Questo racconto, come tutti gli altri che ho scritto, raccontano fedelmente fatti realmente accaduti.Il ritorno dal Brasile di Barby E’ finita! La nostra vacanza in Brasile è finita e stiamo per tornare a casa. Un volo della Varig ci porterà da Rio de Janeiro a Milano, poi l’Alitalia ci porterà a Roma. La business class della compagnia brasiliana è molto confortevole, ed il volo, notturno, si preannuncia tranquillo; nella business ci sono soltanto altri 9 passeggeri oltre a me, mio marito, Paola e Simon. A servire la cena ci sono una hostess sulla trentina, piccolina, mulatta e molto carina, ed uno steward più o meno della stessa età anche lui mulatto, alto e dall’aspetto magnifico, che mi scoperei a sangue! Dopo cena, io e mio marito iniziamo a rievocare i momenti più piccanti della vacanza appena conclusa, ed inevitabilmente vengono fuori le serate nei club privè di S. Salvador do Bahia, soprattutto quella che ho già raccontato nell’ultima parte del racconto “Diario delle vacanze”, quando mi sono esibita sul palco dell’Eros-Club facendomi scopare ed inculare da una più di una ventina di uomini come una cagna in calore. Altrettanto inevitabile però che, parlando e rievocando quelle serate, mio marito abbia un’erezione paurosa, che mi fa sentire prendendomi la mano ed appoggiandomela sulla patta dei suoi jeans. Io, da brava troia quale sono, inizio ad accarezzarglielo da sopra i jeans, e lui mi guarda negli occhi chiedendomi: “E adesso?” Lo guardo sorridendo e gli rispondo: “Adesso stai tranquillo e lascia fare a me!” Spente le luci dell’aereo, mentre quasi tutti i viaggiatori dormono, distendo la coperta della compagnia aerea sulle nostre gambe e ci infilo sotto la mia mano destra, poi inizio ad armeggiare con la cerniera dei jeans fino a estrarre il cazzo duro di mio marito. Con indifferenza inizio una lenta masturbazione, arte in cui non sono affatto male, facendo arrivare quasi all’orgasmo mio marito, per fermarmi e poi ripartire non appena lui si calma. Per venti minuti continuo con questo giochino stuzzicante, sentendo in mano il cazzo di mio marito che pulsa come un cuore impazzito; dopo di che accelero i colpi facendolo sborrare nella mia mano. Quando mi fermo, tiro fuori la mano dalla coperta e mi porto le dita gocciolanti alle labbra: “E’ fantastica amore! Mi piace da impazzire la tua sborra!” Tutte queste manovre non sono però passate inosservate. Lo steward che avevo adocchiato e che è addetto alla business class, si è accorto del mio lavoretto di mano che ho fatto a mio marito. “Complimenci! – mi dice in un misto di italiano e portoghese, chinandosi mentre passa di fianco a me – è stata magnifica!” Inutile dire che queste paroline fanno crescere in me una voglia pazzesca, quindi perché lasciarmi scappare l’occasione? “Tesoro, ti dispiacerebbe?” chiedo a mio marito con gli occhi da troia arrapata; “Certo che no, amore, dai datti da fare e poi corri qui a raccontarmi tutto!” Così mi alzo immediatamente dirigendomi verso la toilette e, passando davanti allo steward, gli lancio uno sguardo che non può essere frainteso, facendogli l’occhiolino e segno di seguirmi con la testa. Infatti lui mi segue subito e, un attimo dopo di me, entra nella toilette la cui porta ho lasciato appositamente aperta. Come entra il ragazzo mi abbraccia da dietro palpandomi le tette e facendomi sentire il suo cazzo sul mio culetto. Mi giro subito ci baciamo mentre gli slaccio i pantaloni. Il suo cazzo schizza fuori ed io mi inginocchio mettendomelo subito in bocca e gustandone il sapore. Dopo averlo pompato a dovere per un po’, lo faccio sedere sulla tazza, mi sfilo il tanga (porto la minigonna), poi mi siedo sulle sue gambe infilandomi tutto il suo gran cazzone, e mentre ci baciamo, lo cavalco come piace a me. Lui mi palpa senza sosta le tette ed il culetto e, ad ogni colpo, sembra che il cazzo mi entri ancora di più. Godo prima io, soffocando i miei gemiti baciando la sua bocca, poi quando sento che sta per venire anche lui, mi alzo e ricomincio a spompinarlo, fino a che lui non riempie la mia bocca del suo caldo nettare che ingoio golosa! Venti minuti dura questa delizia, poi esco prima io dalla toilette e torno al mio posto, guardo sorridendo mio marito e, dopo aver rimesso la coperta sulle gambe, infilo una mano tra le mie cosce ritraendola e portando le dita alle labbra mio marito, facendogli sentire i miei umori che invadono la mia fica. Ci baciamo e subito dopo inizio a raccontargli all’orecchio quanto è accaduto nel bagno, mentre con la mano sotto la coperta, ricomincio a masturbarlo. Non c’è che dire, questa vacanza sta finendo proprio nel migliore dei modi. Dopo circa tre ore di sonnecchiamento, vediamo che lo steward ci ronza di nuovo attorno, pur non avendo nulla da fare perché stanno tutti dormendo e siamo a meno della metà del viaggio. Faccio notare la cosa ad Alex, e vedo che lui riflette sulla cosa, poi si alza e mi prende per mano, facendomi alzare anche a me, e mentre ci avviciniamo alla toilette, vedo che Alex fa segno con la testa allo steward di seguirci. Cosa vorrà fare? Penso che in tre non ci entriamo davvero nella toilette di un aereo Alex invece ha deciso che questo è il momento buono per catturare la preda. “Ti piace mia moglie?” chiede allo steward; “E’ una donna stupenda” risponde lui. “Come ti chiami?” chiede mio marito; “Rogerio” risponde lui. “Senti Rogerio, noi vorremmo conoscerti meglio. Cosa fai quando arriviamo a Milano?” “Ho un giorno libero, lavorerò sul volo Milano-Rio di giovedì sera” “Bene, allora senti se ti piace la mia proposta: noi abbiamo l’aereo per Roma tre ore dopo l’arrivo a Milano. Potremmo fare due cose: noi possiamo provare a vedere se riusciamo a spostare il volo per Roma a giovedì, così potremmo passare la notte insieme in hotel, altrimenti potresti tu venire con noi a Roma e tornare a Milano il giorno dopo. Potremmo divertirci parecchio a casa nostra, non credi?” Rimango allibita ed entusiasta dall’idea di mio marito, e rimango ancora più affascinata dalla contro-proposta del ragazzo: “Potrei venire a Roma a casa vostra, ma sarebbe ancora meglio se venissi con Luis, lo steward che ora è di là nella classe turistica. La signora potrebbe divertirsi sicuramente di più, non credi?” Intervengo io: “Ok, fammi vedere questo Luis e decidiamo!” Mi porta nella classe turistica, l’aereo è immerso nel semibuio mentre quasi tutti i passeggeri dormono. Luis è seduto in fondo all’aereo e sta guardando il video che davanti a lui trasmette un film con Brad Pitt e Julia Roberts. Parlano tra loro in portoghese, gli spiega tutta la situazione e la nostra proposta, poi Luis si alza e mi porge la mano: “Piacere Barbara, io sono Luis, e sono molto contento della vostra proposta. Se a te e tuo marito va bene, sarò felice di passare una giornata con voi a Roma.” Mentre mi parla lo scruto, alto, fisico asciutto, una carnagione scura che non è ne bianca ne mulatta, olivastra diciamo, e comunque davanti a me ho un altro bel ragazzo. “Certo che ci va bene!” rispondo io! Poi mi avvicino a Rogerio e gli dico: “Senti Rogerio, il tuo amico è molto carino e non c’è problema per far venire anche lui, ma sai, io vorrei essere sicura che ne vale la pena. Capisci cosa voglio dire?” Rogerio mi guarda con l’aria tra il divertito, il malizioso e lo stupito, e mi risponde: “Penso di si, signora” “Oh, basta con questa signora, mi chiamo Barbara, chiamami Barby al limite, ma basta con signora!” lo interrompo io, e lui riprende quindi a parlare: “Penso di si, Barby. Penso che tu voglia andare di nuovo alla toilette, non è vero?” Ha capito bene il ragazzo, ed io puntualizzo: “Beh, se lo dobbiamo far venire a casa nostra e ci devo scopare un giorno intero, voglio essere sicura che abbia un bel cazzo come lo hai tu!” dico sorridendo a Rogerio mentre lui mi guarda tra l’allibito ed il soddisfatto perché in fondo gli ho appena fatto un complimento. Così torno nella business class, dopo aver detto a Rogerio di dire a Luis che l’aspetto nella toilette dell’altra zona dell’aereo. Entro di nuovo nel piccolo bagno e lascio la porta socchiusa, meno di minuto di attesa ed ecco che entra Luis, chiudendo la porta dietro di lui. Lo inchiodo alla porta e lo bacio subito in bocca; le nostre lingue si aggrovigliano, quasi si annodano, poi scendo pian piano a leccare il collo, poi, mentre apro la sua camicia e allento la cravatta, bacio anche il suo petto, tastando la consistenza del suo pacco da sopra i pantaloni, che inizio a slacciare così poi mi inginocchio, sfodero la sua asta già durissima dagli slip, ed inizio a leccarla tutta, dalle palle al glande, per poi far sparire nella mia bocca tutto questo pezzo di marmo scuro. Gli faccio una pompa così, lasciandolo in piedi sulla porta, mentre io, inginocchiata davanti a lui, assaporo e gusto tutto il suo cazzo che è veramente enorme. Luis prende la mia testa tra le mani e da il ritmo che vuole alla pompa, un ritmo che diventa sempre più indiavolato, con la mia bocca che pompa velocemente e la mia mano che smanetta altrettanto velocemente! Sento la sua asta vibrare e capisco che sta per venire, quindi mi fermo dicendogli che prima di venire mi deve scopare. Mi giro su me stessa, appoggio il piede destro sul water e le mani sulla parete, inarcando un po’ in fuori il culetto. Lui mi solleva la minigonna e sposta il tanga, poi mi penetra in un solo colpo la mia fica completamente allagata dei miei umori e comincia a stantuffare i suoi colpi sbattendo il suo corpo sul mio culo. Già godo e vorrei urlare la mia goduria ma non posso, però sussurrando lo incito a sbattermi più forte. Lui aumenta subito l’andatura dei suoi colpi, ed io, inebriata del suo sesso, arrivo velocemente all’orgasmo, seguito subito da un secondo visto che lui non accenna minimamente a ridurre il ritmo ma, anzi, spinge sempre più profondamente il suo enorme cazzo nella mia fessura ormai oscenamente allargata! Mi avverte che sta per venire, e io gli dico che mi deve schizzare in bocca, quindi si ferma estraendo il suo arnese ed io mi volto inginocchiandomi di nuovo per prenderglielo ancora in bocca, aiutandomi con la mano. Il primo schizzo mi coglie sulla guancia, ed io infilo la sua asta schizzante in bocca seguitando a pomparla fino a far uscire l’ultima goccia per poi fargli colare il suo sperma misto alla mia saliva lungo tutta la sua asta. Subito dopo ci laviamo e ci ricomponiamo, poi lui mi chiede se ha superato la prova o no. “Certo che si! Puoi venire da noi!” Torno al mio posto vicino a mio marito, il quale mi chiede dove fossi finita. “Amore, dovevo pur sondare il terreno prima di portare uno sconosciuto dentro casa no?” e mentre gli dico questo, sorridendo, gli prendo una mano e gliela infilo nella mia fichetta grondante umori, in modo che possa capire inequivocabilmente! “Che moglie puttana che ho!” replica lui sorridendomi e baciandomi. Arriviamo a Malpensa alle tre del pomeriggio di mercoledì 4 settembre. Nel frattempo, nell’ultima parte del volo, ho provveduto a mettere al corrente Paola delle mie avventure notturne nella toilette dell’aereo e del nostro programma con gli steward. Lei mi dice che è a pezzi e che non si unirà a noi, semmai forse domani, dopo aver dormito, verrà da noi, da sola o con Simon. Una volta a terra arriviamo al banco Alitalia e Rogerio e Luis chiedono se c’è disponibilità sul nostro volo per Roma ed anche sul volo di domani pomeriggio per Milano. Per il ritorno di domani non c’è problema, ma per andare a Roma si, perché il nostro aereo è tutto pieno. La signorina al banco transiti però, trova la soluzione, e ci mette tutti e sei su un volo Azzurra airlines, compagnia associata Alitalia, della stessa ora. Quando il pullman dell’aeroporto ci porta sotto l’aereo, per poco non ci prende un colpo, perché vediamo che è molto piccolo. Saliti a bordo invece, ci troviamo su un fantastico jet nuovissimo, a 54 posti, con i sedili in pelle. Però! Mica male! I nostri posti sono gli ultimi in fondo, alla fine dell’aereo, dove non c’è, come negli altri aerei, lo spazio per le hostess dove preparano i carrelli, ma lì l’aereo finisce con la porta della toilette che è al centro tra i le due coppie di sedili. Ci sistemiamo io e Rogerio nei posti a sinistra, Paola e Luis in quelli a destra, Alex e Simon nei posti davanti a me e Rogerio. Durante il volo, dico a Rogerio di togliersi la giacca e di sistemarsela sulle gambe, cosa che lui fa subito, così io infilo la mano sotto la giacca e tiro giù la cerniera dei pantaloni, estraendo il suo grosso cazzo, che inizio a masturbare con passione. Lui cerca di ostentare indifferenza, per paura di essere notato dalle hostess che, partite dall’altra parte dell’aereo, iniziano ad avvicinarsi ai nostri posti con il carrello delle bibite, mentre la mia mano sale e scende lungo la sua asta. Confesso che in questo momento muoio dalla voglia di prenderlo in bocca, ma devo resistere accontentandomi di stringerlo in mano. Interrompo la sega quando l’hostess si avvicina a noi per chiederci come volessimo da bere, poi, dopo aver preso una Coca-Cola e dopo che l’hostess ritorna verso la parte anteriore dell’aereo, riprendo la mia sega, che dura ancora più o meno cinque minuti, terminando con dei potenti schizzi di sborra che riesco a contenere a fatica nella mia mano per non fargli sporcare la giacca, cosa non riuscita perfettamente perché un paio di schizzi vanno a colpire la fodere interna. Smessa la masturbazione, tiro fuori la mano e la lecco golosamente, guardando sorridente il viso stralunato di Rogerio. Nel frattempo, vedo che Paola, sta facendo la stessa identica cosa a Luis, ed ogni tanto mi lancia uno sguardo per farmelo capire. Arrivati a Roma, dopo aver ritirato i bagagli, saliamo su dei taxi: Paola e Simon vanno a casa loro, mentre noi quattro andiamo a casa nostra. Arriviamo a casa, facciamo subito sistemare Rogerio e Luis di sotto, nella sala hobby, dove hanno vissuto per più di due mesi i nostri amici dominicani Michael e Raphael, e dove abbiamo fatto numerose batterie. Ci rilassiamo un po’, una doccia, svuotiamo le valigie, molta i vestiti da mettere a lavare, poi ordiniamo la cena a domicilio, visto che mancando da più di 20 giorni in casa c’è poco da mangiare. Consumiamo la cena consegnataci dal ristorante nei pressi di casa nostra, a base di pizza, pollo arrosto, verdura grigliata e frutta accompagnati da del vino bianco frizzante che Alex tiene sempre in scorte massicce nella nostra cantina. Dopo un paio di compresse ciascuno di guaranà, per vincere la stanchezza del lungo viaggio, Alex ed i due ragazzi si accomodano di sotto in sala hobby, sui letti che abbiamo preparato per Rogerio e Luis e su un divano posto di fronte, poi mio marito mette un film hard nel DVD mentre attendono me che sono di sopra a cambiarmi. Mi presento a loro in baby-doll nero, tanga nero e zoccoli di vernice neri con 15 cm. di tacco a spillo. Vedo che i due rimangono esterrefatti dal mio abbigliamento, e lo diventano ancor di più quando mi sistemo in mezzo a loro due sul divano togliendomi il baby-doll e rimanendo in tanga e tacchi a spillo a seno nudo. I due, dopo essersi lanciati uno sguardo, mi imitano e si spogliano, rimanendo nudi. Devo dire che adesso, i loro cazzi mi appaiono più lunghi e più belli, chissà forse stanotte sull’aereo, in quell’angusta toilette, non ci avevo fatto bene caso. Devo anche dire che Rogerio ha una vera banana in mezzo alle gambe, di dimensioni eccezionali e due testicoli dalle dimensioni di due grosse albicocche. Lo prendo in mano ed esclamo: “Mi sembrava di aver sentito un gran cazzo stanotte!” poi mi adagio su di lui e lo prendo in bocca, mentre con la mano sinistra inizio a smanettare l’uccello di Luis che è alla mia sinistra. Allargo le cosce per permettere a Luis di sgrillettarmi e penetrarmi con la mano la mia fica. Questa sua iniziativa provoca subito la mia reazione eccitata che impugno il cazzo di Rogerio leccandolo e succhiandolo ancora più voracemente. Lui mi lascia fare per qualche minuto, poi mi fa alzare e mi fa distendere sul letto di fronte, ed anche Luis ci segue, poi mi monta sopra spingendomi il suo grosso cazzo nella mia fica già fradicia. Rogerio mi stringe tra le mani le chiappe ed io, a gambe alzate con i tacchi a spillo che volteggiano in aria, rispondo colpo su colpo alle sue poderose penetrazioni. Alex e Luis si inginocchiano sul letto mettendo i loro cazzi davanti al mio viso ed io inizio a spompinare ora uno ora l’altro, gemendo dal piacere sotto i colpi di Rogerio. Sento arrivare dentro di me l’orgasmo, ed inizio frasi oscene e volgari: “Siii, dai, sto per venire. Si bel cazzone, fammi godere, dai, siii… siii… vengo, vieni anche tu, sborrami addosso!” Rogerio mi sferra ancora alcuni potenti colpi e, mugolando dal piacere, esce e mi riempie la pancia e le tette di sborra. Non resistendo oltre, mio marito mi inonda il viso con il sue seme, schizzandomi anche in bocca e facendosi poi ripulire il cazzo dalle mie labbra. Rogerio invece, fa appena in tempo ad uscire dalla mia fica che Luis ne prende immediatamente il posto. Lancio uno sguardo eccitato a mio marito, che risponde con un sorriso. La cappella di Luis inizia ad entrare nel mio corpo e, lentamente, metà del suo cazzone viene inghiottito dalla mia fica, e con una voce estasiata dico a mio marito: “E’ enorme amore, mi riempie tutta!” Luis aumenta pian piano il suo ritmo, arrivando a darmi dei rapidi colpi, entrando profondamente nella mia fica, tenendomi anche lui con le gambe aperte in aria, che tiene ferme e spalancate afferrandomi per le caviglie. Un altro orgasmo mi sconvolge e mi fa urlare sconcerie: “Sborroooo!!! E’ bellissimo, mi sento piena di cazzo, siiii!!!!” Un altro travolgente orgasmo segue il primo mentre Luis non da segni di cedimento. Al terzo mio orgasmo, mentre grido il mio piacere, mi scarica sul ventre un torrente di sborra calda. Quando si alza da sopra di me, dei rivoli colano sul letto, mentre Rogerio è intanto di nuovo pronto per un altro assalto. Mi fa inginocchiare alla pecorina e punta deciso il cazzo verso il mio culetto fradicio dai miei umori che sono colati. Entra facilmente nel mio ano ed inizia a muoversi ritmicamente nel mio culetto, mentre spompino mio marito Alex. Un tremendo orgasmo mi sconquassa mentre la mia bocca viene riempita ancora una volta dal seme di mio marito e Rogerio addobba il mio culetto di deliziosi spruzzi di sborra! Subito dopo Luis mi piazza il suo bel cazzo di nuovo duro davanti al viso ed io ricomincio a spompinarlo, fino a farlo sborrare di nuovo copiosamente, per poi leccarmi le dita intrise del suo residuo liquido caldo. A questo punto ho bisogno di andare in bagno, quindi mi alzo e lascio lì i ragazzi, ma Rogerio si offre di venirmi ad aiutare a lavarmi! Come entriamo Rogerio chiude la porta dietro di se e comincia a baciarmi sulla bocca. Sento la sua lingua che mi accarezza il palato e i denti, poi mi morde dolcemente le labbra. Le sue mani mi stringono le natiche, poi mi accarezza le cosce mentre mi bacia prima sul collo e poi sulle tette, nonostante siano ricoperte di sperma. Mi succhia i capezzoli e mi infila un dito dentro ed io sono sempre più bagnata. Rogerio continua a leccarmi le tette e toccarmi fra le gambe poi scende e con le lingua mi bacia fra le cosce. Mi siedo sul water e allargo le gambe, lascio che la sua lingua mi lecchi e mi penetri, vorrei che non smettesse mai, e la cosa stupenda è che lui riferma soltanto dopo avermi fatta godere. Poi si alza e me lo mette in bocca. Glielo succhio avidamente, mi piace quando è così grosso e turgido. Mi solleva e tenendomi per le chiappe mi penetra, lo sento scivolare e spingere fino in fondo. I nostri respiri si confondono, non riesco a trattenermi e comincio a gemere perché sento che sto per godere, Rogerio se ne accorge e aumenta il ritmo fino a quando l’orgasmo mi toglie ogni forza e poi Rogerio uscire dalla mia fica ed ecco che mi spruzza in faccia la sua terza razione di sborra. Rogerio mi da appena il tempo di lavarmi, poi apre la porta del bagno e chiama Luis, che immediatamente arriva nel bagno. Inizio a spompinare il cazzo di Luis fino a farlo diventare di nuovo duro, poi lo faccio sedere sul water ed inizio a cavalcarlo impalandomi la fica sul suo gran cazzo marmoreo: una sorta di “missionario seduto”. Luis mi lecca e mordicchia i capezzoli mentre lo scopo, il ritmo della scopata è furioso a tal punto che raggiungo rapidamente ancora una volta l’orgasmo e, immediatamente dopo, arriva anche il suo. Mi fa alzare e mi fa inginocchiare davanti a lui, mettendomi il cazzo in bocca e riempiendomela di caldo nettare anche lui per la terza volta! Quando torniamo nella sala, mio marito sul letto reclama la sua terza razione, tenendosi il cazzo di nuovo duro in mano e invitandomi a prenderglielo in bocca, cosa che io, da brava bambina ubbidiente, faccio immediatamente. Dopo averlo spompinato un po’, mio marito mi fa distendere sul letto,mi spalanca le gambe ed inizia a leccarmela come lui sa fare. Mentre lui mi sta leccando la passera e il buco del culo, Rogerio e Luis mi si avvicinano incredibilmente con il cazzo di nuovo in tiro: “Ma quanto volete scopare?” gli chiedo io, “Beh, considerando che siamo venuti qui a Roma apposta per te e considerando anche il fatto che una troia come te è rarissimo trovarla, diciamo che abbiamo intenzione di scoparti finché non parte l’aereo!” mi risponde Rogerio mentre mi infila il cazzo in bocca, che io sbocchino alternandolo con quello di Luis. Sente la lingua di mio marito che mi tocca il grilletto scendendo tra le labbra cercando di penetrarmi per poi passare al culo e solleticarmi il buco, umettandolo a fondo. Quasi impazzita, mollo improvvisamente i due cazzi che tengo contemporaneamente in bocca e con una spinta distende a terra mio marito che mi sta leccando. Mi metto a cavalcioni sopra il suo cazzo dritto, me lo spingo su per la fica, per poi iniziare a muovermi ritmicamente, affondando colpi di reni sempre più forti per cercare di sentire la cappella fino all’utero. Luis intanto, si sistema dietro di me e mi blocca i fianchi. Capendo le sue intenzioni, smetto di muovermi ed inarco il culetto in fuori per facilitargli il compito. Luis infatti si abbassa e lentamente inizia a forzare il mio ano finché non c’infila la cappella. In una manciata di secondi mi sento un trave andare avanti e indietro nel culo, con un movimento opposto a quello che ho nella fica. Non capisco più niente, sono accecata dal piacere, mi mordo le labbra, sento le mie viscere rovistate a fondo dai due maschi che mi stanno fottendo come vogliono. Inarcando la testa, sento il cazzo di Rogerio che si appoggia sulla mia bocca e aprendola, inizio a succhiare. D’un tratto la cappella di Rogerio che sto pompando si fa più grossa e dura, ed io già pregusto una nuova dose di sborra; dopo un’ulteriore serie di pompate, Rogerio fa partire una serie di getti che mi arrivano dritti in gola, riempiendomi la bocca di una crema dolce e salata che mi fuoriesce sulle guance, per colarmi sul collo, sulle tette, soffermandosi sui capezzoli dritti per poi gocciolare sul corpo di mio marito che sta sotto di me. Subito dopo, forse per l’eccitante visione, sento che anche Luis che mi sta inculando è al limite. Sento la sua verga dura come il marmo che mi penetra con movimenti sempre meno sincronizzati, lo sento ansimare, grugnire, finché all’improvviso si toglie e, menandoselo, mi viene abbondantemente sulla schiena sudata. Rimango solo con il cazzo di mio marito nella fica e l’odore di sperma che mi cosparge che mi fa impazzire. Con le mani mi appoggio sul petto del mio uomo che mi sto scopando e, reggendomi sui suoi pettorali, inizio a muovermi su e giù, interrompendo ogni tanto il ritmo con dei movimenti del bacino in avanti e indietro. Anche Alex arriva al limite, inizia a mugolare e mi scarica nella fica un getto di sborra. Io provvedo a far penetrare ancora di più il cazzo nel mio ventre per meglio sentire la cappella calda appoggiarsi al mio utero. Muovendomi ancora sento lo sperma scendere dalla fica e colare sulle cosce. Rapida scivolo via da sopra mio marito disteso sul letto e mi rigiro affianco a lui, a gambe aperte con la fica piena di sborra e gocciolante, ed inizio a sditalinarmi, perché nel momento in cui lui mi ha riempita, stavo quasi per venire anche io. L’orgasmo è talmente intenso che mi sembra di pisciare da quanto cola intensamente, mi sento le tette scoppiare e il corpo vibrare finché, esausta, mi accascia su un fianco. “Cazzo che troia tua moglie!” dice Rogerio stupito a mio marito. A questo punto ci fermiamo; raccontato così, sembra che sia passato poco tempo, ma in realtà quando ci fermiamo e saliamo in cucina per mangiare un po’ di gelato, si sono fatte le 2 e mezza di notte. Dopo di che, Alex dice che è stanchissimo e che andrà a dormire, io invece, dico a mio marito che il guaranà mi ha fatto un bell’effetto e che scenderò in sala hobby con Rogerio e Luis e starò ancora un po’ con loro, tanto a letto non riuscirei a dormire subito. Così, una volta rimasti noi tre, ci mettiamo tutti insieme sul letto ed iniziamo a chiacchierare un po’. I ragazzi mi raccontano qualcosa di loro, delle loro origini, delle loro città. Rogerio viene da Abreu e Lima, un paesino vicino Recife, e Luis viene da Belo Horizonte invece. Poi, inevitabilmente, il discorso ritorna sul sesso, ed in breve ricominciano a mettermi le mani addosso e mi ritrovo due dita di Rogerio nella fica ormai di nuovo bagnatissima; lancio un gemito che mi fa reclinare la testa all’indietro quando anche Luis inserisce due dita nella mia fica. Con quattro dita, di due diversi ragazzi, nella fica che mi penetrano, sono praticamente al centro di una doppia masturbazione, che provoca in me un orgasmo che allaga le dita dei ragazzi. Poi mi inginocchio tra loro ed inizio una doppia sega con un ritmo forsennato, fino a che, eccitata come la troia che sono, non resisto più ed alzandomi, mi risiedo a cavalcioni del cazzo di Rogerio, mentre inizio anche a leccare la cappella di Luis, per poi imboccare di colpo tutto il suo gran cazzo duro. Intanto sotto i colpi furenti dal basso verso l’alto di Rogerio, che nel frattempo mi succhia i capezzoli, godo come una autentica troia e più colpi ricevo nella fica più forte succhio il cazzo a Luis. Dopo un po’ però, Luis non resiste più e si alza di scatto, mi solleva per la vita e mi mette alla pecorina sul letto. Mi spinge giù testa sul cazzo di Rogerio e mi dice: “Adesso tocca me sbatterti! Succhia troia, succhia il cazzo e non ti fermare!” ed io affannosamente in preda all’estasi totale, me lo metto in bocca con un colpo solo ingoiandolo fino alla palle. Luis intanto si è sistemato alle mie spalle, mi ha allargato con le mani le cosce e me lo ha piantato direttamente nella fica, allagata dei miei umori tanto che inizia a sgocciolare sul letto. Luis mi dice che sono così fradicia che quasi non sente le mie pareti interne. Poi, Luis inizia a scoparmi un po’ violentemente, ma inaspettatamente la cosa mi piace invece che urtarmi: con una mano mi afferra i polsi e me li tiene dietro la schiena, mentre con l’altra mano mi prende per i capelli e mi costringe a rituffarmi sul cazzo svettante di Rogerio, mentre mi urla che sono una gran troia affamata di cazzo. Rogerio stesso non smette di stuzzicarmi i capezzoli e di dirmi: “Su troia, ingoialo fino alle palle, tu sei una mangiatrice di cazzi, puttana! Succhia!” Luis mi fotte senza fermarsi da dietro di me con colpi tanto forti che mi sembra che debba spaccarmi da un momento all’altro, mentre godo e grido senza ritegno: “Si, così vengo! Ficcamelo dentro fino in fondo! Non ti fermare! Spaccami così!” Dopo che mi ha fatta godere come una maiala, cambiamo posizione: mi sdraio sul letto e Rogerio mi pianta il suo cazzo duro nella mia fica ormai allagata dagli umori, mentre Luis mi schiaffa in gola tutto il suo cazzo. Mugolo come una vacca sotto i colpi imperiosi di Rogerio, ma non posso urlare il mio godimento a causa del cazzo di Luis che ho in bocca. Poi mi rimetto di nuovo alla pecorina per prenderlo meglio, Luis mi afferra la testa ed io inizio a spompinarlo seguendo il ritmo della scopata di Rogerio che mi stantuffa dietro di me. “Si, si, si, succhia, così, si, sei una grande vacca!” mi urla Luis prima di lanciare un aaaahhhh di goduria e venirmi copiosamente in gola, ma io non mollo la presa deliziandomi della vera e propria cascata di sperma che mi cola lungo la gola. Rogerio nel frattempo mi da gli ultimi colpi forsennati, poi di colpo si blocca e mi riempie di sperma con lunghi e bollenti schizzi che mi allagano la schiena. La cosa incredibile, è che sono le quattro del mattino passate, ho strizzato e munto le palle di questi due poveri brasiliani per cinque volte, ed ho ancora una voglia pazzesca di fottere e di farmi spaccare! Vado quindi di sopra, prende il mio vibratore maxi e nero in lattice e riscendo dai ragazzi, ed inizio a masturbarmi e penetrarmi col fallo davanti a loro. Il vibratore entra facilmente nella mia fica, che a questo punto della nottata, complice le numerosi penetrazioni e la quantità industriale di umori vaginali, è una voragine e fa sparire letteralmente dentro in tutti i suoi 30 cm. di lunghezza il fallo. La vibrazione del mio giocattolino è al massimo in più, lo faccio entrare ed uscire dalla mia fica molto velocemente, ed in questa maniera arrivo in pochi minuti all’orgasmo, ma non smetto, continuo a masturbarmi davanti ai due ragazzi fino a venire un’altra volta, mentre i loro cazzi iniziano a dare segni di risveglio. Rogerio mi raggiunge sul letto, chiedendomi: “Porca, ma quanto ti piace il cazzo?” “Tantissimo, vivrei di solo cazzo!” la mia risposta mentre avvolgo tra le mie labbra il suo grosso arnese. Dietro di me sento la lingua di Luis scivolarmi lungo la schiena, fino a raggiungere le mie chiappe, che sento allargarmi e la sua lingua che si infila nel mio buchetto più piccolo. “Prendilo in bocca porca, succhiami il cazzo, guarda com’e’ grosso!!!“ mi dice Rogerio mentre mi stantuffa il suo cazzo in gola come se mi volesse scopare e sento le loro mani frugarmi ovunque. La lingua di Luis si alterna scivolando fra il buchetto del mio culo e la mia fica strafradicia, sento l’umido dei miei umori, mescolati con la sua saliva scivolarmi lungo le cosce. Sono assatanata, allungo una mano, cercando il cazzo di Luis, ma non ci arrivo, allora mi stacco dal cazzo di Rogerio che sto succhiando per poter parlare: “Vieni qui Luis, voglio anche il tuo!” e riprendo in bocca il cazzo di Rogerio che avevo appena lasciato. Sento allontanarsi il viso di Luis che fino a quel momento mi stava penetrando con la lingua e finalmente vedo che anche il suo cazzo si avvicina alla mia bocca. Alterno il mio bocchino succhiando prima uno e poi l’altro, fino a cercare di prenderli entrambi nella mia bocca, ma riesco solo per un attimo ad avere entrambe le loro cappelle fra le mie labbra perché Rogerio si stacca e va dietro di me. Sento le sue mani allargarmi le cosce e il suo uccello cercare il passaggio per entrare dentro di me, ma sono talmente troppo fradicia che scivola fra le mie grandi labbra. Al terzo tentativo allungo la mano, lo prendo fra le mie dita e l’accompagno fino a impuntarmelo bene fra le mie labbra e spingo verso di lui. Scivola dentro di me in un attimo, senza il minimo sforzo, lo sento pulsare gonfio fra le pareti interne della mia fica e vengo ancora una volta nell’istante in cui sento le sue palle toccarmi le grandi labbra. Comincia a stantuffarmi la fica mentre non mollo per un solo istante il cazzo di Luis che ho in bocca e continuo così per più di 10 minuti. “Facciamo un cambio?”, propone Luis. “Certo, ho voglia di sborrargli in bocca a questa porca! “ risponde Rogerio eccitato, e si staccano entrambi da me per assumere le nuove posizioni. Il cazzo che avevo avuto fino a quell’istante in bocca, prende il posto di quello che mi stava penetrando e mi ritrovo l’altro cazzone fra le mia labbra. Sento il sapore della mia fica sulla pelle del cazzo che stavo succhiando, mentre l’altro, con un colpo deciso, mi penetra. Godo come una forsennata con questi due cazzi e mi sento pronta anche a riceverne un altro se ci fosse in questo momento, ed a questo pensiero mi rammaricai del fatto che mio marito sia di sopra nella nostra camera da letto a dormire. Aumento ulteriormente il movimento del mio bacino verso il cazzo di Luis che mi sta stantuffando e comincio a succhiare più avidamente l’uccello di Rogerio che ho in bocca. Il piacere che i due mi stanno dando è immenso e proprio mentre sento un altro orgasmo raggiungermi, avverto il sapore dello sperma caldo, invadermi la gola. “Siii succhia ora!!!! Ti sto sborrando in gola troia!!!!!“ urla Rogerio, mentre anche Luis si unisce al grido: “Siii anche io vengoooo!“ Proprio mentre deglutisco lo sperma caldo di Rogerio, mi sento inondare le chiappe dal piacere dell’altro e raggiungo a mia volta l’ennesimo orgasmo. Ho le gambe che non mi reggono più e quasi mi sento mancare, mi sorreggono fra le loro braccia stringendomi a loro con una dolcezza veramente squisita. Poi in bagno mi aiutano a lavarmi, mi asciugano soffermandosi a baciarmi il pube depilato, mi accarezzano i capelli e mi baciano sul viso, mentre io sono ancora stravolta dagli orgasmi, completamente esausta. E’ l’alba quando raggiungo mio marito a letto, ebbra di sesso, sconvolta e stremata dagli orgasmi, ma in fondo in fondo, non ancora sazia di cazzo. Il mio pensiero va già al nostro risveglio, ed alle ore di sesso che ci concederemo fino al primo pomeriggio, quando Luis e Rogerio prenderanno l’aereo per Milano per poi tornare in Brasile!
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