Ho 21 anni e vivo in casa con mia madre, vedova da quando io avevo nove anni. Abbiamo sempre avuto un meraviglioso rapporto e siamo sempre stati l’uno il confidente dell’altro. Tutti i miei amici hanno sempre invidiato il nostro rapporto: io non mi vergognavo sicuramente di farmi vedere così attaccato a lei anche perché, in realtà la consideravo più come una sorella che come una madre. Per noi è sempre stato normalissimo che mi vedesse nudo, che io entrassi in bagno a fare i miei bisogni quando lei era dentro mentre si truccava o lavava i panni o che, mentre facevo il bagno, entrasse e si fermasse a chiacchierare. Per contro lei però è sempre stata molto attenta a non farsi vedere; forse era pudica e si vergognava di suo figlio. Queste erano abitudini che andavano avanti da sempre ma probabilmente lei non ha tenuto conto dei cambiamenti che avvengono in un uomo e dello stato d’eccitazione che ha un ragazzo dell’età come la mia. Negli ultimi anni ho fatto sempre più difficoltà a far sì che tutto continuasse nello stesso modo e non farle vedere la mia eccitazione quando avvenivano questi incontri. Lei non se n’avvedeva o, credo, non voleva avvedersene. Un giorno, quando sono andato in bagno per lavarmi, ho chiuso a chiave la porta. L’ho fatto quasi automaticamente, senza pensarci e, quando lei ha provato ad entrare mi ha detto attraverso la porta e con un tono piuttosto perentorio: “Mauro hai chiuso la porta! Mi puoi aprire per favore che devo venire dentro”. Non ha pensato che potessi avere bisogno della mia privacy; infatti, in quel momento ero davanti allo specchio che mi stavo guardando e mi stavo accarezzando il pene che era già semi rigido. Quando sono andato ad aprire, l’ho fatto stando lievemente girato per non farglielo vedere, ma questo movimento deve averla incuriosita ancor di più; mi ha preso, infatti, per la spalla e mi ha fatto girare e mentre mi guardava ha detto: “Ah, scusami adesso ho capito perché non aprivi! Ti stavi masturbando? Dai non devi mica vergognarti con me sai?!” e ridendo ha aggiunto: “Non è mica la prima volta che vedo un uomo eccitato sai!” All’inizio mi sono vergognato un po’ ma dopo ho fatto …. “buon viso” ed ho preso al balzo l’occasione: mi sono voltato apertamente verso di lei e non ho fatto nulla per nascondere il pene. Le ho detto che no, se proprio voleva saperlo non mi stavo masturbando, ero semplicemente eccitato come ultimamente spesso accadeva. Mentre le parlavo mi guardava piuttosto affascinata. Il mio pene eccitato ormai si ergeva prepotente e la cappella turgida sporgeva dalla pelle. Come mi muovevo, mentre parlavo, sentivo l’asta che ondeggiava davanti al suo sguardo. Ormai la mia eccitazione era alle stelle. Mia madre non riusciva ad alzare nuovamente gli occhi così scherzando le ho detto che, in realtà non sembrava che n’avesse visti molti di uomini, ultimamente. Non era una frase buttata là senza motivo! Sapevo che era da qualche tempo che non frequentava più l’uomo che per un certo periodo le ha fatto compagnia e mi ero spesso domandato come fa una donna ancora piacente come lei, a 50 anni, a non avere una vita sessuale. Lei mi ha risposto sinceramente che, in effetti, vedere un uomo in quello stato la turbava parecchio perché ormai era passato molto tempo dall’ultima volta e dicendo ciò s’è voltata e mi ha lasciato solo in bagno. Non ha fatto in tempo a socchiudere la porta che me lo sono preso in mano e mi sono fatto una sega velocissima, con il desiderio che potesse entrare e vedermi mentre lo facevo. Sono venuto in un attimo e mi sono schizzato in mano: ero talmente eccitato per questa situazione che ho dovuto masturbarmi una seconda volta per farlo ammosciare. Dopo quel giorno, per un po’ le cose sono continuate normalmente ma mi rendevo conto che, sotto sotto, qualcosa era cambiato. Per alcune notti ho dovuto dormire nel letto matrimoniale di mia madre perché stavano pitturando la mia stanza e proprio la prima notte, io ero già a letto quando lei è tornata a casa dopo una serata passata con le amiche. Era piuttosto tardi ma io, non so perché, ma quando lei ha acceso la luce sul suo comodino, ho fatto finta di essere già addormentato. Nella penombra ho socchiuso gli occhi e l’ho osservata mentre si spogliava. Mi mostrava il fianco e immaginavo che, una volta rimasta in mutandine e reggiseno, sarebbe andata in bagno invece, con molta calma e con movimenti piuttosto lascivi, s’è liberata del reggiseno esponendo così le sue bellissime tette e s’è tolta anche le mutandine. Quando s’è chinata per farlo ho visto le sue tette un pò pendenti che ondeggiavano e le sfioravano le cosce ed è stato il momento di eccitazione più intenso. Il capezzolo che potevo vedere era eretto e grossissimo e la scura areola corrugata, anch’essa molto sporgente, gli faceva da contorno. Era leggermente in carne ma non grassa e questo mi piaceva ancora di più. Mi sembrava molto strano che lo facesse davanti a me anche se poteva (forse) immaginare che stessi dormendo. L’apoteosi è stata quando s’è voltata, mostrandomi la schiena ed il sedere, per prendere qualcosa che le era caduto a terra. Osservavo affascinato le sue natiche mentre si abbassava e, quando queste si sono dischiuse a causa del movimento, ho visto chiaramente le labbra della sua figa seminascosta dalla peluria. Ero emozionantissimo come poche volte nella mia vita. Non resistevo più. Ero eccitatissimo e avevo il cazzo teso e durissimo. Ancor di più mi eccitava il fatto di sapere che lei stava facendo tutto questo, immaginando che io stessi guardando, per mostrarsi a suo figlio e ricambiare ciò che aveva visto quel giorno in bagno; ormai ne ero quasi sicuro. Poi, sempre nuda, è andata in bagno portandosi dietro la camicia da notte e la è rimasta per parecchi minuti. Non sapevo sinceramente cosa fare. Volevo farle capire in qualche modo che avevo visto quello che lei voleva mostrarmi ma non volevo dirglielo deliberatamente. Così ho pensato che, visto che era passato abbastanza tempo da quando era entrata in bagno, potevo far finta di essermi svegliato per andare a fare pipì. Mi sono avvicinato alla porta del bagno e sono entrato dentro salutandola con molta naturalezza, dicendole che avevo capito che era arrivata per via della luce accesa in bagno. Lei era seduta davanti allo specchio e si stava togliendo il trucco e io, per fare pipì avrei dovuto calarmi i calzoni e mostrarle il fianco. Il problema che non avevo considerato era che avevo il cazzo ancora talmente duro che era impossibile potessi fare i miei bisogni in piedi. Così mi sono girato, mi sono calato i calzoni e, spingendomi il cazzo fra le gambe, mi sono seduto sulla tazza del water. Ovviamente a lei quel movimento non è sfuggito, infatti, mi ha subito detto scherzando: “Mamma mia Mauro, sei sempre con quel cazzone in tiro! Anche di notte!” Io le ho risposto che è piuttosto frequente che lo abbia duro di notte anche a causa del bisogno di orinare e dei sogni che si fanno. E difatti, in questi casi, devo sempre sedermi altrimenti sarebbe impossibile fare la pipì in piedi con il cazzo duro. Lei mi stava guardando quasi incessantemente fra le gambe e questo mi eccitava ancora di più. Era impossibile che si ammosciasse quel tanto per poter orinare così, dopo un po’ di tempo che ero là seduto le ho detto ridendo che oggi proprio non riuscivo a farlo andare giù ed avrei tentato di fare pipì più tardi. Detto ciò mi sono alzato ed il cazzo è saltato fuori durissimo come quel giorno in bagno. Mi rendevo conto che era una scena altamente erotica. Ero in piedi di fianco a lei che mi guardava mentre, semi impacciato, tentavo tirarmi su i calzoncini allargandoli per coprire il cazzo teso. Sono uscito dal bagno facendo finta di nulla e sono tornato a letto a dormire o meglio, a tentare di dormire. Quando lei è venuta a coricarsi, dopo un bel po’ di tempo, ho fatto nuovamente finta di dormire anche se veramente, di dormire, era impossibile parlare. Un pò di minuti dopo che s’è messa sotto le coperte ed ha spento la luce, ho sentito che si agitava lievemente fintantoché il movimento s’è regolarizzato ed ho sentito un suo e continuo flebile lamento: mi pareva impossibile ma si stava masturbando! Lei, mia madre, a letto con suo figlio vicino che faceva finta di dormire, si stava masturbando pensando, probabilmente, proprio a suo figlio che pochi minuti prima aveva visto nudo ed eccitato. Non sapevo più cosa pensare e fare ma mi riusciva sempre più difficile pensare razionalmente e dirmi che quella donna lì vicino a me, eccitante ed erotica, era mia madre e che qualsiasi pensiero erotico con lei come protagonista, era innaturale. Dopo quella notte la mia mente viaggiava continuamente e rivedeva quelle scene così erotiche. Ogni volta che ero solo a casa finivo con il masturbarmi e venire pensando di vedere di nuovo nuda mia madre e poterle toccare le tette. Quando lei andava in bagno io finivo sempre per andare a sbirciare dal buco della serratura per cercare di vedere almeno qualche frammento della sua nudità, rischiando anche di farmi beccare. Cercavo di andare in bagno o di lavarmi quando lei non era a casa perché mi sentivo un po’ imbarazzato e non sapevo più come comportarmi; se dar libero sfogo alle mie fantasie e metterle in atto con lei o far finta che non fosse successo nulla. Avevo deciso di lasciar fare al destino o meglio, a lei visto che mi ero reso conto che anche lei non era del tutto estranea ed incolpevole per quello che era successo sino a quel momento. Il destino ha voluto che le cose prendessero la piega erotica che io, sotto sotto, desideravo. Una settimana dopo quella notte “malandrina” prima di andare a letto, mia madre è andata a farsi un bagno caldo. Io mi sono immediatamente gettato sul buco della serratura ed avevo già il cazzo in mano per accarezzarlo quando lei mi ha urlato attraverso la porta chiedendomi se potevo portarle l’accappatoio che aveva lasciato nella stanza perché lei era già nella vasca. Quando sono tornato con l’accappatoio e le ho chiesto dove dovevo lasciarlo mi ha detto che la porta probabilmente era aperta e, se non mi fossi scandalizzato troppo, potevo entrare ed appenderlo tanto, fra l’altro, era semi sommersa nella schiuma da bagno. Io, per tutta risposta e stando al gioco, le ho risposto che non sarebbe stata proprio la prima donna che vedevo, anche se era la prima che vedevo dal “vero” e non sui giornali. Quando sono entrato mi è venuto un colpo. Era bellissima, con i capelli tirati su e semi bagnati, si stava insaponando una gamba tesa verso l’alto, fuori dalla schiuma da bagno. Avevo visto scene del genere nei film ma non pensavo che nella realtà mi potessero eccitare tanto. Non era vero che era coperta di schiuma e lei lo sapeva bene. Il suo petto era completamente fuori dalla schiuma e le sue tette bagnate attiravano il mio sguardo. Pur essendo un po’ cadenti, i capezzoli puntavano stranamente verso l’alto. Lei mi guardava senza pudore o vergogna nei mie confronti così le ho detto come mai ad un tratto era così disinibita con suo figlio, dal quale non s’era mai fatta vedere. Lei per tutta risposta mi ha detto che era stufa di vedere come la spogliavo con gli occhi quando la vedevo in mutande e reggiseno; almeno così potevo essere soddisfatto di quello che vedevo. Tanto al bagno si vedono sempre le donne con le tette esposte e non sarà sicuro la vista di una mamma di cinquant’anni, nuda che eccita il proprio figlio. Stava giocando con me come il gatto con il topo e mi stava mettendo anche lei alla prova così le ho risposto che io non avevo molta esperienza ma da quello che vedevo il corpo della mamma cinquantenne dava dei punti a tutte le donne che avevo visto finora. Mentre dicevo tutto questo le guardavo spudoratamente i seni e mi eccitavo sempre più. Sapevo che la mia patta s’era ingrossata molto e non era molto difficile per lei vedere quanto il cazzo si fosse indurito. Lei poi mi ha invita ad uscire dal bagno perché doveva alzarsi. Nel frattempo io mi sono spogliato, mi sono messo il pigiama e sono andato a letto; nel suo letto matrimoniale. La mia camera non era stata ancora completata perciò dormivo ancora con lei. Quando lei è uscita dal bagno è venuta subito a letto. Sentire il suo profumo ed il calore del suo corpo quando entrava sotto le coperte mi aveva risvegliato ancora di più i sensi e l’erotismo. Ero ancora eccitate e duro come lo ero quando sono uscito dal bagno dopo averla vista quasi totalmente nuda. Spenta la luce siamo rimasti al buio e silenziosi per qualche minuto dopodiché lei mi ha detto se poteva avvicinarsi per farsi scaldare un pò perché sentiva freddo. Non avevo nemmeno risposto che s’è avvicinata e s’è adagiata contro il mio corpo appoggiando la testa nell’incavo della mia spalla. Ero rivolto verso di lei perciò facevo fatica a nascondere la mia erezione. Quando ho sentito la sua gamba che risaliva sulla mia e si avvicinava al pube mi è venuto un colpo. Mi vergognavo un pò ad essere là, totalmente eccitato e con il pene duro, con lei incollata al mio corpo e non sapevo cosa avrebbe potuto dire se, toccandomi con la gamba avesse sentito la mia eccitazione. Dopo qualche secondo l’ho saputo! La sua coscia è risalita e s’è appoggiata sul mio sesso. Quando l’ha sentito così duro ha strofinato un po’ la coscia contro di lui e mi ha detto ridacchiando: “Povero tesoro, hai sempre il solito problema eh?!” sussurrandomi poi nell’orecchio: “Lo sai che hai un cazzo bellissimo! E’ molto bello sentirlo così sulla coscia! Ti seccherebbe se lo accarezzo un momento per sentirlo?” e così dicendo la mano è scesa e lo ha accarezzato lievemente attraverso la stoffa dei calzoncini del pigiama. Non capivo più nulla. Ero in preda ad un’eccitazione pazzesca ed il cuore mi batteva a mille e lei lo poteva sentire perché la sua testa era appoggiata al mio petto. Sentivo chiaramente anche la sua eccitazione perché ansimava lievemente. La sua mano aveva lasciato il mio membro ed era risalita lievemente; volevo dirle di tornare ad accarezzarmelo quando la mano s’è fatta strada sotto l’elastico dei pigiami e, scendendo sulla mia pelle è arrivata al mio cazzo, l’ha afferrato saldamente ed ha cominciato una carezza molto intensa. La sua bocca s’è avvicinata al mio orecchio e mi ha sussurrato: “Mi vergogno a dirtelo ma sono molto eccitata, ho tanta voglia di sentire un uomo dentro di me e vorrei che quell’uomo fossi tu! E’ da quando ti ho visto nudo ed eccitato in bagno, quel giorno, che non faccio altro che pensarci. Pensi che questo rovinerebbe i nostri rapporti o ti farebbe vergognare di me?” Le ho risposto che anch’io non desideravo altro da tanto tempo e non doveva affatto vergognarsi. Il nostro rapporto si sarebbe ancora più consolidato. Non avevo nemmeno finito di parlare che s’è adagiata completamente sul mio corpo ed ha cominciato a strusciarsi. La sua mano è scesa e mi ha calato i calzoncini del pigiama esponendo il cazzo che premeva ormai contro la sua pancia nuda. Mia madre è risalita lievemente lungo il mio corpo permettendo al cazzo di trovare l’entrata della figa; era completamente bagnata e, alla prima spinta le sono entrato dentro completamente in un colpo solo. Il suo gemito mi ha fatto capire che aveva gradito questa penetrazione così veloce. Sentivo la sua figa che fasciava il mio cazzo e lo stringeva contraendosi. Volevo averla completamente così accarezzandole il corpo le ho sollevato completamente la camicia da notte e gliela ho sfilata dalla testa. Era completamente nuda ed in mia balia. Le mie mani percorrevano il suo corpo, le accarezzavano le tette e scendevano a sentire la consistenza del suo culo. Intanto lei si era sollevata lievemente sulle braccia ed aveva cominciato un movimento continuo. Stavo scopando per la prima volta e lo stavo facendo con mia madre. La donna che adoravo. Sentivo il mio cazzo che la penetrava e ad ogni colpo sentivo la sua eccitazione che cresceva. Una sua mano s’era staccata dal letto e aveva sollevato una sua tetta verso il mio volto per farsi leccare e succhiare il capezzolo. Era durissimo e lo succhiavo con forza. Sono bastati pochi secondi che lei mi ha detto che ormai era vicinissima all’orgasmo e stava per venire. Ha cominciato a muoversi più velocemente fintanto che urlando mi ha detto di scoparla con forza che stava godendo. Ho aumentato il movimento e le urlato che anch’io stavo per venire. E’ stato un orgasmo incredibile. Sentivo intensamente ogni schizzo che usciva dal mio cazzo, ogni volta che spingevo verso la sua pancia. Lei aveva schiacciato il viso sul mio collo e godeva urlando il suo piacere. Quando tutto è finito s’è adagiata sul mio petto, con il mio cazzo sempre dentro di lei e mi ha ringraziato dell’amore e del sesso che le ho dato. Ero completamente in estasi, stanco, soddisfatto e provavo un amore enorme per lei e glielo detto. Lei per tutta risposta mi ha dato un bacio sulle labbra. Era la prima volta che sentivo le sue labbra carnose sulle mie ed era bellissimo. E’ stato naturale che le nostre bocche si aprissero e le lingue si cercassero in un lungo bacio come due innamorati. Ci siamo addormentati dopo poco cosi, con lei adagiata sul mio corpo, i suoi grossi seni che premevano contro il mio petto e il mio cazzo che piano piano si stava ammosciando e stava uscendo dalla sua figa, fradicia dei nostri umori.

