Ciao, mi chiamo Rocco ho 45 anni. Sono molto amico di una coppia lui, Federico di 38 anni e lei Sonia un ragazza mora di 32 anni piccolina ma tutta pepe. Indossa sempre gonne o pantaloni attillati che mettono in risalto il bel culo, ma quello che mi ha sempre attirato di lei è il meraviglioso seno abbondante anche questo sapientemente messo in evidenza da procaci scollature. Comunque sia ho sempre rispettato l’amicizia che mi lega al marito facendo sempre finta di niente a tutto questo ben di Dio anche se il mio uccello la pensava diversamente visto che quando c’era lei nei paraggi era sempre in tira e forse lei se ne era accorta perchè sentite qua cosa successe… Il mio hobby è l’elettronica e mi diverto a riparare gli elettrodomestici. Federico sapendo di questa mi passione mi chiede se posso ripare il suo videoregistratore guasto. E’ un piccolo guasto per cui in settimana riesco a sistemarlo e gli telefono a casa per sentire se posso portarlo. “Ciao Rocco, no Federico è fuori per lavoro e torna domani. Se vuoi oggi sono a casa, puoi venire quando vuoi a portare il videoregistratore.” Non avendo nulla da fare per tutto il pomeriggio decido di andare. Sonia mi viene ad aprire più fica che mai: una camicetta a fiori allacciata in vita e aperta sul davanti in modo tale che le abbondanti tette sembravano voler uscire da un momento all’altro, una gonna corta bianca e scarpe con tacco. Mi fa accomodare in salotto e dopo aver bevuto qualcosa comincio a sistemare il videoregistratore. Finito il lavoro vedo una cassetta sul mobile e così la inserisco per provare se tutto funzionava a dovere. Mi siedo vicino a Sonia sul divano e schiaccio il pulsante play dal telecomando. Sorpresa: nel televisore in primo piano si vede un cazzo poderoso che viene leccato lungo tutta l’asta da una lingua vogliosa . Passati tre o quattro secondi di imbarazzo Sonia si alza di scatto: “Scusa Rocco ma quel coglione di mio marito lascia sempre queste porcate in giro per casa. Pensa che ormai ne abbiamo un cassetto pieno zeppo e ormai non mi scopa più gode solo a farsi le seghe quel bastardo.” Intanto le immagini continuano a scorrere e il grosso cazzo era ora impegnato a fottersi un bella bionda tutta tette e culo messa a pecorina. Io a vedere la scena sono ormai eccitatissimo lo si nota anche dalla protuberanza dei miei pantaloni ed infatti anche lo sguardo di Sonia si fissa su quel punto: “ah, vedo che anche a te piacciono queste schifezze.” E cosi dicendo comincia a massaggiarmi la patta. Le afferro le chiappe con entrambe le mani spingendola verso di me e strusciandole il mio gonfiore sulla sua passera. L’eccitazione di entrambi è al massimo le apro la camicetta strappandole i bottoni e comincio a leccarle le favolose tette. Lei geme e ansima poi accompagno la sua testa a livello del mio cazzo e poi fa tutto da sola: mi sbotta i pantaloni estrae fuori la verga e comincia a leccarla da vera esperta. La lingua va su e giù soffermandosi prima sulla cappella e poi intorno ai coglioni per poi prendere tutto il membro in bocca risucchiandolo fino a farmi male. Decido di fare quello che sempre avevo sognato: la prendo, la faccio sdraiare sul divano e infilo il mio cazzo ormai teso e duro fra le tette e comincia a farmi una spagnola da paura. “Ora sbattimelo dentro che non ce la faccio più, voglio sentire un vero cazzo che mi sfondi, ho sempre pensato che tu ce l’avessi grosso e finalmente ora ne ho avuta la certezza.” Dopo averle leccato la fica e i culo cominciò a pomparla a pecorina: il suo culo va avanti e indietro a un ritmo frenetico io non devo far altro che stare fermo: fa tutto lei. La prendo, la rigiro sulla poltrona le allargo le gambe e stavolta glielo affondo nel culo piano piano. Lei dapprima è un po’ irrigidita per il dolore, ma poi si lascia andare e comincia a godere come non mai. Vado sempre più a fondo finchè le palle non sbattono a contro la sua pelle e comincia ad andare sempre più forte massaggiandole il clitoride con il pollice. In quella posizione raggiunge l’orgasmo diverse volte e alla fine esausto le sborro fra le tette. Il giorno dopo Federico mi chiama ringraziandomi per avergli sistemato il videoregistratore e contento che avrebbe potuto tornare a farsi le seghe.
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