Ero in campeggio per l’estate con la mia famiglia; come altre sere, con il gruppo dei ragazzi del campeggio eravamo andati in spiaggia a fare un po’ di casino. La sera fino a quel momento era trascorsa normalmente come le altre, in giro in macchina per il lungomare, bere qualcosa in qualche chalet, passeggiata tra la folla e poi ritorno in campeggio. Era circa le 1, c’è chi cantava, chi era appartato, chi diceva cazzate, chi guardava le stelle e chi dormiva; dopo una mezz’oretta che eravamo lì, sono arrivate tre ragazze e un ragazzo sempre del campeggio, io personalmente non li conoscevo, ma gli altri gia avevano attaccato bottone qualche sera prima.Erano abbastanza ubriache (ho scoperto poi che lo erano tutte le sere), si sono stese vicino a me e a gli altri, me le hanno presentate e io subito ho cominciato a fare il cretino; una delle due P. si è stesa a pancia in sotto accanto a me lamentandosi della stanchezza che aveva addosso, prontamente io mi sono avvicinato e ho cominciato a massaggiarle il collo e la schiena. Lei diceva che mi voleva noleggiare per farsi massaggiare anche a casa, visto che con i massaggi in generale e soprattutto sulla schiena me la cavo. Ero inginocchiato vicino a lei ma non era una posizione molto comoda, difatti dopo qualche minuto ho deciso di mettermi a cavalcioni sul suo bel sedere; continuavo il massaggio coprendo tutta la schiena e di tanto in tanto mi avventuravo verso zone più sensibili: ai lati del seno e nella parte superiore del culo. Pian piano mi sono allungato sopra di lei, sempre massaggiandole la schiena, spalle e collo e ho cominciato a baciarle quest’ultimo; P. ha cominciato subito a scaldarsi e dopo poco abbiamo cominciato a baciarci, le labbra hanno iniziato a mordersi, succhiarsi, poi le lingue si sono intrecciate in un bacio infinito mentre le mani cominciavano ad accarezzare il corpo dell’altro.L’eccitazione cresceva a dismisura, lei si è alzata, mi ha preso per mano e mi ha portato dentro la sua roulotte; durante il tragitto abbiamo continuato a baciarci, in mezzo alla spiaggia, appoggiati alla rete di cinta, mi è saltata addosso e ha agganciato le gambe dietro la mia schiena e l’ho portandola per un bel pezzo di strada.Arrivati alla roulotte, prima ci siamo appoggiati alla porta continuando a baciarci con le lingue che non si erano ancora lasciate, dopo alcuni minuti siamo entrati e ci siamo stesi sul letto matrimoniale, chiuso la porta e abbiamo ripreso a intrecciare le nostre lingue; lei sotto e io sopra, le mani che cercavano, esploravano e pian piano sono scese sotto i vestiti; io prima ho iniziato a palparle le tette, giocavo con i capezzoli già duri, ma il reggiseno dava fastidio così dopo qualche secondo è volato via insieme alla maglietta. Mi sono staccato dalla sua bocca e ho cominciato a baciarle il collo centimetro per centimetro, mentre una mano scendeva tra le cosce.P. si stava eccitando sempre più, aveva portato le mani sulla mia patta ormai già dura, massaggiava delicatamente il tessuto dei pantaloni che conteneva il mio arnese ma non le bastava e dopo aver slacciato la cintura e i bottoni me li ha fatti scivolare via ritrovandosi così con solo i boxer che la dividevano dal mio cazzo.Una delle mie mani stava frugando tra le cosce che leggermente si erano divaricato per agevolarmi, gli slip era tutti bagnati e sentivo dal tessuto tutta la passera che chiedeva attenzione; nel frattempo la bocca era arrivata al seno e aveva cominciato a succhiarle i capezzoli dritti e duri e mentre la lingua ne leccava uno la mano libera pensava a rendere felice l’altro. Il trattamento si alternava per non fare disparità tra i due che dimostravano la loro felicità crescendo sempre più.Ben presto mi sono ritrovato completamente nudo sopra di lei che ancora aveva la minigonna arrotolata in vita e gli slip attaccati alla passera; P. i aveva fatto volare via i boxer e con la mano finalmente era riuscita a prendere contatto diretto col il mio pene dove cominciò un lento su e giù che lo fece diventare di marmo.La mia bocca continuava a leccare e succhiare i capezzoli, anche io le ho fatto volare via gonna e slip ritrovandomi in un mare caldo che le usciva dalle piccole labbra tra le gambe; le ho subito cominciato a passare un dito sopra la fica che ormai non chiedeva altro che essere penetrata, ma non la accontentai e arrivai al clitoride che comincia a massaggiare, stringere e titillare. Non ne potevo più, così lasciai il bottoncino e tornai verso la fessura, passai ancora un paio di volte tra le labbra e tutto un colpo il medio era sparito dentro di lei che in quel momento ebbe un sussulto e lanciò qualche gemito, feci scorrere il dito qualche momento poi lo tolsi e tornai a giocare col bottoncino poco sopra.Lei cominciò a massaggiare il cazzo più energicamente, ma sentendo che se continuava così non avrei resistito tanto, le chiesi di rallentare, lei segui la richiesta che le avevo fatto e tornò a massaggiare con la calma e la lentezza di chi ha una notte intera davanti.Feci passare pochi attimi e abbandonai di nuovo il clito per tornare a penetrarla con il medio, andava e veniva ormai zuppo di umori così decisi di aggiungere anche l’indice, lei ebbe un altro sussulto e riprese a smanettare velocemente il pene che da lì a poco avrebbe eruttato fiotti di sperma se non l’avessi fermata in tempo.P. smanettava di nuovo con calma, sempre stesa sul letto a pancia in su mentre io le leccavo con avidità i capezzoli, ma ben presto li abbandonai per scendere tra le gambe e cominciare a leccarle la fica. Io rannicchiato sul fondo del letto, allontanai il cazzo dalle sue mani per evitare di rovinare tutto e infilai la testa tra le sue cosce, lei distesa a occhi chiusi che ansimava e lanciava gemiti, interrotti ad un certo punto da un “non si fa se sei senza!?”; io non avevo il preservativo ma non mi sono preoccupato e ho continuato a leccare la fica mentre continuavo a penetrarla con le due dita. Le lappavo le labbra salivo verso il bottoncino ci giocavo un po’, lo mordicchiavo , lo succhiavo intensamente e poi tornavo verso le labbra; ho tolto le dita e ho iniziato a penetrarla con la lingua, con la mano le massaggiavo le labbra e pian piano sono sceso fino al fiorellino del culo, sono tornato sulla fica per lubrificare meglio le dita e poi di nuovo a massaggiare il buchetto più dietro. Ho continuato a leccare la fica e il clitoride mentre con le dita la penetravo le labbra e qualche volta scivolavo dietro per forzarle l’ano ancora vergine, quando ho sentito che stava per venire, mi sono girato sempre continuando a laccare la passera e mi sono sdraiato sopra a lei con il cazzo all’altezza della sua bocca, che senza farselo ripetere due volte ha ingoiato cominciando a succhiarlo e menarlo con le mani.Sono bastati pochi minuti in questa posizione che lei è venuta allagandomi la bocca che non si è tirata in dietro fin quando non era tutto pulito; P. continuava a lavorarmi il cazzo con bocca e lingua e a me non mancava molto per sborrare, mi sono alzato in ginocchio sopra la sua testa che si muoveva con un ritmo incessante sulla mia asta, l’ho avvertita che stavo per venire, pochi attimi e l’ha tirato fuori dalla bocca, smanettandole all’impazzata e subito schizzi di sborra l’hanno ricoperta sulle tette e sulla pancia fino all’ombelico, ha strizzato fino all’ultima goccia e poi mi sono sdraiato vicino a lei baciandola con passione.Eravamo ancora nudi con la sborra che le ricopriva la pancia quando abbiamo sentito i suoi amici tornare dalla spiaggia, puliti e sistemati in fretta e fuori, siamo usciti dalla roulotte che era l’alba!.!
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