Esco prima da scuola perché l’ultima ora è buca. Stranamente mia sorella non è in casa.Trovo sul tavolo della cucina un suo laconico biglietto dove dice che è dovuta tornare in ufficio per un’ emergenza e che non tornerà per cena. Decido di farmi una doccia. Mi spoglio, entro nel box e lascio che l’acqua calda scorra sul mio corpo morbido dalla pelle delicata e glabra. Mi insapono e mi soffermo sul torace minuto e piatto. L’immagine del mio “lui” ideale appare all’improvviso nella mia mente come se fosse stata richiamata dal movimento delle mie mani. “LUI” è il ragazzo di mia sorella…Il suo nome è Roman. lo conosco da circa un anno e mi piace da impazzire. Ha un corpo muscoloso, occhi profondi e ipnotizzanti che mi fanno sentire in subbuglio non appena li posa su di me. E’ un ragazzo molto virile e da mesi gli dedico tutte le mie sedute di masturbazione fantasticando di essere la sua donna e di fare l’amore con lui. Roman scherza spesso con me e non perde mai l’occasione per prendermi in giro a causa del mio aspetto efebico, mi chiama “femminuccia”. Quando mi canzona, io faccio finta di arrabbiarmi e uso questa scusa per avvicinarmi a lui e colpirlo, ma ogni volta lui ride, mi blocca le mani, mi fa girare su me stesso sculacciandomi con forza. Adoro sentire le sue mani su di me ma non voglio che nessuno si accorga che mi eccitano.Passando la mano insaponata sul sedere liscio e troppo ben fatto per essere quello di un maschio, non resisto alla tentazione di infilare due dita nel mio buchino. Mi piace farlo perché mi fa sentire porca e vogliosa. Spingo su e giù alcuni minuti immaginando di essere con il mio amore. Invidio molto mia sorella, vorrei tanto essere io la donna di Roman…Sono alto 1,64 ,capelli castani, occhi verdi, viso delicato e labbra carnose Ho appena compiuto 18 anni ma non gli dimostro. Non l’ho mai confessato a nessuno ma immagino spesso di essere una donna e da anni, ogni volta che mi capita di rimanere a casa da solo, prendo in prestito gli indumenti di mia sorella e mi trasformo nella bella ragazzina che tanto vorrei essere.Esco dalla doccia mi asciugo e vado nudo nella sua camera, apro la cassettiera e dal fondo scelgo un eccitantissimo paio di mutandine bianche di pizzo.Le infilo. Il mio uccellino, benché in tiro riamane comunque nascosto dalle ridottissime mutandine. Sono molto sgambate e la sottile parte posteriore mi si infila fra le natiche. Prendo un paio di collant color carne, mi siedo sul letto e gli infilo lentamente. Adoro i collant, perché hanno per me una carica erotica incredibilmente femminile. Nelle mie fantasie c’è sempre un uomo che mi salta addosso, li strappa e mi infila con il suo pene facendomi urlare. Accarezzo le mie gambe gustandomi la bellissima sensazione del nylon sulla pelle. Accavallo le gambe e mi guardo allo specchio mentre sfrego le gambe una contro l’altra, nylon contro nylon, in un movimento tutto femminile. Mi piacciono le mie gambe vorrei tanto che ci fosse qualcuno ad accarezzarle.Infilo una camicia da notte bianco perla con il bordo di pizzo e completo la vestizione calzando i sandali con il tacco alto che trovo nella scarpiera della sua camera da letto.Sono eccitatissimo, cammino per la stanza guardandomi negli specchi che coprono le ante del grande armadio. Mi piace moltissimo sculettare in equilibrio su tacchi così alti. Se abitassi da solo sarei sempre vestito così. Per circa un ora passeggio, mi accarezzo e mi masturbo provando diversi tipi di calze.Improvvisamente sento il rumore della porta d’ingresso che si apre e poi quello di passi nel corridoio”Chi può essere? Magari è un ladro”, penso in preda al panico.Ho paura, paura che mi facciano del male e pure di essere scoperto così vestito da donna.Mi giro di scatto e faccio cadere una boccetta di profumo dal comodino urtandola con il gomito.”c’è qualcuno?” sento chiedere. Riconosco la voce di Roman.”Come ha fatto a entrare?”, penso in preda all’agitazione.Decido di infilarmi sotto il letto per non farmi vedere ma non faccio in tempo, la porta della camera da letto si apre e lui si affaccia. Mi sento morire di vergogna.Guardo il suo viso solo per un attimo, poi mi inginocchio dietro al letto matrimoniale che ci separa per non far vedere come sono vestito .”Vai via, ti prego esci subito da questa stanza ! “, urlo con la voce rotta da un’ emozione che mi sta facendo scoppiare il cuore. Lui mi guarda con espressione di scusa rimanendo però fermo all’entrata della camera.”Non volevo spaventarti, tua sorella mi ha dato le chiavi… Come mai non è in casa?””E’ tornata in ufficio per un emergenza, non so quando tornerà”, rispondo singhiozzando”Perché stai frignando femminuccia?””Non sto frignando”, rispondo cercando inutilmente di dare un’ intonazione normale alla mia voce. “Ti prego esci!”, gli dico quasi piangendo.”Ma cosa diavolo stai facendo? Perché te ne rimani lì inginocchiato?”Viene verso di me aggirando il letto.”Esci!”, urlo disperato con le lacrime agli occhi.E’ a un passo da me, vedo i suoi scarponi a meno di un metro …Roman, in silenzio, resta in piedi a guardarmi.Non so che fare, il panico è talmente intenso che la mia mente non reagisce.Mi prende un braccio per farmi alzare, provo mentalmente ad oppormi, ma non ci riesco.Mi afferra il mento con una mano e mi tira su la testa, è troppo forte e i miei sforzi per tenere la testa bassa sono inutili.I suoi profondi occhi ipnotizzanti mi fissano e mi sento morire di vergogna e disperazione.”Ti prego, non dire nulla a mia sorella!”, lo imploro scoppiando in lacrime. “Ti prego!”Lui non risponde e continua a fissami.”Da quanto tempo fai questi giochi?”, chiede lasciandomi andare il viso.Io non rispondo e abbasso la testaSento la sua mano accarezzarmi la guancia e costringermi a guardarlo di nuovo.”Non dirò niente a tua sorella ma solo a patto che tu ti confidi con me”Ho paura, l’idea del castigo che mia sorella potrebbe impormi se venisse a conoscenza delle mia segrete passioni mi terrorizza.”Rispondimi!” “Da quando avevo 14 anni”, rispondo a bassa voce.Roman mi fa girare in modo da potermi guardare su tutti i lati.”Sei proprio una troietta”, dice con una strana espressione negli occhi, “con qualche piccolo ritocco chiunque potrebbe giurare che sei una ragazzina”.Le sue parole mi piacciono, alzo la testa e lo guardo con uno sguardo pieno di ammirazione.”..dav…davvero?””Si, hai un corpicino delicato, una boccuccia da pompini e un culetto delizioso, se non fosse cosi non te lo sculaccerei come faccio molte volte…”A quelle parole il mio corpo risponde con una vampata di eccitazione, sento le guance arrossarsi e il magone che mi serra la gola sparisce magicamente..”Hai mai fatto sesso con un ragazzo?””N..N..No””Però c’è qualcuno che ti piace? “…sì””Sei innamorata di lui?””…sì””…e lui lo sa?””No, mi vergogno, non posso dirglielo…”Mi guarda negli occhi e vorrei tanto baciarlo e dirgli che è lui il mio amore ma non ho il coraggio.”Ti piacerebbe fare l’amore con lui?”Non rispondo e torno ad abbassare la testa. Lui si mette dietro di me e mi abbraccia. Sento il suo busto contro la mia schiena. Le sue braccia si chiudono intorno alla mia vita e il suo mento si appoggia sulla mia spalla destra.Un brivido percorre la mia schiena fino alla testa e un gemito involontario esce dalle mie labbra.”Ti piacerebbe sentire le sue carezze e vedere il desiderio che pulsa nel suo membro, vero?”, mi sussurra con le labbra attaccate al mio orecchio.Le sue grandi mani si muovono sul mio corpo accarezzandomi le gambe, la pancia e il petto. Il suo bacino struscia contro il mio sedere e sento che anche lui è eccitato. Quanto mi piace sentire i suoi movimenti e le carezze su di me!”Si, vorrei essere la sua donna”, rispondo con un sospiro di desiderio.”Piccola, hai mai visto il membro di un uomo eccitato?””N..No””Siediti sul letto”Ubbidisco.In piedi a circa due metri da me Roman apre i pantaloni ed estrae l’oggetto dei miei desideri.”Ti piace?”Guardo adorante ed eccitata la sua poderosa virilità Lui mi sorride e immagino che la mia espressione deve essere stata per lui una chiara risposta alla sua domanda.Mi sento come se stessi vivendo un sogno. Roman rimette nei calzoni il suo attrezzo, si avvicina e mi fa alzare in piedi.Siamo uno di fronte all’altro.Avvicina la sua bocca alla mia e mi bacia. Il contatto con le sue labbra ha il potere di cancellare i miei pensieri: mi lascio andare a quel bellissimo momento.Le nostre lingue si esplorano perdendosi l’una nell’altra. Le nostre bocche si staccano. Lo guardo, dalla mie labbra escono le parole che tante volte ho immaginato di dire.”Sono innamorata di te! Per favore lascia che sia la tua donna”Ho paura di ciò che potrà dire, lo abbraccio forte e mi avvinghio al suo corpo.”Ah, così vuoi essere la mia bambolina? “Sìii!”, rispondo sospirando soddisfatto.”Spogliami”, mi ordina. Gli tolgo la maglietta e, partendo dal collo, lo riempio di piccoli baci scendendo giù verso il suo sesso ancora celato dai calzoni.Si siede sul letto, gli sfilo le scarpe, le calze e i pantaloni. Non si muove.Fremendo, gli tolgo i boxer. Sento in gola il battito del mio cuore mentre lo guardo adorante.”Inginocchiati!”Ubbidisco, il mio viso è in mezzo alle sue gambe. Inspiro profondamente l’inebriante odore del suo uccello duro e svettante. “Dimostrami quanto sei donna!”Non me lo faccio ripetere. Abbasso la testa, lecco la sacca dei testicoli e inizio a ciucciare voluttuosamente le sue grosse palle pelose.Lo faccio con gusto e impegno, desidero ardentemente regalargli molto piacere. Sfrego lungamente il mio viso sul suo splendido membro e poi, mugolando e gemendo, inizio a leccarlo partendo dalla radice fino alla punta della cappella.Lo infilo in bocca, uso denti e lingua per stimolare le sue parti più sensibili e roteo la lingua sulla cappella. Il suo cazzo ha il sapore stimolante e inebriante che mi sono sempre immaginata. Mi piace moltissimo sentirlo scorrere nella mia bocca. Roman geme. “Ohhh sìii, mio dio…brava, brava!!!”Giro la testa verso destra, mi vedo riflessa nello specchio e penso che sono davvero vestita come una puttana affamata di cazzo.Spingo il suo uccello in fondo alla gola, poi estraggo la lingua e gli lecco le palle. “Sei fantasticaaa! “, urla Roman.Mi appoggia le mani sulla testa e, afferrandomi per i capelli, inizia a spingermi su e giù . Il suo uccello scorre veloce nella mia bocca, lo spinge dentro fino a farmi affondare il nasino fino ai suoi peli pubici e poi lo estrae quasi per intero.Pompo a lungo impegnandomi al massimo e colgo ogni suo sospiro come un dolce regalo.”Vengoo, ti riempio bambinaaa!”Estraggo il suo uccello e la tengo aperta la bocca in attesa di ricevere il suo dolce nettare. Con una mano mi tiene per i capelli mentre con l’altra da gli ultimi colpi al suo membro. Urlando, esplode un grosso getto di sperma che mi impiastriccia la faccia mentre spruzza tutti i successivi direttamente nella mia avida bocca. Lascio che il “lussurioso” sapore della sua sborra saturi il mio palato, poi alzo la testa e, guardandolo, inghiotto tutto. “Sei una brava pompinara, tua sorella non è troia come te, non se la beve mai…!”, commenta estasiato. “E’ una stupida perché è deliziosa”, rispondo mordendomi poi le labbra.”Puliscimelo bene piccola!”Mi abbasso, lecco il suo uccello e gli lucido la cappella a colpi di lingua. Mi accarezza il viso. “Sei proprio una puttanella, me lo hai già fatto tornare duro”Lo guardo e mi passo la lingua sulle labbra… Nei suoi occhi si accende un lampo selvaggio: mi sento come se fossi una preda poco prima di essere sbranata.Roman mi sbatte sul letto a schiena in giù, mi alza le gambe appoggiandosele alle spalle e si posiziona in modo da far coincidere i nostri sessi. Mi strappa i collant all’altezza dei genitali e poi le mutandine. Mi sento completamente in suo potere. Si sputa ripetutamente sulla mano e poi usa la saliva per lubrificare il mio buchino. Punta la sua gigantesca cappella sul mio ano e, con un colpo secco e violento, mi incula. I miei occhi si dilatano e la bocca si apre come a far spazio al suo possente uccello. Un bruciore lancinante pervade il mio corpo.Urlo tutto il mio dolore, il prezzo da pagare per il godimento di essere stata finalmente possedutaLe lacrime cominciarono a rigarmi le guance, ma è soprattutto un pianto di piacere. Per la prima volta sento cosa significa davvero avere un grosso cazzo piantato in culo e, nonostante il dolore iniziale, mi piace da impazzire. “Sìiii amore, sìiiii! Oohhhh amore mio, sìi, sìi, sfondami, inculamiii!!!”Mi sento finalmente donna. E’ come nelle mie fantasie, mi trovo a gambe larghe con collant sfondati e scarpe con il tacco, lo sto prendendo dentro come una vera femmina! Sento le sue palle sbattere selvaggiamente contro le natiche. Roman me lo infila tutto fino ai coglioni, me lo fa quasi sentire come fosse in gola…”Più forte, più forte! Sfondami amore, sfondamiii!!!”Il peso del suo corpo caldo ed eccitato mi fa impazzire ed ogni affondo mi scuote come una bambola di pezza.Non mi sono neanche sfiorato l’uccellino, ma sento che un orgasmo completamente anale sopraggiunge all’improvviso.”Oh, ohhh, ohhhh, mio diooo, vengo…vengooooooooooooooo!!!”Ho un orgasmo sconvolgente e riverso il mio sperma nei collant.Roman lo raccoglie con le dita e me lo infila in bocca, poi si china su di me e mi bacia mischiando il nostro seme assieme alle due salive.Torno a stendermi e lui rialza la schiena. Mi allarga le gambe tenendole per le caviglie e continua instancabilmente a martellarmi. Lo guardo estasiata. E’ sudato, con i muscoli tesi e lucidi: è bellissimo, incredibilmente maschio. Si ferma, mi gira a pancia in giù e poi mi infila sotto un cuscino. Con le mie mani delicate e lisce mi apro le natiche in preda alla più irrefrenabile lussuria. “Ti prego, sfondami ancora, riempimi di sborra!”Lo infila di nuovo e mi sento in paradiso!E’ sopra di me, mi sovrasta di molto. Continua a pompare senza un attimo di tregua mentre mi bacia il collo e le spalle. Grido il mio piacere senza paura e senza scrupoli perché voglio fargli sentire quanto godimento mi sta donando. Avevo invidiato a lungo mia sorella ed ora che finalmente Roman era con me volevo dimostrargli che ero meglio di lei…”Sono tua, dimmi che sono la tua cagnetta! Dimmi che ti piace fare l’amore con me! Dimmi che sono la tua donnaaaa!!!””Sìi, sei la mia bambolina! Hai il culetto più accogliente ed eccitante che abbia mai sfondato!”.Il suo splendido cazzone entra e esce a ritmo infernale dal mio buchino ormai dilatatissimo, vorrei che continuasse per sempre…Sento avvicinarsi un nuovo orgasmo.Lo sento urlare e il pensiero che sta per riempirmi del suo seme caldo, porta anche me all’apice del piacere.Afferrandomi per i capelli, mi tira indietro la testa, infila fino in fondo il suo uccellone nel mio culetto sfondato per poi esplodere in tutto il suo orgasmo.Sento il suo seme caldo riempirmi: in quel momento ho la sensazione di essermi trasformato completamente in una donna… Urlo sbavando senza più controllo e godo anch’ io impiastricciando di sperma il cuscino sotto di me.Ci fermiamo esausti……Roman è coricato sopra la mia schiena con il suo uccello ancora dentro. Rimaniamo così per un po’, persi nell’estasi del piacere. Siamo due corpi sudati, esausti di libidine e di passione.”Ti amo!”, gli sussurro.Estrae il suo bastone e sento lo sperma colare fuori scendendo sulle natiche. Ho la sensazione di essere stata ingravidata. Mi tocco il buchino e sento quanto è largo e quanto è pieno……. Penso che lentamente tornerà a chiudersi, ma non vedo l’ora di essere nuovamente riempita e sentirmi ancora completamente sua.Si stende sul letto, lo riempio di baci partendo dal viso fino al tuo uccellone. Lo succhio e lo ripulisco bene dallo sperma, poi torno a baciarlo in bocca.”Sono proprio la tua bambolina?”, gli chiedo con fare infantile e lascivo.”Si, lo sei e sarà il nostro grande segreto!”. Ci laviamo e ci rivestiamo. Roman è seduto su una poltrona del salotto, io mi accomodo sulle sue ginocchia e ci mettiamo a limonare.Il rumore della porta d’ingresso che si apre ci distoglie dalle nostre effusioni. E’ mia sorella e le andiamo incontro. Mi saluta freddamente e, sorridendo, va velocemente incontro a Roman. Lo abbraccia e lo bacia,Lui risponde quasi distrattamente al suo gesto e, senza che lei se ne accorga, mi manda un bacio volante a cui io rispondo.Mia sorella non si è accorta di niente, mi guarda con atteggiamento snob e io lei regalo un largo e malizioso sorriso. “Ora è mio, brutta stronza, adesso è anche il mio uomo”, penso con l’orgoglio di una vera femmina, innamorata e ricambiata.
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