Sapevo che l’attività che avevano non navigava in buone acque, ma io conoscendoli da diversi anni continuavo a fornirmi da loro, un po’ per dagli una mano, e un poi perché lei era veramente una bellissima donna, simpatica, spigliata, era lei che mandava avanti l’azienda nel vero senso della parola, io mi chiamo Maurizio, e sono il titolare di una società di pubblicità, l’Azienda è eredità di mio padre, e io l’ho ampliata nel corso degli anni, ed è la mia più grande soddisfazione, ho 38 anni, e la responsabilità morale e materiale dei 25 dipendenti che lavorano per me e per loro chiaramente, quella mattina Antonella era venuta nel mio ufficio per riscuotere una fattura, come faceva per solito, ma quella mattina era vestita e truccata molto meglio del suo normale sistemarsi per il lavoro, mi ero fatto portare il caffè dalla mia segretaria, e tra un discorso e l’altro ci gustavamo la bevanda, ad un certo punto si era fatta molto seria, e senza fermarsi nel parlare aveva detto tutto in un fiato, Maurizio, mi dovresti fare un favore, stiamo passando un momento terribile, mi occorre un prestito, ma non ti posso dire quando posso restituirtelo, in cambio ti do la procura della casa che ho al mare e la mia riconoscenza personale, mi occorrono 50.000 euro e mi servono fra tre giorni, se tu puoi farmi questo favore farò in modo che non debba mai pentirti di questo, e se oggi puoi essere libero verso le 15, andiamo nella mia casa al mare e te la faccio vedere, non avevo appuntamenti importanti quel pomeriggio, e il solo fatto di staccare la spina e trovare un diversivo mi dava la spinta ad accettare l’invito, e si congedava da me dandomi un bacio sulla guancia, ma prendendomi una parte delle labbra, a quel contatto di quella bocca stupenda avevo un blocco allo stomaco e una erezione immediata, alle 15 in punto veniva presso il mio ufficio, io ero già in strada ad aspettarla, chiudeva la sua auto e saliva sulla mia, non dovevamo fare molta strada, la casa era a circa 40 km. dalla città, arrivati sul posto, mi faceva strada precedendomi nel viale lei a piedi ed io la seguivo con l’auto, dove mi faceva parcheggiare nel box che poi chiudeva, entrati in casa mi mostrava tutte le camere della stessa, e poi entrava in cucina e preparava il caffè, io mi ero sdraiato sul divano in salone e accendevo la televisione, poco dopo arrivava con un vassoio e un bricco di ceramica fumante di caffè. Mi versava il caffè nella tazzina e poi dopo essersene versato anche lei, si metteva seduta vicino a me ma molto vicina, dopo averlo bevuto mi metteva una mano sulla coscia, e iniziava a salire sempre di più verso il mio bastone, che cominciava a dare segni di eccitazione, e poi avvicinandosi con il viso mi sussurrava nell’orecchio, tutto quello che accadrà da adesso in poi, non ha nessun nesso con la mia richiesta di aiuto che ti ho fatto, e mentre mi baciava sulla bocca con la mano afferrava il mio bastone ormai completamente duro, il bacio era bellissimo, aveva una lingua che mi vorticava nella bocca come una serpe impazzita, e contemporaneamente mi slacciava i pantaloni, e portava alla luce il mio attrezzo di piacere , iniziava a segarmelo lentamente mentre la sua lingua sembrava impazzita nella mia bocca, poi smetteva di baciarmi e me lo prendeva in bocca, mi succhiava la cappella come un assetato nel deserto che trova una fontana, io le avevo preso in mano un seno, e con l’altra cercavo di alzarle la gonna per avere libero campo nelle sue grazie, e con sorpresa la trovavo completamente libera, non aveva gli slip, la fica era nera come il carbone e bella grassa, con due labbra pronunciate meravigliose, aveva un lago sotto, sembrava che era gia venuta, invece era l’eccitazione che provava standomi vicina, le infilavo due dita dentro la fica e la sentivo tremare dal godimento, poi si alzava e si toglieva la gonna, si metteva piegata con le mani sul divano e mi pregava di prenderla in quel modo, stavo per infilarla nella fica, quando lei porgendomi della crema gelatinosa mi diceva, ti prego mettimelo nel culo, lo voglio sentire dentro questa meraviglia, con un dito le ungevo per bene il buchetto e poi ne infilavo due, volevo che si abituasse alla grossezza del mio pisello, non mi andava di procurarle dolore, poi le puntavo la cappella sul buco del culo e iniziavo a spingere, non forzava molto per entrare, era evidente che non ero il primo, ma aveva un culo meraviglioso, iniziavo a pomparla nel retto con una forza incredibile, più spingevo e più mi implorava di farlo sempre più forte, iniziavo a questo punto ad incularmela veramente con delle spinte incredibili, si sentiva l’impatto del mio basso ventre con le sue chiappe, lei godeva tantissimo e in più le avevo preso il clitoride con due dita e lo strappazzavo, a questo punto con un urlo di godimento mi innaffiava la mia mano dei suoi umori con uno schizzetto. L’avevo sotto di me ed ero ancora dentro di lei, ma era completamente distrutta e frastornata dai numerosi orgasmi provati, con un filo di voce mi diceva, ti prego toglilo da li che non ce la faccio più, ma io dovevo ancora venire, e lei sfilandosi il mio randello dal culo, me lo prendeva con la mano e dopo averlo frettolosamente pulito con il fazzoletto, lo prendeva in bocca e iniziava a farmi un bocchino meraviglioso, e mentre mi lambiva la cappella con la sua lingua mi guardava fisso negli occhi, resistevo poco a quella dolcissima tortura, e in pochi secondi mi portava ad un orgasmo che sentivo squassante, nel momento di sborrare si mandava il cazzo in fondo alla gola, e iniziava a ricevere una quantità industriale di sperma come poche volte avevo emesso, neanche una goccia le era uscita da quella bocca bellissima, con dei denti bianchi e perfetti, le labbra carnose e ben modellate, e quando rideva era uno spettacolo guardarla, poi dopo avermi prosciugato a dovere il cazzo che iniziava a dare segni di riposo, si alzava e si denudava completamente, a quel punto si mostrava nella sua interezza di donna bellissima e matura, aveva una fica nera e con un bosco fitto di peli, in mezzo alle grandi labbra faceva capolino imperioso il clitoride quasi eretto, io in un batter d’occhio, mi ero a mia volta denudato e avendola a portata di bocca, iniziavo a leccarle quelle labbra carnose senza trascurare il bottoncino che era di nuovo dritto e duro, lei mi si sdraiava sopra e posizionandosi a 69, ricominciava a leccarmi e succhiare il cazzo che aveva ripreso le sue dimensioni di nuovo notevoli, la sua fica iniziava a colare di nuovo, era come un ruscello che non perdeva il suo flusso continuo, e poi mi affogava con la sua quantità di miele emessa ad ogni orgasmo, aveva un sapore dolcissimo leggermente agre ma scivoloso e profumato, e ogni volta che sborrava sentivo la sua lingua sulla cappella diventare fredda e poi ricominciare a scaldarsi, ma aveva veramente un dono in quella bocca, nessuna mi aveva mai succhiato e leccato il cazzo con la maestria di Antonella, e poi la grandezza del clitoride mi eccitava da morire, lo aveva lungo quasi tre centimetri e potevo succhiarlo e leccarlo come un piccolo cazzo, mentre continuavo a leccarle la fica, mi ero bagnato le dita con i suoi umori e due le avevo messe dentro al culo, appena iniziato a muoverle nel suo retto, mi regalava una cascata di umori che sembrava un fiume in piena per quanto era enorme la massa di liquida che stava emettendo, mi riempiva la gola, causandomi anche dei colpi di tosse, lei sembrava impazzita per il godimento che provava e la gioia di succhiarmi il cazzo, e quando si accorse che anche io ero arrivato al capolinea se lo sfilava dalla bocca per vedere quando sborravo, e dal primo schizzo se lo dirigeva sulla lingua gustandosi così quella fontana di sperma che emettevo in quantità, poi si girava e mi dava un bacio sulle labbra, mischiando in questo modi i suoi e i miei umori, era felicissima e rideva di gusto per la contentezza del piacere provato poco prima, poi mi prendeva per mano e mi portava dentro la doccia in bagno, al contatto del tiepido getto, ricominciava a baciarmi con una passione incredibile, si avvinchiava al mio corpo cercando il contatto totale dei nostri corpi, poi con la spugna e il bagnoschiuma iniziava a lavarmi in tutto il corpo, mi aveva insaponato e lavato tutto, meno che il cazzo che era ritornato al suo splendore, infine con le mani piene di schiuma, mi aveva preso le palle con la mano a cucchiaio, e con una delicatezza estrema iniziava a lavarmi e a segarmi molto lentamente, poi me lo sciacquava molto bene, e dopo avermelo baciato dolcemente e insalivato abbondantemente, si girava e se lo puntava di nuovo nel culo, iniziava lei a spingerselo dentro mentre lo reggeva con la mano, e con l’altra si masturbava lentamente, e mi diceva, tu non muoverti che adesso me lo voglio godere da sola questo cazzo stupendo, iniziava a fare avanti e indietro con molta lentezza, e accelerava il ditalino che si stava facendo, poi mi chiedeva, prendimi per i fianchi e inculami molto forte ti prego, ma fallo con prepotenza, e nel frattempo aveva la sua prima sborrata sotto la doccia, io iniziavo a pomparla sempre più forte, ma lei la mano dalla fica non l’aveva tolta, e continuava a sditalinizzarsi sempre più forte, raggiungendo diversi orgasmi, poi con la voce afona e affannata mi diceva, ti prego io posso venire al massimo altre due volte poi crollo, sborrami dentro ti prego fai in fretta che non reggo più, mi fai impazzire con questo cazzo bellissimo, non avevo mai goduto tanto, anche io sentivo che ero vicino alla mia sborrata, e l’avvertivo, lei accelerava la masturbazione ed io iniziavo a riempirle il culo di bianco e potente sperma che sentivo in quantità enorme uscirmi, e a quel punto crollavamo in ginocchio esausti e soddisfatti. Poi dopo esserci fatti la doccia soltanto ci rivestivamo e uscivamo dalla casa, dandoci appuntamento dal Notaio per la mattina dopo, alle 10 Antonella arrivava puntuale nello studio Notarile, e dopo l’atto, (che mi vedeva intestatario della casa se non mi restituiva la cifra in tre anni) io facevo aggiungere la postilla che il prestito dei 50.000 Euro era da intendersi grazioso, (cioè senza interessi per sei mesi rinnovabili) lei mi guardava curiosa e interrogativa, ma nello studio non mi chiese nulla, una volta fuori chiaramente voleva saperne il motivo, ed io le spiegavo che dal momento (e lei lo aveva sempre saputo) che anche la cognata era proprietaria delle azioni dell’Azienda, doveva sapere che gli interessi erano legati ad una sua personale partecipazione a dei nostri incontri futuri, ma senza obbligo, era lei che doveva convincere la cognata Giulia, e che se riusciva nella cosa ne avrebbe guadagnato anche diversi Euro in più, Giulia era sempre stata il mio sogno segreto, aveva un culo che era una delle sette meraviglie del mondo, e in più era una donna molto restia e sempre vergognosa, mai mi aveva dato un piccolo margine a poterla conquistare, ma una cosa era a mio favore, infatti Antonella mi confidava che era in un periodo nero Giulia, si era accorta che il marito la tradiva e voleva fargliela pagare il più possibile, e così ci lasciammo con la speranza di rivederci in tre, ma questa volta nella mia villa, anche io ne avevo una bellissima al mare ma non nella zona di Antonella. Dopo circa una settimana, ricevevo la visita di Antonella che mi diceva che la cosa era quasi fatta, aveva sudato sette camice per convincere la cognata, ma finalmente sembrava che la cosa fosse risolta positivamente, e mi dava l’appuntamento dopo tre giorni, sulla strada che conduceva al mare per la mia villa, e aggiungeva, io credo che si possa esaudire il tuo desiderio, noi tre andiamo nella tua villa, io non ho problemi ad iniziare con te anche perché mi piaci e molto, spero che Giulia si faccia venire la voglia vedendoci, perché come sai è una vergognosa di prima categoria, però spinta da me a rendere pan per focaccia a quello stronzo del marito, si convinca a farlo, se non altro avrò sempre una alleata che mi regge il gioco con mio con il mio che poi è suo fratello, e ci siamo lasciati con l’impegno di vederci da li a tre giorni, infatti una mattina, mi telefona e mi dice di vederci per il pomeriggio, si va nella tua villa mi diceva, e così alle 14 in punto, ma….. ma questa è un’altra storia…
Aggiungi ai Preferiti