia madre mi disse che mia cugina Rosaria aveva partorito e il giorno seguente, dato che non avevo nulla da fare avrei dovuto accompagnare la madre Margherita alla clinica perché non c’era nessuno che potesse farle da autista ed inoltre avrei dovuto fargli compagnia per l’intera giornata.La cosa non mi allettava molto, prima perché fare l’autista non era la mia grande aspirazione secondo avrei preferito restarmene a poltrire più tosto che guidare e caricare pacchi a mia zia.Ma dato che non avevo un tubo da fare e per non sentire mia madre massacrarmi con le sue solite ramanzine accettai.Il giorno seguente mi recai con la mia Uno a casa di mia zia, citofonai e aspettai che le scendesse. Dopo pochi minuti arrivò mia Zia margherita una donna matura di cinquant’anni portati discretamente con una gonna fino al ginocchio e una camicia bianca con un giacchino in tinta con la gonna, mi salutò io gli feci gli auguri per essere divenuta nonna e gli aprii lo sportello per farla accomodare.Nell’entrare in macchina e sedersi mia zia divaricò le gambe e io potetti vedere le sue mutande di un color carne, ma la cosa non mi creò nessun tipo di emozione e mettendomi al lato di guida avevo già dimenticato.Giunti alla clinica salimmo in camera e diedi gli auguri a Rosaria ed uscii sul terrazzino a fumare una bella sigaretta, arrivarono altri parenti , quasi tutte donne e bambini, e io rimasi sul terrazzino a guardare dentro.Sul lettino c’era mia cugina Rosaria, gran bella gnocca e seduta affianco mia zia Margherita che in equilibrio precario aveva le gambe divaricate e si intravedeva la biancheria intima. Io la guardavo e notai che nonostante l’età era ancora piacente e non male, ma la cosa non mi stuzzicava più di tanto, anche perché cercavo più di beccare la figlia in posizione anomala in modo da sbirciare qualcosa, che la madre.Dopo circa un paio d’ore trascorse in atroce sconsolamento riuscimmo e continuai a fare da autista a mia zia; supermercato, fruttivendolo, ferramenta, e chi più né ha più né metta, l’unica consolazione era che ogni volta che saliva o scendeva dalla macchina mi beccavo una razione di abbigliamento intimo che era sempre meglio di niente.Accompagnai zia Margherita a casa e la aiutai a salire tutte le borse sopra, dopo averle sistemate mia zia mi invitò a pranzare con lei (anche perché il pomeriggio avrei dovuto riaccompagnarla in clinica) ed io accettai visto che doveva mangiare da sola in quanto mio zio lavora fuori e sarebbe rientrato solo il giorno dopo e gli altri due figli sono sposati e vivono in altra città.Dopo pranzo mia zia si lamento che aveva i piedi gonfi per il troppo camminare e che aveva bisogno di riposarsi un po’ e che avrebbe gradito un massaggio ai polpacci e alle caviglie.La cosa non era detta per caso, infatti durante la conversazione del pranzo gli avevo detto che sotto il militare ero nel gruppo sportivo e avevo imparato a massaggiarmi i muscoli per il defaticamento.Così per non sembrare scortese mi proposi quale massaggiatore, gli dissi di stendersi sul letto a pancia sotto e rilassarsi.Ci recammo in camera da letto e lei si stese supina con la testa piegata su di un lato e le mani sotto la guancia.Io per scherzo dissi "Zia non ti addormentare altrimenti non riesci ad avere benefici e posso pure approfittarne" lei sorrise e mi rispose " ma dai con tante belle donne che ci sono in giro, un bel ragazzo come te approfitterebbe di una vecchia e anche nonna?"Io non risposi e iniziai a massaggiare i polpacci delicatamente. Non so cosa mi prese ma iniziai a guardare mia Zia con occhi diversi, certo aveva cinquant’anni ma la sua pelle ella ancora bella liscia, le gambe belle tonde e il fondo schiena sembrava sodo, il seno enorme compresso sul materasso e il suo viso mi istigava sesso e non capivo il perché.Man mano che toccavo il polpaccio ripensai all’abbigliamento intimo visto la mattina e nasceva in me una voglia di rivederlo ma i dubbi e rimorsi mi frenavano.Non sapevo se tentare o lasciar perdere, intanto notai che mia zia si era quasi appisolata con gli occhi chiusi e il sorriso sulle labbra, così decisi di essere un po’ più audace e iniziai a salire fino al retro coscia, tanto se diceva qualcosa avrei inventa una scusa al momento.Pian piano che toccavo il viso di zia sembrava sempre più rilassato e felice così iniziai a sollevargli la gonna ad ogni salita di mano, dopo vari tentati riuscii a tirarle fuori il fondo schiena e vedevo i suoi slip fin quasi al bordo superiore.Pensai in testa a me " porca miseria e chi l’avrebbe mai detto che una tardona aveva un così bel culo " infatti avvolto in mutandine di cotone color carne c’era un mappamondo stupendo, certo non era quello di una ventenne ma iniziai a provare eccitazione.Guardavo zia Margherita, che in posizione supina, sembrava che dormisse con aria giuliva, e mi eccitavo sempre di più, ormai il mio pantalone non riusciva pia a contenere la mia erezione, ed ero preso da un senso di paura per la figuraccia che potevo incorrere e una voglia matta di essere più audace.Così inizia a concentrare i miei massaggi sulle cosce e man mano che salivo con le mani andavo sempre oltre avvicinandomi sempre di più a sfiorare le natiche e l’orlo degli slip.Con un occhio ammiravo il panorama e con l’altro cercavo di capire se lei dormisse o fingeva, mentre la mia mente era presa da allucinazioni erotiche contrastate da scuse da inventare in caso mia zia si fosse girata.Spinto dall’eccitazione osai l’inimmaginabile, cominciai a massaggiarle le natiche delicatamente e con il dito medio iniziai a sollevare il bordo delle mutandine, sudavo ghiaccio, mia zia mugugnò e divaricò leggermente le gambe, mi prese un colpo non sapevo se continuare o lasciar perdere.Era troppo eccitante per mollare tutto, così continuai infilando sempre di più il dito sotto l’orlo, sotto il polpastrello sentivo la sua pelle calda e morbida, arrivai fino al solco del culo e il mio sesso ormai non stava più nei pantaloni. Muovevo il dito delicatamente in modo rotatorio e man mano iniziai la mia scalata al monte di venere.Sentii i primi peli, ormai nulla mi avrebbe più potuto fermare , e continuai arrivando fino alle grandi labbra erano un lago e così provai a profanarle, il mio dito medio scivolò dentro come una anguilla, era da impazzire avevo un dito nella fica di mia zia la quale ad occhi chiusi si mordicchiava il labbro inferiore in segno di goduria.Ormai la mia eccitazione era incontrollabile così con l’altra mano mi sbottonai il jeans e liberai il mio pene che ormai aveva raggiunto una erezione indescrivibile, in un gesto veloce sostituii il dito con il pene e penetrai mia zia la quale dopo un paio di colpi si sveglio ed esclamò "Ma Luca che fai……………hai mi fai male " e divincolandosi mi diede uno schiaffo e scappò in bagno.Era fatta, avevo fatto la più grossa figura di m….. della mia vita, mi ritrovai seduto sul letto con il pantalone slacciato e con una gran voglia di piangere, l’avevo fatta proprio grossa mio dio cosa sarebbe successo adesso.Dopo un paio di interminabili minuti trascorsi a rodermi il fegato e a maledirmi decisi che la cosa migliore era di affrontare il problema e cercare di parlare e chiedere scusa a mia zia sperando di convincerla a dimenticare.Così uscito dalla camera da letto mi diressi tremolante verso il bagno, la porta non era chiusa e mia zia stava appoggiata al lavabo a testa china, in quel momento volevo smaterializzarmi e dovetti far coraggio e entrai in bagno."senti zia ………… non volevo ………non so cosa mi abbia preso …….. ti chiedo scusa ….., non dirlo a mamma mi ammazzerebbe sei sua sorella …………" le frasi erano sconnesse e dette quasi con lacrime agli occhi, mia zia non rispose allora io per essere più convincente mi misi in ginocchio e ripresi "ti chiedo scusa ……. Perdonami e stato un gesto da testa di c…. si sono proprio una testa …….. " le mi interruppe e con voce strana inizio : "alzati…… non è stata solo colpa tua, anche io ho sbagliato…… non stavo dormendo…….. e ti ho lasciato fare….. quando hai iniziato ad essere audace e mi ai scoperto il fondo schiena pensavo che ti saresti limitato a guardare e in fondo un paio di mutande sono come un costume da bagno, poi quando hai iniziato a toccarmi be ……… volevo interromperti ma……… ecco la cosa mi…….. è piaciuta e così non ho reagito""ma zia allora perché ……lo schiaffo ………… insomma ………scusami…. con il dito si e con ………… be…….. il resto no" esclamai vedendo nell’espressione di mia zia un pentimento all’interruzione fatta."ma sai ad un tratto mi sono sentita quella che effettivamente sono una donna di 51 anni sposata, madre e da ieri sera anche nonna…… e poi tu sei mio nipote …….figlio di mia sorella…….., scusami per lo schiaffo mica ti sei fatto male" "dai zia " risposi " me lo sono meritato "lei riprese con tono ancora più strano "sei un bel ragazzo… giovane….. e anche ben…… messo " queste ultime parole le disse guardandomi la pacca e in quel momento capii e forse se osavo potevo riprendere quello interrotto poco prima.Mi avvicinai a mia zia e con tono di ammirazione inizia" certo zia anche tu sei una donna di 51 anni, madre, moglie e …… nonna ma se mi permetti puoi fare concorrenza a molte donne più giovani …" lei rispose " ma dai lo fai solo per farti perdonare …… non sono mica scema ".Vedevo nella sua espressione una complicità che mi diete di nuovo il coraggio di proseguire, anche in relazione al risveglio improvviso del mio sesso così incalzai "dai zia anche tu sei ben messa………… almeno il fondo schiena e ancora sodo e questo posso ammetterlo per constatazione e non sentito dire…………" lei con aria di orgoglio e complicità " si devo darti ragione anche in considerazione all’effetto che ti ha fatto……… mi è parso che ti è veramente piaciuto ".In quel momento capii che era cotta e sul viso le si leggeva la voglia matta così avvicinandomi sempre di più quasi a comprimerla tra me e il lavabo ripresi "il retro è stupendo chi sa se anche il resto e competitivo ……….. " lei in un impeto di orgoglio "il davanzale che vedi e tutto naturale anche se non sodo e ………….. bhe certo la pancia non è piatta per il resto ……… sembra che hai già costatato ………." Io guardandola negli occhi con aria di chi ormai non regge più " sai mi fido poco di quello che si dice ……………… sono abituato a constatare con ………mano o con …………." Lei non rispose e io spinto dalla eccitazione le misi una mano sul seno e iniziai a carezzarlo sentivo il capezzolo turgido ed eretto e la mammella soffice come cuscino.Lei con voce rotta dall’emozione "Luca ma cosa fai………. No …. Non possiamo ……. Sei mio nipote …….. devo darti un altro schiaffo ?………." io appoggiandomi contro il suo ventre e premendo in modo da fargli sentire la mia piena erezione "non sono tanto convito che tu voglia darmi uno schiaffo ……….. non sai cosa ti perderesti " e con la mano iniziai ad intrufolarmi sotto la camicetta e in contemporanea iniziai a baciala sul collo.Lei ansimava ed era immobile. Io dopo avergli slacciato quasi tutti i bottoni della camicia liberai il suo seno avvolto nel reggiseno merlettato color carne e palpeggiavo le enormi mammelle prima a reggerle e poi a strizzarle. Poi con un gesto delicato scoprii quella sinistra, certo non stava tanto su una volta liberata dalla impalcatura, ma era soffice e desiderosa con una mano la mantenevo e iniziai a succhiarla mentre con l’altra mano iniziai a scendere verso il basso e una volta raggiunto l’orlo della gonna iniziai a risalire percorrendo la coscia, quando arrivai alle mutandine infilai un dito sotto l’elastico e constatai che mia zia era un lago in piena.Fu allora che mia zia riprese la parola "Luca no….. non possiamo…… dai sono tua zia smettiamola " e mi prese la mano che tenevo tra le sue gambe, io in risposta indirizzando la sua mano sul mio sesso le dissi "dai zia, sarà il nostro segreto prima avevi gli occhi chiusi e speravi che fosse un sogno ora puoi sognare ad occhi aperti " la sua mano carezzò delicatamente il mio sesso che ormai aveva l’aspetto di un’asta portabandiera e io continuai a denudarla.La lasciai solo con le mutandine, le presi la mano e la portai di nuovo in camera da letto la feci sedere sul letto e gli misi il mio sesso a pochi centimetri dal viso le riuscì solo a dire "ma Luca ……cosa hai in testa " la spinsi con la mano dietro la nuca e lei fece sparire il pisello tra le sue labbra.Pompava delicatamente quasi a non volerlo rompere io in preda ad una goduria irrefrenabile le dissi "sei la più bella nonna che abbia mai conosciuto".Lei in tono "e tu il mio nipote preferito ……." , dopo un bel po’ di colpi sborrai colpendola in viso e sulle enormi zinne, ma il mio sesso non voleva proprio saperne di smettere cosi gli divaricai le gambe e iniziai a penetrarla con foga.Lei ad ogni colpo gemeva e si agitava come una ossessa e mi incitava " è stupendo spingi……. Mi fai godere ……. Non scopavo così da un bel po’…….godooooooo!"Andammo avanti per circa venti minuti, facendola venire più volte, prima di cadere sfiniti ambedue sul letto.Rimanemmo in silenzio ed io ammiravo quel corpo che anche non essendo di una giovane donna era ancora desiderabile.Mi addormentai e fui svegliato verso le 18 da mia zia che si era vestita ed era pronta per uscire, io non so come mi ritrovai vestito sudato e con la faccia sconvolta non riuscivo a capire se quella magnifica scopata era un sogno o era accaduta realmente, mia zia mi ricordò che era tardi e avevo solo il tempo di pettinarmi.Entrai in bagno anche per poter fare un bisogno fisiologico e la mia attenzione fu attratta dalla cesta della biancheria da lavare, l’aprii e in bella mostra vi erano il reggiseno e le mutandine color carne ancora sporche del mio seme.Non era stato un sogno.
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