Ciao a tutti, sono Riccardo, ho 43 anni sposato e ho due figli, un maschio ed una femmina. Mia figlia si chiama Giulia ha 18 anni ed ha un’amica, Marina, anche lei 18 anni, con cui si vede molto spesso, un giorno sono entrato di sorpresa, senza immaginare nella camera di Giulia per chiederle una cosa, lei, loro, non se lo aspettavano e ho scoperto che si facevano uno spinello.Mi sono decisamente arrabbiato! Ho preso l’amica e ho detto che l’avrei portata a casa dei e avrei raccontato tutto a suo padre. Nel tragitto lei piangeva e mi supplicava di non dire niente. Mentre si agitava la gonna era salita fino a far intravedere gli slip, la conottierina che portava lasciava intravedere il reggiseno ed io mi sono inaspettatamente eccitato e me lo sono sentito duro… Lei che mi diceva che avrebbe fatto qualunque cosa pur di evitare le ire del padre, le ho messo una mano sulla coscia e le ho tirato su l’ultimo pezzetto di gonna che mancava per far vedere bene gli slip. Lei si è zittita, ci siamo guardati, ho deviato e l’ho portata in un posto dove ho fermato la macchina, le ho rimesso la mano sulla coscia e ho cominciato a toccare meglio, non dicevamo una parola, ma lei ci stava, evidentemente pensava che con quello mi avrebbe comprato il silenzio. Sempre in silenzio le infilo una mano nel reggiseno e le scopro una tetta, una seconda, bella soda con un capezzolo bello grosso che mi ha eccitato ancora di più. A quel punto le dico:”sai che sei veramente bella?” Lei:”però non dici niente a mio padre vero?” Io:”certo che no!”In quel momento ho percepito che avrebbe fatto tutto quello che volevo, io in quella situazione mi non capivo più niente, mi slaccio i pantaloni tiro fuori il cazzo la prendo quasi di peso e le spingo la testa vicino al cazzo per farmi fare un pompino, lei oppone resistenza ed io la premo di più fino a che lei cede e lo prende in bocca, ma sono io che la indirizzo su e giù tenendole la testa, nel frattempo le slaccio il reggiseno ed inizio a spogliarla per toccarle le tette, quando sento che sto per venire la alzo e le sborro sulle tette e sulle gambe. Quando alza la testa vedo che le stanno scendendo delle lacrime. Non mi riconosco, invece di pensare a quella situazione, la cosa mi eccita ancora di più, sono ormai annebbiato dal piacere di poter fare con lei quello che molte volte è stato solo nei sogni.La spingo sul sedile ha la conottierina sfilata a metà busto, il reggiseno sfilato e la vedo con le tette davvero stupende, le dico di sfilarsi le mutandine, lei esegue subito, la tocco immediatamente ed inizio a masturbarla, poi non resisto e le dico che voglio scoparla, lei mi guarda e comincia a singhiozzare, abbasso il sedile e le passo di sopra, mi abbasso i pantaloni la cerco e poi piano le infilo la cappella dentro, nonostante il pianto è bagnata e non faccio fatica ad entrare con la cappella, poi mentre mi abbasso verso di lei do un colpo leggero di anca spingo dentro e sento che lei sobbalza, allora spingo fino in fondo e sento che lei piange di più, quindi comincio a scoparla aumentando sempre di più il ritmo, lei continua a piangere, ma inizia anche ad ansimare, la mia eccitazione sale, aumento sempre di più e lei piangendo ansima e mi mette le mani sul sedere, sento che stringe le gambe e gode, io spingo ancora due tre volte e poi tiro fuori e le sborro sulla pancia e sulla gonna. Ci vestiamo, la porto a casa, non ci diciamo assolutamente niente. Sotto casa sua la saluto e le dico che è bella, lei mi guarda mi dice grazie e poi si gira e se ne va.
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