Sono una ragazza di 25 anni da 2 anni sposata con il mio lui. Premetto che lo amo moltissimo e che ne prima ne dopo di quella fatidica notte ho mai avuto il sol pensiero di tradirlo. Non ho mai raccontato ad anima viva questa mia notte romana e credo che mai lo farò, il senso di colpa è profondo e + volte mi sono chiesta come io possa esser caduta così schiava della carneMa veniamo ai fatti. Circa 1 anno fa io e mio marito decidemmo di passare un week-end a Roma, prendemmo camera in un hotel a 2 stelle in zona termini e dopo aver passato il primo giorno a girare x i monumenti la sera stanchi in camera a coccolarci e viziarci in attese del secondo giorno di svago. Mio marito colto da sete mi chiede, il solito pigrone, di andare al piano di sotto alla reception e prendergli una birra, così indosso una magliettina che mi arriva fino al ginocchio e scendo un po’ incavolata x la sua solita pigrizia. Decido nel frattempo di prendermi una camomilla Dovevo andare e venire in 2 minuti e invece… Alla reception un uomo sui 30 attempato fisico asciutto mi dice che x la birra non c’è problema ma x la camomilla se voglio accende la macchina e tempo 20 minuti che l’acqua si riscalda sarà pronta. Così vedo un pc con connessione free ad internet e chiedo se nel frattempo posso usarlo visto che è a disposizione degli ospiti dell’albergo. Chiamo il mio uomo in camera e gli spiego che tempo mezzora sarò di ritorno, e che intanto mi controllo la posta elettronica, lui mi dice che ne frattempo si fa una doccia e se trovo chiusa la porta di aspettarlo o farmi dare la seconda chiave. Il portiere comincia ad attaccare discorso e si capisce che è molto toccato perché so di essere una donna molto attraente e soprattutto a quell’ora della notte mentre tutti dormivano vestita con quella magliettina che si avviluppava splendidamente alle mie forme. Non avevo il reggiseno e i miei capezzoli spuntavano un pochino dalle pieghe della maglietta e il suo sguardo lascivo e la sua voce roca mi fece capire che era molto toccato dalla mia presenza. Nel frattempo cerca di mostrarsi simpatico gioviale e x tutto il tempo che sto seduta davanti al pc non si stacca da vicino a me facendomi una sorta di 3° grado x scoprire quante + cose di me. Poi stufa mi alzo e comincio a camminare un po’ ma lui sempre li che mi segue e che forte delle schedine dei clienti mi fa gli auguri perché viene a conoscenza che quel giorno è il compleanno di mio marito… si era anche il suo compleanno.Poi… io appoggiata al bancone della reception e lui al suo posto di lavoro fa una cosa che mai avrei creduto possibile. Avevo la magliettina con le figure di 3 faccine di donne diverse disegnate, all’altezza dei seni.. e che fa? Con un dito mi sfiora la prima faccina e dolcemente quasi da maestro direi mi solletica il capezzolo che sensibilissimo diventa turgido facendomi diventare rossa di vergogna… ma anche di eccitazione… così lui sempre con le dita continua a sfiorare le faccine e ad alta voce si chiede quali delle 3 somigliano + a me.. e le sue dita si muovono magistrali sui miei due seni, salgono e scendono e stringono e giocano con i capezzoli mentre io mi sento le gambe molli perché le sue dita toccano delicatamente e profondamente dandomi delle sensazioni uniche.. lui aveva capito che ero in sua balia e con 2 passi me lo sono ritrovato dietro di me che mi accarezzava i fianchi con la sua lingua nell’orecchio e il suo alito caldo sensuale mi entrava in profondità, mi sentivo male ma al tempo stesso ero incapace di reagire di urlare basta come si permette…anzi con i fianchi accompagnavo i miei glutei al suo movimento e netto il suo cazzone turgido si presentava nel mio didietro facendomi quasi svenire dall’eccitazione. Poi lui prendendomi la mano mi porta vicino al bancone del bar che era in un angolo semibuio e tutto quello che riuscii a dire con voce strozzata fu “mio marito….” Lui mi disse che da li controllava con il video tutte le entrate delle stanze al piano di sopra e che se fosse sceso mio marito avremmo avuto tutto il tempo di rimetterci in ordine.. mentre parlava le sue mani mi estasiavano i sensi sfiorandomi toccandomi in punti sensibili del mio corpo, e così mi ritrovai in ginocchio di fronte a lui con il suo cazzo in bocca che lo leccavo avidamente mentre lui controllava che dalla camera di mio marito non uscisse nessuno. Lo leccavo come mai avevo fatto con l’unico uomo con cui avevo fatto l’amore, quel coso grande che afferravo a 2 mani facendo su e giù mentre la mia lingua assaporava avidamente la sua cappella che introducevo con passione dentro la bocca, come un affamata con lui che mi fotteva la bocca accompagnandosi con i fianchi, poi mi tirò su la magliettina e si leccò perbenino le mie tette mentre le sue dita penetrarono nella mia fica bagnata che da li a poco raggiunse il primo orgasmo. Ero completamente persa tra le sue dita le sue mani e nel suo cazzo trovai un piacere unico quando mi spinse con forza sul bancone del bar alzandomi letteralmente da dietro cominciò a spingere il suo cazzone dentro la mia vagina facendomi singhiozzare dal piacere mentre di fronte a me vedevo il monitor con la porta della camera di mio marito chiusa, lo pensavo il mio lui mentre questo folle sconosciuto amante mi fotteva nel letto a guardarsi la tv aspettando la sua brava mogliettina che si stava facendo semisodomizzare consezientemente un piano di sotto. Sotto i suoi colpi possenti del suo cazzone duro come la pietra venni di nuovo (non avevo mai avuto un doppio orgasmo) così lui si prese la briga di “esplorarmi” il culo con la lingua prima d’introdurci la sua spada e li mi fece male ma era un dolore che finiva in un piacere sublime e breve, perché poco dopo decise di rischiaffarmelo in bocca dove finalmente mi esplose inondandomi completamente con il suo sperma che fuoriusciva dalle mie labbra colandomi sul seno. x la prima volta provai il gusto d’inghiottire la sborra di un uomo dato che con mio marito mai mi ero concessa una simile delizia…Ero sfinita, ma letteralmente fuori di testa soddisfatta come non mai ebbi il pensiero, il primo e unico pensiero che riuscì a vincere il mio corpo ancora caldo, di come mi potevo presentare nella camera di mio marito in quelle condizioni. Finì che mi dovetti andare a fare una doccia veloce nello stanzino li vicino con la paura che se mio marito fosse sceso in quel momento e mi avesse trovato sotto la doccia difficilmente sarei riuscita a spiegargli la questione….ma avevo nel portiere di notte un valido alleato e se mio marito fosse uscita dalla camera avrebbe dovuto superare 2 portoni che logicamente lo sconosciuto amante non avrebbe aperto all’istante. Risalii in camera e il pigrone era li che mi attendeva a letto mentre dentro di me sentivo ancora il fuoco delle carezze e dei sospiri dello sconosciuto (non scherzo non so nemmeno il suo nome)Quello che ho passato dal giorno dopo quella notte è un incubo che solo l’amore di mio marito è riuscito a vincere. Un altro incubo x fortuna è finito con le risposte a delle precise analisi mediche che feci qualche mese dopo il mio rapporto fedifrago, il primo e spero ultimo della mia vita.
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