Sono un ragazzo di 23 anni e mi chiamo Simone.Avevo 20 anni e finalmente ero riuscito a convincere Monica, una delle solite puttanelle di 18 anni a uscire con me.Mi ricordo ancora quel sabato torrido del mese di luglio, avevo il primo appuntamento fissato per le 20 e 15 davanti alla pizzeria nella quale avremmo mangiato.Arrivai puntuale, lei era già lì, bionda, stupenda come il solito, con canottiera aderente bianca, una minigonna appena sotto (cosa che avrei scoperto dopo) un perizoma rosso, e stivali. La baciai con passione, entrammo in pizzeria, dove trascorremmo l’ora successiva e, quando cominciava a far buio uscimmo dal locale e ci dirigemmo verso casa, dove avremmo passato la notte soli, senza i miei genitori che erano in vacanza. Prima di arrivare a casa ci fermammo in gelateria dove prendemmo 2 gelati, lei lo prese alla panna e cosa che mi eccitò moltissimo, cominciò a leccarlo e a succhiarlo come se fosse un cazzo. Arrivati a casa, chiusi a chiave la porta per essere sicuro che nessuno ci avrebbe disturbato e poi ci dirigemmo veloci in camera da letto dei miei genitori, che aveva un comodo letto matrimoniale dove saremmo stati comodi.Ci sdraiammo una di fianco all’altro e cominciammo a toccarci, ancora vestiti, e il mio cazzo cominciava a uscire dai boxer con maggiore potenza rispetto al solito, data la grande eccitazione dell’occasione. Lentamente le feci entrare la mia mano nelle mutande, e fu un grande piacere toccare la figa di Monica, una cosa che avevo sognato per molto tempo. Mi tolsi la maglietta e feci lo stesso con la sua canottiera, intanto lei si toglieva la mini e mi slacciava i pantaloni. In quel momento potei notare il suo perizoma rosso, così aderente che lasciava intravedere la labbra, dilatate dall’eccitazione. Era così sottile che glielo strappai nel tentativo di toglierlo, e una volta rotto potei finalmente vedere la sua figa, nonostante l’età già usata molte volte e penetrata da un numero incredibile di cazzi. Preso dall’eccitazione gliela leccai, e cominciarono le sue urla di piacere, e mentre io la penetravo con la lingua lei si massaggiava velocemente il clito, che fuoriusciva di qualche centimetro dalla sua figa allargata. Venne, e mi bagnò la bocca con il suo liquido.Adesso era pronta a ricevere il mio cazzo, e venne subito accontentata.Dopo qualche minuto ero sul punto di venire, glielo dissi e lei con una mossa velocissima, di una che ci sa fare con i cazzi, se lo mise in bocca e ingoiò ogni goccia del mio caldo sperma, e quando i due getti finirono lo leccò per bene, dalla cappella fino ai coglioni, e mi disse: <Adesso lo voglio nel culo!!!!!!!!>Io la accontentai subito, e cominciai a penetrarla, e non feci molta fatica perché il buco era già notevolmente largo e abituato a prendere cazzi.Mentre la penetravo così lei si menava la figa con la mano, e venne a ripetizione, riempendo la stanza con le sue grida di piacere.Dopo un mese e 4 giorni questa storia con mio grande dispiacere finì, ma questa fu solo la prima delle mie volte con Monica, e la sua figa calda e il suo culo profondo riempiono ancora le mie fantasie più perverse.
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