Avevo conosciuto Betty solo alcuni mesi prima. Era una bellezza standard con gambe belle, un didietro sodo e seni piuttosto piccoli con capezzoli di media grandezza. Non l’abbiamo fatto fino al nostro quarto o quinto appuntamento e non posso dire che il sesso sia stato spettacoloso. Niente di drammatico, era buono, ma finché non siamo andati a quel fine settimana con Giovanna e Alessandro, due nostri amici, le nostre avventure sessuali erano state piuttosto d’ordinaria amministrazione.Siamo andati tutti a letto presto la prima sera passata nella casetta, ci sentivamo esausti per il lungo viaggio e la passeggiata nei boschi. Betty dormiva sempre senza vestiti, ha spento la luce ed è scivolata sotto le coperte, accoccolandosi vicino a me. Non potevamo fare niente perché Giovanna e Alessandro dormiva giusto dall’altra parte della stanza.Alle 11 Betty si è alzata ed è scesa di sotto, un momento più tardi anch’io mi sono alzato e l’ho trovata nel soggiorno, sdraiata sul divano, su di un fianco, faccia allo schienale, ancora completamente nuda, in posizione fetale; sembrava essere addormentata. Sono scivolato sul divano dietro di lei e ho scoperto, da alcuni leggeri movimenti, che era ancora sveglia. Non sapendo cosa avesse in mente, mi sono messo in maniera che il mio torace fosse pigiato contro la sua schiena, come in un cucchiaio, e ho cullato il suo corpo contro il mio.L’ho circondata con le braccia e ho coperto il suo piccolo, quasi fanciullesco seno, con le mie mani, l’ho accarezzato e manipolato sentendo i capezzoli lentamente ergersi. Ho spostato la mano sinistra al suo inguine, spingendola tra i peli morbidi e ricci, e ho cominciato ad accarezzarle le anche. Ha risposto spingendo il culo indietro contro di me, aprendo contemporaneamente le gambe, lasciando la gamba sinistra alzata, pigramente appoggiata sulla mia anca. Ha fatto passare una mano tra le sue gambe e si è presa in mano il mio cazzo, lo ha portato verso di lei, ora era semi eretto tra le sue gambe e se lo strofinava con un movimento lento, circolare contro il clitoride.Quando ho cambiato leggermente posizione con lo scopo ovvio di scivolare dentro di lei, ha spinto l’asta indietro, poi ha bisbigliato “Uh-uh. Non là; ti voglio qui, nel culo.” Così dicendo ha messo la testa del mio cazzo proprio nel mezzo del suo ano e poi l’ha strofinato indietro ed avanti sull’apertura. Dapprima ho pensato che mi stesse stuzzicando.”Dici sul serio?” Ho domandato, piuttosto incredulo. Non l’avevamo mai fatto prima e ricordo di aver pensato se questo faceva parte di una sessualità di Betty che non conoscevo.”Fallo. Voglio sentire il tuo cazzo dentro il mio culo” ha detto sottovoce. Ha strofinato la testa del cazzo alcune volte contro l’apertura inferiore. “Mmm, Davide, lo voglio profondamente nel culo.”.Il mio cazzo già così bagnato per essere stato strofinato tra le labbra della micia umide da superare lo sfintere con uno sforzo sorprendentemente piccolo. Ha grugnito quando la cappella ha rotto la barriera, poi ha sibilato tra i denti. “Lentamente, fallo entrare lentamente.” Ha spostato le anche leggermente per accogliere la presenza a cui non era abituata nel suo culo.”Ti faccio male?””Un po’” ha risposto con un anelito.”Oh, è così fottutamente bello!”Le ho spremuto le mammelle con forza, gliele ho appiattite contro il torace mentre leggermente gli baciavo la nuca. “È stretto da non credere!” “Sei tutto dentro?” ha rantolato. “Mi sento come se fossi divisa in due!””Ancora solo un po’.” Ho spinto il cazzo ma era stretto dal muscolo dello sfintere.Mi sembrava possibile proseguire solo estraendolo un po’ e poi spingendo. Ha grugnito e si è lamentata più di prima, poi finalmente i miei peli pubici sono arrivati a contatto del suo culo.”Com’è?” Ho bisbigliato.”Incredibile! Non muoverti per qualche secondo. Devo abituarmi.”Ho continuato a massaggiarle i seni e baciarle i colli e le spalle mentre il mio fallo rinfoderato rimaneva completamente immobile dentro di lei.Direi che l’ingresso era stato piuttosto doloroso per lei, ma non era una cosa inaspettata. I muri del suo retto erano caldi e strisciavano contro il mio cazzo. Di tanto in tanto contraeva l’ano intorno alla mia spada rinfoderata, come per esaminare l’elasticità del suo muscolo anale.Le contrazioni anali cominciavano ad avere effetto su di me. “Se continui così” ho detto dopo una contrazione particolarmente forte “mi farai venire. Mi sento già pronto.””No! Per favore, non venire ancora! L’hai appena messo dentro, non hai ancora fottuto. Puoi trattenerti?””Proverò. Non è possibile dire quanto mi piace!””Il dolore diminuisce” ha detto. “Dammi ancora qualche secondo e puoi cominciare a muoverti un po’.”.”Allora è sicuro che verrò” mi sono lamentato.”Guai a te! Non ti permetterò d’incularmi un’altra volta!” Ora che avevo scoperto questo lato di Betty, o meglio il didietro di Betty, sapevo di volerla prendere analmente spesso e di nuovo. Forse non era vero, ma il suo avvertimento era sufficiente ad incoraggiarmi a fare tutto ciò che potevo per evitare di versare il mio seme dentro di lei.La mia ricompensa per essere riuscito a trattenermi? Estasi pura! Quando il dolore è scomparso Betty ha cominciato a muovere le natiche in modo lento, circolare, ed il mio cazzo nascosto, prigioniero dentro di lei, obbedientemente la seguiva. In qualche maniera anch’io ho cominciato a lentamente a pistonare la mia virilità. Il duplice fenomeno del nostro ritmo sincopato ha spedito ambedue ad altezze che non avevamo mai provato.Betty ha scoperto un istinto animale che non aveva mai saputo di avere e, con quella scoperta, ha sviluppato un atteggiamento diverso verso il nostro fare l’amore. Salvo alcune parole “sporche” come “fotti” o “succhia,” detto nel calore di passione, quella vocale non era mai stata una sua necessità… fino a quel momento!”Oh! Fottimi il culo! Dammelo! Oh, il mio culo! Mi piace nel culo! Oh, Davide, che bello!”La sua voce si poteva sentire dappertutto nella casa. “Ehi” le ho detto sottovoce “gli altri lo sentiranno.””Spingi! Fammi male! Fottimi il cuuuuloooo”Le sue esclamazioni impudiche mi hanno portato ad una nuova frenesia. Ho cominciato a pompare come un pazzo, muovevo il cazzo dentro e fuori dal suo bel culo stretto con completo abbandono.Ha grugnito, ha gemuto, ha sgroppato il culo contro il mio addome, sbuffando piuttosto che respirando, cercando di tirarmi sempre più profondamente nell’abisso scuro.Le mie mani sui non erano gentili, se voleva sentir male, sarei stato felice di obbedirgli. Ho preso i suoi capezzoli turgidi tra pollici ed indici e li ho strizzati con forza, dolorosamente. È stato questo gesto finale, quasi disperato, che è sembrato essere la goccia che fa traboccare il vaso. “Vengo!” ha gridato. “Vengo! Sssssssssssssiiiiiiiiii!”Miracolo dei miracoli, proprio mentre le contrazioni anali (presumo provocate dal suo orgasmo) hanno afferrato il mio cazzo, anch’io mi sono sciolto e l’ho riempita con uno spruzzo dopo l’altro della mia spada infoderata. È stata senza dubbio, una delle migliori chiavate che avessi avuto da lungo tempo. Ho sperato che per lei fosse la stessa cosa.Lentamente ci siamo ripresi, non osavo togliermi da lei. Ho lasciato che il mio vecchio amico si addormentasse dentro il suo buco scuro, sentendo ogni tanto una piccola contrazione anale che serviva solo a ricordarmi quello che avevamo appena fatto.Finalmente il mio membro molle è uscito da solo ed è scivolato sull’interno della sua coscia ancora bagnata del mio sperma.Betty ha girato il suo corpo nudo finché non ci siamo trovati pancia a pancia, torace a torace. Ha avvolto un braccio intorno alla mia schiena e mi ha stretto. Ha spinto le anche contro le mie ed i nostri peli pubici si sono mescolati. “È stato magnifico” ha bisbigliato sensualmente.Ho sorriso. “Sono contento di essere riuscito a trattenermi come mi avevi chiesto.”.”Non avevo alcun’idea del piacere che potevo ottenere laggiù. Deve essere quello che si chiama erotismo anale”.Ho riso. “Mi avresti veramente negato il piacere se fossi venuto subito?”Anche lei ha riso. “Non si sa mai, il mio dolce Davide, non si sa mai.” Quando le nostre labbra si sono incontrate, la sua lingua è andata sino alle mie tonsille. Ha fatto scendere l’addome su di me lentamente, sensualmente, creando quella familiare eccitazione nella mia virilità che era scomparsa nel suo didietro meravigliosamente stretto.Penso l’abbia sentita crescere perché ha fatto scivolare la mano tra i nostri corpi allacciati e rapidamente ha localizzato il pene semi eretto. La sua lingua ha cercato ogni angolo e fessura dentro la mia bocca ansiosa mentre lentamente mi accarezzava la rigidità.”Non ne hai mai abbastanza?” Ho domandato interrompendo il bacio appassionato.”Costruisci una buona trappola per topi ed il mondo correrà alla tua porta” ha detto argutamente.”Così associ una bell’inculata ad una trappola per topi?””In un certo senso” ha riso “Voglio dire, mostrami una nuova maniera di godere, come hai appena fatto, e sarò davanti alla tua porta ogni notte.” Ho sorriso, poi ho spostato le mani sulle sue natiche per sentire il culo che avevo appena fottuto, e ho schiacciato i globi tra le dita, li ho separati, esponendo il suo ano alla spalliera insensibile del sofà.”Che cosa fai, giovanotto?””Sono tornato alla tua porta” ho risposto cercando il suo bottone anale col medio e, scopertolo, l’ho spinto leggermente, senza penetrarla, ma facendole capire che ero ansioso di tornare a giocare là.”Non ne hai mai abbastanza?” ha riso copiando la mia domanda precedente. Ha schiacciato con forza il mio cazzo, poi l’ha rilasciato, ha fatto scivolare la mano verso la testa e lo ha schiacciato ancora una volta.”Mi piace la tua trappola per topi” ho detto spingendo la punta del dito nell’apertura che avevo appena deflorato. Betty ha deriso il mio debole tentativo d’umorismo. Ora masturbava lentamente il mio cazzo, avvicendando lo spremere a movimenti su e giù della mano.”Non mi ricordo di averlo mai visto risorgere così rapidamente” ha bisbigliato.Proprio allora Giovanna è scesa, mi sono girato giusto in tempo per vederla gettare una vestaglia bianco sul corpo nudo. Le sue tette erano molto più grandi di quelle di Betty, ad eccezione dei capezzoli che erano davvero più piccoli.”Cosa diavolo succede quaggiù?” ha domandato.Betty ha riso. “Ti abbiamo svegliato?””Ho sentito qualcuno che strillava ‘Fottimi nel culo !’ è questo che mi ha svegliata?” Non sembrava arrabbiato, solo interessata.”Te l’ho detta di non gridare. Ora sono imbarazzato” ho detto.Giovanna ha riso. “Se è stato bello come sembrava non c’è nulla da essere imbarazzati. Tuttavia sarebbe una buona idea andare a lavarsi dopo una cosa del genere.”Sono arrossito. “È vero, mi dispiace, scusami.” Mi sono allontanato da Betty e sono passato rapidamente davanti a Giovanna. Non ho potuto fare a meno di notare che i suoi occhi erano sulla mia erezione.Mi sono lavato completamente, comprese palle ed ano. Non avevo idea di quello che avrebbe potuto accadere nel resto della serata, ma volevo essere preparato per qualsiasi evenienza. Mi sono asciugato facendo scorrere un asciugamano avanti ed indietro tra le gambe per essere sicuro l’ho fatto passare poi nella fessura del culo. Quando sono ritornato in soggiorno Giovanna era seduta sul sofà vicino a Betty che era ancora sdraiata su di un fianco. Giovanna era seduta in maniera da ostruirmi la vista della micia pelosa di Betty, il suo avambraccio sinistro era appoggiato con noncuranza alla sua gabbia toracica.Il braccio sinistra di Betty era appoggiato sul grembo di Giovanna e si muoveva come per trovare un posto migliore dove sistemarsi. L’accappatoio di Giovanna era salito di molto sulle sue gambe, ma l’indumento l’avvolgeva in maniera di occultare i suoi fascini. Per decenza ho tenuto l’asciugamano con cui mi ero asciugato davanti all’inguine; il mio bastone semi eretto faceva sporgere leggermente l’asciugamano.”Può farti una domanda personale?” Ha domandato Giovanna a Betty.”Se vuoi” ha risposto.”Ti ha fatto male?”Betty è arrossita, io ho sorriso. “Vuoi dire quello che mi ha fatto col suo cazzo mostruoso?””Uh-uh” ha risposto Giovanna con un largo sorriso.Un’espressione malinconica, piuttosto seria è comparsa sul viso di Betty. “Dapprima fa molto male. Ho pensato che il bastardo mi stesse aprendo in due. Ma dopo un po’ mi sono abituata all’intruso. Lo volevo con tutte le mie forze dentro di me quando il dolore è sparito. È una sensazione così diversa sentirsi il culo pieno.””Mi fai desiderare di averlo provato fin dal primo appuntamento invece di aver atteso fino ad ora” ho detto, scherzando solo in parte.”Mi fai desiderare di averglielo lasciato fare a qualcun altro dieci anni fa. Pensa, ho perso tutto quel tempo. Non l’hai mai fatto, Giovanna?”È stata la volta di Giovanna di arrossire. Ha abbassato la testa imbarazzata. “Sì” ha bisbigliato.”Perché sei così timida?” ha riso Betty. “Non ti è piaciuto?””Mmmm… Mi è piaciuto. Mi eccitavano le… sapete… cose anali, da adolescente. Ragazzi, non riesco a credere di poterne parlare così apertamente.””Definisci meglio le ‘cose anali'” ha detto Betty.A quella richiesta Giovanna è veramente arrossita. “Dunque, mi piace fare cose al… culo… della gente e mi piace avere cose nel mio.””Come cosa?” ha domandato Betty. Giovanna aveva veramente catturato il suo interesse. “Come.” C’è stata una lunga pausa, quasi riuscivo a vedere il suo cervello che pensava. “Come avere l’ano… ah… come dire?” Sembrava cercare le parole giuste. “Ah, ecco… linguato” ha sputato fuori. Ha fatto una pausa “Capite cosa voglio dire?””Credo di no” ha detta piuttosto onestamente Betty.”È come quando qualcuno lecca là dietro… con la sua lingua.”Ora il suo viso era rosso come una barbabietola.”Capisco” ha detto Betty alzando le sopracciglia, la cosa la interessava sempre più.”E mi piace farlo anche ad altri.” Ora sembrava più animata, più aperta, come se stesse confessando qualche cosa che aveva tenuto dentro per molti anni. “Vi ho imbarazzato?” ha domandato.Betty ha sorriso. “Naturalmente no, per favore continua.””Se non ho nessuno che mi lecchi o un cazzo che mi fotta il mio culo, mi piace avere qualcuno che mi metta un dildo nel didietro. Oh, solo a pensarci mi eccito!”Solo a sentirne parlare mi eccitavo. La mia virilità stava ritornando in vita, cominciava ad alzare la testa attraverso l’asciugamano sopra il mio grembo. Nervosamente gli ho tirato sopra l’asciugamano.Giovanna ha guardato diritto negli occhi di Betty. “Ti piacerebbe che ti mostrassi qualcosa di veramente speciale?”Betty ha deglutito, ci ha pensato su un po’, poi “Sono in gioco.”Giovanna ha girato la testa e mi ha guardato. “Posso prenderla in prestito per qualche minuto?””Oh, sì… Naturalmente, me ne vado.” E ho cominciato ad alzarmi.”Perché non resti e ti godi lo spettacolo” ha detto Giovanna sensualmente. “Non ho problemi se Betty non ne ha.”Betty mi ha guardato con espressione da cucciolo negli occhi, ci potevo leggere l’eccitazione sessuale. “Magari potrà avere qualche nuova idea” ha detto e ha ammiccato verso di me, un esplicito invito a rimanere e guardare. “Effettivamente potrebbe” ha detto Giovanna slacciando la vestaglia e permettendo ai miei occhi affamati di spiare le sue grosse mammelle. Ha guardato verso di me per un momento, come se stesse ponderando la mossa successiva, poi si è alzata e si è tolta completamente la vestaglia con noncuranza lasciandola cadere ai suoi piedi prima di tornare a sedersi. Era accaduto tutto così rapidamente, in un movimento tanto fluido, che la mia mente ha dovuto lavorare un po’ prima di realizzare il fatto delizioso che c’erano due belle donne davanti a me, e né l’una né l’altra indossavano alcun vestito!I miei occhi si sono puntati sui grossi seni di Giovanna con la loro areola della dimensione di una moneta ed i grossi capezzoli marroni, al triangolo di morbidi ricci castani che formavano una ‘V’ quasi perfetta sulla parte bassa del suo addome. Non ha fatto niente per coprirsi, al contrario penso che le piacesse esporre il corpo per me (e, sono sicuro, per Betty). Dovevo ricordarmi di domandare più tardi a Giovanna se si era aggiustata il vello pubico, rendeva tanto delicati i suoi tesori.I suoi ricci erano piuttosto rari; infatti mi sono accorto con sorpresa che la spessa foresta di ricci molto più scuri di Betty copriva completamente la sua fessura, mentre la fessura sottile della micia di Giovanna era abbastanza visibile tra i peli.Giovanna divorava Betty con i suoi occhi morbidi, verde blu. La sua voce era dolce come il mattino. “Ti piacerebbe che te lo leccassi?”Betty sembrava essere affascinata da quella donna, si è limitata ad accennare col capo in affermazione. La sua mano era proprio sotto il seno destro di Giovanna, grosso come un melone. Per un secondo ho pensato che stesse per afferrarglielo. Ho cercato di immaginarla mentre lo faceva, sperando che potesse leggere la mia mente, ma il mio piccolo trucco non ha funzionato, ha solo continuato a tenere la mano dotto il globo pendente. “Inginocchiati sul pavimento ed appoggiati ai cuscini del divano” ha detto Giovanna, la sua voce era priva del nervosismo precedente.Betty ha rannicchiato le gambe al torace e poi ha spinto il corpo oltre la donna ancora seduta. Mi piaceva la sua nudità, il mio cazzo ora pulsava. Senza che se ne accorgessero ho fatto scivolare la mano sotto l’asciugamano e l’ho afferrato. Sapevo che lo spettacolo mi avrebbe divertito.”Così?” ha domandato Betty mettendosi in ginocchio sul lato del sofà e chinandosi in avanti, appoggiando il torace ai cuscini e la testa all’avambraccio.”Benissimo” ha detto Giovanna scivolando via dal sofà e mettendosi alla sinistra di Betty.Si è chinata leggermente in avanti, il suo seno sinistro strisciava sull’anca di Betty. “Questo è quello che volevo, che culo perfetto!”Ho pensato tra di me “Com’è vero!” mentre guardavo Giovanna mettere i palmi delle mani sopra ciascuno degli emisferi gemelli e stringere delicatamente la pura carne bianca. “Mmm, che bello” ha detto Betty con voce rauca.”Ci si sente molto meglio quando si è con te.” E Giovanna si è chinata e ha posato un morbido bacio sulla natica sinistra mentre sensualmente faceva correre le unghie sopra il culo di Betty, lasciando piccole strisce sulla superficie di alabastro.Betty ha sibilato tra i denti. “Oh, che bello!” “Si chiama riscaldamento” ha detto Giovanna disegnando con la punta delle dita una retta all’interno della fessura fra le natiche di Betty, scendendo alla regione anale; attenta comunque a non toccare il bocciolo di rosa appena deflorato. Era ovvio che sapeva esattamente come estrarre ogni grammo di eccitazione sessuale dalla sua vittima prima di sbranarla.Il respiro di Betty diveniva tanto più affannoso quanto più Giovanna giocava dentro la fessura del culo. “Spero che tu non ti trattenga perché il tuo ragazzo sta guardando” ha detto; non ho compreso il significato delle sue parole finché non ho visto Giovanna portare le mani alla parte bassa del culo di Betty. Usando i pollici come leve, ha aperto le due metà della zucca, esponendo il roseo bottone anale rotondo che avevo da poco sverginato.”Non mi sono mai sentita così esposto” ha detto Betty, sentendo i nostri occhi sulla sua zona tanto privata. Ha alzato la testa e ha guardato fisso davanti a se.”Rilassati” ha bisbigliato Giovanna. “Siamo tutti amici.””Gli amici di solito non esaminano il buco del culo degli altri amici” ha detto argutamente Betty. “Mi piace guardarti” ha detto Giovanna. “Sembra così piccino. Come hai fatto prendere dentro il suo cazzo?””Sono stato molto attento” ho detto ed abbiamo riso tutti.Giovanna sembrava essere piuttosto gelosa del fatto che fossi stato il primo ad invadere quell’area estremamente privata di Betty. Mi ha guardato con un certo sguardo di disprezzo. “Voi uomini non sapete come prendervi cura del culo di una donna, solo una donna può farlo.”Betty immediatamente si è messa sulla difensiva. “Penso non sia stato tanto cauto, sento ancora un formicolio dentro il culo.”Giovanna si è allarmata e si è voltata ad esaminare la zona anale aperta. “Aspetta che abbia finito con te, dolcezza; ti farò dimenticare il suo cazzo.”Sembrava stesse verificando Betty per poter soddisfare meglio le sue necessità sessuali, era una battaglia tra me e lei; io avevo già giocato la mia parte, ora era il suo turno. Non importava chi sarebbe stato il migliore, Betty sarebbe stata la vera vincitrice della disputa perché tutto quello che doveva fare era stare sdraiata e godere.Per il resto della sessione Giovanna mi ha ignorato completamente, togliendomi dalla sua mente, concentrandosi solo sul suo lavoro manuale e dando a Betty il miglior sesso anale che era capace di darle. Ha ordinato a Betty di sdraiarsi sul tappeto, prona, sulla pancia. L’ha fatto formando un bel quadro col suo bel culo curvo e le gambe ermeticamente chiuse. Era perpendicolare al sofà, la testa quasi contro la base. Giovanna allora si è girata e si è come accosciata sopra la sua schiena nuda mettendole le ginocchia ai lati delle costole. Dal mio punto di vista, quasi direttamente dietro i piedi della mia amica prona, avevo una bella vista della zona pubica di Giovanna coperta di peli chiari e lei sembrava non farci caso. Le sue tette ondeggiavano da un lato all’altro seguendo i suoi movimenti; i capezzoli erano scuri ed eretti.Giovanna si è chinato in avanti dalla vita, così le sue tette pendevano deliziosamente come meloni dalla loro pianta, e ha messo i palmi sulla schiena di Betty e scendendo alle cosce. “Apri le gambe!” ha comandato spingendo in su per premere con le sue mani sulla carne delicata e flessibile. Betty condiscendente le ha aperte, sapendo di scoprire alla nostra vista l’inguine peloso. Nel farlo le labbra della fica si sono aperte mostrando il rosa della morbida fessura. Il suo ingresso vaginale era piuttosto umido, dimostrando con grande evidenza che l’attesa di un atto sessuale con una donna era molto eccitante per lei.”Alza il culo!” ha ordinato Giovanna. Betty ha obbedito ancora una volta, alzando gli emisferi, mettendo in mostra le sue bianche colline di carne liscia.Con mia sorpresa l’apparentemente buona Giovanna ha alzato il palmo della mano destra sulle natiche e ha dato alla natica destra un bello schiaffo molto forte che ha avuto come conseguenza un rumore fesso. Betty ha gridato “Ahi! Che male!” e di riflesso ha abbassato l’addome fino a raggiungere il pavimento. Immediatamente un rossore intenso è apparso là dove la mano aveva incontrato la sua carne.”Lo so” ha sibilato Giovanna mettendosi a cavalcioni sopra la schiena di Betty per evitare che sfuggisse ad altri colpi più. “Tieni alto il culo!”Senza una parola di protesta Betty ha presentato ancora una volta il suo didietro, sapendo che probabilmente Giovanna lo avrebbe schiaffeggiato un’altra volta. Era nel giusto, Giovanna ha alzato la sinistra questa volta e l’ha portata con forza sopra il globo sinistro non ancora marcato.”Ahhh!” Ha gridato Betty ma, sorprendentemente, ha tenuto alzato il didietro, un’indicazione evidente che non si opponeva a quanto l’amica le stava facendo. Ho visto l’impronta di Giovanna sulla morbida, liscia pelle del culo di Betty che ha guardato le sue natiche arrossate e ha aspettato alcuni momenti, studiandole per permettere al dolore ed al formicolio di diminuire.”Come va il tuo culo? “”Formicola tutto!” ha sospirato Betty.”Fa un po’ piacere, non è vero Betty?”Betty ha deglutito. “S…si, un po’” ha risposto.”Ne vuoi ancora?”Quasi riuscivo a vedere la mente di Betty muoversi a setacciare le due risposte possibili alla domanda di Giovanna. Avrebbe potuto dire cortesemente che ne aveva avuto abbastanza. Avrebbe potuto dire di continuare e rischiare le conseguenze di un maggior dolore e, forse, una maggior umiliazione. Dopo tutto era stata sculacciata sul sedere nudo da una donna, a gambe aperte, con l’interno del sesso esposto, col suo ragazzo, sistemato dietro di lei, che osservava tutto rapito.Finalmente ha risposto alla domanda. “Farà moltissimo male?””Un po’” ha risposto Giovanna in tono piano, onesto e ha cominciato a graffiare la superficie increspata delle natiche con le unghie, eccitando la carne che c’era sotto. Betty è rabbrividita al tocco. “Io… Io penso che vada bene” ha detto mentre chiaramente stava interrogandosi per sapere se aveva dato la risposta giusta.Giovanna ha affondato le dita nella carne opulenta di ogni natica, ha aperto ancora la fessura esponendo il bottone rosa che avrebbe dovuto essere il suo obiettivo, sarebbe stato solo lo “warm-up” al colpo da maestra successivo.”Mi piace come si increspa la tua pelle quando la sculaccio” ha detto tenendo aperte le natiche e continuando l’esame della regione anale.Quando ha lasciato che le natiche rimbalzassero al loro posto ho capito che Betty sta per ricevere un po’ di quello che aveva accettato di ricevere. Giovanna ha alzato la mano sopra la spalla questa volta facendole percorrere un arco discendente, facendola atterrare come un lampo sulla carne esposta. Le sue mammelle si sono scosse come gelatina quando il colpo è arrivato. Guardando lo sviluppo della scena incredibile davanti a me, mi sono accarezzato il cazzo che si era indurito ancora di più sotto l’asciugamano.”Ahhhhhhhhh! Ohhhhhh!” Ha gridato Betty quando il dolore del colpo secco ha acceso il suo didietro. “Non così forte!””Decido io quanto forte!” ha esclamato Giovanna inarcando le sopracciglia.In quel momento Alessandro, il marito di Giovanna, è sceso dalla scala e ha girato uno sguardo sorpreso sulle due donne nude. “Cosa succede? Mi avete svegliato.” Indossava solo i boxer.Giovanna l’ha guardato. “Siediti e guarda se vuoi. Non so se approvi, ma sto facendo provare a Betty un’avventura di nuovo genere” ha detto con un sorriso storto.Alessandro mi ha guardato, ha guardato l’asciugamano sopra il mio grembo, la mia mano sotto di lui, poi è tornato alle gambe aperte di Betty e al suo splendido culo arrossato. È sembrato volersi scusare per il comportamento di sua moglie. “Di tanto in tanto gli piace cavalcare il suo lato selvaggio” ha detto a nessuno in particolare.”Siediti e guarda, se vuoi” ha detto Giovanna.Betty non aveva contrattato per avere altro pubblico. Ha chiuso le gambe, ermeticamente, non desiderava dare lo stesso spettacolo che aveva dato a me anche ad Alessandro. Giovanna si è accorta immediatamente della sua riluttanza. Invece di ordinarle di aprirle e mostrare i suoi tesori, ha cominciato a massaggiare le natiche che aveva appena sculacciato con carezze delicate che lavoravano la carne sotto le sue dita come fosse stucco; sembrava sapesse esattamente cosa fare per calmare l’evidente umiliazione di Betty, chinandosi per continua il massaggio sul retro delle cosce delicate di Betty.Ha continuato il massaggio per molti minuti, senza una parola, lavorando le tutte le natiche e la cima delle gambe di Betty con attenta precisione. “Che bello” ha sospirato Betty.Intenzionalmente le dita di Giovanna hanno massaggia spesso la parte più bassa delle chiappe e brevemente hanno aperto la fessura esponendo il bocciolo rosa. Sembrava voler abituare Betty all’idea di poterlo esibire a tre persone allo stesso tempo.Più il respiro di Betty diventava affannoso e più le dita massaggiavano, il tocco le dava un nuovo ardore sessuale. Quasi impercettibilmente Giovanna si è chinata in avanti e ha messo le mani tra le gambe ermeticamente chiuse di Betty. Delicatamente ha spinto contro i muscoli interni della coscia e ha guardato le gambe di Betty aprirsi un po’, le sue inibizioni diminuivano. “Hai un bel corpo” ha bisbigliato abbandonando le gambe e ritornando alle manipolazioni alle chiappe arrossate. La posizione di Betty permetteva ad alcuni dei ricci della parte posteriore della micia di fare capolino tra la ‘V’ delle sue gambe.Giovanna si avvicendava tra il massaggiare le natiche di Betty e graffiare delicatamente la carne con le unghie, portando Betty a ricominciare a lamentarsi. I lamenti erano un segnale per il progetto di a Giovanna.Si è chinata in avanti, le tette pendevano di nuovo con mia grande delizia, e le mani sono ritornate tra le gambe di Betty. Questa volta ha spinto con più insistenza. La barriera ora era rotta, ho guardato le gambe aperte, ho guardato verso Alessandro: stava fissando nell’apertura.Giovanna ha deciso di giocare il tutto per tutto, rischiava di perdere Betty, ma sapendo che se fosse riuscita nessuna barriera sarebbe rimasta. Ha spostato una mano all’interno delle gambe aperte di Betty, è salita all’inguine coperto di peli; ha fatto correre l’indice sui due lati delle labbra della micia esposta, spingendo leggermente sulla carne. Betty si è lamentata di nuovo; Giovanna ha proseguito, ha spinto le dita nella fessura della fica e lentamente ha aperto le labbra, espone oscenamente l’umido (sempre più umido) ingresso vaginale ed il cappuccio del clitoride gonfio.Era un audace tentativo da parte di Giovanna, ma i preliminari avevano lasciato Betty paralizzata, aveva dimenticato la sua ritrosia.Giovanna sapeva di aver vinto e ha piantato la bandiera della vittoria facendo scorrere due dita nella fessura rosa e spingendole nell’apertura vaginale naturalmente lubrificata. Betty ha rantolato forte mentre sentiva le dita entrare. Alessandro ed io guardavamo eccitati le due dita scomparire lentamente nella porta spalancata.”È come un lago!” ha esclamato Giovanna muovendo le dita avanti ed indietro nel canale di Betty. Il rumore di risucchio che noi tutti avevamo sentito era l’evidenza che Betty aveva passato il punto di non ritorno. I suoi lamenti erano ora forti e prolungati.Giovanna ha tolto le dita brillanti e se le è portate alla bocca.Incredibilmente l’ho vista succhiare avidamente le dita coperte di succhi, gustando con la lingua gli umori pungenti di Betty.Quando si è tolta le dita dalla bocca è tornata con lo sguardo alle sfere gemelle sotto di lei. “Mostrami ancora il tuo culo” ha ordinato con voce dura ed esigente, poi ha guardato Betty che senza esitazione ha alzato le natiche.”Più in alto!” ha richiesto Giovanna. “Mostrati!”Betty ha inarcato la schiena ancora di più, alzando l’addome dal tappeto, puntando il culo rapidamente verso l’alto. “Così va molto meglio” ha detto Giovanna. “Cosa vuoi che faccia?””Sculacciami!” ha gridato Betty.”Prima apriti, mostraci quel bottoncino attraente!” Giovanna ora la controllava completamente; Betty avrebbe fatto qualsiasi cosa e lo sapeva. Le mani di Betty sono passate tra le gambe aperte, si sono posate sulle chiappe ancora ardenti ed a audacemente le ha aperte esponendo il piccolo bottone.Giovanna ha approfittato dell’opportunità immediatamente, si è chinata fino ad avere il torace sopra la schiena di Betty, appiattendo le mammelle contro il corpo della ragazza, il suo sesso era sulla parte superiore del corpo nudo di Betty. Dopo un istante il suo viso era dentro le natiche aperte e piantava un morbido bacio sul bocciolo. Betty ha gridato come se una scossa l’avesse attraversata, Giovanna spingeva la lingua nell’apertura corrugata.Quasi subito Giovanna si è alzata e ha ordinato a Betty di togliersi le mani dal culo. Non appena l’ha fatto le ha schiaffeggiato con forza la carne esposta. Betty ha gridato di dolore. Giovanna ha usato le mani per aprire di più le natiche , quindi ha riportato la testa tra i globi aperti e ha scagliato la lingua nella porta posteriore. Questa volta il lamento di Betty è stato più lungo e forte. Non potevamo vedere quello che Giovanna stava facendo al buco del culo di Betty con la lingua, ma qualsiasi cosa fosse le faceva battere le dita del piede sul tappeto.Giovanna questa volta si è attardata più lungo sull’apertura, leccando il bocciolo, alla fine si è rialzata e ha sculacciato con forza il culo completamente rosso, facendo gridare acutamente Betty di dolore e piacere.Ha continuato ad avvicendare gli schiaffi alle leccate, aumentando ogni volta la profondità delle leccate ed il numero e la forza degli schiaffi. Versi animali uscivano dal profondo della gola di Betty, il suo respiro tremava. Tutti abbiamo capito quando la sua diga si è rotta. Per la prima volta nella mia vita ho visto una donna emettere veri getti di umori chiari, allagando il tappeto tra le sue gambe aperte, mentre l’orgasmo ha preso il controllo di tutto il suo corpo spasimante.”Sì! Sì! Sì!” ha gridato, allargando le gambe e scuotendole violentemente mentre altri ruscelli di umori venivano vomitati dalla sua micia.L’espressione del viso di Giovanna era di soddisfazione, sapeva di aver dato alla mia ragazza qualche cosa che non avrebbe mai dimenticato. Ma c’era ancora del desiderio sessuale nei suoi occhi.Si è tolta dalla schiena di Betty e ha piantato le natiche sul sofà, poi ha alzato i piedi dal pavimento e li ha portati sui cuscini. L’effetto è stato di esporre il sesso.Si è guardata tra le gambe aperte, le sopracciglia inarcate. L’eccitazione le arrossava il viso. “Fallo!” ha ordinato.Betty ha alzato lo sguardo al sesso allargato, non aveva mai pensato di farlo al sesso di qualcun altra, ma Giovanna nell’ultima mezz’ora le aveva rimosso ogni inibizione.Ha letteralmente trascinato in ginocchio il corpo esausto tra le gambe invitantemente aperte di Giovanna e vi ha immerso la testa. Giovanna ha spinto le sue anche verso l’alto, forzando l’inguine bollente contro il viso di Betty. Questa le ha dato tutto, scuoteva la testa da un lato all’altro, poi su e giù, lottando per mettere le labbra e la lingua in ogni angolo e fessura del sesso diGiovanna, la quale si lamentava rumorosamente, la testa gettata indietro contro il sofà. Ha spostato la mano sulla testa di Betty e ha cercato di guidare la lingua divoratrice sempre più dentro di lei; ha alzato le gambe aperte a ‘V’, puntava verso il cielo le dita dei piedi, mentre Betty continuava a leccare l’intera lunghezza della fessura. “Leccami! Leccami!” ha gridato, sentendo la magia che si avvicinava. “Vengo! Vengo!”Tutto il suo corpo è sembrato scuotersi nell’orgasmo mentre onda dopo onda la dolce estasi si muoveva a spirale dai lombi a tutto il corpo spasimante. Non avevo mai visto una donna venire con tale intensità. Con mia sorpresa Betty ha mantenuto la testa tra le gambe anche dopo che le onde iniziali erano morte, pulendole il sesso con colpi lenti e larghi della lingua, assaporando il flusso copioso di umori dalla fica fumante.Quando tutto è finito, le due donne si sono alzate, nudo e sudate, e si sono abbracciate, seno contro seno. Alessandro si è messo a fianco di Giovanna e l’ha circondata con un braccio. Giovanna si è girata ad abbracciarlo. Betty ha guardato verso di me, rossa in viso, poi è venuta verso di me e mi si è messa in grembo. Il suo corpo era morbido, caldo e leggermente sudato. Ci siamo guardati mentre Giovanna e Alessandro si avviavano per la scala lasciandoci soli.Betty mi guardava mentre la coccolavo in grembo. C’erano lacrime nei suoi occhi e ha cominciato a tirare su col naso. “Cosa c’è?” Ho domandato.”Sono imbarazzata” ha risposto, tra un tirare su col naso e l’altro.Le ho coperto delicatamente il seno sinistro e muovevo , commovente leggermente il pollice sopra un capezzolo che non era mai stato così duro.”Non sei mai stata tanto splendida ai miei occhi” ho detto sottovoce tirando via l’asciugamano dal grembo e gettandolo sul pavimento, permettendo alla mia erezione di strofinarle contro la coscia.”Dici sul serio?””Molto serio” ho risposto. “Ho pensato che era una cosa grande.””Non avevo mai fatto niente del genere prima di oggi” ha detto sottovoce, fissandomi negli occhi per scoprire se stavo dicendo la verità.”Non c’è nulla di sbagliato in quello che hai fatto. Vi siete divertite a fare quello che avete fatto ed io mi sono divertito a guardare.””Non penserai che sono una sgualdrina?”Ho riso. “Pensi sia stato male che mi sia masturbato mentre vi guardavo?”Gli occhi di Betty si sono illuminati. “L’hai fatto!” ha rantolato.”L’ho fatto” ho confessato.”Sei… ah… sei.”L’ho aiutata ad essere esplicita. “Sono venuto?””Sì” ha sorriso.”No” ho risposto. “Mi volevo conservare per te.””Sono scatenata, Davide” ha bisbigliato. “Penso di essere affamata di sesso!”Le ho spremuto la tetta con più forza, poi l’ho tirata più vicino a me. “Abbiamo qualche cosa in comune” ho detto.”Sei sicuro di non essere venuto” ha detto facendo scivolare il suo corpo sul mio finché non è stata sul pavimento, la testa proprio sopra il mio cazzo gonfio. “Buono” ha bisbigliato stringendo l’asta nella destra e abbassando la bocca su di me, le labbra si sono atteggiate al familiare ‘O’.Ha preso il pene dentro di lei, succhiandolo leggermente.”Che bello!” Ho sospirato.Ha messo di succhiare per un momento. “Non essere impaurito” ha detto rauca. “Impaurito di cosa?””Impaurito di entrare nella mia bocca” ha bisbigliato proprio prima di abbassare la testa su di me e di avvolgermi col suo calore.Non ha dovuto proseguire molto nel suo magico lavoro. Non deve aver succhiato per più di un delizioso minuto. Non le ho detto che stavo per venire; ho solo lasciato che accadesse, spargendo il mio seme dentro di lei che ne ha ingoiato ogni goccia.Il pomeriggio seguente Betty aveva le mani immerse nel lavello in cucina quando le sono venuto dietro e mi sono pigiato contro il suo posteriore, ho messo le mani sotto la sua maglia, toccando e stringendole delicatamente i seni attraverso il reggiseno di cotone sottile.”Mi stai facendo ricominciare” ha detto.”Mm-mm” ho borbottato nei suoi capelli; sentivo il mio cazzo che cominciava a crescere tra le sue chiappe. Ho capito che anche lei lo sentiva.Si è girata e mi ha messo un braccio al collo, le nostre bocche si sono fuse ed abbiamo pigiato i nostri corpi l’uno contro l’altro, ermeticamente. Non avremmo potuto essere più stretti senza fottere. Ho fatto passare una mano tra i nostri corpi allacciati e delicatamente le ho massaggiato l’addome coperto dalla gonna, spingendo leggermente sopra il suo pube.”Non pensi che gli altri ci abbiano abbandonati?” ha detto con voce roca muovendo leggermente il bacino contro la punta delle mie dita erranti.”Avranno trovato qualche cosa di bello da fare. Io l’ho già trovato.””Vedo che l’hai trovato” ha bisbigliato sensualmente, baciandomi con la lingua e portando una mano dietro il mio collo, graffiandomi delicatamente con le unghie mentre audacemente abbassavo le dita e le coprivo il pube attraverso il cotone blu della gonna.”Che bello” ha sospirato interrompendo il bacio e muovendo la guancia vicino alla mia, guadagnando l’accesso ai miei orecchi super sensibili. Ha soffiato aria calda nell’orecchio sinistro, spedendo brividi freddi attraverso il mio corpo.”Soffiami nelle orecchie.””E tu fottimi alla morte” ha interrotto.”È una promessa” ho detto.”La riterrò tale” ha bisbigliato respirandomi nell’orecchio.Le sue natiche erano schiacciate contro il mobile, le sue gambe erano aperte quanto la gonna permetteva. Quando la punta della sua lingua ha trovato il canale dell’orecchio, quasi mi è scoppiata la testa.Ho spostato le mani all’orlo della sua maglia che pendeva intorno alla sua vita e con un movimento rapido ho tirato la lana morbida oltre le mammelle da bimba, esponendo il reggiseno di cotone bianco. Non ne indossava mai di particolarmente elaborati, un giorno o l’altro le avrei insegnato come vestirsi in maniera sexi sotto i dignitosi vestiti esterni.”Non la togli tutta” ha domandato, piuttosto sorpreso dal fatto che lasciassi la maglia arrotolata al disotto delle ascelle.”Quando sarò pronto” ho risposto abbassando la testa al suo torace e piantando le labbra proprio al centro della tazza destra del reggiseno. Il capezzolo sotto l’indumento sottile era già turgido. Ho mordicchiato leggermente la nocciola attraverso il reggiseno facendola lamentare un po’.Non c’erano più formalità tra di noi, se non altro il fine settimana ci aveva lasciati con la consapevolezza di poter fare tutto ciò che volevamo coi nostri corpi. Non c’era più alcuna riservatezza nel nostro fare l’amore, avevamo imparato che saremmo stati in grado di fare di fronte ad un pubblico le stesse cose che avremmo fatto nel riserbo della nostra camera da letto. Non avevamo più ritegno uno nei confronti dell’altro, avevamo passato quello stadio, era la relazione perfetta.Mentre le mordevo il capezzolo del seno sinistro, spingevo le dita sotto il reggiseno e ho spostato le dita sotto il cotone finché non ho trovato la morbidezza dell’altra mammella. Che importa se quelle collinette erano tanto piccole? Erano sensibili al massimo grado, specialmente i capezzoli, che mi piaceva succhiare come un bambino.”È molto più piacevole se succhi la cosa vera” ha detto raggiungendo il fermaglio dietro la schiena e l’ha sganciato. Ho sentito il reggiseno allentarsi sopra la mia mano, così l’ho spinto verso l’alto, scoprendo le mammelle e lasciandolo confondere con la maglia ancora raggomitolata sul suo torace.Immediatamente ho stretto le labbra su un capezzolo disponibile e ho succhiato avidamente, aumentando il piacere all’udire i suoi lamenti.Ho continuato a succhiare il capezzolo allungato per molti momenti deliziosi. Sembrava trovare il maggior godimento dal mio succhiare la nocciolina con la maggior forza possibile, tirandola profondamente nella mia bocca, poi giocando una rapsodia su di lui con la punta della lingua. Ogni volta che facevo quel piccolo numero su di lei, spingeva il bacino contro il mio con grande forza, spingendo il pube contro il mio cazzo.Ho cercato di tirare via le labbra dal capezzolo gonfio, ma le ha messo una mano dietro la mia testa e ha tirato il mio viso contro la sua tetta, spingendomi con versi animali che sembravano provenire dal profondo della sua gola.Stavo pensando di abbandonare la presa per non essere soffocato dalla sua tetta. Alla fine ho parlato contro il capezzolo, senza togliere la testa. “C’è qualche cosa d’altro che mi piacerebbe succhiare” ho detto mettendo le mani sulle sue anche sperando che accettasse il suggerimento.La mia manovra ha funzionato, immediatamente ho sentito le mani di Betty spingere sulle mie spalle. “Inginocchiati!” ha comandato.Chi ero io per disubbidire a tale ordine? Sono caduto sulle ginocchia come un cervo ferito senza abbandonare le sue flessibili. Il suo addome coperto dalla gonna era a pochi centimetri dal mio viso. Quel cotone blu mi chiamava. Quando ho sentito la mano di Betty spingere leggermente sul retro della mia testa, ho mosso il mio viso in avanti e ho piantato le mie labbra ansiose contro il suo pube, spingendo la gonna col mento.”Sì!” ha gridato quando ho cominciato a mordere il cotone, ora ero veramente eccitato, le mie mani si sono mosse dalle sue anche scendendo lungo la gonna completamente tesa, finché non si sono fermate sul retro delle sue ginocchia. Come al solito non indossava calze. Come ho già detto quelle gambe mi eccitavano. Ha pigiato il pube contro la mia bocca mentre le mie mani hanno cominciato ad alzarsi strisciando sulla morbidezza satinata della parte posteriore delle cosce. Così facendo spingevo in alto la gonna, alla fine ho dovuto muovere indietro la testa per lasciar muovere in alto la stoffa.In breve è comparsa la ‘V’ del suo inguine coperto dalle mutandine bianche ed insieme a lui il profumo meraviglioso del suo sesso che aveva già cominciato da molto ad inumidire la stoffa. Mentre spostavo le labbra verso il cavallo delle mutandine, ho mosso le mani al retro della gonna e gli ho agganciato il culo, ermeticamente, infilando le dita sotto la gamba delle mutandine e toccando la pelle calda del suo culo. Ora le mie labbra erano di nuovo sul suo pube. Questa volta ho sentito la foresta spessa di ricci sotto la stoffa sottile e ho usato la lingua per trovare il cappuccio del clitoride gonfio, nascosto sotto l’inguine delle mutandine. Con la gonna arrotolata intorno alla vita, non c’era nulla ad impedirle di allargare ulteriormente le gambe. Senza che glielo domandassi Betty si è chinata indietro contro il mobile e ha aperto le gambe a sufficienza per darmi accesso facilmente al cavallo delle mutandine.”Mmm” ho sospirato “Non ti ho mai detto quanto amo le mutandine?” Ho piantato centinaia di piccoli baci sull’interno delle sue cosce che mi schiacciavano il naso.Betty ha riso. “Penso che me l’avrai detto una volta o due. Oh!… Che bello! Baciami proprio lì… un po’ più in alto… così… perfetto… usa la lingua… Ahhh!” Ha tirato la mia testa contro il cavallo delle mutandine bagnato. Ho prestato particolare attenzione al clitoride ed all’ingresso vaginale attraverso la stoffa.Alla fine, dopo quella che è sembrata un’eternità di baci all’inguine, mi sono alzato. Betty è rimasta a gambe aperte, così potevo mettere la testa del mio pene, che era ancora dentro i miei pantaloni, proprio contro la sua fica. Lei mi ha abbracciato.”Cosa ti piacerebbe che ti facessi?” Ho bisbigliato, il mio viso era a pochi centimetri della sua bocca parzialmente aperta.”Cosa mi piacerebbe?” ha detto con un sogghigno sexy, la testa leggermente piegata su di un lato.”Allora, vediamo… potrei abbassarti le mutandine e leccarti.” “Uh-uh.””Potrei tirare di fianco il cavallo delle mutandine e riempirti col mio cazzo.””Mmm, quale buco riempire?” ha tubato.Ho sorriso. “Cosa potrei scegliere?”Betty ha riso. “Il mio culo e la mia… mia…””Dillo!”Mi ha guardata molto seria. Sembra una parolaccia.””Dillo!” Ho detto con forza.”La mia fica” ha detto confusa, il viso aveva un’ombra di brillante rosso. “Dillo di nuovo, dimmi cosa vuoi che faccia.””Voglio che li fotta ambedue, il mio buco del culo e la mia fica!” Ha chiuso gli occhi, evidentemente imbarazzata. Questa audacia era un territorio nuovo per lei, in pochi mesi avevamo fatto una lunga strada.”Se non posso farlo ad ambedue, quale scegli?””Io.. direi la micia.” Ha pigiato l’inguine con forza contro l’erezione nei miei pantaloni.”E tu cosa faresti per me?””Debbo proprio dirlo?” ha detto con voce implorante.”Sì”.”Ti succhierei il cazzo e…””Sì?””E ti leccherei le palle… fino al buco del culo se vuoi che lo faccia…” Il suo viso ora era veramente rosso.”Slacciami la cintura ed aprimi i pantaloni, tirami fuori il cazzo fuori e guardalo.” Lei si è leccata il labbro inferiore, sensualmente, mentre faceva scivolare il suo corpo sul mio finché non si è inginocchiata sul pavimento di fronte a me.C’era una selvaggia, scherzosa espressione sul suo viso. Il pensiero che è passato per un momento nella mia mente è stato quello di aver creato un mostro insaziabile nel giro di pochi giorni. Sembrava fosse sempre pronta a farlo ora, soli o di fronte ad altri, con me o con uno dei miei amici (maschio o femmina).Prima di toccare la cintura si è chinata in avanti e ha baciato l’area dei pantaloni incurvata sotto la spinta della mia virilità. “Mi piace guardarti il cazzo, il tuo bel cazzo” ha sospirato portando le dita alla fibbia della mia cintura ed aprendola. Il bottone dei pantaloni è stato il seguente ad essere aperto, poi, usando le dita della sinistra per tenere unita la parte superiore, ha abbassato la chiusura lampo con la destra, lentamente ha liberato il cazzo dallo stretto confino dei miei pantaloni.”Cos’hai qui?” ha sorriso aprendo le falde dei pantaloni, tirandomeli sopra le anche e poi giù sulle gambe, lasciandomi in camicia e mutande. Ho guardato giù verso di lei; i suoi occhi erano fissi sul gonfiore nei miei boxer. I palmi delle sue mani sono andati alle mie anche. Si è leccata le labbra di nuovo.”Un tuo vecchio amico” ho detto.”Un mio caro amico” ha detto di ritorno.”Come saluta i cari amici?””Mmm” ha sospirato “con un bacio… con un bel bacio morbido.” Ha spostato le dita alla cintura dei boxer e lentamente ha fatto scendere la stoffa sopra la testa del mio cazzo che puntava verso il cielo, quel tanto sufficiente per mostrare la cappella rossa ed in attesa.Ha spinto in avanti la sua testa e ha posato un bacio morbido, appassionato sulla testa del cazzo, una specie di bacio “Felice di vederti”. Poi ha tirato indietro la testa e, fissando il mio membro tumescente, lentamente ha abbassato completamente i boxer fino a che non sono stati sulle cosce, dopo di che li ha abbassati completamente con un colpo secco. Ho fatto un passo fuori da pantaloni e boxer che mi circondavano i piedi e ho calciato i vestiti al lato.Mi sentivo veramente sexy in piedi di fronte a Betty con le falde della camicia ai lati della mia spada. Mi piaceva il modo in cui lei lo fissava. “Hai un bel cazzo” ha bisbigliato.”Grazie.””Sai, se non fossimo buoni amici ti pagherei per lasciarmelo succhiare.””Quanto?” Ho riso.”È senza prezzo” ha sospirato.”Lo colorerò di bronzo” Ho detto argutamente.”Oh, no! Non sarebbe lo stesso. Non è solo la durezza, è la consistenza, il colore, il tatto.””Dopotutto è solo un cazzo, ce ne sono altri milioni come lui.””Mmm… Ma questo è il mio cazzo!” Lo ha afferrato a metà asta col palmo della destra e l’ha stretto, rendendo ancora più ardente la testa.”Guarda come diventa rosso quando lo stringo!””Credo sia normale.””Sarà così rosso quando è nella mia bocca… o nella mia micia… o nel… mio… culo…?””Non so, e non so neppure se c’è qualche sistema per saperlo. Voglio dire, non posso vederlo quando è dentro di te.””Pensi che se lo succhio un po’ e poi lo tiro fuori rapidamente, sarà rosso come quando è nella bocca?”Lo scherzo cominciava ad innervosirmi. “Perché non provi” ho detto cercando di sembrare il più esasperato possibile. “Si, non essere irascibile” ha detto con un sorrisino. “Odio sprecare un’erezione” ho detto.Betty ha guardato con amore l’asta sempre eretta. “Non sarà mai sprecata se ci sono io nei paraggi.” Mi ha guardato con quei suoi occhi da cucciolo, che non erano mai sembrati più indiavolati. Si è leccata le labbra sensualmente. Ho deglutito, presto quelle labbra spesse sarebbero state avvolte intorno al mio cazzo.Ha continuato a fissarmi a lungo, alla fine ho perso la pazienza. “Succhiami, per favore” ho implorato.”Pensavo che non me l’avresti mai domandato” ha detto con un largo sorriso, abbassando la testa del cazzo finché non è stata quasi perpendicolare al mio corpo. Ho guardato le sue labbra formare quell”O’ familiare che desideravo. Avrei voluto essere io a spingermi dentro di lei, ma ho deciso di aspettare e ho lasciato che fosse lei a fare tutto il lavoro. Dopo tutto avevo aspettato abbastanza a lungo.L’attesa era dolcissima. Non sapevo cosa stesse per fare e non me ne curavo. Ho solo chiuso gli occhi e ho goduto dell’estasi pura, dolce del momento. Ha cominciato con una cosa che non aveva mai fatto prima: ha usato la punta della lingua per penetrare il buchino. Ha continuato per un minuto, cambiando solo la pressione o il ritmo della lingua, qualche volta lento, qualche volta veloce. Finito, ha cominciato a succhiare tutta la cappella, ancora una volta variando il ritmo. Qualche volta ha succhiato con tale forza che le sue guance erano quasi completamente incavate. La sensazione è diventata improvvisamente fantastica.Si è fermata per un momento, lasciando che il cazzo scivolasse dalla sua bocca, passando sul labbro inferiore dove ho visto un filo sottile della sua saliva congiungere il labbro al mio cazzo. Mi ha guardato di nuovo. “Ti piace?””Mi piace” ho risposto. “Mi piace moltissimo.”Si è limitata a sorridere e ha aperto ancora le labbra. Questa volta ha inserito completamente il pene nella sua bocca, rivestendolo con una quantità della sua saliva. Allo stesso tempo ha messo le dita sotto le mie palle, soppesandole delicatamente per sentirne la pesantezza, bilanciandone prima l’una e poi l’altra. Poi ha fatto una cosa che non aveva mai fatto prima, si è tolto il cazzo dalla bocca e ha preso il testicolo sinistro, succhiandolo in bocca e passandoci sopra dappertutto la lingua. Ho gemuto forte per il puro piacere della sua azione.Divorato un testicolo, ha iniziato a lavorare sull’altro, succhiandolo avanti ed indietro, stuzzicandolo con la lingua, mordicchiandolo delicatamente. Quindi ha preso coraggio, ha aperto la bocca il più possibile e ha preso tutto il sacco riprendendo a succhiare, leccare e muovere la punta della lingua tra i testicoli. Ha continuato per cinque minuti buoni, continuamente, mentre io mi rotolavo nell’assoluto godimento sessuale.Quando ha smesso e mi ha guardato di nuovo mi sono reso conto che era accanto a me. “Sei fottutamente fantastica!” Ho rantolato.”Girati!” ha comandato. Il suo viso aveva un’espressione di puro desiderio. Mi sono girato mostrandogli il mio culo peloso; sentivo i suoi occhi sulla mia nudità. “Piegati un po’ e apri le natiche!” ha ordinato. Ho aperto le gambe un po’ di più, per equilibrarmi, poi mi sono piegato sulla vita e ho portato le mani al mio didietro. Non aveva mai visto la mia area tanto privata, né vi aveva mai prestato alcuno interesse, almeno fino a quel momento. Mi sentivo comico mentre aprivo le chiappe mostrandole l’ano.”Continua” ha bisbigliato, poi ha spostato in avanti la testa e ha cominciato a baciare, delicatamente, dentro la fessura del mio culo, avendo cura di evitare, almeno per il momento, di avvicinare le labbra all’anello corrugato. Ha usato la lingua per leccare l’intera lunghezza della mia fessura, avanti ed indietro, forse una dozzina o più di volte, ogni volta fermandosi a breve distanza dall’ano. Sembrava si sforzasse di fare una cosa che non aveva mai fatto prima (sebbene Giovanna l’avesse fatto a lei).Le sue leccate sarebbero state sufficienti anche se avesse perso il coraggio di farlo; mi sarei girato e l’avrei tirata a me, le avrei abbassato le mutandine e l’avrei tenuta ferma; anche solo quello sarebbe stato molto divertente. Lo stavo pensando quando Betty ha fatto passare davanti a me le mani, ha afferrato il mio cazzo e l’ha accarezzato lentamente. Quasi simultaneamente ha arricciato le labbra e ha circondato con loro il mio ano. Mi sono lamentato forte; la sensazione era stupefacente!Dapprima si è limitata a baciare l’apertura corrugata, prendendo sempre più coraggio ogni momento che passava. I miei lamenti continui le dicevano che il suo lavoro era ben fatto. La duplice sensazione di una masturbazione e di un bacio anale erano la cosa più piacevole che avessi avuto negli ultimi anni, avrei voluto che non si fermasse più; ma il meglio doveva ancora arrivare!La lingua di Betty lentamente è uscita dalla sua bocca, quasi impercettibilmente, ho impiegato qualche secondo prima di capire che la punta della sua lingua mi stava solleticando l’ano. I suoi movimenti erano abili, ha fatto in modo che il mio piacere aumentasse per gradi.Se avesse immerso completamente la lingua le sensazioni non sarebbero state così agonizantemente meravigliose. Quello che mi stava facendo mi portava, millimetro dopo millimetro, ad un’estasi che non avevo mai conosciuto.Poi ha fatto un’altra cosa che nessuna donna mi aveva fatto mai, mi succhiato completamente l’ano in bocca! “Ahhhhhhhh!” Ho gridato. La sensazione era squisita, squisita oltre qualsiasi parola si potesse usare per descriverlo. Non sapevo se l’avesse già fatto ad altri, comunque i piaceri che mi stava dando facevano impallidire tutto ciò che sessualmente mi era capitato prima di allora.Quando ha cominciato ad utilizzare lentamente la punta della lingua nel centro della mia apertura anale, cominciando a penetrare il buco del culo, ho pensato che sarei svenuto per l’intenso godimento. Sentivo il mio anello espandersi mentre la sua lingua andava sempre più profondamente dentro di me. Altre donne avevano cercato farmi cose simili nel passato, ma nessuna si era avvicinata a quello che mi stava facendo Betty. Non ancora soddisfatta di avermi penetrato, ha cominciato a pistonare la lingua dentro e fuori del mio ano variando i ritmi e la velocità. Il massimo del piacere più grande quando ha dimenato la lingua spingendola più profondamente nel mio retto.Era ancora una volta insaziabile, inesorabile nel suo desiderio di alimentare con la sua lingua il mio buco del culo avido. Sapevo che i piaceri squisiti che mi stava dando, davanti e dietro, presto avrebbero preteso il loro pedaggio, e così è stato. “Betty! Vengo!” Ho gridato.Invece di abbandonarlo, ha pompato il mio cazzo più velocemente e ha spinto la lingua fino a punti che avrei pensato impossibili da raggiungere. Non dimenticherò mai la sensazione incredibile del mio buco del culo che si contraeva intorno alla sua lingua mentre io venivo a torrenti, facendo cadere il mio sperma sul linoleum sotto di me. Quando ho finito mi sono lasciato letteralmente cadere sul pavimento, stanco, completamente esausto.Betty si è scusata ed è andata in bagno a pulirsi e poi è ritornata. Aveva avuto tempo di risistemarsi maglia, reggiseno e gonna. Ho iniziato ad alzarmi ma lei si è inginocchiata accanto a me e mi ha bisbigliato nell’orecchio “Non è ancora finita.” Il suo respiro era profumato di collutorio.Io ero sulla schiena, indossavo solo la camicia, il mio cazzo era semi eretto. Ha sorriso mentre mi cullava la testa col braccio destro. “Non ho ancora finito” ho ripetuto interrogativo e divertito.”Non hai niente per me?” ha bisbigliato.”Per esempio?””Oh, no so.” Delicatamente ha appoggiato la mia testa al pavimento e si è alzata. Dalla mia posizione prona avevo una totale visone del mondo che mi circondava, e quel mondo includeva una perfetta vista della gonna blu e del suo inguine coperto di cotone bianco. Non soddisfatta di quello che potevo vedere, ha spostato le gambe ai lati della mia testa migliorando la mia visuale, lo spettacolo era delizioso!”Mi piace la vista che ho da qui,” ho detto.Ha abbassato lo sguardo su di me e ha sorriso malignamente. “Ci puoi scommettere… la maggior parte degli uomini darebbe il suo testicolo sinistro per essere dove sei tu.”Aveva le mani alle anche, sembrava la regina della montagna ed io ero il suo schiavo.”Cosa devo fare per poter guardare? Devo fare a meno di un testicolo?” Le mutandine di Betty erano appiccicate al suo inguine e mi offrivano una bella vista dei contorni della fessura della fica.”Non è gratis, lo devi pagare.””Sono a bolletta, non posso pagare.””Non necessitano soldi, basta che tiri fuori la lingua.” Sono stato al gioco e ho tirato fuori la lingua.Betty ha cantilenato “Apri la bocca e chiudi gli occhi ed avrai una grande sorpresa!” Non l’avevo più sentita da quando avevo cinque anni. Ho aperto la bocca agitando la lingua come fosse un verme su di un amo che sa quali pesci potrebbero nuotare in quelle acque! Ho rifiutato di chiudere gli occhi comunque, rinunciare a quella vista sarebbe tortura pura.Betty ha alzato il vestito sulle gambe nude, bianche, esponendo ancora di più le mutandine bianche. Ho sentito i miei lombi rimescolarsi ancora una volta mentre il mio cazzo tornava a vivere. “Mmm, mi sembra diventi ancora più grosso!” ha esclamato, gli occhi fissi al mio membro che cresceva.”Riflesso condizionato” ho riconosciuto.”Voglio lo spettacolo” ha detto con noncuranza. Dapprima non ho compreso cosa voleva facessi.”Scusa?””Dammi spettacolo col tuo cazzo, fallo diventare bello e duro per me” ha detto questa volta con una voce appena sopra il bisbiglio.Non ho avuto bisogno di altro incoraggiamento, qualsiasi cosa avessi fatto sapevo che sarei stato il destinatario di grande sesso. La nostra relazione ora era completa. Ho afferrato il cazzo con la sinistra e ho cominciato a mungerlo, lentamente, mentre guardavo in su e godevo della bella vista tra le sue gambe.”Stringilo di più” ha detto con voce roca. “Tieni fuori la lingua!”Se la mia mano che accarezzava il mio oramai quasi completamente eretto pene era un catalizzatore per ulteriore sesso, la mia lingua era l’esca, e Betty lo sapeva. Lentamente, senza togliere gli occhi dalla mia attività masturbatoria, ha cominciato ad abbassare il suo culo e l’inguine più vicino, sempre più vicino al mio viso accosciandosi. Allargandosi le gambe hanno teso il cavallo delle mutandine sulla fessura della fica, alcuni ricci marrone scuro hanno fatto capolino ai lati della stoffa bianca.”Muovi la mano più velocemente” ha detto ancora rauca “Mi piace guardarti mentre ti spari una sega.” L’ho ubbidita, ho aumentato la velocità della mano sull’asta, senza sentire alcun imbarazzo; al contrario mi piaceva darle quello spettacolino. Se bastava quello ad eccitarla, lo avrei fatto per sempre. Ha abbassato l’inguine sempre più vicino alla mia faccia in attesa, ora potevo sentire quel familiare profumo pungente di femminilità che tanto amavo.”La tua lingua è ancora fuori?” ha domandato non potendo vedere il mio viso nascosto dalla sua gonna.”Sì,” ho risposto.”Bene, non la muovere. Sto per fotterti la lingua” ha bisbigliato.Sono rimasto piuttosto sorpreso dalla sua crudezza, ha abbassato la sinistra tra lei gambe e ha afferrato l’orlo delle mutandine con le dita. Con un movimento rapido ha tirato da parte il cavallo, scoprendo i ricci e la rosea, aperta fessura. L’ingresso della vagina umida era largo ed invitante. Ho continuato ad accarezzare il mio cazzo tumescente.”Cosa vuoi farmi?” ha domandato.”Voglio leccarti.””Cosa vuoi leccare?”Evidentemente voleva che le parlassi sporco e dal suono della sua voce sembrava avesse bisogno di un po’ di stimolazione “vocale”. “Voglio leccare la tua micia.””Dove vuoi mettere la lingua?””Nella tua fica. Nella tua bella fica” ho risposto.”In quale altro posto?”Ho deglutito. Ora mi stava prendendo in giro. “Nel tuo culo, se mi vuoi la.” Lei l’aveva fatto a me, lo scambio avrebbe potuto essere divertente. “Posso scegliere?””No” ha risposto. “La scelta è mia. Tua è stata la scelta di portarmi qui per questo fine settimana; ora sono una donna totalmente diversa da quella di due giorni fa. Non c’è nulla che non farei.”Qualunque cosa scegliesse, volevo che lo facesse in fretta. I suoi odori femminili mi inebriavano; ero come un cane in calore. “Lasciami succhiare la tua fica, Betty!” Ho implorato.In un istante mi ha soffocato col suo inguine peloso, spingendo il suo sesso contro il mio viso, coprendomi naso, labbra e guance coi flussi copiosi della sua fica. Ho spinto la lingua nella sua vagina come un pazzo. Ha gridato forte e ha cominciato a muovere l’inguine in un movimento lento, sexy, circolare sopra la mia lingua, spargendo i suoi umori sul mio viso.Ho sentito ogni angolo e fessura dentro l’apertura calda, scura, ho sentito che mi sbottonava la camicia. Mentre la leccavo dappertutto, mi ha aperto la camicia e me l’ha sbottonata completamente, dopo di che ha cominciato a graffiarmi delicatamente il torace. Sapevo che non sarei riuscito a venire di nuovo, così presto, ma mi sono menato il cazzo freneticamente, sapendo che Betty guardava ogni mia mossa.Era una delle più piacevoli esperienze di leccate di micia che avessi mai provato. Betty ha continuato ad agitare l’inguine sopra il mio viso mentre io le leccavo la fessura con vigore ed entusiasmo crescente, provocandole ogni genere di urli animali.Poi, come aveva cominciato, si è fermata, si è spostata leggermente di fianco, sottraendomi la grande vista del suo inguine fumante. Il suo viso rosso sembrava quasi contorto; mi sembrava quasi di vedere i pensieri sessuali che le correvano nella mente.”Seguimi!” ha ordinato, poi si è girata e si è avviata verso il soggiorno.Togliendomi la camicia che aveva completamente sbottonato l’ho seguita, la gonna era ricaduta e ho ammirato il suo piccolo culo stretto. Mentre ci avviavo verso il soggiorno mi sembrava strano il mio essere completamente nudo ed il suo essere completamente vestita. Quando si è girata a fronteggiarmi mi sono fermato; i suoi occhi si sono abbassati immediatamente alla mia erezione.”Vienimi più vicino” ha comandato; mi sono sentito completamente sotto il suo potere.Mentre mi avvicinavo ha portato gli occhi al mio viso; i nostri occhi si sono incontrati; ho sperato che in qualche modo potesse leggere la mia mente, le sue labbra si sono aperte in un sorriso di comprensione. “Spogliami” ha detto. “Denudami per te.”Senza lasciar passare un secondo le mie mani hanno afferrato la sua maglia, l’ho alzata rapidamente, sopra la sua testa, poi più su lungo le sue mani alzate. Ho gettato la maglia su di una sedia e ho diretto la mia attenzione verso di lei. Avevo visto reggiseni più sexy ed avevo visto coppe riempite molto di più, ma Betty sapeva quanto adoravo i suoi piccoli seni ed i capezzoli super sensibili. Mi sono avvicinato di più e ho messo il mio braccio intorno alla sua schiena, localizzando rapidamente la chiusura. Facendolo la mia erezione ha strisciato leggermente contro la sua coscia coperta dalla gonna.Ho armeggiato un momento con la chiusura, poi finalmente l’ho sganciato. Le tette da bambina di Betty sono balzate fuori mentre il suo reggiseno scivolava giù per le sue braccia sopra il pavimento, cadendo come un fazzoletto. I suoi capezzoli rosa erano già allungati, avevano un aspetto così invitante nel centro dell’areola più scura. Avrei voluto succhiarli immediatamente ma la volevo ancora più nuda.La gonna non aveva cintura, c’era un bottone proprio sotto la sua pancia ed una chiusura lampo sotto, come nei pantaloni da uomo. Ho messo una mano dentro la vita della gonna e Betty ha tirato in dentro lo stomaco mentre con l’altra mano sbottonavo ed aprivo la cerniera. La stoffa si è aperta in una largo ‘V’, mostrando la parte superiore dell’addome e delle mutandine bianche. Ho spinto la gonna in giù, sulle sue anche, ha superato la biancheria intima e l’ho vista cadere in cerchio intorno ai suoi piedi.Quando accidentalmente il mio cazzo ha strisciato contro la coscia ora nuda Betty, lei mi ha guardato e ha sogghignato impacciata abbassando la testa a guardarlo. Ho ammirato la pienezza della sua zona pubica dove il monte di Venere sembrava riempire completamente le mutandine. Era una delle poche donne che avevo conosciuto che realmente sapevano come comportarsi quando erano nude.Per lei era perfettamente naturale che mettessi il pollice dentro l’elastico delle mutandine aderenti e le abbassassi alle sue anche. Mi sono inginocchiato per completare l’opera di abbassarle fino ai piedi.Sono rimasto inginocchiato, il mio viso si è spostato dall’addome nudo e ha fissato la bellezza delicata dello spesso cespuglio di ricci marrone scuro che adornava la sua regione pubica.Ho sentito la sua mano posarsi sopra la mia testa e ho pensato stesse per tirare il mio viso alla foresta riccia, certamente sapeva che ammiravo i tesori che teneva là.Invece ha bisbigliato “Alzati, voglio sentirti vicino a me.” Avevamo una cosa in comune, la gioia di sentire che una persona nuda ci abbracciava. La sensazione di una coscia contro una coscia, la durezza dell’erezione contro il morbido dell’addome femminile, la sensazione dei pelli pubici di un donna che spingono contro la gamba, la gioia dei seni appiattiti contro il torace, davano a tutti e due una forte spinta sessuale.”Ti amo” ho bisbigliato. Era la prima volta che glielo dicevo. “Anch’io ti amo.” Ci siamo baciati, timidamente dapprima, poi con intensità crescente mentre spingevamo gli addomi uno contro l’altro.”Mi piaci nuda” ho detto nella usa bocca, senza interrompere il bacio. “È così duro!” ha detto con voce roca spingendo il pube con più forza contro di me per sottolineare l’affermazione. “Voglio che tu mi fotta forte.” “Andiamo sul sofà” ho suggerito.”Foglio che tu faccia qualche cosa prima.””Cosa?””Ricordi quello che mi ha fatto Giovanna?””Vuoi dire la notte scorsa?””Sì” ha risposto con aria riservata e chinando la testa imbarazzata.”Come posso dimenticarlo” ho detto.”Me lo fai anche tu? Penso mi piacerebbe.” Ha chiuso brevemente gli occhi, poi li ha aperti. Era un gesto sensuale, estraneo alla sua timidezza.”Vuoi dire sculacciarti o usare la lingua sul tuo ano?”Betty è arrossita, i suoi occhi avevano un aspetto malinconico. “Tutti e due?” finalmente ha sussurrato.Ho sorriso. “Se vuoi.””Voglio” ha detto con una voce morbida come il mattino. “Sono pulita là; ho lavato a fondo quando ho fatto la doccia prima.””La cosa non mi preoccupa” ho detto con un leggero sorriso.Ha interrotto il nostro abbraccio e si è girata di 180 gradi; era ovvio che voleva che le esaminassi le piccole natiche attraenti da cui ben presto avrei tratto piacere. “Inginocchiati sul sofà sui cuscini” ho implorato, poi l’ho guardata camminare verso il divano, il suo culo aveva un aspetto particolarmente invitante mentre saliva sul sofà e piantava le ginocchia sul cuscino.Ha girato la testa di lato e mi ha guardato da dietro la schiena. “Così?” ha domandato.”Sporgi di più le natiche” ho suggerito. “Così… e apri un po’ le gambe… bene… Oh, Betty, il tuo culo è squisito.”Lei ha riso scioccamente come un’adolescente. “Sei sicuro di voler continuare, Davide?””Sono sicuro” ho risposto. “Apriti per me.”Ha gettato un sguardo furtivo verso di me mentre io mi avvicinavo, la mia erezione era furiosa. “Vuoi dire…”Le ho interrotto a metà la frase dicendo, piuttosto fermamente, “Voglio dire che devi aprirti le chiappe… ora!”È arrossita ancora una volta, ha girato la testa, le sue mani si sono spostate sulle sue belle natiche. Ha borbottato qualche cosa di inintelligibile mentre usava quattro dita di ciascuna mano per separare i due globi. Ancora una volta mi si è presentato l’ano rotondo, corrugato, arricciato, color rosa chiaro.Sembrava così stretto, mi sono meravigliato di essere stato in grado di prenderla da lì la notte precedente.”Questo è un po’ imbarazzante” ha detto con voce nervosa.”Non eri imbarazzata quando Giovanna ti ha aperto. Ho avuto una bella visione, sai.”Ha riso di nuovo nervosamente. “È un po’ diverso quando qualcuno sta dietro di te con un’erezione enorme.”Ho riso. “Vuoi che ti fotta di nuovo lì?””Mmm… che bell’idea! Ma mi piacerebbe che tu mi facessi altre cose prima.”La mia mente ha cominciato a correre. “Per esempio?””Ti ricordi che Giovanna mi ha sculacciato?””Naturalmente.””Voglio che tu mi faccia ancora più male.”L’ho guardata. “Lei ti ha sculacciato con forza. Sarebbe difficile per me farlo.””Hai una cintura nei pantaloni?” ha interrotto.Non potevo credere ai miei orecchi. “Sì” ho risposto.”Usala!” ha implorato.Dapprima ho pensato che scherzasse, ma l’espressione dentro i suoi occhi, quell’espressione, mi diceva qualcosa di diverso. “Vuoi che ti frusti con la cintura?” Ho domandato incredulo.”Se non vuoi…””Oh, no,” l’ho interrotta. “Volevo solo capire quello che dicevi.””Se vuoi che sia più esplicita, voglio che usi la cinghia sul mio culo, voglio veramente che tu lo faccia, Davide.” Più che implorarmi mi supplicava. Mi sono chinato a prendere i miei pantaloni, poi ho estratto la striscia di cuoio dai passanti. Betty è tornata a guardarmi, è arrossita ancora, mentre stringevo il cuoio nella mano.”Quanto forte?” Ho domandato.”Quanto vuoi” ha mormorato.”E se entreranno gli altri?”Ha sorriso malignamente. “Non resteranno sorpresi!!!” Ha inarcato la schiena e mi ha presentato le sue belle natiche; era un invito a farne quello che volevo.Ho visto che Betty si è morsa il labbro inferiore nervosamente, mi ha guardato ancora. “Non tirarti indietro” ha bisbigliato. “voglio che tu mi faccia male.”Non avevo idea di quanto volesse che le facessi male. Quando ho portato indietro il braccio e le ho dato quello che ho pensato fosse un colpo di cinghia piuttosto forte, proprio al centro del suo culo, è sobbalzata leggermente e ha emesso un breve, acuto grido. Le sue natiche si sono increspate leggermente ed un segno rosso è apparso immediatamente.”Mmm, che è bello” ha detto completamente in estasi. “Puoi farlo un po’ più forte?””Dici sul serio?” Ho domandato incredulo.”Mi fa vedere un bel bagliore, non fa tanto male, è un bel male” ha riso.Sembrava seria, non voleva che mi fermassi. La mia paura di farle troppo male era annullata dalla sua apparente indifferenza al primo colpo. “Se aumento la forza, pungerà dannatamente” ho detto.”No, non preoccuparti, mostrami quanto è dura la tua cintura.””OK.” Ho alzato la mano e le ho dato un altro bel colpo, l’urto del cuoio contro la carne è echeggiato in tutta la stanza. Ha gridato di nuovo, più forte questa volta; ho capito che il dolore era stato più forte.Ora respirava più forte, il formicolio nelle chiappe che agognava doveva essere aumentato. “Così va meglio” ha detto respirando profondamente e poi espirando. “Whew! Che bagliore!” “Le tue natiche cominciano a diventare rosse come una barbabietola” ho detto.”Lo so, sento il calore! Spero che anche a te piaccia come a me.”Ho ammesso tra di me che la cosa mi divertiva anche se in me aumentava l’aggressività ed il nervosismo. “Spero che tu non sia arrabbiata con me più tardi per averti fatto questo.”Betty ha riso. “Sarò arrabbiata con te solo se ti dimostrerai pappamolla o spaventato e ti tirerai indietro. Puoi farlo con un po’ più di forza?””Sei una masochista” ho scherzato.”Penso di esserlo. Aumenta il ritmo, baby!”Questa volta non mi sono tirato indietro picchiando la cintura sul suo fondo schiena con tale forza che lei ha gridato spostandosi in avanti sul divano. Il suo culo era increspato; rapidamente ha portato le mani al fuoco ardente del suo didietro cercando di scacciare e calmare il dolore.”Oh, che male!” si è lasciata sfuggire.”Ho paura di aver esagerato” mi sono scusato.”Ehi, chi ha detto che era troppo, era giusto, quasi esatto. Non ci crederai ma mi ha fatto venire un po’, è fantastico!””Che genere di un mostro ho creato?”Betty ha riso, malgrado il dolore che bruciava ancora le sue natiche.”Un mostro molto sexi” ha risposto. “Naturalmente se non te la senti di proseguire, c’è sempre Alessandro…”Penso avesse fatto l’ultima osservazione per sfidarmi, quindi lo voleva veramente; senza rispondere ho avvolto la cintura intorno alla mano, sapevo che il dolore sarebbe stato infernale. “Togli le mani dal culo!” Ho ordinato.Non appena le ha spostate ho mosso il braccio indietro mentre guardavo quegli splendidi globi. Questa volta ho sentito la cintura fischiare nell’aria prima di atterrare sul retro sensibile delle sue cosce. Il colpo della cintura contro la pelle e l’urlo si sono fusi in una sola cosa. La forza del colpo l’ha fatta cadere su di un fianco urlante “Ahhhhhhh! Ohhhhhhh!””Vuoi ancora che lo faccia Alessandro?” Ho gridato sopra il suo grido.”Era solo uno scherzo. Oh! Le mie gambe sono di fuoco! Oh! Che male d’inferno!”Ora aveva abbassato le arie, finalmente ero io a controllare la situazione. “Ritorna sulle ginocchia!” Ho comandato.Si è letteralmente trascinata in una posizione inginocchiata, poi ha curvato la vita ed arcuato la schiena, alzando ancora una volta invitante il culo. L’ultima carezza aveva lasciato una brutta striscia rossa sul retro delle sue cosce.”Ne vuoi di più?” Ho gridato.”Io… Io non so; fa male diamine!” ha frignato.Ho pensato che ne avesse avuto abbastanza, ci sarebbero state altre possibilità di verificare la sua soglia di dolore. Avevo capito che le era piaciuto, che lo aveva desiderato. La mia erezione aveva bisogno di qualche cosa di suo ora, mi sono messo dietro di lei.”Allarga le gambe di più!”Obbediente le ha allargate aprendo la fica.”Non mi frustare la micia!” ha gridato.”Devo darti una lezione, ma ho altri piani per te. Fai passare le mani tra le gambe.” Ho visto le mani apparire tra le gambe aperte. Ho piegato leggermente le ginocchia e ho appoggiato il cazzo alle sue dita in attesa. Mi ha afferrato ermeticamente, poi ha cominciato ad accarezzare la verga tumida.”Amo il tuo cazzo,” ha detto con voce roca.”Mettilo nella fica” Era la prima volta che mi sentiva accennare al suo sesso in termini così volgari.”Preferirei che lo facessi nel culo,” ha implorato.”Lo farò, ho bisogno della tua micia per lubrificarlo. Mettilo dentro!” Betty ha tirato il fallo verso la micia aperta, l’ha posizionato al disotto della vagina e poi mi ha aiutato a metterlo dentro. Il suo buco più caldo di quanto non lo avessi mai sentito! “Oh, Davide, che bello! Ti voglio profondamente dentro di me, baby. Tutto dentro!” Ho spinto dentro sino all’elsa, spingendo i miei peli pubici contro i suoi, facendoli mischiare, muovendo il mio osso pubico contro la sua area del clitoride. Ha spinto il suo sesso contro di me per eccitasi il clitoride. L’ho pompata, lentamente dapprima, poi ho aumentato il ritmo, poi l’ho diminuito. Talvolta l’ho spinto profondamente e l’ho tenuto là mentre lei vi muoveva su e giù la vagina, altre volte ho cavalcato le sue anche ondeggianti mentre sfottevamo all’unisono. Il fine settimana aveva cambiato Betty. Non era più reticente nel dire quello che voleva o faceva cose che probabilmente non avrebbe sognato di fare solo alcune settimane prima. Anche la nostra relazione era cambiata, sapevo che ora non avrebbe trovato nulla di strano se avessi fatto l’amore con un’altra ragazza davanti a lei, ne io avrei trovo strano se lei avesse voluto chiavare con il mio migliore amico. Sapevamo che poi saremmo tornati l’uno dall’altro. Mentre la sfottevo sentivo una strettezza che non sentivo da tempo.”Allora mi vuoi fottere il culo, o no?” ha detto con un sorriso, ma sapevo che non scherzava.”Cos’è tutta questa fretta? È così bello qui!” Ho esclamato, imbottendole ancora una volta la pagnotta, sapendo che questo la spingeva ancora di più a volermi nell’altra apertura.”Hai promesso, Davide” ha detto con voce roca mentre la sua respirazione diventava notevolmente più pesante, quasi mi stava implorando.”Apriti” ho ordinato, poi ho guardato le sue mani muoversi verso le chiappe ed obbedientemente separare le due metà, esponendo il suo ‘O’ corrugato ai miei occhi.”Di più” ho insistito. “Più lo allargherai e meglio te lo farò sentire.”Non aveva alcuna inibizione a mostrare le sue parti più private e sembrava ansiosa di mettere in mostra il suo ano; non l’aveva mai fatto prima! Usando i medi ha pigiato nei due lati del bocciolo di rosa e ha aperto i petali. “Così?” ha domandato. “Va bene così, Betty. Non mai l’ho visto così aperto.” “Lo apro per il tuo cazzo, Davide, il tuo bel, bellissimo cazzo. Lo voglio là dentro. Per favore mettilo dentro. Per favore!”Ho tolto la mia brillante virilità dalla micia fumante di Betty mentre lei continuava ad esporre il mio prossimo obiettivo. Ho spostato la testa del cazzo tra le chiappe forzatamente aperte e ho toccato con la cappella l’ano. “Ahhh!” ha gridato Betty al primo contatto col mio membro.”Sembra terribile stretto,” ho detto.”Posso prenderlo, non mi importa se mi fa male. Mettilo dentro lentamente. Oh, sì… lentamente… Ahhh! Ti sento entrare, Davide!” Ho cominciato a penetrarle il buco del culo, millimetro dopo millimetro. “Uh! Fa un po’ male!””Vuoi che mi fermi?””No! Per favore!” ha gridato simultaneamente ad un forte respiro. Fermati solo un momento. Oh! È così bello, così fottutamente bello!”Ho guardato la testa del cazzo muoversi lentamente nello sfintere che si espandeva, mentre Betty si lamentava e gemeva. Continuavo a tenerle le anche per continuare il lavoro; finalmente ho visto la cappella essere completamente ingoiato dalla stretta bocca anale. “La testa è dentro” Ho esclamato trionfante.”Oh, merda, che bello! Anche il dolore è bello, Davide. Così bello da far male! Come lo senti tu, baby?””Stretto, stretto, stretto!” Ho continuato la pressione diretta verso l’alto e sentivo l’ano stringere la sua presa su di me mentre la mia asta si muoveva nell’apertura sensazionale. Betty nel frattempo aveva cominciato ad emettere quei suoni animali che avevo imparato essere i precursori di un orgasmo. Ero dentro a metà ora e lei si lamentava sottovoce, dal profondo della gola.La parte rimanente del viaggio profondamente nel retto di Betty era una cosa più semplice. Con lo sfintere rilassato sempre più, l’ingresso procedeva senza alcuna resistenza. Ancora non si era mossa per lasciarmi il piacere di riempirla completamente prima di iniziare a fare qualsiasi cosa. Muoversi nel suo culo era estasi pura! Prima che me ne accorgessi i miei peli pubici erano appiattiti contro la sua regione anale.”È tutto dentro, Betty,” ho detto con un’espressione di soddisfazione nella voce.”Non riesco a dire com’è fottutamente bello. Oh, baby! Non ho mai saputo che potesse essere una cosa così!”Ho sentito il suo ano contrarsi una volta o due volte intorno all’asta. “Mmm, neppure io” ho bisbigliato.”Davide, voglio provare una cosa. Sai che posso mungere il tuo cazzo con la mia micio? Sai quando lo spreme mentre è dentro di me?””Sì…””Voglio provare col culo. Potrebbe anche essere più facile perché posso stringere di più con l’ano.”Chi ero io per discutere tale logica. “Che cosa vuoi che faccia?” Ho domandato.”Nulla, assolutamente nulla. Farò tutto io.” Ha rilasciato le natiche che aveva aperto, lasciando che la morbida carne circondasse la mia verga nascosta. “Limitati a stare fermo e godere.”E che godimento! Nei successivi cinque o dieci minuti Betty mi ha fatto fare il sesso più fantastico che avessi mai conosciuto! Mentre io restavo immobile, ha cominciato a lavorare col suo culo impalato sopra il mio cazzo, su e giù, da una parte all’altra, avanti ed indietro, in un modo lento, sexy, circolare, il tutto mentre allargava il suo portale gommoso che aveva accolto il mio fallo. Poi ha fatto una cosa che nessuna donna mi aveva mai fatto: ha attirato tutta l’asta nel retto caldo e, una volta fatto questo, ha cominciato a contrarre il muscolo anale.Ancora meglio, mentre contraeva l’ano in tale maniera con movimenti sensuali lungo tutta l’asta, usava il movimento per attirarmi di più dentro di se e poi mungere la spada con le contrazioni. Era come un pompino fatto col buco del culo! Le sensazioni erano indescrivibili!Avevo pensato mi avesse fatto tutto quello può essere fatto finché la cappella non ha raggiunto l’ano. Ha smesso di mungere e ha cominciato come a mordicchiare! Ha mosso il buco elastico sopra la testa con controllo tanto perfetto che si sarebbe potuto pensare che stesse usando le labbra invece del buco del culo. A poco a poco i suoi sforzi hanno cominciato a raggiungere lo scopo.”Vengo, Betty!” Ho gridato.”OK, baby! Ti aiuterò. Lascia che accada! Vienimi dentro il culo! Voglio sentirlo dentro di me!”Ha ripreso a mordicchiare e simultaneamente ha cominciato lentamente a muoversi sul mio cazzo gonfio muovendosi su e giù sopra il membro infoderato mentre stringeva ed allentava lo sfintere. Faceva così! Con un “Ahhhhh!” sono esploso dentro di lei con getti enormi di sperma dolce, glorioso che ha rivestito i morbidi tessuti rettali.Siamo crollati sul sofà, uno di fianco all’altra, col mio cazzo ancora nel suo culo. Lentamente sono uscito dal più grande orgasmo che avessi mai provato, ma Betty continuava a stringere il suo sfintere intorno al mio membro sgonfio, un promemoria di quello che mi aveva appena fatto. L’ho abbracciata, aderendole, a lungo, in silenzio, baciandole morbidamente il collo mentre le massaggiavo la morbida carne delle tette.Come la notte precedente il mio cazzo esaurito le è uscito con un tonfo dal culo; era un segnale per lei di girare il corpo sino a fronteggiarmi. Ha appoggiato la parte anteriore del suo corpo caldo contro il mio, mi ha gettato un braccio intorno alla mia schiena e mi ha stretto con forza.Ho guardato i suoi occhi da cucciolo, non era necessario mi dicesse quanto aveva goduto, le era scritto in viso. Con la punta di un dito della destra ho allontanato i capelli dal suo sopracciglio. “È fantastico” ho bisbigliato.Betty ha sorriso. “Mi formicola ancora l’interno del culo. Anche la mia micia se lo ricorda” ha riso.”Lo spero” ho sorriso.”Puoi fare di me tutto quello che vuoi, Davide. Qualunque cosa. Per il tempo che vuoi. Il mio culo, la mia micia, la mia bocca… sono tue.” Ho sentito le sue mammelle appiattite contro il mio torace. Ha cominciato a graffiarmi leggermente la parte posteriore del collo con le sue unghie, poi ha pigiato il suo pube contro il mio, mescolando i nostri peli.”E tu puoi farmi qualsiasi cosa tu voglia, Betty. Non devi domandare. Se ti senti di farlo, dovunque, limitati a farlo.””Ma non sconvolgeremo il direttore del supermercato?” ha riso.”Solo perché non potrà essere al mio posto!””Mmm,” ha detto con un brillante, sexy sorriso “Forse potrei farlo partecipare!”Ho riso. “Ma io sarò sempre stato il primo.””E l’ultimo.” ha bisbigliato muovendo le labbra morbide contro le mie e baciandomi con una calda, gentile, passione che celava la sua sessualità più aggressiva, ma che evidenziava il suo amore per me.È stato un fine settimana che non dimenticheremmo mai.
Aggiungi ai Preferiti