Per muoverci nella città molto spesso usiamo gli autobus e quel giorno…… Doveva andare dall’altra parte della città per un colloquio di lavoro e mi ha chiesto di accompagnarla. Elena era vestita in modo veramente sexy; calze autoreggenti, minigonna mozzafiato ….. Prima di uscire disse in modo ironico (scoprii che invece faceva sul serio), di essere disposta a tutto pur di avere quel posto. Notai il lei una certa eccitazione, ma pensai che fosse dettata dalla voglia di lavorare. L’autobus visto l’orario era quasi vuoto e io ed Elena ci sedemmo nei sedili laterali con lei avanti a me. Da seduta Elena scopriva tutte le gambe e si intravedevano anche le mutandine. Verso le ultime fermate (vicino al capolinea) eravamo rimasti solo noi due e naturalmente l’autista che non disdegnava lo sguardo dallo specchio sulle gambe di lei. Ad una fermata salì un ragazzo che, visto lei in quel modo, gli si piazzo davanti in piedi. La cosa era evidente visto che tutti gli altri sedili erano vuoti, ma il ragazzo non ebbe nessuna vergogna anzi, guardava fisso l’interno coscia di lei. Elena era stuzzicata da ciò e cominciò ad aprire e chiudere le gambe. Io da dietro notai che il ragazzo cominciava ad eccitarsi e che cominciava ad ingrossarsi il cazzo già quasi in faccia e lei. Elena non perse l’occasione, sbottonò i jeans, afferrò l’arnese e cominciò a succhiare. A quella scena anch’io mi avvicinai ed Elena, che afferrò il mio cazzo e cominciò a masturbarmi. L’autista del bus si accorse subito di quanto stava per accadere e fece di tutto per arrivare al capolinea più presto possibile. Elena continuava a succhiare ed io fui a primo a sborrare. Dopo poco anche il ragazzo svuotò i coglioni ed Elena ingoiò tutto fino all’ultima goccia. All’arrivo al capolinea l’autista si precipitò su di lei che gli allungò un preservativo e si appoggiò con la pancia sullo schienale del sedile. L’autista la chiavò brutalmente, mentre, nel frattempo, Elena ricominciò a leccarci il cazzo. Il ragazzo con solo due leccate era di nuovo pronto con un cazzo bello a tiro ed Elena se lo ficcò fino in gola. Dopo pochi istanti l’autista venne e lasciò il posto al ragazzo che iniziò una lunga cavalcata. Andammo avanti per un po’ fino a quando non fummo tutti sfiniti. Dopo aver ripreso fiato Elena mi disse: “ci voleva proprio, adesso posso andare al colloquio senza tanta tensione”……..
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