Gilda mi teneva bloccato sulla tazza standomi sopra! Il pisello venendo inondato dal getto della sua passerona pelosa mi si comincia a risvegliare, e anche se penso più al lato disgustoso della cosa, mi ritrovo con un’erezione addirittura più grande di quella del giorno prima! La signora mi stava letteralmente a cavallo, e la sua figa era aperta come non ne avevo mai viste finora nella realtà; fra i peli neri le labbra erano molto divaricate, e fra queste schizzava la sua piscia color oro, bollente e violenta. Sembrava non la finisse più! A cominciato a muovere il bacino, cercando di indirizzare la pioggia d’oro proprio sulla punta della mia cappella gonfia e rossa, mentre rivoli di liquido giallo le scorrevano verso l’interno delle cosce, ed altre gocce le spurgavano dalla figa!! Poi il getto ha esitato un attimo, ed è ricominciato più violento di prima, sotto la spinta dello sforzo della signora! Perché mi stavo eccitando alla vista di quella cosa così… feticista, di quella figa che pisciava?!! Prima di terminare di pisciare, schizzò quattro o cinque getti sul mio stomaco, per svuotare bene la sua vescica, e infine compiaciuta ansimò: “Ahhh, adesso va meglio… !” Io ero fradicio del suo piscio dal petto in giù, per non parlare del mio membro che non solo era bagnato di pipì, ma anche di un po’ di liquido che inevitabilmente mi era colato fuori. Mi guarda e dice: “Guarda che la tua punizione non è mica finita!!!” Sono un po’ spaventato e un po’ eccitato; che cos’altro mi riserba questa vecchia baldracca?!! Mi si toglie da di sopra, mentre la sua figa gocciola ancora, e sedendosi sul bordo della vasca da bagno aggiunge: “Adesso me la devi asciugare tutta!” “Ok…” penso “Basta che la facciamo finita… ” Sono li con il cazzo dritto e duro che mi fa quasi male, sto per prendere la carta igienica quando mi interrompe e ridacchiando mi dice: “Ah ah ah…, eh no, bello mio, non hai capito; non con la carta!” “E con che… ?” domando. Gilda poggia un piede sul bidet, allargando ancora le gambe, poi si fa indietro un poco con la schiena, poggiandosi con le mani sulla vasca, e decisa mi risponde: “Con la lingua!!!” “Ehhh… ?!!!” replico. Ma ho poco da replicare, sia perché so che mi ha in pugno, sia perché in fondo la cosa cominciava a piacermi… se non fosse stato per il fatto che la sua passera era fradicia di piscia!!! “Avanti… dai muoviti… !!!”, mi fa! Mi alzo dalla tazza, e mi avvicino al suo punto intimo mentre lei con le dita di una mano ha già cominciato ad allargarsela. Apre le grandi labbra, e poi le piccole, facendomi vedere ciò che sino ad allora non avevo mai visto! (Anche se sinceramente avrei preferito che fosse stata una ragazza un po’ più giovane, che so, una delle sue figlie (tanto per cambiare). La sua figa era tutta aperta. Vedevo chiaramente il foro della vagina, e più su il suo clitoride eretto e rosa. Tutta la figa era di un colore più roseo del normale colore delle mucose; evidentemente era molto eccitata la porcona! Esito un attimo, era tutto fradicio fra le sue gambe; “Avanti, leccamela, e leccamela bene… !!!” mi fa lei. Mentre mi avvicino comincio a sentire un odore strano, molto forte, che non avevo mai sentito prima di allora, ed immagino che si tratti dei suoi umori, così proseguo… Tiro fuori la lingua, e non appena la poggio sulla sua figa la signora mi dice: “Ecco bravo… ” La “slinguazzo” un po’, sentendo il sapore salato ed amaro del piscio che le ricopre tutta la vagina, poi assaporo il gusto dei suoi umori e mi accorgo che la cosa le piace, perché la sento ansimare di piacere, e dirmi: “Mhh, bravo, bravo così… mhhh… ” Allora comincio a prenderci gusto, e la lecco nella vagina, sul clitoride, attorno alle piccole labbra, nell’interno delle cosce, e persino più in basso sul suo buco di culo!!! Nel frattempo mi ha afferrato con la mano da dietro la nuca e mi preme sul suo sesso, sempre più forte, e io lecco sempre più convinto, fino quasi a soffocarmi, mentre ho la faccia immersa fra peli e liquidi caldi e viscidi!!! A un certo punto sento che il suo ansimare si blocca e viene seguito da un gemito più pesante (ma soffocato) e copioso!!! Dopo un secondo mi ferma, mi sposta la testa e mi guarda dicendomi: “Cazzo, mi hai fatto venire, beccamorto!!! (Mascalzone)” Mi rialzo e la guardo con sotto il naso ancora l’odore delle sue parti intime. Ma avevo ancora il cazzo in tiro, così lei mi dice: “Fammi sentire quanto ce lo hai duro… ” e così dicendo allunga una mano e me lo afferra. Poi comincia a segarmi, ed io sono già bello che bagnato, quindi lei scivola che è un piacere, su e giù, su e giù, decisa ma lentamente. “Te lo hanno mai fatto un pompino… ?!” mi chiede! Esito: “N…no… ” mi guarda e per la prima volta da quando eravamo entrati in quel cazzo d bagno mi accenna un sorriso. Poi si alza e mi fa cenno di risedermi sulla tazza, mentre lei si massaggia ancora un po’ la figa e soprattutto il ventre. Sono nuovamente seduto e Gilda si inginocchia davanti a me lasciandomi immaginare quello che sta per farmi! Comincia ad accarezzarmi le palle, poi l’asta rigida, mi passa le dita sfiorandomi la cappella rossa ed in tensione e mi sega ancora un po’! Quindi mi da un ultimo sguardo da vera porcona, e me lo fa scomparire all’interno della sua bocca! Poi lo ritira fuori, e ancora dentro e fuori per sette otto volte… Non credevo che nei pompini si potesse andare così a fondo; quanto era profonda la bocca di questa troia?! Alterna spompinate veloci e decise ad altre lente e appassionate, ma sento che non reggerò ancora a molto, così comincio ad allontanarla da me, o meglio ci provo visto che lei (sicuramente pur avendo capito quello che stavo per dirle), non accenna a staccarsi! La chiamo a bassa voce: “Gilda,Gilda guarda che sto per esplodere… Gilda sto per venire…”, ma lei niente. Continua, continua anzi a pompare sempre più forte, finché l’ultimo mio avviso viene mozzato: “Gilda st… ” ma non faccio in tempo a terminare la frase che già le sto sborrando in bocca, e in che maniera!!! sembra che non riesca a fermarmi, mentre un piacere mai provato sino ad allora mi avvolge tutto e mi si contorcono quasi tutti i muscoli delle gambe! Non mi molla fino a quando il cazzo non mi è tornato a riposo. Dunque alza la testa e sistemandosi gli occhiali mi dice: “Ti è piaciuto il pompino della zia Gilda?” “Non le ho neanche risposto, talmente era evidente che la cosa mi aveva più che soddisfatto! Nonostante il mio racconto sia stato molto lungo per via della mia “mania” di descrivere tutto nella maniera più accurata va detto che in realtà siamo stati chiusi in quel bagno per circa venti minuti, ma le altre persone avrebbero potuto cominciare ad accorgersi del nostro mancato ritorno, così decidemmo di tornare giù. La signora Gilda, mi disse: “Allora va bene, diciamo che la cosa resta fra di noi: anzi tutte e due le cose restano fra di noi, anche la storia di Sara! Diciamo che resta il nostro piccolo segreto!” Si, la cosa conveniva sia a me che a lei…
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