Tutto successe in un Weekend in una casa di campagna di un mio amico, eravamo noi due soli uomini e due donne. Esse erano migliore amiche e nostre consorte, anche noi per loro eravamo dei migliori mariti. La prima notte, facemmo bisboccia bevendo whisky e molto vino. Ma a notte inoltrata le nostre moglistanche andarono a coricare. Col mio amico, Walter, prima di andare a letto continuiamo a bere, fino a ubriacarci. A Walter gli venne voglia di urinare ed andò fuori all’aperto fino ad un albero a farlo. Io divertito lo seguii e mi misi al suo fianco dicendo: “Chi non piscia in compagnia e un ladro o una spia!” Entrambi in piedi con le patte dei pantaloni sbottonate e divertiti da quella situazione ci scherzavamo sopra, mostrandoci i cazzi. Ma vedendo lui come urinava mi meravigliò molto; aveva un bel cazzo circonciso. Furono istanti lunghissimi, un silenzio irreale in cui mi resi conto che l’idea di vedere per la prima volta un cazzo senza un prepuzio era eccitante. Stavo per convincermi che stavo sbagliando in quanto ero ubriaco fradicio, ma feci qualcosa di incredibile: gli presi il cazzo quando finì di urinare. Egli non fece niente e non mi ritirò la mano. Dopo, io incominciai lentamente a masturbarlo e ferma la mia sorpresa quanto egli mi prese la mano ed incominciò a guidarmi ed accelerare il ritmo. “Non sapevo? Che ti piace tanto il cazzo!” Così dicendo lo vedo slacciarsi la cintura e calarsi i pantaloni fino alle ginocchia. “Su avanti, finocchio non smettere. Dai bravo cosi!”, disse Walter con un tono amichevole. Lì, io stavo masturbando al mio migliore amico, percorrevo la lunghezza del suo cazzo per accarezzare quella bella cappella rossa e rotonda. Walter non mi dette il tempo di riflettere ulteriormente, mi prese la mia nuca e iniziò a spingermi lentamente la testa verso il basso, incrociai il suo sguardo, era deciso ma eccitato mentre continuava a spingere, abbassai gli occhi e vidi il suo cazzo avvicinarsi sempre più, era rosso scuro una bella cappella, era molto vicino al mio viso ben dritto, mi sembrò enorme, pensai che non avevo mai visto un cazzo così da vicino; ne potevo sentirne l’odore ero confuso ed ubriaco, mi resi conto che non capivo più niente in quando avvertii che il mio cazzo era ormai completamente duro. “Su frocione avanti, succhiamelo” ingiunse Walter, con un tono eccitato e deciso. Ero esterrefatto: sul punto di ritirarmi! Quando avvertii sulla testa una forte pressione che spingeva verso il suo cazzo, ero turbato e ubriaco cercando di dirgli qualcosa ma subito mi zittì infilando tutto in bocca. Atmosfera era tesissima, restai un attimo così, fermo con il suo cazzo ficcato dentro, mi sentivo pressato sulla nuca e cedere immediatamente trovandomi a succhiare un bel cazzo in gola davanti ai suoi occhi. Poi Walter iniziava a muoverlo lentamente su e giù nella mia bocca, lo assecondai, lui provava a farne entrare di più, ma mi sentii soffocare, allontanai a fatica un conato di vomito e feci per ritrarmi, ma con le mani avvolge la mia nuca mi impedì di togliermelo dalla bocca essendo pressato con la testa verso il suo ventre. Dopo poco mi resi conto che riuscivo ad aprire di più la gola, ad ogni colpo del cazzo di Walter riusciva a sincronizzare, tanto che mi venne naturale a succhiare, prima piano, poi sempre più velocemente, e lui attento a mantenere il sincronismo dei movimenti, ero succube senza volontà lui con le mani sulle mie tempie mi dettava il ritmo del pompino. Incredibile! Stavo facendo un pompino al mio migliore amico e lo stavo facendo proprio come andava fatto, io che fino a dieci minuti prima non avevo neanche visto un cazzo da vicino! Sentivo il cazzo diventare sempre più duro nella mia bocca e percepivo i mugolii di Walter, e si lamentava in preda ad un’eccitazione parlando disse: “Succhia troia, muovi quella boccuccia dapompinara! Mmmmmmmmm!!!! Bravo così, muovi quella linguetta!! Aaaaaaaaah che belloooooo!!!!!”Adesso lui era eccitatissimo, continuava a tenermi la testa tra le mani e, tenendomi fermo, prese a scoparmi la bocca con colpi sempre più violenti stringendo con maggior forza la mia testa tra le sue mani, mi sforzai, lottando contro quella pressione, smisi di succhiare, tentai di dire che non volevo, ma Walter continuava a tenermi fermo e a muovermi la testa su e giù ad continuare a succhiare, stavo iniziando a gustarmi la presenza di quel cazzo nella mia bocca in quando non c’era più niente da fare. “Stai fermo frocione e succhia, che ora ti riempio la bocca”. Benché tutto sia confuso per colpa dell’alcol, ricordo che il mio amico espulse sperma di enorme quantità ed immediatamente mi prende la testa affinché lo assorbisse. Ero immobile, annichilito, aspettavo che avvenisse. E avvenne, sentii uno spruzzo caldo colpirmi il palato, poi dopo una pausa un altro spruzzo più violento, poi un altro ancora, abbondantissimo, cominciai a succhiare con avidità e avvertire un sapore agre. “Bhe vedi che ti piace?”, disse soddisfatto. Deglutii, senza accorgermene mandavo giù la sborra che man mano arrivava. “Lo sapevo brutto frocio che ti sarebbe piaciuto”. E così dicendo mi sento liberare la testa e, lui tenendo in pugno il suo cazzo ad un centimetro dal mio viso, e si avvicina alla mia bocca all’occhio meraviglioso del suo cazzo e facendo si che l’ultimo spruzzo si depone sul mento che poi lo spalma sulle mie labbra, e un sottile filamento unii le labbra alla punta della sua cappella. Che torbido ricordo di quel giorno fausto. Che passeggiata soave fu quella volta.
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