<<Ti piace la mia amica?>> Elena era stranamente interessata al mio giudizio su Andrea che mi aveva presentato poche ore prima.<<È un bel tipo, un po’ androgino magari, ma ha molto fascino>>.<<Sapevo che ti sarebbe piaciuta. Te l’ho presentata apposta>> <<Vai contro i tuoi interessi>> ridemmo entrambi.Elena ed io eravamo amici ed amanti da parecchi anni. Lei e suo marito erano una coppia molto singolare. Ambedue bisessuali, con il tempo suo marito aveva preferito decisamente gli uomini, Elena non si era certo persa d’animo e aveva intrecciato un gran numero di relazioni sia con uomini sia con donne. Io però, a suo dire, ero l’unico vero amico che avesse. Ci vedevano un paio di sere a settimana, andavamo a cena o in qualche locale tranquillo e poi a casa mia, dopo aver fatto l’amore, ci raccontavamo le nostre avventure.<<Il nome però è da maschio>> le feci notare <<Nei paesi nordici è un nome da donna, ma in Italia Andrea è un nome da uomo. La tua amica non ha l’accento straniero>>.<<Beh … sai… il fatto è che Andrea all’anagrafe risulta un uomo, e non solo all’anagrafe>> <<Fammi capire, vuoi dire che Andrea è un travestito ?>><<Travestito che brutta parola. Andrea non è un uomo che si veste da donna, diciamo che è una donna che, per una circostanza puramente biologica, ha il cazzo al posto della figa…>><<Particolare da niente…>><<Non ti facevo così moralista. Andrea è una vera donna, per sensibilità, gusti, lei si percepisce come tale. Che importanza vuoi che abbia il suo uccellino. Tu l’hai presa per una donna no? >><<Effettivamente è difficile credere che sia un uomo>> ero un po’ perplesso <<tu sei sicura che lo sia>><<Beh sai pochi giorni fa ha messo il suo "biscottino" esattamente dove l’avevi tu poco fa…>><<Allora hai trovato il tuo amante ideale, donna ma con gli attributi di un uomo>> <<"Avrei", perché vedi a lei le donne non è che piacciano molto, le sue avventure con le donne sono esperienze sporadiche…>>. <<È un vero peccato per te …>><<Sfotti pure, ma se non fosse così non te l’avrei certo presentata>>.<<Già perché me l’hai presentata. Lo sai che a me piacciono solo le donne>>.<<Te l’ho presentata perché sapevo che ti sarebbe piaciuta. È, infatti, ti è piaciuta, a parte il "piccolo particolare" e poi perché lei voleva conoscerti, gli avevo parlato di te e sai com’è… >>.<<So com’è, ti conosco… Comunque il "piccolo particolare", come lo chiami tu la mette decisamente fuori gioco>><<Sarà, ma non ne sono sicura…>>.Non passò molto tempo che rincontrai Andrea in casa di amici comuni. Lei stava parlando con il marito di Elena. Più la guardavo e più la trovavo affascinante, ad un certo mi decisi presi due martini da un vassoio e mi avvicinai.<<Hai il bicchiere vuoto>> le dissi sorridendo.<<Vedo che conosci i miei gusti, il gin è il mio liquore preferito>>.Ci fermammo a parlare e lo facemmo per tutta la sera. Devo ammettere che era veramente affascinante e molto simpatica. Dopo un po’ mi accorsi che involontariamente il mio sguardo andava in mezzo alle sue gambe, mi detti dell’idiota.Alla fine della serata ci salutammo e lei se n’andò. Elena mi si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio<<…sei un cafone, potevi almeno riaccompagnarla>>.Aveva ragione, declinai l’invito di Elena di proseguire la serata insieme e me ne tornai a casa.Ripensavo alla serata trascorsa ed ero confuso; da una parte quella donna mi affascinava dall’altra quel "piccolo particolare" m creava disagio.Il giorno dopo m’immersi nel lavoro e alla chiusura degli uffici decisi di fare due passi.Non so quanto deliberatamente mi trovai a passeggiare nei pressi dell’abitazione di Andrea e, infatti, dopo un po’ c’incontrammo.<<Che fai da queste parti?>> mi sorrise sorpresa.<<Ho finito adesso un incontro di lavoro qui vicino>> mentii spudoratamente <<perché non beviamo qualcosa insieme?>>.<<Volentieri, se vuoi possiamo salire da me, io abito a due passi >>.Accettai. Aveva una casa piccola ma molto elegante.<<Cosa vuoi bere?>> <<Fai tu, conosci i miei gusti>>.Ci sedemmo sul divano, eravamo molto vicini, ci guardammo negli occhi e come spinto da una attrazione incontrollabile la baciai, la mia mano correva lungo il suo fianco.Lei si scostò dolcemente mi guardò negli occhi e mi sussurrò <<Lo vuoi veramente>>, feci di sì con la testa, lei mi prese per mano e mi portò in camera da letto.Iniziammo a baciarci con foga, le sfilai il vestito, i suoi seni erano piccoli e sodi, i suoi capezzoli piccoli, rotondi, il suo corpo agile e morbido. Lei mi tolse la camicia e i pantaloni poi si abbassò, prese con delicatezza il mio uccello e se lo mise in bocca, dopo un po’ la sollevai le infilai la lingua in bocca, poi iniziai a scendere baciandola per tutto il corpo.Mi trovai di fonte ai suoi slip neri, ebbi un attimo di esitazione, poi glieli abbassai. Vidi il suo "biscottino" in semi erezione e senza pensarci troppo lo presi in bocca. Glielo succhiavo dolcemente, lo sentivo animarsi sotto i colpi della mia lingua.Andrea mi sollevò e si sdraiò sul letto, portò le ginocchia al petto e mi disse di prenderla, mi avvicinai e iniziai a spingergli dentro l’uccello, entrava lentamente ma senza difficoltà.Iniziammo a muoverci accordandoci uno al ritmo dell’altro. Stavo iniziando a venire quando il suo uccello semieretto si indurì di colpo e iniziò a schizzare. Mi sdraiai su di lei e la baciai. Rimanemmo abbracciati a parlare di noi per parecchie ore. Non c’era assolutamente nulla di diverso rispetto ai normali rapporti con le altre donne.Pochi dopo ne parlai con Elena <<Sapevo che sarebbe finita così>> mi rispose <<ti conosco meglio di quanto tu immagini. Sono molto contenta della tua storia con Andrea>>.Era proprio un’amica.Con Andrea continuammo a vederci sempre più spesso, ero proprio innamorato.Una sera a casa mia Andrea era su di giri prese lei l’iniziativa ed era molto eccitata. Notai che il suo uccello a differenza delle altre volte era in piena erezione, ci sdraiammo e iniziammo a succhiarcelo l’un l’altro quando sentii il suo dito penetrarmi nel culo, m’irrigidii d’istinto ma lei continuava a spingere dolcemente. Mi rilassai, il dito iniziò ad entrare e la cosa cominciò a piacermi. Andrea smise di succhiarmi e continuò a muovere il dito, la mia eccitazione cresceva finché con la voce roca dal desiderio mi disse <<Solleva le ginocchia al petto, adesso voglio prenderti io>>. Mi misi in posizione e l’uccello di Andrea iniziò ad entrare senza difficoltà.Era un piacere nuovo, il mio uccello aveva perso la sua erezione ma continuava a percepire fitte intense di piacere.Quando sentii Andrea schizzare dentro di me venni anch’io con un orgasmo lunghissimo.<<Non ho mai goduto così>><<Ne ero sicura, e sono contenta che ti sia piaciuto, perché ogni tanto la mia parte maschile prende il sopravvento e voglio possedere la persona che amo>>.<<È stato bellissimo. E pensare che fino ad un mese fa non avrei mai immaginato che avrebbe potuto succedere>>Elena mi ascoltava divertita <<Hai visto, che ti avevo detto, quando fai l’amore con una persona certe "piccole differenze" contano poco. A proposito fra qualche giorno è il tuo compleanno Andrea ed io abbiamo deciso di fare una festa in tuo onore ci vediamo da me a cena per le nove. Puntuali>>.Come concordato alle nove eravamo tutti e tre seduti a tavola a casa di Elena che non aveva badato a spese. Fu una cena deliziosa.Anche le due donne erano splendide, vestite da sera erano bellissime.Al momento della torta, dopo gli auguri di rito, stappai lo champagne e dopo aver riempito i bicchieri Elena tirò fuori della sua borsa un porta pillole ed estrasse tre pasticche celesti.<<È Viagra>> disse tutta entusiasta <<questa sera dobbiamo essere tutti al meglio>> Divertiti per la trovata di Elena mandammo giù con lo champagne le pillole poi iniziammo a scherzare sui suoi futuri effetti.<<Funziona anche per le donne>> disse Elena <<o almeno su di me funziona>> Ci trasferimmo in camera da letto ed io iniziai a spogliare le due signore mentre loro spogliavamo me.Non so se fu per via del Viagra o dello champagne ma eravamo tutti e tre eccitatissimi.In piedi vicino al letto stavo baciando Elena mentre Andrea dietro di lei la accarezzava e le mordeva il collo, scesi fra le sue gambe e iniziai a leccarle la figa, sentivo Andrea le infilava un dito nel culo. Elena gemeva. La prendemmo così io davanti ed Andrea dietro, poi ci scambiammo i posti mentre Andrea sodomizzava Elena io prendevo Andrea da dietro.Poi fui io a trovarmi in mezzo, mentre scopavo Elena, Andrea mi inculava lentamente.Ci scambiammo i posti diverse volte e venimmo anche diverse volte. Il Viagra evidentemente funzionava. Ci addormentammo a notte inoltrata sfiniti e soddisfatti.
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