Chi vi scrive è Monica, la moglie di Diego, per raccontarvi in prima persona di una avventura che mi è capitata in settembre 2004, qualche giorno dopo il ritorno dalle vacanze estive. L’estate scorsa io e mio marito abbiamo passato una vacanza piuttosto tranquilla in Sardegna, ospiti dei proprietari dell’albergo Paolo e Gianni. In teoria avrebbe dovuto essere una vacanza di sesso sfrenato, in pratica però i nostri due amici per i troppi impegni di lavoro sono stati poco presenti. Così abbiamo passato una vacanza in pieno relax come una devota coppia di sposini. Non abbiamo però resistito per molto tempo alla monotonia della normale vita di coppia. Infatti, dopo i 10 giorni di mare, al rientro in città, ho deciso di fare una piccola sorpresa a mio marito Diego. Le giornate di settembre a Milano erano ancora molto calde, così una volta terminato il lavoro sono ritornata a casa a cambiarmi per dar vita ad una idea che avevo in mente già da qualche giorno. Diego non sarebbe tornato fino alle19, io alle 17 ero già a casa pronta per uscire. Lo volevo fare da tempo e finalmente mi ero decisa, sarei andata in negozio dove fanno i piercing per farmene fare uno ai genitali! Per tutto il giorno, al lavoro, avevo pensato a come prepararmi e all’effetto che avrebbe fatto la mia fichetta sul commesso del negozio. Sotto la doccia mi sono rasata completamente la fichetta (in genere lascio una striscia di peli in verticale sul pube) senza resistere dall’infilarci il dito medio per trovare un po’ di sollievo dall’eccitazione che mi stava prendendo.Poi mi sono asciugata e vestita con una minigonna in jeans attillata e molto corta, un top azzurro da allacciare dietro al collo, con la schiena completamente scoperta e dei sandaletti neri con tacco a spillo da 8 cm. Mi sono truccata pesantemente e raccolto i capelli biondi a coda di cavallo. Non portavo intimo e questo non faceva che crescere la mia eccitazione, visto che la minigonna di jeans mi avrebbe coperta molto poco. Ad ogni passo infatti dovevo continuamente cercare di abbassarla per evitare di scoprire il culetto e le mie parti intime perfettamente depilate.Uscita di casa ho chiamato un taxi per farmi portare al negozio. Avevo letto la via su una rivista specializzata qualche giorno prima, l’ ho comunicata al taxista e mi sono seduta comodamente sul sedile posteriore. Avevo una gran voglia di esibirmi, ma mi sono trattenuta fino a qualche momento prima di scendere dall’auto. Per tutto il tragitto il taxista non aveva fatto altro che guardarmi le gambe dallo specchietto retrovisore. Io leggevo la rivista di tatuaggi e piercing tenendo le gambe accavallate e mostrando quasi per intero tutta la coscia destra. Vedevo i suoi occhi fissarmi continuamente, così prima di scendere ho finto di dimenticare la borsetta in macchina, mi sono riseduta sul sedile posteriore allungando il braccio per arrivare alla borsetta e allargando le gambe in modo che la mini salisse per mostrarmi tutta, ho atteso un attimo, poi sono scesa dalla macchina. Quando mi sono avvicinata per pagare, il taxista aveva il viso completamente arrossato e ci ha messo qualche secondo prima di rispondermi quale fosse il prezzo della corsa. Gliela avevo proprio sbattuta in faccia ed ero contenta che gli avesse fatto quell’effetto. Mi sono sistemata la gonna poi mi sono diretta all’ingresso del negozio. La stanza era molto piccola e faceva molto caldo, non c’era aria condizionata. Una tenda nera faceva da separè con la saletta da lavoro. Appena sono entrata una testa è spuntata da dietro la tenda per dirmi di attendere qualche minuto. Poco dopo infatti un ragazzo di circa ventenni è uscito tenendosi il braccio per un nuovo tatuaggio appena fatto. Il padrone del negozio quindi è uscito da dietro la tenda e mi ha accolta per sapere cosa desiderassi. Devo dire che in quel momento mi sono bloccata per un attimo, avevo un po’ di vergogna a chiedere un piercing in quella zona del corpo e poi non mi aspettavo di certo di trovarmi di fronte ad un ragazzo molto bello e muscoloso. Capelli lunghi neri, occhi azzurri, carnagione abbronzata e alcuni tatuaggi sulle braccia.”Signorina cosa desidera?””Ecco veramente…. Signora” ci tenevo a far sapere che ero una donna sposata. “Sono venuta per un piercing, sa ho letto su questa rivista il nome del negozio e così sono venuta”.”Bene signora, ha già una idea in particolare o vuole vedere qualche foto?””A dire il vero ho già una idea….Aspetta altra gente dopo di me?””Non saprei, perché questa domanda?””Perché avrei pensato che se chiudesse la porta a chiave mi sentirei più tranquilla….”Nel frattempo mi ero alzata e mi ero avvicinata verso di lui, poi ho fatto un respiro e “vede vorrei un piercing sulla vagina e mi sentirei più sicura se non entrasse nessuno”.”Sì è possibile, ma non si deve preoccupare, in genere nessuno entra oltre la tenda senza chiedere il permesso”.”Bene signora, se vuole andare prima lei per prepararsi, poi quando è pronta si accomoda sulla poltrona e mi chiama”.”A dire il vero sono già pronta” e sono entrata nello stanzino per sedermi sulla poltrona.Ho alzato la mini e divaricato le gambe prima che il ragazzo arrivasse. Quando è entrato ha iniziato a guardarmi la fica intensamente, poi io per aumentare l’eccitazione ho detto:” No porto le mutandine, come vede ho fatto presto a prepararmi”. Il ragazzo, di circa trent’anni, come me, aveva cambiato completamente atteggiamento, da sicuro e spavaldo era diventato molto impacciato.”Si signora forse ha ragione, è meglio se chiudo a chiave, aspetti un attimo.”È tornato da me dopo pochi secondi, io lo attendevo sempre a gambe divaricate mettendo la fichetta bene in mostra.Infatti la situazione aveva cominciato ad eccitarmi e con la mano destra avevo aperto le grandi labbra. Lui si è avvicinato con lo strumento per il piercing, alcune gocce di sudore gli imperlavano la fronte, mentre io con la mano sinistra tenevo la minigonna affinché non ricadesse e con la destra tenevo aperte le grandi labbra affinché non si richiudessero.”Sarebbe così gentile da indicarmi il punto dove lo vuole?”.”Si certo, lo vorrei qui”….. e con il dito gli indicai la clitoride.”Adesso signora sentirà un pizzicotto, ma non si preoccupi, non sentirà male.””Ne è proprio sicuro? Sono un po’ agitata””No, no è questione di un attimo” e così dicendo aveva strofinato la sua mano destra sulla fica probabilmente sentendola bagnata dei miei umori. Poi si è avvicinato prendendo la clitoride sollevandolo con la mano sinistra e con la destra ha fatto il buco. “Bene ecco fatto, ora scelga tra questi anelli quello che più le piace”.Ne ho scelto uno tra quelli che mi aveva porto, lui l’ha aperto dalla confezione sterile e l’ha agganciato sulla mia fichetta. In quel momento mi sono sentita veramente una troia come non mai: “Non avrebbe un fazzolettino di carta per favore? Sono tutta bagnata e vorrei asciugarmi un poco”.Mentre lo dicevo avevo portato il dito indice alla bocca e avevo preso la sua mano per fargli sentire quanto fossi bagnata. Mi ha accarezzato la fica un paio di volte, poi con due dita è entrato dentro di me per iniziare una lenta masturbazione. Dopo qualche minuto si è alzato e ha sbottonato i pantaloni: “sei proprio una bella figa, ora ti faccio godere come una vacca”.Si è avvicinato alla poltrona dandomelo da succhiare, poi mi ha preso per le gambe portandomi col ventre vicino al suo cazzo, ha puntato la fica e mi ha penetrato fino in fondo.”Dai godi troia, era questo quello che cercavi in negozio, non il piercing. Dai dillo che cercavi solo un bel cazzone!”.”Sì, cercavo un bel cazzone per farmi sfondare, scopami più forte, sono la tua puttana.”Dicendo questo ho sentito che il suo cazzo diventava più duro e l’ho sentito entrare con spinte più potenti.”Chissà come sarà contento tuo marito questa sera, glielo dirai che c’è stato un regalino anche per te? Lo sa di aver sposato un troia svuotapalle che non vede l’ora di farsi fottere?”.Io stavo godendo tantissimo gemendo ad ogni colpo. “Sì, lo sa che sono una troia, anzi è lui che mi manda in giro a fare la troia, mi vuole bella piena di sborra per quando arriva a casa”.Proprio mentre pronunciavo queste parole, ho sentito vibrare il cazzo del giovane, che con un getto di sperma mi ha riempito la fica. Poi ho allungato la mano per prendere la borsetta, ne ho tirato fuori il mio perizoma azzurro e lo infilato stando attenta a non far uscire gocce di sperma. Il giovane mi guardava allibito con il cazzo ancora in tiro, lo ha avvicinato alla mia bocca e glielo ho ripulito facendolo godere una seconda volta ingoiando tutto.”Sei stata fantastica, una vera succhiacazzi, non mi ricordo di un pompino del genere”.”Adesso devo andare….come hai detto che ti chiami?””Mi chiamo Marco, sei bella, bellissima, voglio scoparti ancora….””Bene Marco, ora devo tornare a casa, che ne dici di vederci questa sera dopo le 10? Ecco questo è il mio numero, chiamami dopo cena che ci accordiamo”. Non ho aspettato la sua risposta, sono uscita lasciandolo in mezzo al negozio. Camminavo sculettando sui tacchi spillo e cominciavo a sentire le mutandine diventare appiccicose. Non me la sono sentita di prendere il metrò in quelle condizioni, ero troppo puttana, così ho chiamato un taxi e sono tornata a casa.Quando sono entrata, mio marito era seduto sulla poltrona di fronte alla TV, mi ha visto e mi ha subito sorriso. Io mi sono avvicinata camminando in modo sexy e gli ho detto che c’era una bella sorpresa per lui. Sono arrivata vicino alla poltrona e ho sollevato la minigonna, poi ho abbassato di poco le mutandine facendogli vedere l’anellino del piercing. Lui è rimasto senza parole, ha allungato subito la mano per toccarlo, io però mi sono allontanata dicendo che forse c’era un altro regalo. Ho risollevato il perizoma indicandogli le macchie di bagnato che si intravedevano.”Vedi caro, in realtà c’è un altro regalino, il commesso mi aveva già toccata con una mano, così ho pensato che non c’era niente di male a farmi toccare anche dal suo uccello”.”Ci avrei scommesso, ti sei vestita da puttanella, era chiaro che saresti ritornata bella piena. Dai fammi vedere…” Ha allungato la mano toccando la fica da sopra le mutandine, poi le ha abbassate a metà coscia e mi ha toccato sulla pelle nuda complimentandosi per il nuovo look. Non solo per il piercing, ma anche perché mi aveva trovata completamente depilata. Quindi Diego si è alzato dalla poltrona e si è inginocchiato davanti a me tirandosi fuori il cazzo e iniziando una lenta masturbazione. Mi ha leccato le gambe dalle ginocchia fino all’interno coscia poi è arrivato alla fichetta. Ha aperto le labbra della vagina e ci infilato dentro la lingua. “Sei ancora apertissima tesoro, eccola che arriva.” “Sì, amore, è tutta tua, mi sono fatta riempire per te, ti piace la sborra del ragazzo che mi ha scopato questo pomeriggio.” Sentivo la sua lingua diventare sempre più veloce, ogni tanto si soffermava per gustare i sapori della fichetta e dello sperma, ma poi riprendeva furioso. Anche la sua sega diventava sempre più veloce ed io mi stavo eccitando di nuovo, gli stavo venendo in faccia. Poi l’ho fatto sedere sulla poltrona, mi sono avvicinata di lato sostituendo la sua mano con la mia per continuare la sega. “Sai tesoro, la fica non è l’unica cosa che ha riempito…. Baciami, senti che sapore di cazzo che mi ha lasciato in bocca”.Ci siamo avvicinati per iniziare un lungo bacio alla francese e dopo pochi secondi mi ha sborrato in mano. Mi sono portata la mano alla bocca per leccare le gocce di sperma e poi mi sono piegata sul suo cazzo per pulirlo con la lingua. Dopo cena sono corsa sotto la doccia e ho iniziato a vestirmi per la serata. Proprio in quel momento Marco mi ha chiamato sul cellulare e gli ho dato appuntamento ad un bar vicino casa.Ho messo la minigonna del pomeriggio con una camicetta nera, delle calze a rete autoreggenti nere e delle scarpe nere aperte con laccetto alla caviglia con tacco a spillo da 12 cm. La camicetta era leggermente sbottonata e si intravedeva il reggiseno di pizzo bianco in tinta con il microtanga che avevo indossato sotto la mini. Mi stavo guardando allo specchio quando mio marito è entrato in stanza…”Come mai ti sei conciata ancora da puttana? Usciamo a divertirci un po’?””Ad essere sincera sono io che esco a divertirmi, tu resti qui ad ammazzarti dalle seghe”. Mi ero avvicinata ad un centimetro da lui e gli avevo sussurrato tutto all’orecchio, mentre con la mano gli tastavo l’uccello. “Che porcellino, ti stai eccitando ancora ad immaginarmi con un altro uomo? E fai bene maritino, perché esco con il commesso del negozio di oggi, con quel bel figo, e sappi che voglio farmi sfondare il culetto questa volta”. Gli avevo slacciato i pantaloni e glielo avevo preso in mano…”Così mi faccio riempire anche il culetto e ti porto un altro regalino….” Mi sono voltata alzando la mini e spostando il tanga….”Guardalo bene, perché quando torno sarà largo almeno il doppio..”Lui si è avvicinato ed ha incominciato a leccarmi il buchetto.”Sì amore, preparami bene per il suo cazzo, così non fa fatica ad entrare.”Nel frattempo aveva iniziato a masturbarsi furiosamente, poi mi ha girato verso di lui, ha avvicinato il cazzo al mio piede destro e ci ha sborrato sopra con un urlo liberatorio.Ci piace da morire questo gioco…poi sono uscita per farmi inculare. Un caldo saluto da Monica, alla prossima.
Aggiungi ai Preferiti